Fastidi vari all'apparato genitale
Salve,
ho un problema che non riesco a risolvere. Sottolineo prima di iniziare a raccontarvi la mia situazione che ho la fimosi (che pregiudica l'apertura in erezione, ma non a riposo).
Iniziamo, il 28/11 scorso mi reco da un urologo per un rigonfiamento e un senso di pesantezza al testicolo destro. Il dottore mi da 6 compresse di CIPROXIN 1000 KM, 1 al dì e mi consiglia di eseguire una ecografia testicolare bilaterale ecocolordoppler che effettuo il giorno dopo. Dall'ecografia è tutto nella norma. Il fastidio si attenua leggermente per poi riproporsi con ulteriori sintomi (fastidio all'uretra e secchezza al glande). Il 07/02 torno dall'urologo che mi prescrive CANESTEN POMATA pensando ad una micosi provocata dall'antibiotico. Passano i 6 giorni della cura nei quali il glande sembrava quasi "cambiare pelle" e vedendo dei nulla di fatto il 28/02 mi reco dal mio dottore di famiglia che mi prescrive di nuovo il CANESTEN (per 10gg) e itraconazolo 100MG per 4 giorni (ovviamente tutto ciò anche alla mia compagna).
Il 13/03 con gli stessi sintomi mi reco da un dermatologo venereologo che afferma che la cura per la micosi è stata troppo blanda e mi prescrive il diflucan 200mg per 2 giorni (da ripetere dopo una settimana). Il 15/04 mi reco dal mio dottore di famiglia con i seguenti sintomi:
Secchezza del glande, fastidio al testicolo dx, fastidio all'uretra, lievissimi fastidi ad urinare (rimangono 2-3 gocce che perdo a distanza di tempo), rigonfiamento del lato destro, sia pube che testicolo (con gonfiore anche su una sorta di tendine alla base del pene collegato al testicolo dx), sensazione di affaticamento alla gamba dx ed eiaculazione precoce dovuta alle varie infiammazioni al glande e zone limitrofe.
Il dottore mi dice di controllare il PSA e di fare un'urinocoltura. Il 19/04 faccio questi esami e la risposta è Escherichia Coli. Sottolineo che leggendone i sintomi su internet NON ne riscontro alcuno (niente diarrea etc...). Il mio medico di famiglia mi prescrive Ciproxin 500mg 1 compressa al dì per 3 giorni.
Sono incavolato e piuttosto deluso, dal 28 novembre scorso sto peggiorando giornalmente, in settimana scorsa durante il bidè ho notato anche una sorta di pallina (delle dimensioni di un cece) sotto pelle tra l'ano e i testicoli. Qualcuno potrebbe gentilmente dedicarmi 5 minuti ipotizzando cosa potrebbe essere o soprattutto quali esami poter fare, controlli vari. Mio padre è appena stato operato per tumore alla vescica, potrebbe esserci ereditarietà o condizioni ambientali per qualche tumore nella zona inguinale? Cosa altro potrebbe essere? In tutto questo tengo a sottolineare che NON MI FA MALE NIENTE, sono tutti fastidi, lievi bruciori, etc... Niente di doloroso. Grazie mille in anticipo per l'attenzione!
ho un problema che non riesco a risolvere. Sottolineo prima di iniziare a raccontarvi la mia situazione che ho la fimosi (che pregiudica l'apertura in erezione, ma non a riposo).
Iniziamo, il 28/11 scorso mi reco da un urologo per un rigonfiamento e un senso di pesantezza al testicolo destro. Il dottore mi da 6 compresse di CIPROXIN 1000 KM, 1 al dì e mi consiglia di eseguire una ecografia testicolare bilaterale ecocolordoppler che effettuo il giorno dopo. Dall'ecografia è tutto nella norma. Il fastidio si attenua leggermente per poi riproporsi con ulteriori sintomi (fastidio all'uretra e secchezza al glande). Il 07/02 torno dall'urologo che mi prescrive CANESTEN POMATA pensando ad una micosi provocata dall'antibiotico. Passano i 6 giorni della cura nei quali il glande sembrava quasi "cambiare pelle" e vedendo dei nulla di fatto il 28/02 mi reco dal mio dottore di famiglia che mi prescrive di nuovo il CANESTEN (per 10gg) e itraconazolo 100MG per 4 giorni (ovviamente tutto ciò anche alla mia compagna).
