Sospetta cistite con febbre da 3 mesi

Salve, mi scuso per la lunghezza della descrizione ma, vista la complessità della situazione, penso sia meglio aggiungere il maggior numero di dettagli.
Circa 2 mesi e mezzo fa mia madre(57 anni) ha cominciato ad avere una febbre asintomatica variabile tra 37,5 e 38(in particolare la sera). Circa una settimana dopo l'esordio, la febbre è aumentata fino a raggiungere 39,5 anche con tachipirina e, dopo aver effettuato un'urinocoltura negativa(insospettiti da urine torbide e dense e da precedenti casi di cistite da E. Coli e rettocolite ulcerosa),dopo 4-5 giorni di febbre alta, ci siamo recati al pronto soccorso, dove è stata diagnosticata una cistite attraverso lo stick delle urine ed è stata prescritta una cura con levoxacin per 10 giorni. Circa 5 giorni dopo, vedendo che la febbre non scendeva, siamo tornati al pronto soccorso, dove è stata effettuata un'ecografia ai reni e alle vie urinarie, che ha confermato l'esistenza di calcoli a stampo nel rene sx, con funzionalità ridotta, compensata però da una buona funzionalità del rene dx e c'è stato consigliato di terminare la terapia e successivamente di effettuare altre analisi approfondite come la scintigrafia o l'urografia (purtroppo però mia madre è allergica allo iodio e non può effettuarle). Comunque, dopo qualche giorno la febbre è tornata tra 37,5 e 38 e la situazione è perdurata per un mese, nel corso del quale abbiamo effettuato diverse analisi: un'altra urinocoltura (negativa), analisi delle urine (leucociti a tappeto), stick delle urine (alta presenza di leucociti e proteine ma mai di nitriti e poco sangue),analisi del sangue (forte anemia, ma leucociti nella norma o leggermente al di sopra, con creatinina e azotemia nella norma), lastra al torace (piccola cicatrice polmonare), esame citologico delle urine (assenza di cellule neoplastiche, denso strato di neutrofili). Una settimana fa la febbre è tornata a salire e mia madre ha rieffettuato l'urinocoltura (negativa) e l'emocromo per poi ricominciare subito ad assumere levoxacin e la febbre è tornata ai livelli precedenti in 4-5 giorni. Nel frattempo, già dopo la prima assunzione di antibiotico, si sono presentati problemi allo stomaco e alla bocca (sottolineo che mia madre è un soggetto allergico), con rigurgiti, raramente vomito (schiuma bianca, forse succhi gastrici) e stomatite. Attualmente, la terapia in atto consiste nel completamento del ciclo di antibiotici (ancora 2 giorni), nell'assunzione appena iniziata di vitamina B (per la stomatite) e di mirtillo. Mercoledì prossimo è prevista una TAC addominale (senza mezzo di contrasto, vista l'allergia). Ora le mie domande sono: 1)Secondo voi potrebbe essere un batterio che non risulta nell'urinocoltura e che non è stato sconfitto completamente? E se sì, come trovarlo? 2)Potrebbe essere un altro problema urinario che provoca la febbricola (es calcoli) e poi favorisce l'insorgenza di infezioni? 3)Come mi devo comportare? Ricovero? Altri antibiotici? Ricerca del batterio? Grazie in anticipo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

alla sue domande principali si può, molto sinteticamente, risponderle con un sì!

Detto questo però, da questa postazione, alle altre questioni da lei sollevate non è possibile dare risposte mirate e precise, senza una valutazione clinica diretta e completa.

In sintesi le ripeto che, da questa postazione, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema clinico e dare quindi delle indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico che terapeutico.

Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta precedente e la aggiorno sulla situazione. Mia madre ha effettuato la TAC senza contrasto che è stata valutata da un urologo dell'ospedale, nonostante non sia ancora disponibile il referto ufficiale. Nel frattempo ha iniziato una cura antibiotica con Gentalyn fiale 80mg che sembra stia facendo effetto (in questo momento la temperatura dopo 3 giorni di cura è di 36,9). Tuttavia, l'urologo ha consigliato la rimozione del rene sx che presenta calcoli a stampo e cisti d'acqua, ritenendo che possa essere la causa del problema e che sia ormai inutile e potenzialmente pericoloso. Le riferisco il referto dell'ecografia effettuata 2 mesi fa:

Rene sx malvalutabile, di dimensioni aumentate, caratterizzato da deciso assottigliamento della corticale per presenza di alcune voluminose cisti liquide che ne sovvertono la regolare ecostruttura. Nella norma la forma e l'ecostruttura del rene adelfo di dx.

Ora la mia domanda è: essendo comunque un'operazione impegnativa, mi consiglia di chiedere un altro parere specialistico privato prima di prendere questa importante decisione o pensa che la situazione sia chiara ed urgente e che non ci siano altre alternative?
La ringrazio ancora e le auguro un buon fine settimana
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

da quello che ci scrive, l'indicazione ricevuta sembra corretta.

A lei, se ha ancora qualche dubbio, valutare la necessità di sentire in diretta un'altro specialista urologo.

Cordiali saluti.

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La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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