Il medico mi ha prescritto zitromax 500 gr
Salve.
E' più di un anno ormai che ho un'infezione di Klebsiella Pneumoniae, C.B. 1.000.000, riscontrata tramite urinocoltura e tampone vaginale. La cosa strana è che non ho NESSUN SINTOMO, a eccezione di perdite biancastre dalla vagina. Urino tranquillamente (bevo poco, a dir la verità) e non ho né bruciori né nulla.
Nonostante il fatto che non avessi fastidi ho fatto parecchie cure; lungo circa un anno ho preso due tipi di ovuli (MacMiror e Donaflor, vari cicli) e antibiotici: Monuril, poi tre cicli di Ciproxin. Dopo l'ultimo di Ciproxin il batterio non solo non se n'è andato ma è risultato resistente alla Ciprofloxacina. Allora il medico mi ha prescritto Zitromax 500 gr per tre giorni da ripetere dopo dieci giorni. Ho fatto il primo ciclo e sono esausta: l'antibiotico mi ha molto debilitata e, tra l'altro, le perdite biancastre sono aumentate.
Sinceramente non so più cosa fare, questo batterio è scritto solo sulle analisi...io mi sento bene!!!
Grazie per la gentile attenzione!
E' più di un anno ormai che ho un'infezione di Klebsiella Pneumoniae, C.B. 1.000.000, riscontrata tramite urinocoltura e tampone vaginale. La cosa strana è che non ho NESSUN SINTOMO, a eccezione di perdite biancastre dalla vagina. Urino tranquillamente (bevo poco, a dir la verità) e non ho né bruciori né nulla.
Nonostante il fatto che non avessi fastidi ho fatto parecchie cure; lungo circa un anno ho preso due tipi di ovuli (MacMiror e Donaflor, vari cicli) e antibiotici: Monuril, poi tre cicli di Ciproxin. Dopo l'ultimo di Ciproxin il batterio non solo non se n'è andato ma è risultato resistente alla Ciprofloxacina. Allora il medico mi ha prescritto Zitromax 500 gr per tre giorni da ripetere dopo dieci giorni. Ho fatto il primo ciclo e sono esausta: l'antibiotico mi ha molto debilitata e, tra l'altro, le perdite biancastre sono aumentate.
Sinceramente non so più cosa fare, questo batterio è scritto solo sulle analisi...io mi sento bene!!!
Grazie per la gentile attenzione!
[#1]
Gentile Signorina,
il problema delle infezioni da Klebsiella resistente agli antibiotici sta diventando sempre più frequente e serio, soprattutto a livello ospedaliero. Uno dei motivi alla base di questa situazione è purtroppo il ricorso indiscriminato a terapie antibiotiche perlopiù sproporzionate alle reali necessità. In pratica, la classe medica continua a trattare le infezioni come 30-40 anni fa, mentre invece le parti in causa sono cambiate ed i batteri hanno imparato a difendersi brillantemente. Tornando rapidamente al suo caso, è difficile dire da dove possa essere arrivata questa colonizzazione di Klebsiella nelle urine, né questo potrebbe avere ora particolare utilità. Lei non ci parla della sua funzione intestinale, che potrebbe condizionare non poco la situazione e che, a prescindere, dovrebbe essere curata in modo da renderla la più regolare possibile (alimentazione regolare, uso di yoghurt e probiotici ...). Inoltre, lei afferma di non bere molto e questo costituisce ammissione di colpa molto grave (!), poiché la diluizione delle urine è la chiave della risoluzione di buona parte dei problemi urologici. Infine, ci chiediamo se sia stata nel frattempo eseguita una ecografia dell'addome, tanto per chiarire se mai vi fosse qualcosa di misconosciuto in grado di sostenere l'infezione. All'atto pratico, le diremmo senz'altro di non insistere ora con alcuna ulteriore terapia antibiotica, mettere in atto tutte le misure precauzionali di cui s'è detto (soprattutto l'acqua) e, in ultima analisi, far riferimento ad un nostro Collega specialista in infettivologia, di fatto oggi l'unico in grado di giudicare con appropriatezza la scelta ed i tempi di una ulteriore terapia specifica.
