Il quale mi dice che devo smettere

buongiorno, sono un uomo di 43 anni e da circa 6 mesi soffro di problemi della sfera urinaria. Il tutto è cominciato con una forte cistite che nn riusciva più a passare, ho fatto l' esame del PSA 1,49 e mi sono recato da un urologo il quale dopo visita e ecografie mi ha diagnosticato una prostatite nn batterica (le colture sperma e urine erano risultate negative) con piccolo adenoma prostatico, mi da una cura da seguire annuale da seguire un mese con 3 mesi poi di stacco da ripetere a cicli, pigenil 1 cp per 30 gg e uractive 1 cp per 20 gg.....inizialmente trovo qualche giovamento soprattutto perche mi si riduce di molto lo stimolo di urinare ma da li in poi mi cominciano forti dolori e bruciori in sede perineale e da li in poi l' infiammazione mi degenera soprattutto dopo aver finito l' assunzione del primo ciclo di pigenil con vere e proprie giornate in cui i dolori mi arrivano alle gambe alla schiena con sintomi molto simili a quelli di un influenza senza febbre. Premetto che faccio un lavoro che mi porta a stare molto tempo seduto sopra un furgone e che al tempo praticavo sollevamento pesi. Chiamo l' urologo il quale mi dice che devo smettere di andare in palestra e mi consiglia la piscina o uno sport dove nn esiste un grosso sforzo fisico. Dal punto di vista sessuale questa infammazione mi porto un forte aumento della libido e trovo molto sollievo nelle frequenti eiaculazioni. Vado avanti così tra alti e bassi poi incominciano a sorgere problemi anche nella sfera sessuale, mi si normalizza la libido e mi cala un po la rigidità dell' erezione, l' urologo mi consiglia di prendere piccole quantità di cialis e devo dire che con metà di una pasticca da 5 mg ritorno alla normalità, durante il rapporto incomicio però ad avvertire un po di fastidi e dolori in sede prostata durante l' erezione intensa ma i problemi veri e propri nascono dopo il rapporto sessuale. Tutto questo succede circa un mese e mezzo fa, l' infiammazione dopo ogni rapporto sessuale mi esplode in maniera devastante nella zona tra i testicoli e l' ano e lungo l' uretra, mi sento bruciore tutto e mi viene uno stimolo a urinare insopportabile e dopo qualche giorno di astinenza la cosa si normalizza un po. Rifaccio immediatamente l' esame del PSA 1,30 e circa una settimana fa torno a fare la visita, l' urologo mi trova la prostata ingrossata 3,06-3,60-4,87 con un po di ristagno e mi consiglia la seguente cura, ciproxin 1 settimana,1 cp pigenil per 2 mesi e 1 cp omnic per 30 gg, comincio la cura nn reggo l' omnic mi dice di sospenderlo e di prendere 2 cp pigenil invece che una e di stare tranquillo perchè la prostata è gonfia per l' infiammazione e che nn è ipertrofia. Sinceramente con 2 cp di pigenil l' infiammazione mi si è ridotta un bel po, ma secondo voi è possibile con questa cura risolvere i problemi di prostata ingrossata ? con le misure della mia prostata si può parlare di un inizio di ipertrofia tenendo conto che anche il getto è sicuramente un po diminuito ? Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
purtroppo la prostata in alcuni casi determina questa tipologia di sintomi ricorrenti ed in genere quel che si consiglia al paziente è di "imparare a gestirli" seguendo accorgimenti anche di tipo alimentare. Certo il suo lavoro incide notevolmente sulla recrudescenza della terapia che è opportuno fare a cicli che possono anche essere variabili e più ravvicinati.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
Utente
Ringrazio il Dr Scalese per la tempestiva risposta e per i consigli, effettivamente mi sono accorto che gli accorgimenti alimentari sono fondamentali per la sintomatologia della malattia, molto importante è anche la terapia poichè il Pigenil mi allevia molto la componente dolorosa, infatti vorrei sapere se è possibile fare un solo mese di stacco e 2 mesi di terapia. Ho notato anche che devo avere un attività sessuale controllata, ossia se eccedo l' infiammazione aumenta, ma pure se sto troppo tempo senza avere rapporti mi aumenta il dolore in sede perineale, infino volevo chiedervi una cosa abbastanza importante per me, leggo sui vari forum che tra voi Dottori ci sono opinioni contrastanti riguardo l' attività di pesistica, a me piacerebbe praticarla anche in maniera leggera poichè mi da serenità e appagamento però nn vorrei peggiorare le condizioni della prostata, vorrei avere qualche delucidazione a riguardo. Cordiali saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
La terapia intermittente con integratori alimentari quali il Pigenil può anche essere proposta in maniera intermittente.
Per quel che riguarda la pesistica essa teoricamente favorisce quella che viene definita "congestione pelvica" ovvero un maggior afflusso di sangue nella zona pelvica (che comprende anche la prostata) associata a minor deflusso di sangue poco ossigenato. Per cui attività come la pesistica sono "sconsigliate" a chi soffre di prostatite.
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