Cistite, prostatite o sclerosi del collo vescicale
Buongiorno dottori,
ho quasi 31 anni e da più di un anno ho problemi durante la minzione (difficoltà ad iniziare, interruzioni specialmente al mattino, giocciolio, senso di non svuotamento, talvolta bruciore e necessità di urinare la notte. Ultimamente talvolta dolore nel basso ventre e al testicolo sinistro).
Segnalo che soffro di colon irritabile.
Da dicembre 2011 ad oggi ho consultato sia il medico di base che degli specialisti ottenendo differenti diagnosi.
Il primo è stato il mio medico di base che, a Gennaio 2012, dopo l'ecografia addome inferiore (negativa) ha diagnosticato CISTITE curata con RILATEN.
Dopo un primo miglioramento il problema si è ripresentato più forte di prima a marzo 2012 e mi sono rivolto ad un urologo il quale, dopo esplorazione rettale digitale, ha dedotto PROSTATITE ACUTA RECIDIVANTE curata con MITTOVAL10, PERMIXON320 (per 3 mesi) e CPROXIN1000 (per 15 giorni). Dopo 3 mesi di terapia ho effettuato esame delle urine, urinocultura, esame dello sperma con antibiogramma, tutti negativi.
Perdurando i sintomi, ho consultato un altro urologo il quale ha effettuato una ECOGRAFIA TRANSRETTALE di cui riporto di seguito l'esito:
PROSTATA:
Volume: Modicamente aumentato
Configurazione: bilobare
Sviluppo: Intraloggia ed intravescicale
Volumetria dell'organo: diametro max LL 41 mm. AP 21 mm. CC 33 mm.
Peso stimato dell'organo in toto: 15+/-1gr.
Capsula: integra
Ecostruttura dell'organo: DISOMOGENEA PER LA PRESENZA AREE DI CONGESTIONE PERIURETRALE, E CALCIFICAZIONI MULTIPLE INTRAPARENCHIMALI
Note di congestione periuretrale: intensa
Vescicole seminali: MODICAMENTE ECTASICHE BILATERALMENTE
Vescica: NON BEN DISTESA"
Mi ha prescritto 3 tamponi uretrali:
tapone uretrale per ricerca microplasma --> negativo
tampone uretrale per ricerca clamidia --> negativo
tampone uretrale per ricerca batteri con antibiogramma --> POSITIVO per enterococcus faecalis
La terapia è stata AMPLITAL (7 giorni, 2 al dì), BIOFLORIN (ogni mese 5 gg). Al termine ho ripetuto il tampone che è risultato negativo.
Da allora sono stato bene sino a Febbraio 2013 da quando ho iniziato ad avvertire nuovamente i sintomi descritti sopra. Avendo intanto cambiato città per lavoro mi sono rivolto ad un altro specialista il quale, dopo l'esplorazione rettale digitale (negativa) ed una uroflussimetria, ha diagnosticato SCLEROSI DEL COLLO VESCICALE.
Questa l'uroflussimetria:
"Max Flow Rate: 17,8 ml/s
Voided Volume: 696 ml
Voiding Time: 83 s
Flow Time: 82 s
Average Flow Rate: 8,5 ml/s
Time to Max Flow: 38 s"
La terapia adottata (iniziata il 9 marzo) è UROREC 4mg una volta al giorno dopo cena.Sintomi quali la difficoltà ad iniziare, interruzione, senso di non svuotamento e dolore sembrano migliorare. Perdurano il gocciolio, talvolta la necessità di urinare di notte. Sto, però, riscontrando gli effetti collaterali: eiaculazione retrograda, diarrea, naso che cola, capogiri.
Dovrei effettuare altri esami o continuare a prendere questa pillola con tutti questi effetti?
Grazie
ho quasi 31 anni e da più di un anno ho problemi durante la minzione (difficoltà ad iniziare, interruzioni specialmente al mattino, giocciolio, senso di non svuotamento, talvolta bruciore e necessità di urinare la notte. Ultimamente talvolta dolore nel basso ventre e al testicolo sinistro).
Segnalo che soffro di colon irritabile.
Da dicembre 2011 ad oggi ho consultato sia il medico di base che degli specialisti ottenendo differenti diagnosi.
Il primo è stato il mio medico di base che, a Gennaio 2012, dopo l'ecografia addome inferiore (negativa) ha diagnosticato CISTITE curata con RILATEN.
