Continue coliche per Calcolo di 9 mm nell'uretere e idronefrosi di 2 grado

Salve Dottori,
purtroppo il 04/04/2013 è iniziato il mio calvario. Ero in attesa di fare la litritrossina sul calcolo da 9mm che era nel rene ma di colpo ha deciso di muoversi e infilarsi nell'uretere, generandomi dolori atroci, nausea e vomito, non respiravo nemmeno più..
Successivamente con eco e tac (dopo un'altra colica da pronto soccorso) hanno visto che il calcolo è a metà dell'uretere, che il rene ha un'idronefrosi di 2°grado e che la creatinina si è alzata sopra il livello di guardia, inoltre il filtrato glumerale renale è lievemente decrementato.
Secondo l'urologo l'ostruzione non è completa, sta di fatto però che ho sempre forti dolori alla schiena, stomaco e intestino infiammati (probabilmente per infiammazione del peritoneo) e dolori al fianco, schiena e a volte a tutto il decorso dell'uretere...
OMNIC non lo tollero, svengo; SPASMEX 2cp die, VOLTAREN al bisogno;
ANTRA come gastroprotettore.
Hanno tentato senza anestesia di mettermi lo stent, ma dal dolore appena hanno infilato il cistoscopio mi è uscito sangue e quindi hanno deciso di metterlo in anestesia spinale o generale... ma mi faranno attendere altri 20gg...
Le mie domande sono:
1. E' normale tentare di fare una cistoscopia a un'uomo che la notte stessa ha avuto la colica, quindi in tensione, senza sedazione?
2. E' possibile che il calcolo all'uretere abbia infiammato tutto il peritoneo attorno tanto da metter in crisi anche stomaco e intestino, con nausea e rigurgiti acidi?
3. Perchè quando mi fanno l'anestesia spinale o generale non bombardano direttamente il calcolo e mettono lo stent?
4. Non è che rischio di perdere la mia funzionalità del rene in oggetto attendendo con continue coliche un mese?

Vi ringrazio cordialmente.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
gentile utente in questi casi oltre al dolore che è sicuramnete il sintomo peggiore, quello che la deve fare preoccupare è la febbre che è un sintomo di sofferrenza renale, la nausea etc sono legati al dolore del calcolo e sono comuni nella colica renale
3 per quanto rigurada l' atteggiamento terapeutico anche io conconcordo che visto che si fa l'anasetsia andrebbe fatta l asposrazione del calcolo per via endoscopica tramite ureteroscopia

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
concordando pienamente con il Collega Dott. Quarto sulla necessità di un atteggiamento decisamente più aggressivo, tendente a rimuovere possibilmente il calcolo per via diretta tramite un intervento endoscopico, la invitiamo a leggere questo nostro articolo in cui queste situazioni vengono discusse in particolare dettaglio:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

I disturbi all'apparato digerente che lei lamenta non sono direttamente legate alla presenza del calcolo, ma piuttosto alla combinazione tra gli effetti collaterali dei farmaci e le comuni reazioni "neurovegetative" legate alla percezione di un dolore intenso e protratto.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#3]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio per le vostre risposte, anche io penso che visto l'anestesia per posizionamento stent sarebbe il caso di bombardare il calcolo, ma da quello che ho capito non ci sentono.... non so bene il motivo, lunedì vedrò di ottenere delle risposte in merito.
Un'ulteriore domanda:
quante anestesie si possono fare in un mese, non per altro, perchè ne dovrebbero fare 3 secondo loro...
1. Posizionamento stent
2. Ureteroscopia con riposizionamento stent nuovo
3. Rimozione stent.

Grazie
[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
cominciando dal fondo ... la rimozione di uno stent ureterale in una donna (quando sarà) comporta un fastidio talmente minimo e di breve durata che nessuno penserebbe di farlo in anestesia.
Per il resto, molti Colleghi preferiscono procedere ad ureteroscopia operativa dopo aver "preparato" l'uretere per qualche tempo con la presenza di uno stent inserito in precedenza. Questo certamente aumenta i margini di sicurezza e la tranquillità dell'operatore, peraltro (come giustmente lei fa osservare) impone la necessità di una ulteriore anestesia e prolungai tempi di risoluzione del problema. Come abbiamo detto, la nostra abitudine e di intervenire in tempo unico, eccetto che in situazioni particolari, peraltro nulla possamo eccepire sulle decisioni dei Colleghi che stanno seguendo direttamente il caso e presumibilmente ne conoscono meglio di noi i dettagli.
A fronte della necessaria risoluzione di un problema così fastidioso, possono e devono essere eseguite tutte le anestesie eventualmente necessarie. I farmaci attualmente in uso sono perlopiù molto tollerabili, non è quindi il caso di farsi troppi problemi.

