Cistiti ricorrenti
Gentili dottori,
sono una ragazza di 26 anni. Da inizio anno ho sofferto di attacchi di cistite da E. coli, trattata con Levofloxacina prescritta dal medico curante (dopo lettura dell'antibiogramma). Non ho avuto più alcun sintomo per un mese, dopodichè ho inizato a notare che l'urina faceva uno strano odore (per il resto ero asintomatica). Il medico mi ha prescritto nuovamente l'urinocultura. E' emerso che l'E. coli non è stata debellata, e quindi il mio dottore mi ha nuovamente prescritto Levofloxacina, ma per dieci giorni, nel tentativo di sterminare completamente il battere. Tutto questo dopo aver ovviamente letto con cura l'antibiogramma.
Verso il terzo giorno di antibiotico paradossalmente peggioro invece di migliorare, e tutt'ora, a cura finita, presento questi sintomi: sensazione di pressione al basso ventre, difficoltà a iniziare la minzione; sensazione di dolore alla vescica alla fine della minzione(non bruciore, ma un dolore/fastidio); incapacità di svuotare la vescica, cosa che non ritengo essere un'impressione, ma proprio un mancato svuotamento, in quanto dopo venti minuti devo tornare in bagno e faccio una discreta quantità di urina. Dopo aver fatto pipì, quando mi tiro su i pantaloni o muovo i primi passi, provo una specie di spasmo o contrazione alla vescica. Ho notato che se, quando mi asciugo con la carta igienica, applico una leggera pressione sulla vescica, allora riprendo a fare pipì e sento attenuarsi la sensazione di "non svuotamento". Come se premendo in quel punto rilassassi dei muscoli altrimenti contratti o qualcosa di simile.
Ovviamente il tutto è accompagnato da una necessità di andare in bagno piuttosto frequente! A differenza della cistite, non è per fare un paio di gocce però. Diciamo che devo andare circa tre volte per una minzione completa.
Ho fatto un ennesima urinocultura di cui attendo i risultati. Credo che, a questo punto, sarà ancora presente l'E. coli.
Come mi consigliate di procedere? Non vorrei fare la mia terza cura antibiotica nel giro di un paio di mesi. E se l'E. coli non fosse presente, che problematica potrei avere? Girando sul forum ho sentito parlare di cistite interstiziale, che spero non sia il mio caso!
Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi chiarimento sarete in grado di offrirmi.
Cordiali saluti
Lara
sono una ragazza di 26 anni. Da inizio anno ho sofferto di attacchi di cistite da E. coli, trattata con Levofloxacina prescritta dal medico curante (dopo lettura dell'antibiogramma). Non ho avuto più alcun sintomo per un mese, dopodichè ho inizato a notare che l'urina faceva uno strano odore (per il resto ero asintomatica). Il medico mi ha prescritto nuovamente l'urinocultura. E' emerso che l'E. coli non è stata debellata, e quindi il mio dottore mi ha nuovamente prescritto Levofloxacina, ma per dieci giorni, nel tentativo di sterminare completamente il battere. Tutto questo dopo aver ovviamente letto con cura l'antibiogramma.
Verso il terzo giorno di antibiotico paradossalmente peggioro invece di migliorare, e tutt'ora, a cura finita, presento questi sintomi: sensazione di pressione al basso ventre, difficoltà a iniziare la minzione; sensazione di dolore alla vescica alla fine della minzione(non bruciore, ma un dolore/fastidio); incapacità di svuotare la vescica, cosa che non ritengo essere un'impressione, ma proprio un mancato svuotamento, in quanto dopo venti minuti devo tornare in bagno e faccio una discreta quantità di urina. Dopo aver fatto pipì, quando mi tiro su i pantaloni o muovo i primi passi, provo una specie di spasmo o contrazione alla vescica. Ho notato che se, quando mi asciugo con la carta igienica, applico una leggera pressione sulla vescica, allora riprendo a fare pipì e sento attenuarsi la sensazione di "non svuotamento". Come se premendo in quel punto rilassassi dei muscoli altrimenti contratti o qualcosa di simile.
Ovviamente il tutto è accompagnato da una necessità di andare in bagno piuttosto frequente! A differenza della cistite, non è per fare un paio di gocce però. Diciamo che devo andare circa tre volte per una minzione completa.
Ho fatto un ennesima urinocultura di cui attendo i risultati. Credo che, a questo punto, sarà ancora presente l'E. coli.
Come mi consigliate di procedere? Non vorrei fare la mia terza cura antibiotica nel giro di un paio di mesi. E se l'E. coli non fosse presente, che problematica potrei avere? Girando sul forum ho sentito parlare di cistite interstiziale, che spero non sia il mio caso!
Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi chiarimento sarete in grado di offrirmi.
Cordiali saluti
Lara
[#1]
La cistite interstiziale viene diagnosticata con dei parametri molto rigorosi ed è una malattia abbastanza rara . Cerchi di mantenere l'alvo regolato , bere molta acqua e vada a fare una vista urologica per inquadrare meglio il suo problema con esami diagnostici più approfonditi. Distinti saluti
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Utente
Genitle Dottor De Siati,
volevo solo comunicare che l'urinocultura è risultata negativa. La cura propostami dal medico di base ha quindi funzionato. A questo punto però presento i sintomi della cistite, ma non per cause batteriche...per quali altri motivi potrei ancora avere questi disturbi?
Cordali saluti
Lara
volevo solo comunicare che l'urinocultura è risultata negativa. La cura propostami dal medico di base ha quindi funzionato. A questo punto però presento i sintomi della cistite, ma non per cause batteriche...per quali altri motivi potrei ancora avere questi disturbi?
Cordali saluti
Lara
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 12/05/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.