Pollachiuria e presenza klebsiella, normale?
Salve, da circa un mese ho frequenza ed urgenza ad urinare, no bruciori, prurito, arrossamenti. Mi sono stati prescritti due tipi di antibiotici e un antimicotico, ma nessun risultato. Ho fatto un urinocultura, è risultata la presenza di klebsiella spp. con carica batterica 5x10^4ufc/ml, il medico ha detto che è normalmente presente in vescica, che il mio problema non può essere dovuto a questo. Possibile? Per me sta diventando un incubo, mi alzo 3/4 volte di notte e in due occasioni non ho fatto in tempo ad arrivare al wc, non posso andare in giro perché ho stimoli improvvisi e superurgenti. Cosa posso fare? Vi prego aiutatemi!
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Gentile Signora,
la quantità di batteri rilevata all'urocoltura è nell'ordine dei diecimila per unità di volume, mentre generalmente si considera francamente positivo un valore di un milione per unità di volume. Peraltro, il batterio individuato è la Klebsiella, un ospite piuttosto antipatico, di cui è nota la resistenza a molti antibiotici. I sintomi che ci riferisce sono importanti ed influiscono parecchio sulla sua qualità di vita, ci pare quindi doveroso approfondire gli accertamenti, per escludere la presenza di altre situazioni o fattori predisponenti. Quantomeno bisognerà eseguire una accurata ecografia dell'addome e probabilmente una valutazione endoscopica della vescica. In questo percorso dovrà essere ovviamente seguita da un nostro Collega specialista in urologia. Nel frattempo le raccomandiamo di bere molta acqua, compatibilmente con gli stimoli ad urinare e curare che la funzione intestinale sia la più regolare possibile.
Saluti
la quantità di batteri rilevata all'urocoltura è nell'ordine dei diecimila per unità di volume, mentre generalmente si considera francamente positivo un valore di un milione per unità di volume. Peraltro, il batterio individuato è la Klebsiella, un ospite piuttosto antipatico, di cui è nota la resistenza a molti antibiotici. I sintomi che ci riferisce sono importanti ed influiscono parecchio sulla sua qualità di vita, ci pare quindi doveroso approfondire gli accertamenti, per escludere la presenza di altre situazioni o fattori predisponenti. Quantomeno bisognerà eseguire una accurata ecografia dell'addome e probabilmente una valutazione endoscopica della vescica. In questo percorso dovrà essere ovviamente seguita da un nostro Collega specialista in urologia. Nel frattempo le raccomandiamo di bere molta acqua, compatibilmente con gli stimoli ad urinare e curare che la funzione intestinale sia la più regolare possibile.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Dott. Piana, la ringrazio.
Questo problema è sorto due anni fa in seguito a un lungo ricovero ospedaliero: 40 gg di catetere che fu tolto a causa di una terribile infezione. Qualche mese dopo stavo bene, poi circa da un anno il sintomo è ricomparso aggravandosi sempre di più. Ho fatto un'ecografia addominale 6 mesi fa per altri problemi e alla vescica era tutto normale. Da più di un anno sono seguita da un nutrizionista, prendo abitualmente un integratore per il riequilibrio della flora batterica intestinale. Farò sicuramente ciò che mi ha consigliato. Le chiedo se può essere anche una forma di somatizzazione, ne ho avute molte (orticaria, alopecia areata.....) o devo già pensare al peggio? In famiglia c'è già stato un caso di carcinoma vescica/rene ma i sintomi erano diversi.
Questo problema è sorto due anni fa in seguito a un lungo ricovero ospedaliero: 40 gg di catetere che fu tolto a causa di una terribile infezione. Qualche mese dopo stavo bene, poi circa da un anno il sintomo è ricomparso aggravandosi sempre di più. Ho fatto un'ecografia addominale 6 mesi fa per altri problemi e alla vescica era tutto normale. Da più di un anno sono seguita da un nutrizionista, prendo abitualmente un integratore per il riequilibrio della flora batterica intestinale. Farò sicuramente ciò che mi ha consigliato. Le chiedo se può essere anche una forma di somatizzazione, ne ho avute molte (orticaria, alopecia areata.....) o devo già pensare al peggio? In famiglia c'è già stato un caso di carcinoma vescica/rene ma i sintomi erano diversi.
[#3]
Gentile Signora,
i sui ulteriori dettagli ci chiariscono la situazione. In effetti le infezioni da Klebsiella resistente agli antibiotici sono tipicamente "ospedaliere" e complicano con una certa frequenza il cateterismo vescicae a permanenza. Invero, i disturbi che ci descrive ci paiono spoporzionati alla apparente modesta entità dell'infezione. Senz'altro l'esecuizione di un riscontro endoscopico, indagine che nella donna può essere eseguita ambulatorialmente senza anestesia e senza particolari fastidi, potrà fornire delle indicazioni di sicuro interesse. Le cause emotive sono una portentosa lente d'ingrandimento, capace di amplificare a dismisura la fastidiosità dei disturbi, in particolare quelli dell'apparato urinario e genitae. Peraltro, queste cause non sono di per loro in grado di generare infezione ed infiammazione.