Saluti
[#5]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Si dottore ha ragione in una donna... ma sono un'uomo.... e le assicuro che per come sono infiammato il cistoscopio appena è entrato mi ha fatto uscire sangue.... e dolore, per questo lo vogliono fare in anestesia.

Un ulteriore domanda .... visto che ho il calcolo nell'uretere e le coliche renali, non è consentito fare l'amore con mìa moglie fino a quando???

Il dolore al testicolo sx passerà una volta tolto il calcolo???
[#6]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
innanzi tutto ci perdoni per la svista, ma stiamo seguendo contemporaneamente un caso molto simile al suo in una signora ...
In assenza di dolore acuto in atto, ovviamente lei può fare la sua vita, senza eccessivi strapazzi, s'intende. Il dolore al testicolo è una tipica irradiazione della colica renale o comunque della presenza di un calcolo nell'uretere, pertanto è destinato a scemare con l'asportazione el calcolo.

Saluti
[#7]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

non si preoccupi siete tutti gentilissimi e può capitare in situazioni simili di dare una risposta per un altra, non ci sono problemi.

Per quanto mi riguarda vita normale non riesco proprio a farla, perchè la mia vita è fatta di prender l'auto e andare dai clienti, stare seduto o per terra a montare, smontare e sistemare i pc.... e ho visto che gli sforzi mi causano coliche, magari non drammatiche ma sempre coliche renali...

Da quello che so non si può neppure fare sesso, perchè quando mettono lo stent si è più soggetti a infezioni, è corretto?

Secondo la sua esperienza facendo l'anestesia spinale non sentirò nulla a posizionare lo stent o a fare l'ureteroscopia? E quanto può durare l'intervento? Al "risveglio dei sensi" dovrò aspettarmi qualche dolore oppure nulla?
[#8]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
ovviamente in anestesia spinale lei non percepirà alcun dolore durante l'intervento, ci mancherebbe! L'intervento può durare mediamente da 10 ai 20 minuti, salvo problemi. In seguito, la presenza dello stent può essere percepita come "fastidiosa" in quanto "corpo estraneo" in misura però estremamente variabile da soggetto a soggetto. Statisticamente, il maggior fastidio è costituito da uno stimolo ad urinare più frequente con percezione di qualche bruciore. In questo periodo lei può fare teoricamente la sua vita, senza strapazzi eccessivi, ma solo lei sarà in grado di giudicare i suoi limiti. Non vi sono controindicazioni di massima a nessun tipo di attività e non vi è particolare rischio maggiore di infezioni.

Saluti
[#9]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi allego referto della tac ritirato oggi dove effettivamente si rileva un calcolo da (8 x 3 mm) di forma allungata nella zona L4 (tratto lombare dell’uretere sx) e una idroureteronefrosi con vie escretrici dilatate...

Probabilmente è per questo che ormai sono praticamente stitico, faccio pochissima urina, ho sempre nausea e sensazione di vomito... senza tener conto dei dolori tenuti sopportabili con gli antidolorifici...

Speriamo che mi chiamino presto perchè la mia resistenza è al limite....

Secondo voi è possibile che il calcolo mi crei tutti i suddetti fenomeni?
Quando mi metteranno lo stent la situazione migliorerà?
Quanto posso attendere prima di avere un danno serio?

Cordialmente.
[#10]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
a parte il dolore renale, molti altri disturbi collaterali (nausea, stitichezza) possono essere causati non tanto dalla presenza del calcolo quanto piuttosto dai medicinali che è costretto ad assumere. Ovviamente, anche in base alla TAC, la situazione si conferma nella sua urgenza relativa, auspichiamo che "quantomeno" l'inserimento propedeutico dello stent possa essere effettuato quanto prima.