Saluti
il problema delle infezioni da Klebsiella resistente agli antibiotici sta diventando sempre più frequente e serio, soprattutto a livello ospedaliero. Uno dei motivi alla base di questa situazione è purtroppo il ricorso indiscriminato a terapie antibiotiche perlopiù sproporzionate alle reali necessità. In pratica, la classe medica continua a trattare le infezioni come 30-40 anni fa, mentre invece le parti in causa sono cambiate ed i batteri hanno imparato a difendersi brillantemente. Tornando rapidamente al suo caso, è difficile dire da dove possa essere arrivata questa colonizzazione di Klebsiella nelle urine, né questo potrebbe avere ora particolare utilità. Lei non ci parla della sua funzione intestinale, che potrebbe condizionare non poco la situazione e che, a prescindere, dovrebbe essere curata in modo da renderla la più regolare possibile (alimentazione regolare, uso di yoghurt e probiotici ...). Inoltre, lei afferma di non bere molto e questo costituisce ammissione di colpa molto grave (!), poiché la diluizione delle urine è la chiave della risoluzione di buona parte dei problemi urologici. Infine, ci chiediamo se sia stata nel frattempo eseguita una ecografia dell'addome, tanto per chiarire se mai vi fosse qualcosa di misconosciuto in grado di sostenere l'infezione. All'atto pratico, le diremmo senz'altro di non insistere ora con alcuna ulteriore terapia antibiotica, mettere in atto tutte le misure precauzionali di cui s'è detto (soprattutto l'acqua) e, in ultima analisi, far riferimento ad un nostro Collega specialista in infettivologia, di fatto oggi l'unico in grado di giudicare con appropriatezza la scelta ed i tempi di una ulteriore terapia specifica.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dott. Piana,
innanzitutto la ringrazio infinitamente per la risposta tempestiva.
Le mie funzioni intestinali sono regolari; in occasione dell'ultima terapia antibiotica ho avuto diarrea e ho sto prendendo dei fermenti (Fermentix plus, della casa Phytogarda). Continuerò a prenderli allora, e bere di più. Non ho fatto nessuna ecografia all'addome; tra qualche giorno ho appuntamento con la mia ginecologa; l'avevo già interpellata mesi fa, mi diede degli ovuli per ristabilire la flora vaginale (Donaflor) e degli integratori per le vie urinarie (Acidif plus) perchè anche lei sosteneva che insistere con la terapia antibiotica non aveva senso. Dopo nuove analisi (ovviamente immutate) sono tornata dal medico di famiglia che mi ha prescritto altri cicli di antibiotici. Lei pensa sia meglio contattare direttamente un infettivologo? Non so più cosa fare....
innanzitutto la ringrazio infinitamente per la risposta tempestiva.
Le mie funzioni intestinali sono regolari; in occasione dell'ultima terapia antibiotica ho avuto diarrea e ho sto prendendo dei fermenti (Fermentix plus, della casa Phytogarda). Continuerò a prenderli allora, e bere di più. Non ho fatto nessuna ecografia all'addome; tra qualche giorno ho appuntamento con la mia ginecologa; l'avevo già interpellata mesi fa, mi diede degli ovuli per ristabilire la flora vaginale (Donaflor) e degli integratori per le vie urinarie (Acidif plus) perchè anche lei sosteneva che insistere con la terapia antibiotica non aveva senso. Dopo nuove analisi (ovviamente immutate) sono tornata dal medico di famiglia che mi ha prescritto altri cicli di antibiotici. Lei pensa sia meglio contattare direttamente un infettivologo? Non so più cosa fare....
[#3]
Gentile Signorina,
le ripetiamo che l'infezione cronica da Klebsiella multiresistente, seppure fortunatamente asintomatica, non è da considerare alla stregua delle banali cistiti. La nostra opinione propenderebbe nel far gestire una eventuale ulteriore terapia antibiotica solo dall'infettivologo, che certamente ha coscienza del problema dal punto di vista globale e non solo settoriale, come può essere per noi urologi, oppure ginecologi e gastro-enterologi. Ribadiamo inoltre la necessità di eseguire una ecografia completa dell'addome.
Saluti
le ripetiamo che l'infezione cronica da Klebsiella multiresistente, seppure fortunatamente asintomatica, non è da considerare alla stregua delle banali cistiti. La nostra opinione propenderebbe nel far gestire una eventuale ulteriore terapia antibiotica solo dall'infettivologo, che certamente ha coscienza del problema dal punto di vista globale e non solo settoriale, come può essere per noi urologi, oppure ginecologi e gastro-enterologi. Ribadiamo inoltre la necessità di eseguire una ecografia completa dell'addome.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 27.2k visite dal 27/04/2013.
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