Urotelioma vescicale tahg con concomitante tis

Egeg. Dott.
mio marito è stato sottoposto a resezione endoscopica di lesioni multiple a larga base d'impianto (calcinoma uroteliale papillare TaHG e calcinoma in situ) e inserito(in assenza del BCG) in chemioprofilassi endovescicale con mitomicina C.
Il nuovo urologo che lo ha preso in carica (ma anche il nostro medico di base) avendo notato nella TAC la presenza di alcuni linfonodi ovali interaortocavali di 1,8 cm ha fatto richiesta di PET con FDG prima di iniziare la terapia.
Vorrei cortesemente sapere se questa PET è indiscutibilmente necessaria e in cosa consiste. Non iniziare subito la terapia può comportare ulteriori problemi? Inoltre quando sarà disponibile nuovamente il BCG?
Con gratitudine, porgo distinti saluti.
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7
Cara Signora,
prima di tutto bisognerebbe sapere se questo è il primo intervento di resezione endoscopica e se era presente la tonaca muscolare nei prelievi. La PET può darci una mano per stadiare la malattia ma nei tumori vescicali non è sempre così accurata. Sicuramente va studiato anche il torace con una TC.
In ogni caso la presenza di lesioni multiple a larga base di impianto di alto grado associato a CIS è una condizione che potrebbe prevedere anche un atteggiamento chirurgico più aggressivo soprattutto in mancanza del BCG. Purtroppo su questa situazione clinica i pareri non sono tutti concordi tranne che si tratta di una malattia potenzialmente molto aggressiva.
Si faccia spiegare bene il quadro clinico e le possibilità terapeutiche dal suo Urologo.
Cordiali saluti

Prof. Alchiede Simonato

Professore Ordinario di Urologia
Università degli Studi di Palermo

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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signora,
senz'altro l'indicazione all'esecuzione della PET è assolutamente corretta e condivisibile, poichè la definizione della situazione relativa ai linfonodi condiziona notevolmente tutte le indicazioni terapeutiche, tanto da preferirsi il rimandare eventuali instillazioni a dopo aver valutato il risultato di questa indagine. Gli attuali problemi di approvvigionamento del BCG colpiscono praticamente tutti i centri urologici e si presuppone che questo proseguirà ancora per parecchi mesi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
EGR.I DOTT
mi scuso di non essere stata esaustiva.
Mio marito è stato sottoposto a TURB fine gennaio dove sono stati resecati ben 12 neoformazioni. Preventivamente sottoposto a TAC apparato urinario con MDC che ha evidenziato: -lesione focale rene dx -prostata aumentata(dt 5 cm) -presenza linfonodi (dt 1,8 cm)sede interaortocavale -calcificazioni ateromasiche asse aorto-iliaco -modesto aumento volumetrico del surrene sx come verosimile iperplasia. Successivamente è stato sottoposto aRM addome inferiore e scavo pelvico x valutazione di lesione focale che ha confermato in sede mesorenale la presenza di alterazione focale del parenchima ma sottolineava la necessità di un ulteriore follow up ecografico (perchè???). Il mese dopo è stato sottoposto a RE TURB dove sono state asportate altre neoformazioni multiple. Per fortuna momentaneamente i due istologici non denunziano infiltrato nella sottomucosa e strato muscolare.
Alla luce di quanto sopra quali ulteriori consigli potreste darci.
Se ho ben capito oltre alla PET sarebbe opportuno anche una TAC al torace?
Vi ringrazio di cuore per la solerzia e professionalità con cui operate. Un caloroso abbraccio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signora,
anche se l'esame istologico non denuncia interessamento della muscolatura vescicale (pT1), il numero delle neoformazioni fa sì che la situazione sia da considerare a rischio elevato. Pertanto, una saggia decisione terapeutica non può prescindere da una valutazione globale, in particolare mirata alla tipizzazione dei linfonodi addominali ingrossati. Anche la lesione renale non è ancora stata tipizzata, in questi casi talora l'ecografia riesce ad essere più precisa della TAC, da qui le indicazioni.

Saluti
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Egreg Dott
la ringrazio vivamente della tempestività,
volevo anche chiederle, subito dopo l'intervento di TURB è indispenzabile sottoporre il paziente a istillazione precoce con antiblastico?
Comunque mi chiedo come può accadere che solamente ora, grazie al nuovo urologo e anche a Voi, sono a conoscenza dell'alto rischio del quado clinico di mio marito. La TAC denunciante i linfonodi ingrossati ecc è stata fatta prima della prima TURB. Il nostro medico curante si è preso pure dell'allarmista per aver suggerito una PET. Pensavamo di aver risolto il problema (così c'era stato assicurato) ed ora siamo d'accapo. Grazie dottore di tutti i chiarimenti, la ricorderò nelle mie preghiere. Con riconoscenza
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signora,
l'instillazione precoce, immediatamente successiva alla resezione endoscopica è una possibilità prevista da taluni protocolli, ma quando la resezione è stata molto vasta, vi sono delle evidenti controindicazioni poiché una quantità eccessiva del farmaco potrebbe essere assorbito in modo scarsamente prevedivile e controllabile.

Saluti
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente

Gentile Dott PIANA
la ringrazio veramente di cuore. Tempestivo ed esauriente.
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7
Concordo pienamente con il Dott Piana, sarebbe interessante sapere quanto è grande la neoformazione mesorenale e in che condizioni generali è il paziente e quanti anni ha. Inoltre ribadisco la necessità in questo caso anche di una valutazione TC toracica per un corretto inquadramento clinico.
Cordiali saluti