Il 13/03 con gli stessi sintomi mi reco da un dermatologo venereologo che afferma che la cura per la micosi è stata troppo blanda e mi prescrive il diflucan 200mg per 2 giorni (da ripetere dopo una settimana). Il 15/04 mi reco dal mio dottore di famiglia con i seguenti sintomi:
Secchezza del glande, fastidio al testicolo dx, fastidio all'uretra, lievissimi fastidi ad urinare (rimangono 2-3 gocce che perdo a distanza di tempo), rigonfiamento del lato destro, sia pube che testicolo (con gonfiore anche su una sorta di tendine alla base del pene collegato al testicolo dx), sensazione di affaticamento alla gamba dx ed eiaculazione precoce dovuta alle varie infiammazioni al glande e zone limitrofe.
Il dottore mi dice di controllare il PSA e di fare un'urinocoltura. Il 19/04 faccio questi esami e la risposta è Escherichia Coli. Sottolineo che leggendone i sintomi su internet NON ne riscontro alcuno (niente diarrea etc...). Il mio medico di famiglia mi prescrive Ciproxin 500mg 1 compressa al dì per 3 giorni.
Sono incavolato e piuttosto deluso, dal 28 novembre scorso sto peggiorando giornalmente, in settimana scorsa durante il bidè ho notato anche una sorta di pallina (delle dimensioni di un cece) sotto pelle tra l'ano e i testicoli. Qualcuno potrebbe gentilmente dedicarmi 5 minuti ipotizzando cosa potrebbe essere o soprattutto quali esami poter fare, controlli vari. Mio padre è appena stato operato per tumore alla vescica, potrebbe esserci ereditarietà o condizioni ambientali per qualche tumore nella zona inguinale? Cosa altro potrebbe essere? In tutto questo tengo a sottolineare che NON MI FA MALE NIENTE, sono tutti fastidi, lievi bruciori, etc... Niente di doloroso. Grazie mille in anticipo per l'attenzione!
[#1]
Gentile Signore,
come può ben immaginare, a distanza non è possibile affermare alcunché di concreto, nell'impossibilità di poterla valutare direttamente, in particolare riguardo al riscontro di codesta "pallina (delle dimensioni di un cece) sotto pelle tra l'ano e i testicoli". D'ogni modo non ci parrebbe nulla di preoccupante, in particolare priva di alcuna relazione con le oscure ipotesi da lei formulate. Il PSA alla sua età non può ovviamente essere predittivo di alcunché. Le ripetute terapie per la micosi non ci paiono correlate ad un quadro locale molto definito (secchezza del glande?), che avrebbe dovuto invece presentarsi in modo più caratteristico ed indiscutibile. Pertanto, l'unico riscontro oggettivo ci pare resti unicamente questa urocoltura posita per Escherichia Coli, il più comune dei batteri coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie, perlopiù sensibile a qualsiasi antibiotico anche per brevi cicli terapeutici. Ci chiediamo a questo punto quale sia la sua funzione intestinale, senz'altro meritevole di una certa attenzione. Concludendo, riteniamo che le fila di un discorso complesso debbano essere necessariamente riprese da un nostro Collega specialista in urologia con il quale lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia, che la possa seguire in un percorso di diagnosi e terapia basato più sulla ragionevolezza che sulla presunzione.