Saluti
[#11]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottore,

URGENZA RELATIVA significa URGENZA DIFFERITA e QUINDI NON GRAVE?
Per quanto riguarda il tempo per salvaguardare il rene non mi è pervenuta risposta, secondo la sua esperienza entro che termine visto che sono dal 4 aprile che sono cosi?
Inoltre visto che il calcolo è 8 x 3mm quanto è largo il nostro uretere? Giusto per capire se l'ostruzione è parziale o totale?

Cordialmente.
[#12]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
per urgenza relativa di solito si intende la necessità di eseguire l'intervento non immediatamente, ma entro un termine che obiettivamente nel suo caso è già stato superato. Non è qui il caso di discutere i limiti della sanità pubblica, che pure nella sua regione ha livelli mediamente molto elevati. Nel suo interesse, sarebbe comunque lecito sondare la disponibilità di altre strutture circostanti.
Il suo calcolo certamente ostruisce quasi completamente l'uretere, tant'è che vi è ristagno di urina a monte. L'ostruzione completa si manifesta con la colica, ma è sufficiente un minimo spostamento del calcolo per permettere la ripresa di un minimo deflusso, anche se ostacolato.

Saluti
[#13]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,
purtroppo dalla sua risposta ho capito che vi è un forte rischio di compromissione del rene... spero di aver capito male perchè purtroppo in ogni ospedale qui i tempi di attesa vanno dai 20gg ai 60gg

Ma se riposo ho qualche chance in più di non avere problemi al rene?
[#14]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
il rischio in questi termini non è certo quello di "perdere" il rene, ma piuttosto di prolungarne la sofferenza. Il riposo può influire favorevolmente sulla percezione dei disturbi, ma sostanzialmente non può fare la differenza. Ancora una volta, le consiglieremmo di valutare a titolo informativo la disponibilità di altre strutture circostanti.

Saluti
[#15]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottore,

oggi mi sono recato nuovamente in pronto soccorso per dolori basso inguinali dovuti sempre a colica renale.

Facendomi gli esami hanno trovato:
1. Calcolo spostatosi in L5
2. Non vi è più idronefrosi del rene sx
3. Secondo loro lo sperma nelle urine vuole dire che il calcolo sta scendendo

Mi faranno l'intervento di POSIZIONAMENTO DELLO STENT il 07 di Maggio (giusto perchè il dottore che mi ha in cura ha insistito parecchio) facendomi una SEDAZIONE UN PO' PROFONDA.

Magari le pongo delle domande stupide:
1. E' possibile che il calcolo si sia spostato più in basso e sia scomparsi l'idronefrosi?
2. Cosa significa in SEDAZIONE UN PO' PROFONDA?
3. Il mio corpo sentirà ugualmente dolore e si muoverà in SEDAZIONE PROFONDA?

La ringrazio per la gentilezza
[#16]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
cosa intende per "sperma nelle urine"? Abbiamo idea che volesse forse scrivere qualcosa di diverso, ad esempio "sangue nelle urine", vero? Ci permettiamo di dissentire. La presenza di ematuria è certamente portata dal calcolo, ma non è così tipica della sua progressione. D'ogni modo, un minimo movimento c'è stato, purtroppo a costo di molti disturbi per lei. Probabilmente, lo spostamento ha permesso un miglior deflusso delle urine con riduzione della dilatazione a monte, questo riduce qualche rischio, ma sostanzialemnet non modifica le indicazioni, di cui abbiamo già discusso.
La sedazione è una anestesia generale di breve durata, che non comporta la necessità di intubazione, utilizzata con successo in tutti i nostri interventi endoscopici di durata non superiore ai 15-20 minuti. Ovviamente lei non sentirà nè si ricorderà di nulla. Lo stent si farà invece sentire in seguito ... ma questo è un altro discorso.
Ci faccia sapere qualcosa, se desidera, dopo questa prima (faticosa) tappa.

Saluti
[#17]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Salve,

no intendevo proprio SPERMA nelle URINE e hanno giustificato la cosa dicendo che l'infiammazione da monte si sta portando a valle e che quindi probabilmente mi ha leggermente infiammato la prostata.