Dopo un primo miglioramento il problema si è ripresentato più forte di prima a marzo 2012 e mi sono rivolto ad un urologo il quale, dopo esplorazione rettale digitale, ha dedotto PROSTATITE ACUTA RECIDIVANTE curata con MITTOVAL10, PERMIXON320 (per 3 mesi) e CPROXIN1000 (per 15 giorni). Dopo 3 mesi di terapia ho effettuato esame delle urine, urinocultura, esame dello sperma con antibiogramma, tutti negativi.
Perdurando i sintomi, ho consultato un altro urologo il quale ha effettuato una ECOGRAFIA TRANSRETTALE di cui riporto di seguito l'esito:
PROSTATA:
Volume: Modicamente aumentato
Configurazione: bilobare
Sviluppo: Intraloggia ed intravescicale
Volumetria dell'organo: diametro max LL 41 mm. AP 21 mm. CC 33 mm.
Peso stimato dell'organo in toto: 15+/-1gr.
Capsula: integra
Ecostruttura dell'organo: DISOMOGENEA PER LA PRESENZA AREE DI CONGESTIONE PERIURETRALE, E CALCIFICAZIONI MULTIPLE INTRAPARENCHIMALI
Note di congestione periuretrale: intensa
Vescicole seminali: MODICAMENTE ECTASICHE BILATERALMENTE
Vescica: NON BEN DISTESA"
Mi ha prescritto 3 tamponi uretrali:
tapone uretrale per ricerca microplasma --> negativo
tampone uretrale per ricerca clamidia --> negativo
tampone uretrale per ricerca batteri con antibiogramma --> POSITIVO per enterococcus faecalis
La terapia è stata AMPLITAL (7 giorni, 2 al dì), BIOFLORIN (ogni mese 5 gg). Al termine ho ripetuto il tampone che è risultato negativo.
Da allora sono stato bene sino a Febbraio 2013 da quando ho iniziato ad avvertire nuovamente i sintomi descritti sopra. Avendo intanto cambiato città per lavoro mi sono rivolto ad un altro specialista il quale, dopo l'esplorazione rettale digitale (negativa) ed una uroflussimetria, ha diagnosticato SCLEROSI DEL COLLO VESCICALE.
Questa l'uroflussimetria:
"Max Flow Rate: 17,8 ml/s
Voided Volume: 696 ml
Voiding Time: 83 s
Flow Time: 82 s
Average Flow Rate: 8,5 ml/s
Time to Max Flow: 38 s"
La terapia adottata (iniziata il 9 marzo) è UROREC 4mg una volta al giorno dopo cena.Sintomi quali la difficoltà ad iniziare, interruzione, senso di non svuotamento e dolore sembrano migliorare. Perdurano il gocciolio, talvolta la necessità di urinare di notte. Sto, però, riscontrando gli effetti collaterali: eiaculazione retrograda, diarrea, naso che cola, capogiri.
Dovrei effettuare altri esami o continuare a prendere questa pillola con tutti questi effetti?
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
la discontinuità dei sintomi, la transitoria efficacia delle terapie adottate ed una flussometria non pessima (17 ml/sec) ci farebbe propendere maggiormente per un'origine infiammatoria del disturbo, piuttosto che su una malattia del collo vescicale. A sostegno di questa ipotesi, peraltro suggestiva, si renderebbero necessarie altre indagini, come una endoscopia ma soprattutto una indagine video-radio-urodinamica. Questa ultima è indispensabile a definire una diagnosi che, se confermata, potrebbe portare ad indicazioni ad un intervento, piuttosto che alla prosecuzione di questa terapia, che pure le sta dando qualche effetto collaterale sgradevole.
Saluti
la discontinuità dei sintomi, la transitoria efficacia delle terapie adottate ed una flussometria non pessima (17 ml/sec) ci farebbe propendere maggiormente per un'origine infiammatoria del disturbo, piuttosto che su una malattia del collo vescicale. A sostegno di questa ipotesi, peraltro suggestiva, si renderebbero necessarie altre indagini, come una endoscopia ma soprattutto una indagine video-radio-urodinamica. Questa ultima è indispensabile a definire una diagnosi che, se confermata, potrebbe portare ad indicazioni ad un intervento, piuttosto che alla prosecuzione di questa terapia, che pure le sta dando qualche effetto collaterale sgradevole.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la sua risposta, Dott. Piana.
Quindi dovrei sottopormi ad una uretrocistoscopia o ad una uretrocistografia?
