creatinina a 1.8
Salve volevo sapere se per mio padre di 75 anni è stato seguito il giusto protocollo per l'individuazione e poi asportazione di un carcinoma alla prostrata.
in effetti siamo stati in ospedale e in dy hospital lo stavano preparando x la tac con contrasto ma si sono ritrovati la creatinina a 1.8 e con l'esame ecografico è risultato un'ostruzione ai reni. la mia domanda è: mio padre non doveva essere ricoverato subito per liberare i reni e provvedere a fare la tac con contasto?voglio evidenziare che è stato tenuto lo stesso comportamento sia in day hospital presso un ospedale della provincia e sia in pronto soccorso in ospedale di citta dove siamo arrivati con creatinina a 2.
grazie per l'attenzione aspetto chiarimenti
in effetti siamo stati in ospedale e in dy hospital lo stavano preparando x la tac con contrasto ma si sono ritrovati la creatinina a 1.8 e con l'esame ecografico è risultato un'ostruzione ai reni. la mia domanda è: mio padre non doveva essere ricoverato subito per liberare i reni e provvedere a fare la tac con contasto?voglio evidenziare che è stato tenuto lo stesso comportamento sia in day hospital presso un ospedale della provincia e sia in pronto soccorso in ospedale di citta dove siamo arrivati con creatinina a 2.
grazie per l'attenzione aspetto chiarimenti
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Gentile Signora,
purtroppo le notizie che ci fornisce sono assolutamente insufficienti per poter giudicare, potremmo fare solo delle supposizioni prive di alcun reale valore. Ad esempio, sarebbe interessante sapere:
- vi sono dei disturbi importanti nell'urinare? è stato riscontrato o sospettato un ristagno vescicale di urina?
- vi sono delle altre malattie che possano giustificare l'alterazione della creatinina (es. diabete, problemi vascolari, problemi renali pre-esistenti)?
D'ogni modo, la diagnosi di un tumore alla prostata non avviene praticamente mai tramite la TAC. ma attraverso una biopsia in base ad un sospetto dovuto ad un rialzo dei valori del PSA o (più raramente) ad alterazioni percepite alla palpazione della ghiandola. La TAC viene eseguita nella fase di "stadiazione" del tumore, successivo al riscontro positivo della biopsia, in cui si va a valutare non tanto la prostata, quanto la presenza di altre lesioni (in particolare linfonodi ingrossati) che potrebbero condizionare le indicazioni alla terapia. Pertanto non ci pare che l'impossibilità temporanea di eseguire la TAC possa rallentare il percorso diagnostico.
Saluti
purtroppo le notizie che ci fornisce sono assolutamente insufficienti per poter giudicare, potremmo fare solo delle supposizioni prive di alcun reale valore. Ad esempio, sarebbe interessante sapere:
- vi sono dei disturbi importanti nell'urinare? è stato riscontrato o sospettato un ristagno vescicale di urina?
- vi sono delle altre malattie che possano giustificare l'alterazione della creatinina (es. diabete, problemi vascolari, problemi renali pre-esistenti)?
D'ogni modo, la diagnosi di un tumore alla prostata non avviene praticamente mai tramite la TAC. ma attraverso una biopsia in base ad un sospetto dovuto ad un rialzo dei valori del PSA o (più raramente) ad alterazioni percepite alla palpazione della ghiandola. La TAC viene eseguita nella fase di "stadiazione" del tumore, successivo al riscontro positivo della biopsia, in cui si va a valutare non tanto la prostata, quanto la presenza di altre lesioni (in particolare linfonodi ingrossati) che potrebbero condizionare le indicazioni alla terapia. Pertanto non ci pare che l'impossibilità temporanea di eseguire la TAC possa rallentare il percorso diagnostico.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dr Piana,
purtroppo la situazione si è svolta proprio così,nel senso che a seguito della visita dall'urologo con analisi psa alterato ci ha fatto fare il dy hospital in ospedale per verificare di cosa si trattasse, papà aveva costante bisogno di andare in bagno,per questo il medico nell'occasione del day hopital ci ha fatto ripetere gli esami del sangue l'rx al torace e infine andava eseguita questa tac ma trovata la creatinina alta hanno eseguito solo l'eco dalla quale si evidenziava questa massa che ostruiva i reni per cui era necessaria la tac secondo quanto detto al momento unico strumento per dirci cosa c'era nel bacino,ma la cosa che stupisce è che anche nell'ospedale di città hanno fatto un eco e vista l'ostruzione e la creatinina alta non si sono preoccupati di liberare il rene (che poi sono in breve si sono ostruiti entrambi) ma hanno fatto l'esame "cistoscopia con esame istologico" e nel frattempo ci hanno mandato a casa con una situazione completamente irrisolta. Mio padre nel periodo di degenza in ospedale accusava dolore alla schiena la parte lombale e ci veniva detto che erano dolori reumatici.
quando abbiamo ricevuto i risultati dell'esame c'era un carcinoma in secondo/terzo stadio e ci chiedono di portare la tac con mezzo di contrasto da fare privatamente.
