Integratori a base di Serenoa Repens: come scegliere.

Salve,
da diversi anni soffro di disturbi urinari (nicturia) e da una recente visita è emerso che la mia prostata è moderatamente ingrandita, il dottore mi ha dunque consigliato di fare per alcuni mesi una cura a base di Permixon (Serenoa Repens), ho avuto, però, modo di constatare come l’assunzione di questo farmaco nel mio caso sia talvolta accompagnata da qualche effetto collaterale, motivo per il quale vorrei provare ad usare un integratore (sperando che la situazione migliori).
Ora, siccome i prodotti a base di Serenoa attualmente in commercio sono tanti e talora con caratteristiche anche molto diverse tra di loro, gradirei avere alcune delucidazioni in merito alle sue proprietà di base in maniera tale da poter fare una scelta oculata.
Vi vorrei, dunque, chiedere quali sono gli elementi di cui bisogna tener conto per l’acquisto di un prodotto a base di Serenoa; a parte il dosaggio consigliato che è di 320mg al di, quant’è importante la percentuale ad esso associato?
Vi chiedo questo perché ho notato che mentre nella composizione del farmaco (Permixon, Serpens, Saba, ecc.) si fa esclusivamente riferimento ai 320 mg appena menzionati, negli integratori (Profluss, Somaprost, Licoprost, ecc.) invece, mi pare che venga spesso specificata anche la percentuale di “estratto”. Quant’è importante quest’ultima? E’ vero che sono da preferire le preparazioni farmaceutiche contenenti dall’85 al 95% di acidi grassi? E un integratore che invece si presenta con un estratto titolato al 30/40% può essere ugualmente efficace se assunto a maggiori dosi, oppure no? Cioè, due cps al giorno di serenoa (titolata al 40%) equivalgono più o meno ad una cps di Permixon, oppure no?
E quindi, in conclusione, quand’è che un integratore può avere un’efficacia paragonabile a quella del farmaco? Quali caratteristiche deve avere?

Grazie.

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
se dei dubbi si possono avere sulla reale composizione dei farmaci di sintesi chimica (vedi le infinite polemiche sulla pari efficacia - o meno - dei cosiddetti "generici"), riteniamo assolutamente vano intavolare una seria comparazione fra gli estratti vegetali di diversa origine. Come forse lei sà, le procedure di registrazione degli integratori sono molto meno impegnative e costose di quelle dei farmaci, questa è la ragione alla base della proliferazione "quasi incontrollata" dei prodotti a base estratto di palma nana (serenoa repens) perlopiù associata ad altre sostanze nelle combinazioni più varie e fantasiose. L'estratto di serenoa repens è stato introdotto ormai quasi 30 anni fa per la terapia dei sintomi dell'ingrossamento prostatico dell'anziano. L'efficacia di questa terapia è estremamente variabile e soggettiva, se si trattasse della "cura" per eccellenza da ani non si eseguirebbero più interventi per questo problema, mentre invece questi continuano ad essere i più frequenti in qualsiasi centro urologico. Lei ha 33 anni, quindi NON può essere portatore di ingrossamento prostatico benigno, i suoi problemi prostatici sono di origine diversa (infiammazione? congestione?). La prescrizione di serenoa repens nel suo caso sfrutta una blandissima azione anti-infiammatoria e va quindi intesa come coadiuvante. Non si può quindi che giudicare sui risultati, ovvero sul miglioramento realmente ottenibile in tempi accettabili (settimane). Dal punto di vista specialistico non ha senso consigliarle un prodotto piuttosto che un altro, può certamente scgliere lei in base alla sua soddisfazione e, non ultimo, al costo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Dr. Piana,
la ringrazio per la rapidità con la quale ha risposto alle mie domande, è stato anche molto chiaro ed esauriente.
In merito alla possibilità di fare “una seria comparazione fra gli estratti vegetali di diversa origine” lei ha ragione, sarebbe “vano”, me ne rendo conto, però forse se ne potrebbe parlare in linea del tutto teorica (con i dubbi e le incertezze del caso).
Riguardo invece alla mia sintomatologia devo dire che le sue osservazioni mi hanno sorpreso in maniera positiva, difatti, la diagnosi in cui si parla di una prostata moderatamente aumentata di volume unita ad una cura a base di Permixon mi avevano subito fatto pensare (nonostante l’età) ad una IPB.
Comunque, visto che lei ha già fatto alcune ipotesi (infiammazione? congestione?) mi permetto di fornirle qualche altra informazione: durante la notte mi alzo generalmente una sola volta per andare in bagno e avverto un legero fastidio all’altezza dei reni (dolore che però aumenta nel caso in cui io non mi alzi dal letto), di giorno lo stimolo ad urinare diventa pressante nei momenti di tensione/nervosismo e le minzioni terminano con un lieve sgocciolamento. L’urologo mi ha consigliato di fare una cura a base di Permixon coadiuvato per un pò anche dall’uso di Agilev e Topster. Per il momento mi sembra di poter dire che i risultati ottenuti con la Serenoa non siano del tutto soddisfacenti: a parte alcuni sporadici effetti collaterali, mi è capitato spesso di dovermi alzare due volte per notte oppure di avvertire dei dolori all’altezza dei reni (molto più che in passato), ragioni queste che mi hanno indotto a pensare, nel breve periodo, alla possibilità di usare un integratore, al posto del farmaco (giusto per provare) e nel caso la situazione non dovesse migliorare a sospendere la cura. Lei che ne pensa?

Grazie

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
in medicina nulla ha valore assoluto, se la Serenoa non solo non le dà vantaggio, ma addirittura accentua i sintomi, ovviamente non è il caso di insistere, senza perdere molto tempo con formulazioni diverse. Nei disturbi ad urinare in età giovanile non si deve mai dar nulla per scontato, come si fa con maggiore confidenza in età più matura. Noi non abbiamo a disposizione elementi per poter giudicare, ma è evidente che in caso di disturbi persistenti sia opportuno passare ad una diagnostica un poco più attenta (radiografia, endoscopia, indagine urodinamica). Insistere con terapie palliative ed integratori potrebbe non essere una scelta vincente.

Saluti
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