In che senso si farà sentire dopo lo stent? Non riuscirò a condurre una vita normale?
[#18]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
all'interno dell'uretere a livello della quinta vertebra lombare, il suo calcolo è ancora distante una bella spanna dalla vescica e dalla sottostante prostata. Pertanto l'ipotesi di cui ci parla ci pare piuttosto fantasiosa. Eventuali sedimenti presenti nelle urine (di cui non ci pare avesse fatto cenno in precedenza) è ben difficile che siano costituiti da liquido seminale, ma eventualmente solo da fibrina.
Delle caratteristiche e della tollerabilità dello stent abbiamo già detto nel nostro contributo del 20/4, che la inviatiamo a rileggere con attenzione.

Saluti
[#19]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottore,

l'operazione di POSIZIONAMENTO DELLO STENT è stata fatta il 30/04/2013.

Il gg successivo li in ospedale ho avuto stranamente una colica.

Ieri sono stato dimesso anche se urinavo a volte sangue e basta, altre volte un pochino di sangue e grumi misto alle urine, dolori al rene (Penso per l'estremo dello stent) e soprattutto al testicolo sx (anche questo penso per l'altro estremo dello stent). Oltre a trovarmi dopo l'operazione con continui episodi diarroici ancora non passati...

Mi hanno prescritto la terapia con bactrim 2cp die, efferalgan 1000 2cp die (mattino e sera), Lexil 1cp die (che purtroppo non posso assumere perchè contiene lattosio) e di bere tanta acqua. Poi fare una radiografia e un eco da prenotare per vedere la posizione dello stent.

Ora ho i seguenti sintomi:
- Dolore al rene (tipo pugno) mentre urino
- Dolore al testicolo alla fine dell'atto urinario
- Dolore tra la fine dello scroto e l'ano
- Sangue misto alle urine
- Urgenza di urinare, impossibilità di tenuta
- Frequenza minzionale
- Non c'è il bel getto di urina, ma una specie di rubinetto leggero sempre aperto....
- Bruciore alla punta alla fine urina...
- Diarrea

Tra l'altro mi sono ricomparse le afte in bocca e ho il retto infiammato per il continuo peregrinare in bagno...

Sono tutti normali come dice l'urologo questi sintomi? .... mi aspettavo qualcosa ma non di certo tutta questa serie di problematiche

Augurandole buona giornata, la ringrazio anticipatamente per le risposte alle mie 2 domande che le ho posto.
[#20]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
tutti i sintomi che ci riferisce sono compatibili con la presenza dello stent, la cui tollerabilità è assolutamnte variabile, ma generalmente proporzionale all'età. Quando si decide di applicare uno stent come preparazione ad una successiva ureteroscopia bisogna prevedere queste manifestazioni, a modo loro molto comuni ed informarne il paziente. Come già detto in passato, anche per questo motivo noi cerchiamo,di effettuare tutti gli interventi in tempo unico. Le auguriamo, che l'ureteroscopia venga eseguita al più presto possibile.

Saluti
[#21]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dottore,

la contatto per dirle che il sangue dopo 4gg è finito di scendere... almeno per ora e i dolori intensi ci sono solo quando vado in bagno....
Purtroppo aveva ragione, lo stent è molto ma molto fastidioso, infatti nella parte bassa del ricciolo l'irritazione che mi causa alla vescica, mi infiamma il testicolo sx, mentre nella parte alta nel rene quando urino sembra che strappino il rene...
Inoltre con il fatto che la vescica è continuamente invasa dalla parte di liquidi che i reni non trattengono più, è venuto anche un po' di tenesmo rettale e quindi di infiammazione.
Per ora dopo 10gg non sto più assumendo antinfiammatori e non posso assumere antispastici vescicali perchè sono intollerante al lattosio.... però al bisogno l'efferelgan 500 lo prenderò, perchè ogni tanto ancora i dolori sono molto importanti specialmente se per svariati motivi si trattiene leggermente l'urina in vescica...
Tra l'altro ho notato che stando in piedi tutti i sintomi si amplificano....

Tra un paio di settimane (anche se spero prima) mi sottoporranno all'ureteroscopia endoscopica con rimozione del calcolo...

