Pollachiura
Salve, 23 anni, maschio.
Da circa 2 mesi soffro di un costante stimolo ad urinare.
Sono stati fatti esami del sangue, delle urine ed ecografica all'intero apparato.
Tutto ok: solo un peso specifico abbastanza basso ma nella norma. La causa era stata un eccessiva quantità di acqua che avevo bevuto nei giorni prima.
Visto la mia "generale" dieta (molte verdure e tanta acqua) l'urologo mi aveva consigliato di regolare un pò le quantità, rilassarsi e riprovare gli esami delle urine dopo un mese.
Fatto tutto e tutt nella norma, il problema che l'ansia e la paura rimane e l'inosuale stimolo di urinare (spesso con urine molto chiare).
La notte dormo regolarmente e molto raramente mi trovo a dovermi alzare per urinare e ugualmente riesco tranquillamente a trattenerla per quanto voglio.
Se, molto difficilmente, riesco a non pensare a ciò (perchè mi sto divertendo o il pensiero ricade su altro) il problema "svanisce" per quella ora.
Per ora mi hanno consigliato di assumere magnesio (è il terzo giorno) ma se anche questo non funziona... cosa fare?
Da circa 2 mesi soffro di un costante stimolo ad urinare.
Sono stati fatti esami del sangue, delle urine ed ecografica all'intero apparato.
Tutto ok: solo un peso specifico abbastanza basso ma nella norma. La causa era stata un eccessiva quantità di acqua che avevo bevuto nei giorni prima.
Visto la mia "generale" dieta (molte verdure e tanta acqua) l'urologo mi aveva consigliato di regolare un pò le quantità, rilassarsi e riprovare gli esami delle urine dopo un mese.
Fatto tutto e tutt nella norma, il problema che l'ansia e la paura rimane e l'inosuale stimolo di urinare (spesso con urine molto chiare).
La notte dormo regolarmente e molto raramente mi trovo a dovermi alzare per urinare e ugualmente riesco tranquillamente a trattenerla per quanto voglio.
Se, molto difficilmente, riesco a non pensare a ciò (perchè mi sto divertendo o il pensiero ricade su altro) il problema "svanisce" per quella ora.
Per ora mi hanno consigliato di assumere magnesio (è il terzo giorno) ma se anche questo non funziona... cosa fare?
[#1]
Gentile lettore,
segua ora le indicazioni ricevute poi, se il problema dovesse continuare, non deve essere esclusa anche l'eventuale consulenza di un esperto psicologo.
Cordiali saluti.
segua ora le indicazioni ricevute poi, se il problema dovesse continuare, non deve essere esclusa anche l'eventuale consulenza di un esperto psicologo.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Gentile Giovanotto,
ci chiediamo che cosa significhi per lei bere "molta acqua". Se è vero che noi urologi passiamo buona parte della nostra vita a raccomandare ai nostri clienti di mantenere una buona idratazione, succede talora di incontrare qualcuno che mette in atto i nostri consigli con esagerato entusiasmo, mettendo inopinatamente a dura prova il suo sistema urinario. C'è da dire che la compiacenza vescicale non è costante da individuo ad individuo, pur rientrando nella normalità, pertanto laddove qualcuno può permettersi di bere "come un cammello" senza battere ciglio, altri manifestano una capità inferiore, che si manifesta in un'accentuarsi anche esscessivo dello stimolo. Pertanto, non possiamo che dare ragione al suo urologo di riferimento, con i suoi consigli a darsi una regolata. Le assicuriamo che, in assenza di sudorazione importante, il suo organismo si accontenta di un litro e mezzo d'acqua al giorno. Sul magnesio e la sua reale utilità (almeno per questo motivo) non ci esprimiamo, ci pare comunque che piuttosto di moda in questo periodo.