La cosa che veramente mi lascia stupita che con quella ceratinina nessun centro accetava di fare la tac ma l'ospedale non lo sapeva? le rispondo io sì il primario diceva che avrebbero dovuto farla perchè la si fa anchecon creatinina a 2,(questo per dire che l'unico elemento che non permetteva la tac con contrasto era la creatinina alta ) ma era giusto che fosse dimesso a queste condizioni?
E' un dubbio molto grande perchè alla fine sono stata in un'alto ospedale dove gli urologi hanno subito messo delle nefrostomie e quando è scesa la creatinina hanno fatto la tac con contrasto, allora la domanda è perchè su tre ospedali due hanno seguito un iter che mi ha portato solo a perdere tempo e non sono intervenuti come hanno fatto alla fine nell'ultima struttura?era giusto dimettere una persona con un ostruzione ai reni che non avrebbe mai permesso, senza un intervento, di eseguire la tac tanto richiesta?
la ringrazio di nuovo e mi scuso se sono molto prolissa in effetti sarebbe molto più semplice inviarle le cartelle cliniche ma per il momento sono interessata a sapere se hanno trascurato la situazione o se è così che vanno le cose.
grazie Antonia
purtroppo la situazione si è svolta proprio così,nel senso che a seguito della visita dall'urologo con analisi psa alterato ci ha fatto fare il dy hospital in ospedale per verificare di cosa si trattasse, papà aveva costante bisogno di andare in bagno,per questo il medico nell'occasione del day hopital ci ha fatto ripetere gli esami del sangue l'rx al torace e infine andava eseguita questa tac ma trovata la creatinina alta hanno eseguito solo l'eco dalla quale si evidenziava questa massa che ostruiva i reni per cui era necessaria la tac secondo quanto detto al momento unico strumento per dirci cosa c'era nel bacino,ma la cosa che stupisce è che anche nell'ospedale di città hanno fatto un eco e vista l'ostruzione e la creatinina alta non si sono preoccupati di liberare il rene (che poi sono in breve si sono ostruiti entrambi) ma hanno fatto l'esame "cistoscopia con esame istologico" e nel frattempo ci hanno mandato a casa con una situazione completamente irrisolta. Mio padre nel periodo di degenza in ospedale accusava dolore alla schiena la parte lombale e ci veniva detto che erano dolori reumatici.
quando abbiamo ricevuto i risultati dell'esame c'era un carcinoma in secondo/terzo stadio e ci chiedono di portare la tac con mezzo di contrasto da fare privatamente.
La cosa che veramente mi lascia stupita che con quella ceratinina nessun centro accetava di fare la tac ma l'ospedale non lo sapeva? le rispondo io sì il primario diceva che avrebbero dovuto farla perchè la si fa anchecon creatinina a 2,(questo per dire che l'unico elemento che non permetteva la tac con contrasto era la creatinina alta ) ma era giusto che fosse dimesso a queste condizioni?
E' un dubbio molto grande perchè alla fine sono stata in un'alto ospedale dove gli urologi hanno subito messo delle nefrostomie e quando è scesa la creatinina hanno fatto la tac con contrasto, allora la domanda è perchè su tre ospedali due hanno seguito un iter che mi ha portato solo a perdere tempo e non sono intervenuti come hanno fatto alla fine nell'ultima struttura?era giusto dimettere una persona con un ostruzione ai reni che non avrebbe mai permesso, senza un intervento, di eseguire la tac tanto richiesta?
la ringrazio di nuovo e mi scuso se sono molto prolissa in effetti sarebbe molto più semplice inviarle le cartelle cliniche ma per il momento sono interessata a sapere se hanno trascurato la situazione o se è così che vanno le cose.
grazie Antonia
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Gentile Signora,
come può immaginare, non è nei nostri scopi giudicare l'operato dei nostri Colleghi. In caso di dubbi e recriminazioni vi sono gli specialisti in medicina legale che svolgono il loro compito. L'importante è che la diagnosi sia stata comunque eseguita e che per suo padre si possa ora prospettare una decisione terapeutica, chirurgica o più probabilemente farmacologica, considerata l'età.
Saluti
come può immaginare, non è nei nostri scopi giudicare l'operato dei nostri Colleghi. In caso di dubbi e recriminazioni vi sono gli specialisti in medicina legale che svolgono il loro compito. L'importante è che la diagnosi sia stata comunque eseguita e che per suo padre si possa ora prospettare una decisione terapeutica, chirurgica o più probabilemente farmacologica, considerata l'età.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.1k visite dal 19/04/2013.
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