Ureterocutaneostomia bilaterale

Salve Professori,

Sicuramente è una domanda molto più di tipo infermieristica, tuttavia mi sono trovato così bene con i Vostri suggerimenti tanto da non riuscire a sottrarmi dal richiederVi un altro consulto.

Ho una ureterocutaneostomia bilaterale,(a causa di carcinoma avanzato vescicale n+) per ragioni logistiche ho cambiato l'ambulatorio nel quale avviene ogni 21/30 giorni la sostituzione dei cateterini, ebbene l'operatore ha immesso nei cateterini già inseriti un antibiotico con una siringa e ciò mi ha procurato una sorta di "colica" (durata qualche secondo,proprio contestualmente all'introduzione del liquido), mi chiedo se a lungo andare possa danneggiarmi i reni o gli ureteri stessi, se insomma la sensazione che ho provato sia del tutto normale.

Grazie.

Buon Lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
le consigliamo vivamente di proseguire il flusso delle consulenze precedenti invece di aprire ogni volta un argomento diverso.
E' assolutamente normale che l'iniezione forzata di un liquido all'interno di cateteri inseriti nelle alte vie urinarie possa causare un transitorio aumento di pressione all'interno del rene, percepito con il calssoco dolore acuto tipico della colica. La reale utilità di questa pratica è sinceramente discutibile (così come il "lavaggio" di tutti i cateteri), anche se ci è ben noto che sia abituale in talune situazioni assistenziali. D'ogni modo, se la cosa le provoca davvero un inutile dolore, è suo diritto discuterne con "l'operatore".

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottore,

Ho notato che la quantità di urine prodotte per "sacca notturna" è diversa, non in modo marcato ma pur sempre diversa, questo deve essere motivo di ulteriori accertamenti e/o preoccupazioni?

(ho eseguito ecografia renale di routine una settimana fa e non evidenziava alterazioni).

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la produzione di urine può variare anche in assenza di particolari problemi patologici, in base ad una numerosa serie di fattori. Tra questi, la temperatura esterna, la quantità di liquidi introdotta (anche quella compresa nei cibi), l'effetto di farmaci, le oscillazioni della pressione del sangue, eccetera. Se i valori oscillano anche vistosamente attorno ad una media diremmo che non vi sia da preoccuparsi. Può invece destare sospetto una contrazione progressiva su valori sempre più basi. Nella sua situazione, è più che auspicabile che le urine siano il più possibile diluite, questo vuol dire - se possibile - non scendere mai sotto i due litri di liquidi al giorno.

Saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,
oltre alle puntuali precisazioni del dottor piana tenga presente che i due reni sono diversi ( e come se fossero due fratelli ma non due gemelli) e non possono produrre la stessa quantità di urine
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#5]
Utente
Utente
Buongiorno Dottori,

grazie per le delucidazioni in merito al consulto precedente,
come vorrei che fosse l'ultima domanda da me posta,
ma ogni giorno vive una nuova angoscia per me e soprattutto per mia moglie.

La sera stessa aver terminato il secondo ciclo di chemioterapia (Taxolo+gemcitabina 1+8+21) ho avuto febbre protrattasi circa per sette giorni sino a raggiungere 39.9 dopodiché esclusa l'ipotesi che potesse essere dipesa dal trattamento chemioterapico è venuto fuori dall'esame delle urine una carica batterica da stafilococco aureus, ho fatto delle punture con CEFTZIDIME (non ricordo il nome)
(due al giorno per 2 giorni ed una per altri 4 giorni)
perchè sensibile all'antibiogramma eseguito, e la piressia era finalmente scomparsa, per tre giorni almeno, fino a ieri sera quando è ricomparsa a 38 gradi circa.Ultima puntura da subire è stasera.Al momento ho 36.5.

Domanda:

Un'infezione da stafilococco può secondo il Vostro autorevole pensiero ripresentarsi a distanza di tre giorni dall'ultima piressia?
Oppure non è mai scomparso ma latitava per poi ripresentarsi?
O magari essendo uscito di casa (finalmente!) ed aver sostituito i cateteri possa dipendere da questo?

Ho sempre scritto (o almeno provato) in modo conciso, quest'oggi no, riconosco molta confusione, chiedo scusa.



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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
dalla sua descrizione non è ben chiaro se e quando lei abbia sostituito i tutori delle stomie, poiché quello è ovviamente un momento ad elevato rischio di generalizzazione di una infezione urinaria latente. Nel suo caso, come abbiamo già avuto modo di dire, non è possibile mantenere le urine sterili, quindi non resata che limitare i danni. Immaginiamo che le facciano già prendere degli antibiotici a cavallo della manovra di sostituzione.

Saluti
[#7]
Utente
Utente
Egregio Dottore
non assumo antibiotici a cavallo della manovra di sostituzione,
Lei potrebbe suggerirne il principio attivo da assumere? e la quantità...?


Sembra assurdo che io non abbia un Urologo a cui possa rivolgermi vista la mia grave situazione clinica, ma è così.

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
abbia pazienza, ma nella nostra posizione non è corretto nè opportuno prescrivere direttamente alcunchè, non conoscendola personalemente, con particolare riguardo ad eventuali allergie. Peraltro, nella sua condizione, non è accettabile che lei non possa far conto su di un urologo di riferimento. D'ogni modo, è diffusissima abitudine di far assumere ai pazienti uno dei più comuni antibiotici in compresse per i 3 giorni a cavallo della sostituzione di qualsiasi catetere o protesi. Si tratta di un un provvedimento totalmente empirico, ma in grado di evitare certamente una certa quota di infezioni.

Saluti