Saluti
ci chiediamo che cosa significhi per lei bere "molta acqua". Se è vero che noi urologi passiamo buona parte della nostra vita a raccomandare ai nostri clienti di mantenere una buona idratazione, succede talora di incontrare qualcuno che mette in atto i nostri consigli con esagerato entusiasmo, mettendo inopinatamente a dura prova il suo sistema urinario. C'è da dire che la compiacenza vescicale non è costante da individuo ad individuo, pur rientrando nella normalità, pertanto laddove qualcuno può permettersi di bere "come un cammello" senza battere ciglio, altri manifestano una capità inferiore, che si manifesta in un'accentuarsi anche esscessivo dello stimolo. Pertanto, non possiamo che dare ragione al suo urologo di riferimento, con i suoi consigli a darsi una regolata. Le assicuriamo che, in assenza di sudorazione importante, il suo organismo si accontenta di un litro e mezzo d'acqua al giorno. Sul magnesio e la sua reale utilità (almeno per questo motivo) non ci esprimiamo, ci pare comunque che piuttosto di moda in questo periodo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Ex utente
Salve,
vi contatto per aggiornare la situazione e ottenere consiglio su quale strada seguire.
Il sintomo persiste, il magnesio consigliato non ha assolutamente avuto effetti.
Continuo ad avere un minimo stimolo (da una scala da 1 a 10 è pari a 1) che non mi abbandona quasi mai ripresentandosi quasi subito dopo aver urinato. Ho svolto oltre all'ecografia (dove non era risultato assolutamente niente) anche esame di uroflussometria che ha constatato piena normalità: pressione costante e giusto "tempo" nella minzione, nessun residuo.
A questo punto ho deciso di andare dallo psicolo dove ho svolto il test del MMPI2 (mi sono detto a questo punto che forse il problema ero realmente "io"). Il test non ha rilevato niente: "sano".
Purtroppo però è diventato un pensiero fisso arrivando perfino a contare le ore dall'ultima volta che sono andato in bagno.
Sempre nessun problema la notte e nessun problema nel controllo.
Ammetto però che quando riesco a tranquillizzarmi e non avere ansia a riguardo (cosa quasi impossibile) riesco a non percepire lo "stimolo fittizio" (che mi permetterebbe di urinare ogni 15 min) e a trascorrere tranquillamente anche l'intera giornata con il "vero" stimolo che si presenta ogni 6-10 ore.
Inizierò comunque alcune sedute dallo psicologo per capire se qualcosa più in "profondità" c'è.
Se anche le sedute non risolveranno il problema? Cosa fare?
vi contatto per aggiornare la situazione e ottenere consiglio su quale strada seguire.
Il sintomo persiste, il magnesio consigliato non ha assolutamente avuto effetti.
Continuo ad avere un minimo stimolo (da una scala da 1 a 10 è pari a 1) che non mi abbandona quasi mai ripresentandosi quasi subito dopo aver urinato. Ho svolto oltre all'ecografia (dove non era risultato assolutamente niente) anche esame di uroflussometria che ha constatato piena normalità: pressione costante e giusto "tempo" nella minzione, nessun residuo.
A questo punto ho deciso di andare dallo psicolo dove ho svolto il test del MMPI2 (mi sono detto a questo punto che forse il problema ero realmente "io"). Il test non ha rilevato niente: "sano".
Purtroppo però è diventato un pensiero fisso arrivando perfino a contare le ore dall'ultima volta che sono andato in bagno.
Sempre nessun problema la notte e nessun problema nel controllo.
Ammetto però che quando riesco a tranquillizzarmi e non avere ansia a riguardo (cosa quasi impossibile) riesco a non percepire lo "stimolo fittizio" (che mi permetterebbe di urinare ogni 15 min) e a trascorrere tranquillamente anche l'intera giornata con il "vero" stimolo che si presenta ogni 6-10 ore.
Inizierò comunque alcune sedute dallo psicologo per capire se qualcosa più in "profondità" c'è.
Se anche le sedute non risolveranno il problema? Cosa fare?
[#4]
Gentile Giovanotto,
facciamo una cosa alla volta e non bendiamoci la zucca prima di cadere .... ? Lei stesso riconosce il ruolo preponderante del suo stato emotivo, pertanto un percorso di analisi psicologica condotto da un accorto professionista potrebbe portare a risultati inattesi ed evoluzioni favorevoli. Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti.
facciamo una cosa alla volta e non bendiamoci la zucca prima di cadere .... ? Lei stesso riconosce il ruolo preponderante del suo stato emotivo, pertanto un percorso di analisi psicologica condotto da un accorto professionista potrebbe portare a risultati inattesi ed evoluzioni favorevoli. Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti.
[#6]
Ex utente
Salve,
vorrei rapidamente aggiornare la situazione e avere un piccolo consiglio.
Come credevo lo psicologo è stato vano ed il problema non è mentale (forse influisce minimamente ma certamente non è la cura necessaria per eliminare il problema).
