Prostatite batterica o abatterica?

Gentili dottori,

sono un ragazzo di 26 anni e da circa 7 anni soffro di prostatite batterica.
Ogni qual volta la spermicultura o urinocultura sono risultate positive, automaticamente ho manifestato episodi di emospermia che, una volta curata l'infezione, è sempre andata via per diversi mesi, fino a ripresentarsi nuovamente al ripresentarsi dell'infezione.
Attualmente si è ripresentata l'emospermia e facendo analisi urine e liquido seminale tutto risulta negativo. Di conseguenza sono andato dal mio urologo che mi ha diagnosticato una uretroprostatite da un'infezione latente e mi ha prescritto diversi farmaci, esattamente rifadin (5gg), minocin (10gg), proposta mono e lenidase (30gg).
Pensavo che i problemi si fossero risolti, considerando che a metà della cura (circa una settimana dopo) il muco uretrale era scomparso e anche diminuiti episodi di pollachiuria.
Adesso a 15 giorni di cura appena finita (ho preso oggi le ultime pillole di antibiotici) e sembra che tutto sia ritornato nemmeno il tempo di finire la cura. Infatti ho iniziato ad avere nuovamente muco uretrale e episodi di pollachiuria oltre ad accusare aerofagia e come delle "punture" leggere in corrispondenza della prostata che sembra partano dall'ano, che cmq non si presentano per tutto il giorno e tutti i giorni.
Quello che voglio chiedervi è:

1) E' possibile che l'infezione con questa cura sia "uscita allo scoperto" e quindi adesso magari le analisi potrebbero risultare positive? In tal caso consigliate di ripetere le analisi subito o aspettare magari lo smaltimento degli antibiotici?

2) Essendo che ho finito gli antibiotici, posso consultare immediatamente il mio urologo oppure aspettare di finire anche il proposta mono? (quindi fra 15gg) Ma ho paura che le cose peggiorino.

3) E' possibile che una prostatite sempre stata batterica all'improvviso diventi abatterica e quindi deve essere curata come tale da ora in poi?