Saluti
come può ben immaginare, a distanza non è possibile affermare alcunché di concreto, nell'impossibilità di poterla valutare direttamente, in particolare riguardo al riscontro di codesta "pallina (delle dimensioni di un cece) sotto pelle tra l'ano e i testicoli". D'ogni modo non ci parrebbe nulla di preoccupante, in particolare priva di alcuna relazione con le oscure ipotesi da lei formulate. Il PSA alla sua età non può ovviamente essere predittivo di alcunché. Le ripetute terapie per la micosi non ci paiono correlate ad un quadro locale molto definito (secchezza del glande?), che avrebbe dovuto invece presentarsi in modo più caratteristico ed indiscutibile. Pertanto, l'unico riscontro oggettivo ci pare resti unicamente questa urocoltura posita per Escherichia Coli, il più comune dei batteri coinvolti nelle infezioni delle vie urinarie, perlopiù sensibile a qualsiasi antibiotico anche per brevi cicli terapeutici. Ci chiediamo a questo punto quale sia la sua funzione intestinale, senz'altro meritevole di una certa attenzione. Concludendo, riteniamo che le fila di un discorso complesso debbano essere necessariamente riprese da un nostro Collega specialista in urologia con il quale lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia, che la possa seguire in un percorso di diagnosi e terapia basato più sulla ragionevolezza che sulla presunzione.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
prima di tutto la ringrazio per la risposta. Mi tolgo subito il dente "oscure ipotesi". Il mio vicino di casa, dalla parte opposta della strada, è morto in poco più di un mese di quello di cui si è ammalato mio padre. Mi creda se le dico che in famiglia siamo abbastanza riservati e, pur in queste condizioni abbiamo ricevuto altri 4-5 casi sempre di tumore alla vescica, tutti in persone che abitano a non più di 1 km da noi. E tutto ciò in meno di un anno. L'urologo, porgendo i risultati dell'esame istologico a mio padre ha affermato (non avendogli accennato quanto sopra), gli ha detto che c'era qualcosa che non gli tornava, mi sembra di aver capito (non ci ho parlato personalmente) per l'aggressività e la pochezza di sintomi del tumore stesso (1 goccia di sangue dopo l'urina, 2 volte, una a 1 mese di distanza dall'altra, che ha fatto pensare ad una cistite). Per questo e solo per questo ho pensato di chiedere se potessero esserci cause ambientali per questo genere di tumori.
Tornando a me, sono tornato (per altro motivo, alopecia areata) dal dermatologo che mi ha detto di NON prendere il Ciproxin poiché con 200000 unità l'Escherichia Coli è sicuramente dovuto ad inquinamento del campione (in altre parole ero "sporco" quando ho raccolto l'urina). Mi ha consigliato anche (chiedendosi, peraltro il perché della loro assenza) di effettuare delle semplici analisi delle urine (che di solito dovrebbero essere "comprese" quando si fa l'urinocoltura) e di contattare un urologo. Ho già preso appuntamento per mercoledì prossimo.
Io rimango con il mio problema che non è secchezza del glande, ma una infiammazione di tutto l'organo, dal glande a raggiungere il testicolo destro, passando per l'uretra. Potrebbe non significare nulla, ma non essendo un dottore preferisco specificare tutto, il fastidio sembra peggiorare dopo un rapporto sessuale, di qualsiasi natura (cosa ovvia per me, se una cosa è infiammata e la usi ovvio che va peggio, ma meglio non tenere nulla per se).
Infine, vede, io sono una persona che nella sua vita ha visitato il proprio dottore di famiglia non più di 10 volte. Spesso chiamo prima di presentarmi per chiedere se ne vale la pena, per non rubare tempo a chi sta male veramente. Se adesso cerco un aiuto è perché ne sento veramente il bisogno. Il problema di molti di voi, se posso permettermi, senza polemica, con la maggior modestia che io possieda è di psicolanalizzare a prescindere il vostro paziente. Ne basta una per tutte, la mia ragazza non ha passato un periodo devastante, ha rischiato di lasciarci le penne, non riusciva a respirare ed è arrivata a due passi dall'obitorio poiché per il suo medico di base il disturbo era che "non riusciva ad accettarsi". Non voglio di certo fare di tutta l'erba un fascio, ci mancherebbe.
Torno a ringraziarla e le chiedo se l'avvertenza di non assumere l'antibiotico la condivide o no.
Concludo con questa sua frase: "come può ben immaginare, a distanza non è possibile affermare alcunché di concreto, nell'impossibilità di poterla valutare direttamente" e le rispondo che è dai primi di marzo che NESSUNO mi ha più visitato, sono sempre stato vestito in tutti i colloqui, ciò può farle capire perché mi sento deluso e incavolato.