Tornato dall'urologo mi ha segnato una spermiocoltura (non ancora svolto) e un esame urodinamico (per "pressione" mia), intanto così per tentativo mi ha prescritto 10 supposte di Topster.
Magicamente le supposte hanno risposto positivamente, eliminando anche se solo per pochi giorni totalmente il problema. Dopo 2 o 3 giorni dall'ultima supposta i sintomi (bruciore sulla parte terminale del pene prima e dopo la minzione - occasionalmente la stessa sensazione la ho durante un erezione - , un bisogno "fittizio" di urinare, sono blandamente ricomparsi; ricordo che la notte non ho necessità di alzarmi, svuoto tutta la vescica con flusso regolare, riesco a trattenere tranquillamente l'urina e almeno negli ultime 2 esami delle urine era tutto nella norma, occasionalmente posso avere un pò di fastidio-leggero dolore nella parte inguinale ma non saprei se associarlo o meno).
Sto quindi terminando la somministrazione di altre 10 supposte, che anche se non hanno avuto lo stesso effetto che ha avuto la prima scatola, stanno comunque mantenendo una situazione accettabile apparte qualche raro "picco".
Con "foga" sono riuscito ad ottenere un esame urodinamico in tempi rapidissimi e qualche giorno fa mi sono presentato per farlo, cosa che però non ho fatto per mia grande paura visto aggiunta di dolori che avrebbe portato e per consiglio della dott.sa che doveva fare l'esame visto che i piccoli miglioramenti che con le supposte si sono visti gli hanno fatto ipotizzare una "probabile" prostatite (fino ad ora mai menzionatami); a suo parere ha quindi evitando così di smuovere una situazione che forse sta tornando gradualmente nella norma.
Ora vorrei chiedere se
- i sintomi possano realmente far credere in una prostatite "light" per così dire, visto che leggendo i sintomi che può avere, io ne ho veramente pochi di tutti quelli possibili.
Nei giorni prossimi, terminate le supposte e i 10 giorni dall'ultima somministrazione, eseguirò l'esame dello sperma; vorrei sapere però in tutto questo lasso di tempo e successivamente (se verrà realmente diagnosticata una prostatite) è preferibile o meno avere rapporti sessuali: cioè è consigliato o meno "utilizzare" la prostata?
Potrebbe giovare o meno la guarigione?
Verosimilmente dopo un erezione lo stimolo ad urinare svanisce per un buon lasso di tempo... però, logicamente, ritornare ad una regolarità futura che un sollievo di un oretta circa.
Ringrazio per le risposte
vorrei rapidamente aggiornare la situazione e avere un piccolo consiglio.
Come credevo lo psicologo è stato vano ed il problema non è mentale (forse influisce minimamente ma certamente non è la cura necessaria per eliminare il problema).
Tornato dall'urologo mi ha segnato una spermiocoltura (non ancora svolto) e un esame urodinamico (per "pressione" mia), intanto così per tentativo mi ha prescritto 10 supposte di Topster.
Magicamente le supposte hanno risposto positivamente, eliminando anche se solo per pochi giorni totalmente il problema. Dopo 2 o 3 giorni dall'ultima supposta i sintomi (bruciore sulla parte terminale del pene prima e dopo la minzione - occasionalmente la stessa sensazione la ho durante un erezione - , un bisogno "fittizio" di urinare, sono blandamente ricomparsi; ricordo che la notte non ho necessità di alzarmi, svuoto tutta la vescica con flusso regolare, riesco a trattenere tranquillamente l'urina e almeno negli ultime 2 esami delle urine era tutto nella norma, occasionalmente posso avere un pò di fastidio-leggero dolore nella parte inguinale ma non saprei se associarlo o meno).
Sto quindi terminando la somministrazione di altre 10 supposte, che anche se non hanno avuto lo stesso effetto che ha avuto la prima scatola, stanno comunque mantenendo una situazione accettabile apparte qualche raro "picco".
Con "foga" sono riuscito ad ottenere un esame urodinamico in tempi rapidissimi e qualche giorno fa mi sono presentato per farlo, cosa che però non ho fatto per mia grande paura visto aggiunta di dolori che avrebbe portato e per consiglio della dott.sa che doveva fare l'esame visto che i piccoli miglioramenti che con le supposte si sono visti gli hanno fatto ipotizzare una "probabile" prostatite (fino ad ora mai menzionatami); a suo parere ha quindi evitando così di smuovere una situazione che forse sta tornando gradualmente nella norma.
