Sclerosi al collo della vescica
Gentile dottore.
Sono un uomo di 48 anni. Dopo diversi esami: ecografia addome completa, urografia, uroflussimetria (max 11ml/s, vv488) in cui tutto e risultato nella norma (Prostata piccola e soffice con porzione transizionale disomogenea) L'ultimo esame, un uretrocistoscopia, ha evidenziato due lobi laterali prostatici lievemente ipertrofici e una lieve sclerosi del collo vescicale. Alla precedente terapia con silodosina da 8 mg. lo specialista ha aggiunto una compressa di avodart. Leggendo le indicazioni mi sono accorto che quest'ultimo farmaco e indicato per il trattamento della iperplasia prostatica, e non per migliorare le funzioni della vescica. il fatto poi di doverla assumere per sei mesi almeno mi preoccupa un po visto le innumerevoli controindicazioni.
Le sarei grato di un parere a proposito.
Sono un uomo di 48 anni. Dopo diversi esami: ecografia addome completa, urografia, uroflussimetria (max 11ml/s, vv488) in cui tutto e risultato nella norma (Prostata piccola e soffice con porzione transizionale disomogenea) L'ultimo esame, un uretrocistoscopia, ha evidenziato due lobi laterali prostatici lievemente ipertrofici e una lieve sclerosi del collo vescicale. Alla precedente terapia con silodosina da 8 mg. lo specialista ha aggiunto una compressa di avodart. Leggendo le indicazioni mi sono accorto che quest'ultimo farmaco e indicato per il trattamento della iperplasia prostatica, e non per migliorare le funzioni della vescica. il fatto poi di doverla assumere per sei mesi almeno mi preoccupa un po visto le innumerevoli controindicazioni.
Le sarei grato di un parere a proposito.
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Gentile lettore,
da questa postazione ci è difficile capire le vere motivazioni che hanno portato il suo urologo a darle le indicazioni terapeutiche che lei ci indica.
Per questo è bene risentire ora in diretta sempre il suo urologo e chiarire con lui se è presente o no una importante ipertrofia prostatica benigna e quindi meglio capire le terapie indicate.
Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.
Un cordiale saluto.
da questa postazione ci è difficile capire le vere motivazioni che hanno portato il suo urologo a darle le indicazioni terapeutiche che lei ci indica.
Per questo è bene risentire ora in diretta sempre il suo urologo e chiarire con lui se è presente o no una importante ipertrofia prostatica benigna e quindi meglio capire le terapie indicate.
Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Gentile Signore,
come lei probabilmente già saprà, il foglio con e indicazioni terapeutiche di un medicinale viene colloquialmente definito "bugiardino" ... Tutto quanto vi è riportato va sempre intepretato in modo critico e soprattutto rapportato al caso specifico. Il paziente di solito non dispone delle nozioni sufficienti (asimmetria infomativa), ma "fortunatamente" vi sono i medici e gli specialisti, il cui ruolo è anche quello di informare, rispondere a domande e chiarire dubbi. In particolare, la dutasteride (Avodart) è un farmaco ad azione simil-ormonale, in particolare diretta sulla prostata, di cui - in termini molto semplificati - tende a "rallentare" il metabolismo. Non esercita un effetto diretto sui sintomi, dove invece entrano in gioco gl alfalitici come la silodosina (Urorec, Sylodix), ma può ottenere un effetto benefico a più lungo termine. Unitamente alla finasteride, in uso da più di 20 anni, è concepita per terapie molto prolungate (anni) anche se gli effetti dovrebebro comunque essere valutabili almeno a medio termine (qualche mese). L'effetto collaterale, diciamo, più fastidioso è la riduzione della potenza sessuale, che si presenta in un ridotto numero di casi ed in modo assolutamente variabile. Si tratta di un effetto del tutto transitorio e reversibile con la sospensione della terapia. E' veramente molto raro che si debba sospendere la terapia per questa ragione, relativamente più frequente è che si decida di interrompere quando, dopo qualche mese, non si apprezzino significativi vantaggi aggiuntivi. Le diremmo quindi di seguire tranquillamente la prescrizione che le è stata indicata, attendendone i relativi vantaggi e considerando con serenità l'evenienza dei possibili effetti colaterali di cui si è detto.
Saluti
come lei probabilmente già saprà, il foglio con e indicazioni terapeutiche di un medicinale viene colloquialmente definito "bugiardino" ... Tutto quanto vi è riportato va sempre intepretato in modo critico e soprattutto rapportato al caso specifico. Il paziente di solito non dispone delle nozioni sufficienti (asimmetria infomativa), ma "fortunatamente" vi sono i medici e gli specialisti, il cui ruolo è anche quello di informare, rispondere a domande e chiarire dubbi. In particolare, la dutasteride (Avodart) è un farmaco ad azione simil-ormonale, in particolare diretta sulla prostata, di cui - in termini molto semplificati - tende a "rallentare" il metabolismo. Non esercita un effetto diretto sui sintomi, dove invece entrano in gioco gl alfalitici come la silodosina (Urorec, Sylodix), ma può ottenere un effetto benefico a più lungo termine. Unitamente alla finasteride, in uso da più di 20 anni, è concepita per terapie molto prolungate (anni) anche se gli effetti dovrebebro comunque essere valutabili almeno a medio termine (qualche mese). L'effetto collaterale, diciamo, più fastidioso è la riduzione della potenza sessuale, che si presenta in un ridotto numero di casi ed in modo assolutamente variabile. Si tratta di un effetto del tutto transitorio e reversibile con la sospensione della terapia. E' veramente molto raro che si debba sospendere la terapia per questa ragione, relativamente più frequente è che si decida di interrompere quando, dopo qualche mese, non si apprezzino significativi vantaggi aggiuntivi. Le diremmo quindi di seguire tranquillamente la prescrizione che le è stata indicata, attendendone i relativi vantaggi e considerando con serenità l'evenienza dei possibili effetti colaterali di cui si è detto.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 28/04/2013.
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