Per l'uroflussimetria, parlando con il mio urologo, mi era sembrato di capire che il valore riscontrato non era compatibile con la mia età ma con quella di un paziente di almeno 20 anni più vecchio.
Abbiamo anche provato a ripetere l'uroflussimetria che poteva essere falsata da un eccessivo contenuto di urina (quasi 700 ml) bevendo di meno (circa 1l) prima del nuovo esame ma, in quell'occasione, non sono riuscito ad urinare. Sono un tipo piuttosto emotivo e sapevo che bevendo meno avrei avuto difficoltà per questo la prima volta avevo bevuto fino a quando non ho avvertito uno stimolo impellente (quasi 2l).
Come ha notato anche Lei, gli effetti collaterali sono piuttosto sgradevoli, soprattutto il senso di vertigini che ogni tanto avverto e che in questi giorni mi sta trattenendo dal guidare (per lavoro ne ho necessità).
Sono anche preoccupato per l'eiaculazione retrograda anche se il foglietto illustrativo dice che "tale effetto è reversibile entro pochi giorni dall’interruzione del trattamento". Con la mia ragazza attualmente non stiamo cercando di avere figli ma non vorrei che la terapia potesse pregiudicare in futuro questa possibilità.
A tal proposito vorrei anche chiederle se l'intervento può pregiudicare definitivamente la possibilità di avere figli rendendo definitiva l'eiaculazione retrograda.
Grazie
Quindi dovrei sottopormi ad una uretrocistoscopia o ad una uretrocistografia?
Per l'uroflussimetria, parlando con il mio urologo, mi era sembrato di capire che il valore riscontrato non era compatibile con la mia età ma con quella di un paziente di almeno 20 anni più vecchio.
Abbiamo anche provato a ripetere l'uroflussimetria che poteva essere falsata da un eccessivo contenuto di urina (quasi 700 ml) bevendo di meno (circa 1l) prima del nuovo esame ma, in quell'occasione, non sono riuscito ad urinare. Sono un tipo piuttosto emotivo e sapevo che bevendo meno avrei avuto difficoltà per questo la prima volta avevo bevuto fino a quando non ho avvertito uno stimolo impellente (quasi 2l).
Come ha notato anche Lei, gli effetti collaterali sono piuttosto sgradevoli, soprattutto il senso di vertigini che ogni tanto avverto e che in questi giorni mi sta trattenendo dal guidare (per lavoro ne ho necessità).
Sono anche preoccupato per l'eiaculazione retrograda anche se il foglietto illustrativo dice che "tale effetto è reversibile entro pochi giorni dall’interruzione del trattamento". Con la mia ragazza attualmente non stiamo cercando di avere figli ma non vorrei che la terapia potesse pregiudicare in futuro questa possibilità.
A tal proposito vorrei anche chiederle se l'intervento può pregiudicare definitivamente la possibilità di avere figli rendendo definitiva l'eiaculazione retrograda.
Grazie
[#3]
Gentile Signore,
le possiamo assicurare che l'ejaculazione retrograda come effetto secondario dell'assunzione di farmaci alfa-litici (come la silodosina che lei sa assumendo) è assolutamente reversibile. Ovviamente non così per gli effetti di un eventuale intervento endoscopico sul collo vecicale. Propio per questo motivo, alla sua età le indicazioni devono essere poste con estrema attenzione, e - di fatto - solo in situazioni estreme. D'ogni modo, come già le abbiamo detto, la diagnosi deve essere assolutamente oggettivata sia dal punto di vista endoscopico che funzionale, con l'esecuzione di una uretro-cistoscopia in anestesia ed una indagine video-radio-urodinamica. Ogni altro approccio è da ritenersi assolutamente empirico.
Saluti
le possiamo assicurare che l'ejaculazione retrograda come effetto secondario dell'assunzione di farmaci alfa-litici (come la silodosina che lei sa assumendo) è assolutamente reversibile. Ovviamente non così per gli effetti di un eventuale intervento endoscopico sul collo vecicale. Propio per questo motivo, alla sua età le indicazioni devono essere poste con estrema attenzione, e - di fatto - solo in situazioni estreme. D'ogni modo, come già le abbiamo detto, la diagnosi deve essere assolutamente oggettivata sia dal punto di vista endoscopico che funzionale, con l'esecuzione di una uretro-cistoscopia in anestesia ed una indagine video-radio-urodinamica. Ogni altro approccio è da ritenersi assolutamente empirico.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 16/03/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.