Ora vorrei chiedere se
- i sintomi possano realmente far credere in una prostatite "light" per così dire, visto che leggendo i sintomi che può avere, io ne ho veramente pochi di tutti quelli possibili.
Nei giorni prossimi, terminate le supposte e i 10 giorni dall'ultima somministrazione, eseguirò l'esame dello sperma; vorrei sapere però in tutto questo lasso di tempo e successivamente (se verrà realmente diagnosticata una prostatite) è preferibile o meno avere rapporti sessuali: cioè è consigliato o meno "utilizzare" la prostata?
Potrebbe giovare o meno la guarigione?
Verosimilmente dopo un erezione lo stimolo ad urinare svanisce per un buon lasso di tempo... però, logicamente, ritornare ad una regolarità futura che un sollievo di un oretta circa.
Ringrazio per le risposte
[#7]
Gentile lettore,
ipotizzare una infiammazione della prostata, dalla confusa storia che ci racconta, potrebbe essere difficile anche se forse da non escludere.
In questi casi, oltre a seguire le indicazioni datele dal suo urologo, consigliamo comunque e sempre una attività sessuale regolare.
Ancora un cordiale saluto.
ipotizzare una infiammazione della prostata, dalla confusa storia che ci racconta, potrebbe essere difficile anche se forse da non escludere.
In questi casi, oltre a seguire le indicazioni datele dal suo urologo, consigliamo comunque e sempre una attività sessuale regolare.
Ancora un cordiale saluto.
[#9]
Gentile lettore,
come già dettole, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, si rischia di prendere fiaschi per fischi e di consigliarle una sfilza di esami completamente inutili.
Ora bisogna risentire in diretta il suo urologo od il suo andrologo.
Cordiali saluti.
come già dettole, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, si rischia di prendere fiaschi per fischi e di consigliarle una sfilza di esami completamente inutili.
Ora bisogna risentire in diretta il suo urologo od il suo andrologo.
Cordiali saluti.
[#10]
Ex utente
Salve,
vorrei aggiornare la mia situazione.
La sensazione di bruciore al glande prima e immediatamente dopo la minzione (il sintomo più fastidioso visto che era la causa maggiore che mi portava ad urinare spesso) si è affievolita presentandosi raramente.
Questa sensazione di bruciore, si presenta ora, sporadicamente alla fine del pene.
Si sono però presentati altri e nuovi sintomi sempre sporadici: dolori a l'inguine, allo scroto (ma non hai testicoli) e un dolore un pò più presente che è localizzato tra scroto e ano acutizzato quanto viene toccato o "pressata" la zona (esempio quando sono a sedere).
In più quando ho la necessità di defecare ho una sensazione più fastidiosa nel controllare il tutto e i dolori descritti prima si presentano più facilmente.
La notte continuo a dormire sereno senza dovermi mai alzare e occasionalmente posso anche non aver stimolo per qualche ora dopo che mi sono svegliato.
Durante un erezione è invece ormai prassi sentire più fitto il dolore vicino l'ano e per qualche attimo il bruciore sul glande.
Ora mi chiedo, è un bene o un male questo cambiamento di sintomatologia? Può più delineare una possibile prostatite?
Intanto lunedì dovrebbero consegnarmi esami della spermiocoltura... ma la mia paura è che anche li, come nelle urine, non risulti niente. In quel caso che fare? In caso di infiammazione e non di infezione è normale che l'urina (sicuramente) e sperma restino nei parametri? Quale esame per capire se il problema è realmente la prostata a quel punto?
Devo dire che in questi dieci giorni, limitando a solo 1-2 volte i rapporti sessuali, devo ammettere che un maggiore stato di "benessere" è stato avvertito. Può quindi aiutarmi limitare o viceversa i rapporti e/o la masturbazione?
vorrei aggiornare la mia situazione.
La sensazione di bruciore al glande prima e immediatamente dopo la minzione (il sintomo più fastidioso visto che era la causa maggiore che mi portava ad urinare spesso) si è affievolita presentandosi raramente.
Questa sensazione di bruciore, si presenta ora, sporadicamente alla fine del pene.
