Psa ratio

Buongiorno, richiedo una opinione in merito alla situazione di mio padre anni 70 in buono stato d salute, tendente ad avere i valori glicemici un pò alti,da anni in cura per psa in aumento, ultime analisi riportano i seguenti risultati: psa totale-reflex 4.39, psa libero relex 0.40, psa libero/psa totale 9.1.(lo scorso anno il rappoto dava un valore intorno a 11)

ha fatto visita ed ecografia e il medico gli ha consigliato una biopsia che farà a brevissimo.
quello che chiedo è se il valore del psa ratio 9.1 è molto preoccupante ovvero indica una alta probabilità di carcinoma oppure potrebbe anche non esserlo.non escludo di essere molto preoccupata.in caso di patologia maligna dovrà essere sottoposto necessariamente a a intervento chirurgico?
ringrazio sin da ora.
cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signora,
il PSA totale si mantiene ancora in limiti non elevati (4.39 ng/ml), ma proprio in questa fascia di valori l'andamento del PSA libero ed il suo rapporto può essere utile per stabilire i casi in cui sia prudenzialmente opportuno eseguire una biopsia. Così è nel caso di suo Padre, senz'altro considerata l'età certamente non avanzata vale la pena di chiarire una diagnosi. Tenga conto che in queste situazioni la biopsia si fa per conferamare la benignità più che per individuare un tumore: le possibilità che il riscontro sia positivo sono tutto sommmato abbastanza ridotte. Non pare qui il caso di andar molto oltre con le considerazioni, ma certamente a 70 anni un tumore prostatico diagnosticato precocemente ha delle eccellenti possibilità di essere guarito definitivamente con l'asportazione della prostata.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
la ringrazio infinitamente per la celere risposta, in sede di visita è stato segnalato un addensamento sul lato sinistro che a detta del medito potrebbe trattarsi anche di calcificazioni, aspetteremo fiducosi la biopsia
le auguro buon lavoro
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Utente
Utente
buonasera, abbiamo ricevuto oggi i risultati della biopsia che sono i seguenti:12 prelievi:
cilindri egobioptici di tessuto prostatico con iperplasia stromale e ghiandolare.
adenocarcinoma della prostata g3+g3 di gleason(score6);la neoplasia interessa in percentuale variabile tra il 70 al 40% il tessuto in esame.nel prelievo E e F è presente carcinosi perineurale.

ci hanno riferito che il tumore è, alla luce di questi dati, di basso livello, e consigliato intervento, cosa che faremo.a pagamento fra 20 gg c'è posto mentre diversamente ci sono 3 mesi di attesa da oggi.
la prima domanda che le faccio è se a suo parere leggendo qusti dati mi devo preoccupare molto? il livello di gleason indica il livello di "cattiveria" della malattia?c'è il rischio che siano stati intaccati anche altri tessuti?
ultima cosa, è saggio intervenire immediatamente o ritene che aspettando i tre mesi la situzione non degeneri?
la ringrazio sin da ora.
cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signora,
il punteggio Gleason 3+3=6 si riferisce ad una neoplasia di basso grado (il più basso normalmente diagnosticabile) ed anche limitato ad una sola piccola parte della prostata, infatti è stato intercettato da sole due biopsie e limitatamente ad una parte del loro volume. In talune situazioni per neoplasie di questo tipo dopo i 70 anni si propone il semplice controllo attivo, astenendosi da ogni forma di trattamento. Nel caso di suo padre, siamo al limite e quindi conta molto l'età biologica (più di quella anagrafica), le condizioni generali, eccetera. La scelta del tipo di intervento dipende essenzialmente dalle preferenze dell'operatore. Le motivazioni che possono spingere ad anticiapare l'intervento quanto possibile sono solo emotive, ancorchè perfettamente comprensibili.

Saluti
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Utente
Utente
la ringrazio per la velocissima risposta, diciamo che mio padre ha buonissime condizioni di salute quindi credo assolutamente in grado di superare un intervento che ,mi pare di intuire, sia la soluzione più sicura
.la mia paura maggiore è legata al fatto che possano essere statai comprmessi altri organi o tessuti vicini, da quel che ho capito il tumore non pare di recente, a detta del medico probabilmente è li da un pò e la biopsia forse andava ftta prima ma non ci è mai stat consigliata poichè i valori del psa erano nela norma o cmq al limite.ma inutile piangere sul latte versato ora vorrei solo seguire la strada più sicura.ci sono particolari rischi nell'intervento?
saluti e grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signora,
è ovvio che prima di un eventuale intervento venga eseguito qualche ulteriore accertamento, in particolare una TAC, anche se l'esiguità e la bassa aggressività della malattia rende praticamente inverosimile un interessamento extra-prostatico. Come abbiamo cercato di spiegarle, per gli stessi motivi è addirittura discutibile se questo tipo di tumore meriti di essere curato. E' noto che queste forme hanno perlopiù un'evoluzione lentissima e senz'altro nei pazienti più anziani o più malandati c'è da valutare attentamente il bilancio fra i pro- ed i contro.
L'intervento di per sè è fra quelli più comunemente eseguiti da buona parte degli urologi e non comporta certo gravi rischi. In questa sede non pare opportuno addentrarsi nei dettagli che possono essere differenti a seconda della tecnica operatoria che verrà adottata.

Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta e mi scuso se posso essere sembrata insistente ma (per mia fortuna) questa e' una situazione mai vissuta fino ad oggi ed è facile andare in panico.decideremo quale tipo di intervento fare.cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno, le chiedo un'ultima precisazione riferita al termine "tessuto perineurale" presente nel referto della biopsia.Cosa significa esattamente tale dicitura?
grazie
saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signora,
all'interno della prostata sono contenute delle microscopiche fibre nervose. Quando le cellule tumorali assumono un particolare addensamento lungo il decorso di queste fibre, si presuppone che vi sia la potenziale tendenza ad espandersi più velocemente. Nel caso specifico, questo è molto relativo, considerata l'esiguità del tessuto colpito e la bassa aggressività delle cellule (G 3+3). Si tratta quindi solo di un dettaglio microscopico osservato dall'anatomo-patologo.

Saluti
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