Inginocchiamento del giunto ureterale
Il problema di salute riguarda mio marito. Marco ha quasi 31 anni, non ha alcun problema di salute, è un Carabiniere.
A seguito di forti dolori localizzati nella zona renale e di un primo consulto presso un pronto soccorso romano (fine febbraio) gli viene diagnosticato un sospetto inginocchiamento del giunto ureterale che necessita di urgente trattamento. Tornati in Sicilia e all'ospedale a noi più vicino a seguito di 15 gg di degenza del tutto inutile viene dimesso con la medesima diagnosi ma senza trattamenti e indicazioni terapeutiche se non il suggerimento di eseguire intervento correttivo dell'inginocchiamento in laparoscopia. Tale intervento, ci dicono, però è eseguibile soltanto presso l'ospedale Vittorio Emanuele di Ct, in cui la lista d'attesa sembra essere davvero interminabile. Intanto, abbiamo chiesto altri consulti: uno ci ha descritto una importante dilatazione del giunto e consiglia intervento. Un altro, invece, prima di procedere e valutare la possibilità dell'intervento ha consigliato di effettuare angioscintigrafia renale per rendere evidente uno scarico ritardato del rene interessato (sx) a prescindere dal quale l'intervento sarebbe ritenuto da lui inutile. L'esame, effettivamente, segnala un lievissimo ritardo.
In questo arco temporale, dal 27 febbraio ad oggi, il dolore è stato altalenante, non continuo. Oggi ha forte dolore ma per 10 gg assolutamente nulla. Mi chiedo da che cosa dipenda la presenza di dolore e a cosa potrebbe essere dovuta l'incostanza.
So che una descrizione via email non è sufficiente ma volevo comunque chiedervi un parere, in vista di possibili confusioni. Mi chiedo, in particolare, se si tratta di una patologia severa, se perdere troppo tempo tra pareri discordanti e lunghe liste d'attesa possa peggiorare la condizione clinica di mio marito.
Nel ringraziarvi, vi porgo
un caro saluto
Roberta
A seguito di forti dolori localizzati nella zona renale e di un primo consulto presso un pronto soccorso romano (fine febbraio) gli viene diagnosticato un sospetto inginocchiamento del giunto ureterale che necessita di urgente trattamento. Tornati in Sicilia e all'ospedale a noi più vicino a seguito di 15 gg di degenza del tutto inutile viene dimesso con la medesima diagnosi ma senza trattamenti e indicazioni terapeutiche se non il suggerimento di eseguire intervento correttivo dell'inginocchiamento in laparoscopia. Tale intervento, ci dicono, però è eseguibile soltanto presso l'ospedale Vittorio Emanuele di Ct, in cui la lista d'attesa sembra essere davvero interminabile. Intanto, abbiamo chiesto altri consulti: uno ci ha descritto una importante dilatazione del giunto e consiglia intervento. Un altro, invece, prima di procedere e valutare la possibilità dell'intervento ha consigliato di effettuare angioscintigrafia renale per rendere evidente uno scarico ritardato del rene interessato (sx) a prescindere dal quale l'intervento sarebbe ritenuto da lui inutile. L'esame, effettivamente, segnala un lievissimo ritardo.
In questo arco temporale, dal 27 febbraio ad oggi, il dolore è stato altalenante, non continuo. Oggi ha forte dolore ma per 10 gg assolutamente nulla. Mi chiedo da che cosa dipenda la presenza di dolore e a cosa potrebbe essere dovuta l'incostanza.
So che una descrizione via email non è sufficiente ma volevo comunque chiedervi un parere, in vista di possibili confusioni. Mi chiedo, in particolare, se si tratta di una patologia severa, se perdere troppo tempo tra pareri discordanti e lunghe liste d'attesa possa peggiorare la condizione clinica di mio marito.
Nel ringraziarvi, vi porgo
un caro saluto
Roberta
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caro utente tale patologia è di tipo congenito, e pertanto l'intervento va eùseguito, se è presente il dolore può essere applicato uno stent ureterale nel attesa dell' stesso, in modo da evitare che il rene vada in sofferenza e che abbia coliche
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 17/04/2013.
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