Si sono però presentati altri e nuovi sintomi sempre sporadici: dolori a l'inguine, allo scroto (ma non hai testicoli) e un dolore un pò più presente che è localizzato tra scroto e ano acutizzato quanto viene toccato o "pressata" la zona (esempio quando sono a sedere).
In più quando ho la necessità di defecare ho una sensazione più fastidiosa nel controllare il tutto e i dolori descritti prima si presentano più facilmente.
La notte continuo a dormire sereno senza dovermi mai alzare e occasionalmente posso anche non aver stimolo per qualche ora dopo che mi sono svegliato.
Durante un erezione è invece ormai prassi sentire più fitto il dolore vicino l'ano e per qualche attimo il bruciore sul glande.
Ora mi chiedo, è un bene o un male questo cambiamento di sintomatologia? Può più delineare una possibile prostatite?
Intanto lunedì dovrebbero consegnarmi esami della spermiocoltura... ma la mia paura è che anche li, come nelle urine, non risulti niente. In quel caso che fare? In caso di infiammazione e non di infezione è normale che l'urina (sicuramente) e sperma restino nei parametri? Quale esame per capire se il problema è realmente la prostata a quel punto?
Devo dire che in questi dieci giorni, limitando a solo 1-2 volte i rapporti sessuali, devo ammettere che un maggiore stato di "benessere" è stato avvertito. Può quindi aiutarmi limitare o viceversa i rapporti e/o la masturbazione?
[#11]
Gentile lettore,
i sintomi sono ancora aspecifici; comunque se presente una infiammazione della prostata con valutazioni colturali negative, questi possono essere i consigli che lei farebbe bene a seguire:
1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati o simili;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;
8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
i sintomi sono ancora aspecifici; comunque se presente una infiammazione della prostata con valutazioni colturali negative, questi possono essere i consigli che lei farebbe bene a seguire:
1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati o simili;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;
8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
[#12]
Ex utente
Salve,
spero di aiutare chi, come me alcuni mesi fa, si ritroverà a perdere il suo tempo in infinite e pessimiste pagine internet sperando di capire cosa gli stia succedendo e come curarlo il prima possibile, imbattendosi però esclusivamente in sintomi che probabilmente saranno compatibili con infinite patologie.
Dopo alcune serie di supposte che portarono a felici (ma purtroppo
non duraturi) miglioramenti, mi ritrovai i primi di settembre a sopportare una sventurata "pesante" ricaduta in un giorno dove non era proprio possibile andare in bagno ogni 5 min.
Da quel momento iniziai veramente ad avere lo spiacevole presentimento che la soluzione non esisteva veramente e avrei dovuto sopportare tutto questo per molti lunghi anni, ed invece...
Decisi di sentire un altro ultimo parere, metterdomi alla ricerca non più di uno dei migliori urologi della mia zona ma della regione (nel mio caso la Toscana), con il risultato involontario di essermi "imbattuto" nel giovane Dottor G. (tra i più famosi chirurghi specializzato in robotica in Italia).
Vista la "semplicità" o per meglio dire la flebile intensità dei sintomi, anche la cura doveva essere altrettanto di minimo "impatto".
E fu così che una prostata un pò troppo sensibile ti cambia, e migliora, la vita.
"Integratori" adatti, una dieta indicata dall'urologo e poi elaborata e seguita da una nutrizionista che oltre a farmi mangiare molto più di prima mi ha comunque permesso di mantenere il mio peso eliminando:
- spezie (pepe e peperoncino in primis),
- birra, bibite gassate (limitandomi uno o due bicchieri di vino solo nel fine settimana),
- insaccati (escluso affettati stagionati come prosciutto o lombo),
- cioccolato,
- formaggi freschi e molli (limitando anche gli stagionati fatta esclusione per il REGGIANO),
- insalata e verdure a foglia (principalmente larga).
Ed infine l'obbligatorio "consiglio" di svolgere ancora più regolarmente attività fisica che mi ha portato a rituffarmi dopo anni in piscina e a viaggiare costantemente con un piccolo contapassi in tasca cercando di "muovermi" il più possibile.