Ma ci sono delle cose che non capisco che vorrei che mi spiegasse:
1. Ma il calcolo che ho nell'uretere ora è all'interno o all'esterno dello stent?
2. Avranno difficoltà a rimuovere il calcolo che si trova in zona L3-L4?
3. Avendo il calcolo in zona L3-L4 e avendo messo lo stent, con l'operazione di ureteroscopia è possibile che il calcolo risalga nel rene vanificando l'operazione?
4. Dopo l'operazione mi lasceranno uno stent single j per 2 gg che mi toglieranno prima di dimettermi... dopo avrò ancora dolori e problemi oppure dopo una settimana sarò pronto per poter vivere normalmente e non nelle attuali condizioni che mi pregiudicano in modo spropositato la mia vita?

La ringrazio anticipatamente per le risposte e la sua cordialità.

PS. Aveva ragione lei cmq... lo stent andrebbe tenuto il minimo possibile perchè è veramente insopportabile....specialmente per le persone giovani e attive sessualmente.




[#22]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
cercando di rispondere alle sue domande:
1. Il calcolo è ovviamente all'esterno, a fianco dello stent;
2. Come già le abbiamo detto, teoricamente la procedura dovrebbe essere semplificata dal fatto che la presenza dello stent abbia reso più compiacenti le pareti dell'uretere;
3. Il rischio che il calcolo risalga è reale, Auspichiamo che lei sia seguito da un centro con competenza specifica nel trattamento della calcolosi e che quindi disponga di strumenti flessibili idonei al trattamento dei calcoli anche all'interno del rene;
4. Dopo la rimozione definitiva dello stent, salvo complicazioni entro un paio di giorni lei dovrebbe essere in condizioni di svolgere finalmente una vita normale.

Saluti
[#23]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gent.mo Dottore,

grazie mille per la risposta sempre esaustiva.
Un'ulteriore domanda che volevo porgli è questa:

Ho notato che da quando mi hanno messo lo stent, le mie urine presentano in superficie una patina, tipo quando cade dell'olio nell'acqua e non capisco da cosa dipenda...

Lei può pensare a qualcosa?

Cordialmente.
[#24]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
la presenza dello stent induce un minimo sfaldamento cellulare con perdita di proteine nelle urine, che possono far assumere questo aspetto opalescente.

Saluti
[#25]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno di nuovo,

volevo chiederle se il dolore che sento soprattutto stando in piedi nel basso canale inguinale che si irradia al testicolo rendendomelo dolorante è dovuto sia allo stent che al suo estremo...

Se la risposta è affermativa, posso fare qualcosa per farlo cessare o devo necessariamente starmene a riposo?

Se la risposta è negativa mi può dire da cosa può dipendere?

Cordialmente.
[#26]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
crediamo che se in questo momento lei avesse anche mal di testa, la colpa sarebbe da dare lo stesso allo stent ... almeno in parte! Non possiamo consigliarle altro se non stare a riposo e avere tanta pazienza. Gli antidolorifici possono avere un'azione palliativa piuttosto modesta.

Saluti
[#27]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottore,
Non penso che tutti i dolori o i problemi derivino dallo stent... visto che avendo il Morbo di Bechet ne ho ben altri di problemi e in questa sezione proprio non ne parlo minimamente...

Visto che in un altra domanda sullo stent a un altro utente ha esplicitato che il catetere in vescica può dare di questi problemi, ho formulato la domanda anche io perchè non capivo il problema....

E non lo capisco tutt'ora il motivo del dolore al testicolo.

Mi scusi
[#28]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
il ricciolo terminale dello stent irrita meccanicamente la vescica così come la punta ed il palloncino di un catetere. La presenza del corpo estraneo nell'uretere evoca invece un fastidio che, come tutti i dolori con la stessa origine - a partire dalla colica renale - possono avere un'irradiazione antero-inferiore verso il testicolo nel maschio ed il grande labbro nella femmina.

Saluti
[#29]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentilissimo Dottore,

grazie mille per ora, adesso ho capito per quale motivo mi crea dolore il testicolo.

Cordialmente.
[#30]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottore,

la situazione con lo stent è decisamente migliorata e oggi hanno deciso di operarmi in LITOTRISSINA ENDOSCOPICA il 21 maggio...