Saluti
i sui ulteriori dettagli ci chiariscono la situazione. In effetti le infezioni da Klebsiella resistente agli antibiotici sono tipicamente "ospedaliere" e complicano con una certa frequenza il cateterismo vescicae a permanenza. Invero, i disturbi che ci descrive ci paiono spoporzionati alla apparente modesta entità dell'infezione. Senz'altro l'esecuizione di un riscontro endoscopico, indagine che nella donna può essere eseguita ambulatorialmente senza anestesia e senza particolari fastidi, potrà fornire delle indicazioni di sicuro interesse. Le cause emotive sono una portentosa lente d'ingrandimento, capace di amplificare a dismisura la fastidiosità dei disturbi, in particolare quelli dell'apparato urinario e genitae. Peraltro, queste cause non sono di per loro in grado di generare infezione ed infiammazione.
Saluti
[#4]
Utente
Dottor Piana,
circa due mesi dopo il ricovero non avevo più quei sintomi, sono ricomparsi a distanza di sei mesi fino a peggiorare nel modo in cui le ho già scritto. Oltre ai medicinali ho anche eliminato, su suggerimento del medico, vari alimenti che il nutrizionista aveva inserito nella mia dieta, pensando ad un eventuale intolleranza. Tre giorni fa ho pensato una cosa che per me era assurda: cambiare acqua. Più di un anno fa ho iniziato a comprare dell'acqua in bottiglie di vetro, acqua oligominerale con proprietà diuretiche, ebbene son tre giorni che non la bevo e sto decisamente meglio. Può un'acqua con tali proprietà far stare così male?
circa due mesi dopo il ricovero non avevo più quei sintomi, sono ricomparsi a distanza di sei mesi fino a peggiorare nel modo in cui le ho già scritto. Oltre ai medicinali ho anche eliminato, su suggerimento del medico, vari alimenti che il nutrizionista aveva inserito nella mia dieta, pensando ad un eventuale intolleranza. Tre giorni fa ho pensato una cosa che per me era assurda: cambiare acqua. Più di un anno fa ho iniziato a comprare dell'acqua in bottiglie di vetro, acqua oligominerale con proprietà diuretiche, ebbene son tre giorni che non la bevo e sto decisamente meglio. Può un'acqua con tali proprietà far stare così male?
[#5]
Gentile Signora,
su queste pagine abbiamo più volte affermato che l'acqua migliore da bere quotidianamente sia in primo luogo quella "che piace di più" ed in secondo luogo "quella che costa meno", ovvero "quella del Sindaco" che sgorga dai rubinetti perlopiù con abbondanza ed a bassissimo costo. Il consumo spropositato di acque imbottigliate, come probabilmente lei sa, è un fenomeno tipico italiano che si basa moltissimo su di una astuta pubblicità, piuttosto che su reali motivi di carattere igienico o sanitario. Certamente vi sono acque più "leggere" di altre, ma nessuna può vantare proprietà terapeutiche miracolose ed inoltre la loro gradevolezza è assolutamente soggettiva. Per il medico raramente sussistono reali condizioni per consigliare il consumo di un'acqua piuttosto che un'altra, specie nell'uso "idropinico", ovvero per aumentare semplicemente il volume e diluire le urine. Non abbiamo idea di quale fosse l'acqua di cui lei faceva uso, ma poco importa, se è stato sufficiente sostituirla per ridurre i fastidi non vi è motivo di indagare oltre.
Saluti
su queste pagine abbiamo più volte affermato che l'acqua migliore da bere quotidianamente sia in primo luogo quella "che piace di più" ed in secondo luogo "quella che costa meno", ovvero "quella del Sindaco" che sgorga dai rubinetti perlopiù con abbondanza ed a bassissimo costo. Il consumo spropositato di acque imbottigliate, come probabilmente lei sa, è un fenomeno tipico italiano che si basa moltissimo su di una astuta pubblicità, piuttosto che su reali motivi di carattere igienico o sanitario. Certamente vi sono acque più "leggere" di altre, ma nessuna può vantare proprietà terapeutiche miracolose ed inoltre la loro gradevolezza è assolutamente soggettiva. Per il medico raramente sussistono reali condizioni per consigliare il consumo di un'acqua piuttosto che un'altra, specie nell'uso "idropinico", ovvero per aumentare semplicemente il volume e diluire le urine. Non abbiamo idea di quale fosse l'acqua di cui lei faceva uso, ma poco importa, se è stato sufficiente sostituirla per ridurre i fastidi non vi è motivo di indagare oltre.
Saluti
[#6]
Utente
Assolutamente d'accordo con lei, io "purtroppo" vivo in campagna e l'unica acqua che ho è quella di un antico pozzo, dovrei farla analizzare per essere sicura che sia potabile. Quella che compravo, purtroppo, era l'unica disponibile nel vetro...... la plastica è il male moderno! Comunque noto che il 90% di quelle in vendita hanno le stesse proprietà.
La ringrazio infinitamente per i suoi consigli!
La ringrazio infinitamente per i suoi consigli!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 25/04/2013.
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