Prostatiti ripetute
Gentile Dott.
Ho 64 anni, sono in pensione, non bevo alcolici, se non casualmente mezzo bicchiere di vino rosso, non fumo, la mia alimentazione è priva di grassi animali ,uso solo olio extravergine di oliva,niente pepe o peperoncino,pochissimo sale,molta verdura e frutta,molta acqua nell’arco della giornata , unico eccesso un caffè al giorno,non sono diabetico, ma bradicardico.
Sono affetto da ipertrofia prostatica e dall’ultima ecografia (febbraio 2013) la mia prostata ha le dimensioni di 5 cm di diametro con un PSA di 3,2.
Il mio urologo, che mi segue ormai da quasi 15 anni, mi prescrive annualmente una terapia di tre mesi (in primavera e in autunno) con il Permixon.
Il mio primo episodio di prostatite è avvenuto all’età di 45-46 anni e fino a qualche anno fa (57-58 anni) non o avuto grossi problemi se non quello di avere un getto più ridotto e di minor potenza e il bisogno improvviso nella minzione.
Da 6-7 anni si manifestano delle prostatiti (una ogni anno) nei periodi di fine estate con improvviso dolore e bruciore nella minzione, febbre alta, 39-40°e al primo insorgere dei sintomi assumo subito l’antibiotico Ciproxin 500 ( 2 volte al di) ,Topster supposte, Tachipirina, come da prescrizione del mio urologo.
La febbre ha una durata di 2-3 gg. circa ma nei giorni successivi i problemi e i dolori all’apparato urinario aumentano, la minzione diventa sempre più difficoltosa e dolorosa fino a ridursi al gocciolamento, impossibilità di evacuare per alcuni giorni a causa del gonfiore rettale anche con terapia adeguata allo scopo,
Tutto questo ha una durata di 3-4 gg. dalla scomparsa della febbre, dopodiché inizia una fase di miglioramento ma in modo molto lento.
Il decorso della malattia è di almeno 18-20 gg. e mi lascia in uno stato di debilitazione totale, seguito poi da una convalescenza abbastanza lunga.
Quanto ho descritto, è quanto è accaduto nell’ultima prostatite di questi giorni che, stranamente e per la prima volta, non si è manifestata in un periodo estivo e poco si discosta dagli eventi precedenti se non perché il decorso ogni volta è sempre più lungo e doloroso.
Premetto che nell’ultima visita urologica dei primi giorni di febbraio, si è evidenziato un ristagno delle urine nella vescica dopo la minzione, di conseguenza l’urologo mi ha prescritto una cura con (Benur 4 mezza compressa la sera) che avevo iniziato 15gg. prima dell’evento, associato ad assunzione di fermenti lattici (di mia iniziativa). Nel periodo di assunzione del Benur ho avuto episodi di diarrea e rinite.
Non vi sono stati eccessi alimentari di alcun genere se non il caffè giornaliero, non vi sono stati affaticamenti o stress di altro genere o comportamenti diversi di vita quotidiana se non quello di essere stato seduto al pc per più di un’ora più volte al giorno negli ultimLe mie perplessità e preoccupazioni sono queste:
• Questo tipo di antibiotico è quello giusto?
• Se è quello giusto, può con l’assunzione periodica (annuale), diventare inefficace?
• Può essere compromessa la funzionalità renale?
• Ho letto che, sia il Ciproxin sia il Benur, possono provocare infiammazioni ecc. ecc, quindi, la loro assunzione potrebbe essere una concausa nel peggioramento o nell’insorgere dell’evento?
• Quale altro stile di vita o quali rimedi o dieta posso adottare?
• Posso prendere in considerazione un intervento, anche se il mio urologo non lo ritiene opportuno?
• Sono condannato a questo tipo di soluzione?
• L’idea che in futuro debba aspettarmi, da un momento all’altro e più frequentemente, nuovi episodi di questo genere mi terrorizza.
Ho 64 anni, sono in pensione, non bevo alcolici, se non casualmente mezzo bicchiere di vino rosso, non fumo, la mia alimentazione è priva di grassi animali ,uso solo olio extravergine di oliva,niente pepe o peperoncino,pochissimo sale,molta verdura e frutta,molta acqua nell’arco della giornata , unico eccesso un caffè al giorno,non sono diabetico, ma bradicardico.
Sono affetto da ipertrofia prostatica e dall’ultima ecografia (febbraio 2013) la mia prostata ha le dimensioni di 5 cm di diametro con un PSA di 3,2.
