Incontinenza femminile da sforzo
Salve, sono una mamma di 31 anni, ho cominciato ad avere qualche problema di incontinenza da sforzo prima della gravidanza, subito dopo una brutta influenza che mi ha lasciato strascichi di una tosse molto fastidiosa che è durata per mesi. E' stata in quest'occasione che ho cominciato a perdere gocce di urina ogni volta che tossivo. Il mio medico mi ha fatto eseguire un'ecografia pensando che ci fosse ristagno urinario visto che in quel periodo mi è capitato per ben due volte di avere la cistite ma è risultato tutto bene. Dopo la gravidanza e il parto naturale il problema si è accentuato e sembra essere peggiorato. Ormai ogni volta che tossisco o starnutisco si verificano delle perdite più o meno abbondanti di urina anche subito dopo aver urinato. Questo limita fortemente la mia vita sociale in quanto non posso uscire senza essere munita di assorbenti e inoltre non posso vestirmi come vorrei... Provo molto imbarazzo, pensavo che fossero solo le donne anziane ad avere questo problema e non le giovani donne. Il mio caso è grave o è facilmente curabile? In questi casi è risolutivo solo un'intervento chirurgico o ci sono terapie veramente efficaci?
Vorrei rivolgermi al mio ginecologo che è anche urologo ma ciò che mi trattiene è che allatto e non vorrei interrompere l'allattamento per seguire delle terapie farmacologiche che sicuramente non posso effettuare mentre allatto. Ho sentito parlare della ginnastica pelvica. E' efficace da sola? Posso farla a casa da sola? Come si esegue? Grazie per le risposte
Vorrei rivolgermi al mio ginecologo che è anche urologo ma ciò che mi trattiene è che allatto e non vorrei interrompere l'allattamento per seguire delle terapie farmacologiche che sicuramente non posso effettuare mentre allatto. Ho sentito parlare della ginnastica pelvica. E' efficace da sola? Posso farla a casa da sola? Come si esegue? Grazie per le risposte
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Gentile Signora,
considerato l'elevato quanto prevedibile impatto dell'incontinenza sulla sua qualità di vita, le raccomandiamo di non indugiare oltre nel parlare di questa situazione con il suo ginecologo, approfittando anche delle sue competenze urologiche. Senz'altro prima di pensare ad una soluzione sarà indispensabile completare gli accertamenti con l'esecuzione di una indagine urodinamica e di una ecografia trans-vaginale. Solo con gli esiti di questi accertamenti le si potrà consigliare un approccio terapeutico, che comunque quasi mai si basa sull'assunzione di farmaci. La ginnastica pelvica è senz'altro un primo passo e talora può eliminare la necessità di un intervento chirurgico.
Saluti
considerato l'elevato quanto prevedibile impatto dell'incontinenza sulla sua qualità di vita, le raccomandiamo di non indugiare oltre nel parlare di questa situazione con il suo ginecologo, approfittando anche delle sue competenze urologiche. Senz'altro prima di pensare ad una soluzione sarà indispensabile completare gli accertamenti con l'esecuzione di una indagine urodinamica e di una ecografia trans-vaginale. Solo con gli esiti di questi accertamenti le si potrà consigliare un approccio terapeutico, che comunque quasi mai si basa sull'assunzione di farmaci. La ginnastica pelvica è senz'altro un primo passo e talora può eliminare la necessità di un intervento chirurgico.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Gentile Signora,
l'indagine urodinamica è lo studio funzionale della vecica e dei meccanismi della continenza. Si effettua ambulatorialmente con l'introduzione di un sottilissimo catetere. L'ecografia trans-vaginale permette una valutazione precisa e poco invasiva della regione del collo della vescica. Ovviamente, se la terapia non comporta la somministrazione di farmaci, l'allattamento può essere proseguito senza alcuna precauzione particolare.
Saluti
l'indagine urodinamica è lo studio funzionale della vecica e dei meccanismi della continenza. Si effettua ambulatorialmente con l'introduzione di un sottilissimo catetere. L'ecografia trans-vaginale permette una valutazione precisa e poco invasiva della regione del collo della vescica. Ovviamente, se la terapia non comporta la somministrazione di farmaci, l'allattamento può essere proseguito senza alcuna precauzione particolare.
Saluti
[#4]
Ex utente
Grazie mille. Sono stata dal mio ginecologo che dopo aver riscontrato il problema con l'ecografia trans-vaginale mi ha consigliato di consultare uno specialista e mi ha detto anche che questo genere di problema di solito si risolve con un piccolo intervento. La ginnastica pelvica può essere utile solo nei casi più lievi. Il ginecologo mi ha spiegato che non c'è prolasso ma ipermotilità della vescica, l'uretra si è abbassata leggermente e con l'intervento si mette a posto ma non mi è chiaro come e in cosa consiste, sono un pò entrata nel panico quando ha parlato di operarmi ma se è realmente necessario lo farò anche perchè il problema potrebbe accentuarsi e peggiorare con un secondo parto e io vorrei avere un altro figlio tra qualche anno... Può gentilmente spiegarmi in cosa consiste questo intervento? La ringrazio per la tempestiva risposta e mi scusi se la disturbo nuovamente
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Gentile Signora,
le possibilità chirurgiche di correzione dell'incontinenza urinaria da sforzo sono moltissime, nel corso del tempo sono stati proposti forse centinaia di interventi diversi, perlopiù costituiti da minime variazioni personali su alcuni temi comuni. Oggi ovviamente si prediligono interventi a bassissima invasività, sempre eseguiti per via vaginale con minima dissezione chirurgica, perlopiù basati sul ripristino dei mezzi di sostegno della vscica e dell'uretra. Si tratta di interventi eseguibili in anestesia periferica e perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna. La parte più delicata non è comunque l'esecuzione tecnica, ma piuttosto l'affinamento della diagnosi, delle indicazioni e della scelta del tipo di intevento. Questo aspetto va delegato a specialisti con elevate competenze specifiche in questo campo, oggigiorno vi sono validissimi gruppi e professionisti sia in urologia, sia in ginecologia in grado di assicurare i migliori risultati. Sta di fatto che sia sempre e comunque necessario un accurato studio urodinamico e che la fisioterapia pelvica costituisca il primo passo in una gran parte dei casi.
Saluti
le possibilità chirurgiche di correzione dell'incontinenza urinaria da sforzo sono moltissime, nel corso del tempo sono stati proposti forse centinaia di interventi diversi, perlopiù costituiti da minime variazioni personali su alcuni temi comuni. Oggi ovviamente si prediligono interventi a bassissima invasività, sempre eseguiti per via vaginale con minima dissezione chirurgica, perlopiù basati sul ripristino dei mezzi di sostegno della vscica e dell'uretra. Si tratta di interventi eseguibili in anestesia periferica e perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna. La parte più delicata non è comunque l'esecuzione tecnica, ma piuttosto l'affinamento della diagnosi, delle indicazioni e della scelta del tipo di intevento. Questo aspetto va delegato a specialisti con elevate competenze specifiche in questo campo, oggigiorno vi sono validissimi gruppi e professionisti sia in urologia, sia in ginecologia in grado di assicurare i migliori risultati. Sta di fatto che sia sempre e comunque necessario un accurato studio urodinamico e che la fisioterapia pelvica costituisca il primo passo in una gran parte dei casi.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.8k visite dal 04/04/2013.
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