Un saluto
prima di tutto la ringrazio per la risposta. Mi tolgo subito il dente "oscure ipotesi". Il mio vicino di casa, dalla parte opposta della strada, è morto in poco più di un mese di quello di cui si è ammalato mio padre. Mi creda se le dico che in famiglia siamo abbastanza riservati e, pur in queste condizioni abbiamo ricevuto altri 4-5 casi sempre di tumore alla vescica, tutti in persone che abitano a non più di 1 km da noi. E tutto ciò in meno di un anno. L'urologo, porgendo i risultati dell'esame istologico a mio padre ha affermato (non avendogli accennato quanto sopra), gli ha detto che c'era qualcosa che non gli tornava, mi sembra di aver capito (non ci ho parlato personalmente) per l'aggressività e la pochezza di sintomi del tumore stesso (1 goccia di sangue dopo l'urina, 2 volte, una a 1 mese di distanza dall'altra, che ha fatto pensare ad una cistite). Per questo e solo per questo ho pensato di chiedere se potessero esserci cause ambientali per questo genere di tumori.
Tornando a me, sono tornato (per altro motivo, alopecia areata) dal dermatologo che mi ha detto di NON prendere il Ciproxin poiché con 200000 unità l'Escherichia Coli è sicuramente dovuto ad inquinamento del campione (in altre parole ero "sporco" quando ho raccolto l'urina). Mi ha consigliato anche (chiedendosi, peraltro il perché della loro assenza) di effettuare delle semplici analisi delle urine (che di solito dovrebbero essere "comprese" quando si fa l'urinocoltura) e di contattare un urologo. Ho già preso appuntamento per mercoledì prossimo.
Io rimango con il mio problema che non è secchezza del glande, ma una infiammazione di tutto l'organo, dal glande a raggiungere il testicolo destro, passando per l'uretra. Potrebbe non significare nulla, ma non essendo un dottore preferisco specificare tutto, il fastidio sembra peggiorare dopo un rapporto sessuale, di qualsiasi natura (cosa ovvia per me, se una cosa è infiammata e la usi ovvio che va peggio, ma meglio non tenere nulla per se).
Infine, vede, io sono una persona che nella sua vita ha visitato il proprio dottore di famiglia non più di 10 volte. Spesso chiamo prima di presentarmi per chiedere se ne vale la pena, per non rubare tempo a chi sta male veramente. Se adesso cerco un aiuto è perché ne sento veramente il bisogno. Il problema di molti di voi, se posso permettermi, senza polemica, con la maggior modestia che io possieda è di psicolanalizzare a prescindere il vostro paziente. Ne basta una per tutte, la mia ragazza non ha passato un periodo devastante, ha rischiato di lasciarci le penne, non riusciva a respirare ed è arrivata a due passi dall'obitorio poiché per il suo medico di base il disturbo era che "non riusciva ad accettarsi". Non voglio di certo fare di tutta l'erba un fascio, ci mancherebbe.
Torno a ringraziarla e le chiedo se l'avvertenza di non assumere l'antibiotico la condivide o no.
Concludo con questa sua frase: "come può ben immaginare, a distanza non è possibile affermare alcunché di concreto, nell'impossibilità di poterla valutare direttamente" e le rispondo che è dai primi di marzo che NESSUNO mi ha più visitato, sono sempre stato vestito in tutti i colloqui, ciò può farle capire perché mi sento deluso e incavolato.
Un saluto
[#3]
Gentile Signore,
se la carica batterica all'urocoltura è duecentomila (corretto?) in effetti l'antibiotico dovrebbe essere utilizzato solo se vi fosse febbre o disturbi molto intensi. Per il resto, ci auguriamo che il nostro Collega che la vedrà prossimamente dimostri maggiore professionalità dei precedenti.
Saluti
se la carica batterica all'urocoltura è duecentomila (corretto?) in effetti l'antibiotico dovrebbe essere utilizzato solo se vi fosse febbre o disturbi molto intensi. Per il resto, ci auguriamo che il nostro Collega che la vedrà prossimamente dimostri maggiore professionalità dei precedenti.
Saluti
[#4]
Utente
Aggiornamento:
sono andato a fare una visita urologica. Il dottore mi ha appena toccato, scoprendo il glande, che assurdamente non era infiammato (ci si mette pure la "sfortuna"), gli spiego i miei problemi e lui mi "prescrive" VEA Olio.
Non voglio essere esagerato ma avete presente cosa significa per una persona con la fimosi liberarsi di quell'olio? Nemmeno ci provo, lavo quel che posso e lo riapplico. Tutto ciò fino all'altro ieri. Sembrava migliorata la situazione (escluso il fastidio al testicolo) e ho provato ad interromperlo. In concomitanza passando in farmacia ho acquistato Saugella Uomo come detergente intimo, non soddisfatto di quello che si utilizzava in famiglia. Tale prodotto promette un aiuto, in collaborazione con i medicinali, nel trattamento di micosi, infiammazioni etc...