Mi hanno detto che dopo l'operazione mi metteranno uno stent single J.... ma è fastidioso come il Double J ?

Inoltre visto la sua esperienza in merito a queste operazioni endoscopiche devo rammentare qualcosa ai suoi colleghi in modo che se il calcolo risale me lo tolgano comunque oppure mi fido ciecamente?

Domani cmq ho la radiografia per vedere il posizionamento dello stent.

Cordialmente.
[#31]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
ci mancherebbe che lei vada a fare le nostre raccomandazioni ai Colleghi che la stanno seguendo, insomma, sia realistico!
Il mono-j fuoriesce dall'uretra accanto ad un catetere vescicale. scaricando direttamente all'esterno, alcuni Colleghi utilizzano questo sistema per drenare le urine dopo l'ureteroscopia, per un periodo variabile in base alla difficoltà dell'intervento, in genere 24-48 ore.
Noi eseguiamo questi interventi esclusivamente in ospedalizzazione diurna, pertanto ci comportiamo diversamente.

Saluti
[#32]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Mi scusi nuovamente,

quanto può durare un'intervento di litrotissia endoscopica per rimozione del calcolo?
Da un minimo a un massimo di tempo?

Cordialmente.
[#33]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
in base alle capacità dell'operatore ed alla situazione locale una ureteroscopia operativa per calcolo ureterale può ragionevolmente concludersi entro l'ora, salvo intercorrenti complicanze. Questo è per il paziente però una semplice curiosità, poco conta la rapidità (l'anestesia spinale dura circa 3 ore), l'importante è ovviamente che il risultato dell'intervento sia positivo.

Saluti
[#34]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottore,

mi hanno operato il 21 maggio con intervento di rimozione stent + litrotissia endoscopica per rimozione del calcolo ureterale + inserimento catetere vescicale e catetere single j per 2gg.

Hanno frantumato il calcolo e purtroppo alcuni microframmenti sono risaliti nel rene ma quando sono andati a vederli in endoscopia hanno detto che era polvere e che li avrei urinati senza troppi problemi.

Nei 2gg successivi all'intervento mentre avevo il catetere e il single j uniti dal cerotto medico... avevo dei dolori fortissimi all'uretra e alla fine della vescica, più probabilmente causati il secondo dal palloncino del catetere vescicale in vescica e il primo dolore dovuto al fatto che spesso il cerotto entrava ed usciva nell'uretra del pene causandomi dolore.

Ora dopo 3gg che sono a casa la situazione è migliorata anche perchè sto prendendo antibiotici + efferalgan 1000 (2volte al gg) ma il dolore all'interno del glande per lo sfregamento del cerotto c'è ancora e l'unica cosa che me lo faccia passare è il ghiaccio... può darmi seri problemi questo inconveniente del cerotto che hanno creato oppure passerà?
Inoltre ho un pochino di dolore tra la fine del testicolo e l'ano come se fosse ancora un pochino infiammato qualcosa... può essere che la prostata sia un pochino infiammata?

L'unica cosa buona è che ora bevendo tanto urino altrettanto, mentre prima questo non avveniva più.... però i bruciori e i dolori quando passeranno?

Cordialmente.
[#35]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
siamo contenti che la sua situazione si sia infine risolta con esito positivo, pur tra qualche lungaggine. I piccoli fastidi residui si risolveranno gradualmente nel giro di qualche giorno. Abbia fede!

Saluti
[#36]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buongiorno Dottore,

scusi se la disturbo nuovamente, volevo informarla che dopo aver preso l'antibiotico e l'efferalgan 1000 (2cp) al die, per 5 gg, la situazione sembrava quasi in risoluzione.

Ora invece ho ancora quel famoso dolore tra il testicolo sx e il nervo che arriva all'inguine, infiammazione al pene, senso di svuotamento incompleto della vescica e leggero dolore minzionale sovrapubico, leggero dolore all'asta del pene, un pochino di brividi (senza febbre).

Volevo sapere se è normale che questi sintomi non mi siano ancora passati o c'è qualcosa che non sta andando per in verso giusto, premetto che è da quasi 10gg che ho ripreso a fare le mie normali attività.

Ho fatto l'esame delle urine ma non è risultato niente, mentre ho fatto gli esami del sangue e le transaminasi si sono rialzate, più precisamente l' ALT è doppia rispetto alla norma.

