Tumore vescica

Buongiorno. Mio padre, 82 anni portati bene, a fine ottobre 2012 viene sottoposto a TURBT, a seguito di ematuria e cistosocpia,che evdienzia una nepolasia di circa 3 cm della parete posteriore. L'istologico dà l'esito T1 G2. Muscolare porpria indenne. Tuttavia non è possibile effettuare la chiemioprofilassi, in quanto l'urinocoltura evdienza postivo a Klebisbella penumoniae, molto resistente. Ci vogliono quasi tre mesi per debellarla. Al controllo di cistoscopia, dopo quasi tre mesi dall'intervento, risulta una piccola neoplasia inferiore a 1cm che interessa l'emiparete sinistra. Viene eseguita TURBT a metà febbraio 2013. Solo che l'esito istilogico è il seguente: "Carcinoma a cellule transizionali eso-endofitico invasivo nella muscolare propria p T2 - G3. Il protocollo prevede cistectomia. Tuttavia, detto interevnto viene sconsigliato, sia perché l'ecocardiogramma da una F.E. 45%, sia perché pace-maker dipendente da circa quattro anni, sia perché mio padre è bronchitico cronico, nonché con una lieve insufficienza renale.
Ciò dettto, mi permetto di chiedere: come poter affronatre al meglio detta situazione (escludendo l'inetervento di cistectomia)? che evoluzione (in termini di tempo) può avere tale carcinoma? Concretamente, cosa ci dice l'ultimo istologico: ci sono metastasi? Infine, può essere, come sperato anche dal chirurgo che ha operato mio padre, che con la resecatura (effettuata pochissimo tempo dopo la prima) della neoplasia (di piccole dimensioni), poiché effettuata in profondità per quanto possibile, sia stata asportata del tutto e che in realtà potrebbe non esserci più? Grazie anticipatamente a chi vorrà dedicarmi la sua preziosa disposnibilità e professionalità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
comprendiamo bene la situazione e soprattutto le giustissime rèmore nell'eseguire un intervento chirugico senz'altro di notevole impegno. Nonostante il risultato dell'ultimo esame istologico, trattandosi di una lesione molto limitata vi è la reale possibilità che il trattamento possa essere stato completo. Senz'altro la situazione dovrebbe essere ulteriormente studiata con una TAC, proprio per escludere un interessamento extra-vescicale, peraltro poco probabile. Ma soprattutto sarà decisivo il prossimo controllo endoscopico a tempi abbastanza brevi, durante il quale verranno eseguite ulteriori biopsie. Le indicazioni ad una chemioterapia locale con instillazioni dipende molto dalle scelte dei nostri Colleghi curanti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Stim.mo dott. Piana,
Grazie di cuore per la sua chiara e celere risposta. Mi permetta di chiederle se, secondo lei (premettendo che non sono medico e che quindi possa anche dire una baggianata) può servire a qualcosa effettuare una ecografia della vescica al fine di valutare l'infiltrazione del carcinoma? Inotre, può essere vero che, data l'avanzata età, il carcinoma progredisca più lentamente? Infine, che significato ha il referto istologico, ed in particolare "Carcinoma a cellule transizionali eso-endofitico".
Grazie anticipatamente per la sua cortese disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la TAC è senz'altro l'indagine più affidabile per valutare la situazione.
Oltre una certa età, generalmente tutti i tumori hanno un atteggiamento meno aggressivo per quanto riguarda la sopravvivenza, ma possono comunque causare complicazioni locali, come sanguinamento, ecc.
La descrizione sintetizza il comportamento del tumore a livello microscopico, che si esende sia verso la cavità vescicale che verso la parete e la sua componente muscolare (detrusore). Per questo motivo il tumore è classificato come T2.

Saluti
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Utente
Utente
Grazie tante, ancora. Dimenticavo di dire che a novembre 2012, poco tempo dopo la prima TURBT, mio padre veniva sottoposto a TAC con liquido di contrasto, dalla quale non risultava un interesamento extravescicale. A questo punto sarà il caso di riepterla.
Grazie, ancora.