Oggi mi vado a lavare e scoprire il glande è stato faticoso! Secchezza a livelli superiori a prima dell'utilizzo dell'olio (che finalmente sembrava essere scomparso) e il glande sembrava un pomodoro ciliegino rugoso, ho rimesso l'olio per cercare di lenire il fastidio. Sto iniziando ad arrendermi, il bello è che mi ero deciso ad operarmi alla fine dell'estate (per la fimosi) ma a queste condizioni non so se sia la scelta giusta. Non so più che fare sinceramente, se qualcuno ha qualche idea, altrimenti che dire, aspetterò altri sintomi, quando il fastidio, che sta diventando bruciore, diventerà dolore magari qualcuno mi dedicherà 5 minuti.
Saluti
sono andato a fare una visita urologica. Il dottore mi ha appena toccato, scoprendo il glande, che assurdamente non era infiammato (ci si mette pure la "sfortuna"), gli spiego i miei problemi e lui mi "prescrive" VEA Olio.
Non voglio essere esagerato ma avete presente cosa significa per una persona con la fimosi liberarsi di quell'olio? Nemmeno ci provo, lavo quel che posso e lo riapplico. Tutto ciò fino all'altro ieri. Sembrava migliorata la situazione (escluso il fastidio al testicolo) e ho provato ad interromperlo. In concomitanza passando in farmacia ho acquistato Saugella Uomo come detergente intimo, non soddisfatto di quello che si utilizzava in famiglia. Tale prodotto promette un aiuto, in collaborazione con i medicinali, nel trattamento di micosi, infiammazioni etc...
Oggi mi vado a lavare e scoprire il glande è stato faticoso! Secchezza a livelli superiori a prima dell'utilizzo dell'olio (che finalmente sembrava essere scomparso) e il glande sembrava un pomodoro ciliegino rugoso, ho rimesso l'olio per cercare di lenire il fastidio. Sto iniziando ad arrendermi, il bello è che mi ero deciso ad operarmi alla fine dell'estate (per la fimosi) ma a queste condizioni non so se sia la scelta giusta. Non so più che fare sinceramente, se qualcuno ha qualche idea, altrimenti che dire, aspetterò altri sintomi, quando il fastidio, che sta diventando bruciore, diventerà dolore magari qualcuno mi dedicherà 5 minuti.
Saluti
[#5]
Gentile Signore,
come già le abbiamo detto tempo fa, è impossibile per noi giudicare situazioni particolari come arrossamenti, gonfiori, eccetera, nell'impossibilità d un controllo diretto. L'irritazione del glande ci pare più che altro di interesse dermatologico, certo è che un prepuzio non compiacente può favorirne l'insorgenza o rallentarne la risoluzione. In linea di massima noi non siamo mai favorevoli all'utilizzo di detergenti intimi genericamente medicalizzati, poiché potrebbero non essere congrui con la situazione in atto. Preferiamo sempre consigliare per l'igiene intima acqua e detergente neutro (tipo quello per i neonati) a bassa aggressività. Moltissime irritazioni genitali sono dovute alla sensibilizzazione da detergenti, detersivi per gli indumenti, lubrificante dei profilattici, eccetera.
Saluti
come già le abbiamo detto tempo fa, è impossibile per noi giudicare situazioni particolari come arrossamenti, gonfiori, eccetera, nell'impossibilità d un controllo diretto. L'irritazione del glande ci pare più che altro di interesse dermatologico, certo è che un prepuzio non compiacente può favorirne l'insorgenza o rallentarne la risoluzione. In linea di massima noi non siamo mai favorevoli all'utilizzo di detergenti intimi genericamente medicalizzati, poiché potrebbero non essere congrui con la situazione in atto. Preferiamo sempre consigliare per l'igiene intima acqua e detergente neutro (tipo quello per i neonati) a bassa aggressività. Moltissime irritazioni genitali sono dovute alla sensibilizzazione da detergenti, detersivi per gli indumenti, lubrificante dei profilattici, eccetera.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 02/05/2013.
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