Delucidazioni sull'eterno ritorno della prostatite da escherichia coli

Buongiorno,
come molti uomini combatto con una prostatite periodica che la spermiocultura ha evidenziato essere provocata da E. Coli, curata per due volte con cicli di Levofloxacina con apparente guarigione. Ogni volta i sintomi sono lievi ma inequivocabili, piccoli bruciori, bassa qualità del liquido seminale, raramente qualche minima secrezione. Mi sento di poter escludere ogni tipo di contagio esterno; pratico sesso protetto, bevo abbastanza acqua urinando in modo regolare, cerco di adottare tutte le precauzioni possibili per evitare contaminazioni, ma mi sembra di capire che sarà difficile liberarmi definitivamente di questa infezione. Vorrei quindi capirne di più visto che per ora sono stato sempre liquidato con il solito ciclo di antibiotici. La mie 3 domande sono:

1) Ho letto che E. Coli può viaggiare dall'intestino (dove è presente in modo naturale) e infettare la prostata ogni volta che capita. E' davvero così?

2) Lo stop contropressorio dell'eiaculazione alla lunga può davvero aumentare le probabilità di infezione?

3) Ho letto che lesioni neurali lombosacrali possono aumentare la probabilità di infezione. Io ho un'ernia del disco l5-s1, può influire?

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
Le rispondo si per la prima domanda ,
mentre alla seconda e alla terza Le rispondo no.
Riguardo alla considerazione che bisogna convivere con la prostatite una precisazione,
il reperto di prostatite cronica catarrale è il quadro clinico di prostatite asintomatica ,il che non vuol dire appunto che ci si debba rassegnaei a convivere con i sintomi della prostatite.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

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