Antibiotico e antibiogramma

Salve, in seguito a un tampone uretrale sono risultato positivo a Streptococco agalactiae.
Consultando lo specialista dermatologo che mi ha prescritto l'esame, il medico di famiglia e un altro dermatologo conoscente, ognuno mi ha consigliato un antibiotico diverso sulla base dello stesso antibiogramma. Riporto l'antibiogramma

Clindamicina <=0,25 S limite sensibilià della MIC <=0,5
Eritromicina <=0,12 S limite sensibilià della MI <=0,25
Levofloxacin 1 S limite sensibilià della MIC <=1
Linezolid <=2 S limite sensibilià della MIC <=2
Pennicilina G <= 0,006 S limite sensibilià della MIC <=0,25
Tetraciclina >=16 R limite sensibilià della MIC <=1
Trimetoprim/sulfam <=10 S limite sensibilià della MIC <=1
Vancomicina 0,5 S limite sensibilià della MIC <=2


Secondo la dermatologa l'antibiotico meglio tollerato è la levofloxacina
Il secondo dermatologo invece mi ha detto che dovrei fare Clritromicina per 8 giorni 2 volte al giorno
Secondo il mio medico di base la levofloxacina sarebbe quasi da definire Intermedia e non Sensibilie guardando l'antibiogramma e la terapia piu' idonea per questo battere che ha definito poco aggressivo sarebbe Bactrim (che dall'antibiogramma Trimetoprim/sulfam <=10 ) 2 compresse al giorno per 12 giorni

Risultando tutti questi antibiotici sensibili per questo battere so che in teoria sarebbero da considerare tutti validi, ma vi chiedo se secondo Voi l'affermazione del mio medico di famiglia è corretta, ossia che l'antibiotico piu' adatto al mio caso è il Bactrim o se invece sarebbero piu' consigliati la levofloxacina o la claritromicina.

Chiedo questo perchè in passato mi è capitato di fare terapie antibiotiche che alla fine si sono rivelate inutili, causandomi anche una diminuzione delle difese immunitarie con tutte le complicanze.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
Gentile Giovanotto,
purtroppo lei non ci riferisce il dettaglio per noi più importante, ovvero il motivo per il quale il tampone è stato eseguito ed i suoi eventuali sintomi. I risultati degli esami colturali sono da intepretare sempre con molto senso critico, ragionando appunto sulla oggettività del caso specifico. Lo Streptococco è molto raramente coinvolto nelle infezioni delle vie urinarie e quando questo avviene le manifestazioni sono clamorose, con febbre elevata e quadro di setticemia. Non crediamo proprio che questo sia il suo caso. Pertanto, se si tratta - come presumiamo - di una banale irritazione alle basse vie urinarie, non riterremmo opportuno prescrivere antibiotici ora, ma invitarla semplicemente a bere molta acqua, curare molto l'alimentazione e la funzione intestinale e ripetere tra qualche tempo (un mese) l'esame delle urine, l'urocoltura, la spermiocoltura ed il tampone uretrale. Questo atteggiamento di attesa è anche coerente con le osservazioni che lei esprime al termine della sua domanda.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve, mi sono rivolto al dermatologo perchè da ormai 9 mesi soffro di una irritazione/desquamazione a livello del glande che sembra non trovarare una soluzione. Si manifesta con una desquamazione della pelle che forma una sorta di patina al di sotto della quale la mucosa si presenta molto arrossata con una sensazione di pizzicore. Prima di questa dermatologa che mi ha fatto fare il tampone, mi sono rivolto ad altri professionisti tra cui un urologo e altri due dermatologi, ognuno facendomi una diagnosi diversa. Le riporto le diverse diganosi.
L'urologo mi disse che secondo lui non era nulla e se la cosa fosse continuata di rivolgermi ad un dermatologo.
Il primo dermatologo mi diagnosticò erroneamente un herpes genitale (....l'ho capito anche io che non sono medico che non si trattava di un herpes)
La seconda dermatologa visitandomi ipotizzo' che si potesse trattare di una dermatite da contatto, considerando anche che come lavoro faccio l'igienista dentale e quindi a contatto con guanti o disinfettanti tutto il giorno. Ho eseguito tutti i vari test allergici e sono risultato allergico al cobalto e esilresorcinolo. Tornato dalla dermatologa con gli esiti mi disse che senz'altro la causa era da attribuire a questo cobalto, indicandomi di utilizzare solo saponi senza nikel, biancheria bianca e mi prescrisse crema advantan per 1 mese. A distanza di un mese pero' la situazione non era cambiata di una virgola. Ho deciso cosi di rivolgermi ad un'ulteriore dermatologa che mi prescrisse questo tampone uretrale a cui sono poi risultato positivo esclusivamente allo streptococco agalactiae.
Ormai non so piu' sinceramente cosa pensare e sono abbastanza sconfortato in quanto sembra non esserci una soluzione, oltre al fatto principale che questo pizzicore è veramente fastidioso. Mi sta limitando anche sotto il profilo sessuale
Le chiedo gentilmente un suo parere

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
Gentile Giovanotto,
dalla sua descrizione ci par di comprendere che il problema sia esterno e che non si associno disturbi nell'urinare. Per questo motivo, corretamente l'urologo cede le armi al dermatologo. Tutte le diagnosi dermatologiche solo piuttosto misteriose e molto si basano sull'esperienza dei nostri Colleghi, abituati a "vedere" piuttosto che considerare esami ed altri accertamenti. Appunto, non potendo "vedere" direttamente è praticamente impossibile per noi esprimere alcun giudizio. Certo è che se tutte le terapie adottate non hanno minimamente influito sula manifestazione, potrebbe essere presa in considerazione la possiblità di eseguire un piccolo prelievo bioptico. Questo comunque va concordato con il dermatologo, che di questo prelievo dovrà poi interpretare i risultati.

Saluti