Ammetto: ne è occorso di tempo e purtroppo mi sono ritrovato occasionalmente, almeno per i primi due mesi, a non essere "capito" fino in fondo visto che data la dieta non si sgarrava anche su una fettina di salame; ogni tanto qualche piccola fittina che mi lasciava pensare che tutto fosse inutile, ma dopo 4 mesi circa dall'inizio della "seconda" cura sono felice di dire che nonostante lo sgarro di pasto, tutto rimane comunque nella normalità o con un minimo ma accettabile fastidio solo per l'inizio della giornata.
Quindi, a voi che leggere queste righe sperando di trovare una flebile speranza, spero che tutto questo sia di aiuto... nonostante il lungo tempo che dovrete passare prima di quella prima ma meritata "speranza".
Vi auguro che, come per me, la prostatite sia un vero punto di partenza e non uno di triste arresto.
Saluti
spero di aiutare chi, come me alcuni mesi fa, si ritroverà a perdere il suo tempo in infinite e pessimiste pagine internet sperando di capire cosa gli stia succedendo e come curarlo il prima possibile, imbattendosi però esclusivamente in sintomi che probabilmente saranno compatibili con infinite patologie.
Dopo alcune serie di supposte che portarono a felici (ma purtroppo
non duraturi) miglioramenti, mi ritrovai i primi di settembre a sopportare una sventurata "pesante" ricaduta in un giorno dove non era proprio possibile andare in bagno ogni 5 min.
Da quel momento iniziai veramente ad avere lo spiacevole presentimento che la soluzione non esisteva veramente e avrei dovuto sopportare tutto questo per molti lunghi anni, ed invece...
Decisi di sentire un altro ultimo parere, metterdomi alla ricerca non più di uno dei migliori urologi della mia zona ma della regione (nel mio caso la Toscana), con il risultato involontario di essermi "imbattuto" nel giovane Dottor G. (tra i più famosi chirurghi specializzato in robotica in Italia).
Vista la "semplicità" o per meglio dire la flebile intensità dei sintomi, anche la cura doveva essere altrettanto di minimo "impatto".
E fu così che una prostata un pò troppo sensibile ti cambia, e migliora, la vita.
"Integratori" adatti, una dieta indicata dall'urologo e poi elaborata e seguita da una nutrizionista che oltre a farmi mangiare molto più di prima mi ha comunque permesso di mantenere il mio peso eliminando:
- spezie (pepe e peperoncino in primis),
- birra, bibite gassate (limitandomi uno o due bicchieri di vino solo nel fine settimana),
- insaccati (escluso affettati stagionati come prosciutto o lombo),
- cioccolato,
- formaggi freschi e molli (limitando anche gli stagionati fatta esclusione per il REGGIANO),
- insalata e verdure a foglia (principalmente larga).
Ed infine l'obbligatorio "consiglio" di svolgere ancora più regolarmente attività fisica che mi ha portato a rituffarmi dopo anni in piscina e a viaggiare costantemente con un piccolo contapassi in tasca cercando di "muovermi" il più possibile.
Ammetto: ne è occorso di tempo e purtroppo mi sono ritrovato occasionalmente, almeno per i primi due mesi, a non essere "capito" fino in fondo visto che data la dieta non si sgarrava anche su una fettina di salame; ogni tanto qualche piccola fittina che mi lasciava pensare che tutto fosse inutile, ma dopo 4 mesi circa dall'inizio della "seconda" cura sono felice di dire che nonostante lo sgarro di pasto, tutto rimane comunque nella normalità o con un minimo ma accettabile fastidio solo per l'inizio della giornata.
Quindi, a voi che leggere queste righe sperando di trovare una flebile speranza, spero che tutto questo sia di aiuto... nonostante il lungo tempo che dovrete passare prima di quella prima ma meritata "speranza".
Vi auguro che, come per me, la prostatite sia un vero punto di partenza e non uno di triste arresto.
Saluti
[#13]
Gentile lettore,
grazie per la sua dettagliata e precisa narrazione positiva della sua storia clinica che ci invita a raccomandare sempre ai nostri uomini, in questi casi, una significativa e positiva modifica delle proprie cattive abitudini, soprattutto di tipo dietetico-comportamentale.
Ancora cordiali saluti.
grazie per la sua dettagliata e precisa narrazione positiva della sua storia clinica che ci invita a raccomandare sempre ai nostri uomini, in questi casi, una significativa e positiva modifica delle proprie cattive abitudini, soprattutto di tipo dietetico-comportamentale.
Ancora cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.1k visite dal 16/05/2013.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.