Il mio urologo, che mi segue ormai da quasi 15 anni, mi prescrive annualmente una terapia di tre mesi (in primavera e in autunno) con il Permixon.
Il mio primo episodio di prostatite è avvenuto all’età di 45-46 anni e fino a qualche anno fa (57-58 anni) non o avuto grossi problemi se non quello di avere un getto più ridotto e di minor potenza e il bisogno improvviso nella minzione.
Da 6-7 anni si manifestano delle prostatiti (una ogni anno) nei periodi di fine estate con improvviso dolore e bruciore nella minzione, febbre alta, 39-40°e al primo insorgere dei sintomi assumo subito l’antibiotico Ciproxin 500 ( 2 volte al di) ,Topster supposte, Tachipirina, come da prescrizione del mio urologo.
La febbre ha una durata di 2-3 gg. circa ma nei giorni successivi i problemi e i dolori all’apparato urinario aumentano, la minzione diventa sempre più difficoltosa e dolorosa fino a ridursi al gocciolamento, impossibilità di evacuare per alcuni giorni a causa del gonfiore rettale anche con terapia adeguata allo scopo,
Tutto questo ha una durata di 3-4 gg. dalla scomparsa della febbre, dopodiché inizia una fase di miglioramento ma in modo molto lento.
Il decorso della malattia è di almeno 18-20 gg. e mi lascia in uno stato di debilitazione totale, seguito poi da una convalescenza abbastanza lunga.
Quanto ho descritto, è quanto è accaduto nell’ultima prostatite di questi giorni che, stranamente e per la prima volta, non si è manifestata in un periodo estivo e poco si discosta dagli eventi precedenti se non perché il decorso ogni volta è sempre più lungo e doloroso.
Premetto che nell’ultima visita urologica dei primi giorni di febbraio, si è evidenziato un ristagno delle urine nella vescica dopo la minzione, di conseguenza l’urologo mi ha prescritto una cura con (Benur 4 mezza compressa la sera) che avevo iniziato 15gg. prima dell’evento, associato ad assunzione di fermenti lattici (di mia iniziativa). Nel periodo di assunzione del Benur ho avuto episodi di diarrea e rinite.
Non vi sono stati eccessi alimentari di alcun genere se non il caffè giornaliero, non vi sono stati affaticamenti o stress di altro genere o comportamenti diversi di vita quotidiana se non quello di essere stato seduto al pc per più di un’ora più volte al giorno negli ultimLe mie perplessità e preoccupazioni sono queste:
• Questo tipo di antibiotico è quello giusto?
• Se è quello giusto, può con l’assunzione periodica (annuale), diventare inefficace?
• Può essere compromessa la funzionalità renale?
• Ho letto che, sia il Ciproxin sia il Benur, possono provocare infiammazioni ecc. ecc, quindi, la loro assunzione potrebbe essere una concausa nel peggioramento o nell’insorgere dell’evento?
• Quale altro stile di vita o quali rimedi o dieta posso adottare?
• Posso prendere in considerazione un intervento, anche se il mio urologo non lo ritiene opportuno?
• Sono condannato a questo tipo di soluzione?
• L’idea che in futuro debba aspettarmi, da un momento all’altro e più frequentemente, nuovi episodi di questo genere mi terrorizza.
[#1]
Caro signore,
personalemnet farei una stadiazione estremamente esatta del problema:
uroflussometria
carta minzionale
presenza o meno di vescica da sforzo alla ecografia.
Sulla base dei risultati poi si valuta il da farsi, poichè le prostaiti ripetute ed aggressiove possono essere sintomo di ostruzione ingravescente.
personalemnet farei una stadiazione estremamente esatta del problema:
uroflussometria
carta minzionale
presenza o meno di vescica da sforzo alla ecografia.
Sulla base dei risultati poi si valuta il da farsi, poichè le prostaiti ripetute ed aggressiove possono essere sintomo di ostruzione ingravescente.
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la tempestiva risposta, ma cosa intende con "ostruzione ingravescente"? Ho già fatto l'uroflussometria e non va bene, ho fatto l'uroscopia, la biopsia e l'ecografia . Da tutte queste analisi è risultato che ho un'ipertrofia prostatica benigna, il flusso delle urine è ridotto e ho un residuo minzionale. La prostata misura 5 cm con numerose calcificazioni.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 11/03/2013.
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La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.