Il mio medico curante ha detto che secondo lui sono ancora molto infiammato e che sarebbe stato utile prendere degli anti infiammatori, ma al momento visto che i valori del fegato non sono ottimali, meglio non prendere nulla.

La mia domanda è: Come faccio a farmi passare questi benedetti sintomi? Ed è normale averli?

Le allego anche gli esami del sangue e delle urine.
Cordialmente.
[#37]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
i suoi disturbi parrebbero essere dovuti ad una irritazione delle basse vie urinarie o a livello prostatico. La negatività dell'esame delle urine non supporta però questa ipotesi. Riterremmo comunque opportuno che venisse ripetuta a breve una ecografia di controllo.

Saluti
[#38]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile dottore,

ma non ho fatto ancora l'urinocoltura ma un semplice esame delle urine e se dovessi avere un germe patogeno come faccio a debellarlo visto che ho i valori del fegato sballati e il mio medico di famiglia mi ha detto che è meglio non assumere medicinali?

Se non dovessi avere nulla nell'urinocoltura potrebbe esserci qualcosa che non va a livello renale? (Il 19 di giugno ho l'eco apparato urinario)

Cordialmente.
[#39]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
una infezione delle vie urinarie è sempre causa di vistose modificazioni all'esame delle urine per la presenza nel sedimento di abbondanti globuli bianchi e rossi. Per il resto, nell'impossibilità di poterla visitare non si può dire molto di più. Attendiamo gli esiti dell'imminente ecografia.

Saluti
[#40]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

le fornisco un ulteriore dettaglio... i sintomi di difficoltà ad urinare, di bruciore e di dolore alle parti bassi sono comparse da quando ho avuto il rapporto sessuale con mia moglie... ma lei non ha alcun tipo di dolore o bruciore. Addirittuta avevo urgenza urinaria anche se solo per una goccia di urina, mentre ora l'urgenza non vi è più anche se non faccio un bel getto di urina pur bevendo molto ma poca urina e molto scura...

A questo punto penso che fossi io che ero ancora infimmato dopo l'operazione ed ho anticipato i tempi (dopo 13gg dall'operazione), spero solo di non aver creato qualche danno tipo restringimenti del lume dell'uretra o altro...

Cordialmente.
[#41]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
non si faccia troppi problemi che non è il caso. esegua l'ecografia come previsto e ne parli con il nostro Collega che la sta seguendo.

Saluti
[#42]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Salve,

l'ecografia e la radiografia sono perfette, non evidenziano nulla per fortuna.

Ho fatto l'esame dell'URINOCOLTURA dove vi era l'ESCHERICHIA COLI con carica batterica superiore a 10.000 unità.... mi hanno dato l'antibiotico per 5 gg e ho ricominciato ad urinare, nel test successivo il germe non vi era più.

Ma i miei dolori all'uretra, alla fine del testicolo sx e al muscolo o nervo che procedono dal pene sino al perineo, continuano ad accompagnarmi e le assicuro che sono molto ma molto fastidiosi...

L'andrologo mi ha detto che potrebbe essere l'infiammazione del nervo pudendo e delle viscicole seminali oltre che della prostata... mi ha detto che dai sintomi ho anche URETRORREA.... che non ho ben capito cosa sia...
L'unica cosa che ho capito è che 5gg di antibiotico per la prostata e le vescicole infiammate sono troppo pochi ed inoltre ci vorrebbe anche un antinfiammatorio...da prendere a cicli per qualche periodo.

Secondo lei è possibile?

Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
la somministrazione empirica di antibiotici è sempre da considerare molto criticamente, eccetto che in caso di febbre o disturbi irritativi inequivocabili. Se l'ecografia è negativa, come ci riferisce, il suo fastidio non pare avere almeno in prima battuta alcuna causa evidente. Molto può dire la visita, elemento sul quale noi non possiamo purtroppo far conto. Riterremmo opportuno che le indagini colturali venissero ripetute tra un paio di settimane sia su urine che su liquido seminale. Nel frattempo, qualche generico antidolorifico, assunto a stomaco pieno, potrebbe non guastare. Nel parli con il suo medico curante.

Saluti
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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