Prostatite che non se ne va. Sono in viaggio all'estero.

Buon giorno,
"cercherò" di essere breve e conciso.
2 mesi fa in Indonesia ho avuto prima influenza e poi sono stato molto male di stomaco. Erano i giorni in cui c'è stata l'alluvione a Jakarta e forse l'acqua era contaminata.
Non credo ciò abbia connessione diretta con il mio problema, ma è solo per dire che venivo da quasi due settimane di malanni.
Appena ripresomi, mi sentivo come un leone e stupidamente ho avuto un rapporto NON protetto con una ragazza.
Qualche giorno dopo ho iniziato a sentire fastidio uretrale, minzione frequente.
Subito ho pensato alla Clamidia che avevo avuto 4 anni fa.
Ho contattato la ragazza con cui avevo avutto il rapporto sessuale e mi ha informato di soffrire di endometriosi, ma che a dire del sue medico non ha la Clamidia.

La volta scorsa quando avevo avuto la Clamidia avevo avuto sopratutto problemi e fastidi all'uretra. Questa volta invece il fastidio è esteso a tutta la parte fino all'ano, compreso la prostata.
La pressione della minzione risulta minore e l'erezione è meno forte e dura meno, fastidio e problema a me fino ad ora sconosciuto.
Ho quindi preso CIPROFLOAXIN 2 volte al dì per 5 giorni.

Sembrava andare meglio, ma poi i fastidi sono tornati. Ho quindi deciso di andare da un medico. Proprio quel giorno abbiamo trovato macchiette sulle mutande (sintomo della Clamidia) e infatti il medico ha subito esclamato "ah Clamidia".

Quindi iniezione di 1g Ceftriaxone intramuscolare molto dolorosa e doxicillina 2 volte al dì per 12 giorni. Ancora una volta sembrava meglio, ma poi di nuovo i solito fastidio. Pesantezza ai testicoli, pesantezza e sentore di gonfiore alla prostata, bruciore anale e leggere emorroidi, di cui normlamente non soffro.

Nel frattempo ho continuato a viaggiare anche se a tappe brevi.
Ho avuto leggeri problemi di allergia (che di solito non ho) e una congiuntivite curata velocemente, ma solo dopo l'uso di gocce antibiotiche.

Non credo che tutto ciò sia connesso, ma è un modo per dare l'idea della situazione.
In viaggio da diversi mesi, clima caldo umido, debolezza, e infiammazione.

Nel frattempo sono arrivato nelle Filippine. I problemi tornano e si riacutizzano non appena finisco i 12 giorni di doxicillina (il medico mi aveva detto almeno 7 giorni).
Torno da un altro medico.
Azomitricina 1g e mi viene prescritto Metranidazole da 500 mg 3 volte al dì per 7 giorni (causa problemi di stomaco mi fermerò a 5 giorni).
Dopo 3 giorni torno dal medico e faccio test urine e sangue. Se capisco bene Pus cells/HPF è a 2-4 e ciò confermerebbe che c'è un infiammazione.
La Dottoressa aggiunge alle medicine che già prendo:
Clindamycin 3 volte al dì per 7 giorni e Mefenaminc Acid (3 pillole in un giorno), ma a quel punto il mio stomaco si ribella. Interrompo tutto! Visto i problemi e la stanchezza decido di interrompere il viaggio. Tra 1 sett. torno a casa. Domanda. Che fare nel frattempo? Prendere altre medicine o aspettare il rientro in Italia? GRAZIE
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
senz'altro nell'ultimo periodo lei è stato bombardato di antibiotici in modo assolutamente indiscriminato e sempre empirico, quindi mai documentato da opportune indagini microbiologiche. Le raccomandiamo quindi, in particolare in assenza di febbre, di non assumere per ora altri farmaci, se non eventualmente degli anti-infiammatori.
Al suo ritorino in Italia contatti il suo urologo di riferimento.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dott. Piana,

la ringrazio per essersi preso il tempo di leggere il mio lungo resoconto e per la rapida risposta.
Non ho febbre, salvo complicazioni aspetterò fino al rientro a casa per indagini microbiologiche ed evtl. cure.
Grazie!

Cordialmente :)

[#3]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buon giorno,

dopo avere finito la cura con Metronidazole i sintomi sono quasi spariti.
Nel frattempo sono rimpatriato e ho avuto modo di fare il tampone uretrale.
I sintomi molto accentuati sono spariti. Ho ancora una certa sensibilità nella zona in questione e raramente un leggero formicolio ai testicoli. La sensazione è che la parte vada sfiammandosi.
Anche a me, così come confermato dal medico dell'ospedale, pare ovvio che dopo un infezione di quasi 2 mesi ci voglia del tempo ad una parte così delicata del corpo per riprendersi.

Mi è stato consigliato di rivolgermi ad un urologo in caso di ulteriori problemi.

I test (sangue e tampone uretrale negativi).

Oggi ho ritirato i risultati dei test e una volta tornato a casa mi è sorto un dubbio, che avrò modo di chiarire domani chiamando l'ospedale:

Coltura da apparato genito-urinario / Tampone Uretrale / Esame Coltura:

PER BATTERI discreto sviluppo di streptococchi alfa-emolitici
singole colonie di strafilococchi coagulasi negativi

PER LIEVITI Negativo


Visto e considerato che il medico all'ospedale mi ha detto che tutti i test sono risultati negativi e di aspettare prima di rivolgermi ad un urologo, in quanto è normale che permanga una certa sensibilità per un certo periodo nella zona interessata, suppongo che la presenza di batteri sia una cosa normalissima.

Visto la sua gentile risposta al mio primo messaggio ho voluto scrivere ancora per farle sapere come è andata a finire (spero sia finita per sta volta) e perchè credo sia utile anche ad altri che leggeranno il post. Spesso infatti, purtroppo, in molti scrivono quando hanno il problema e poi si dimenticano di raccontare la fine della storia.

Cordialmente!

[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la ringraziamo dlle sue precisazioni. I batteri riscontrati sono pressochè di certo riferibili a contaminazione, non possono essere causa dei disturbi passati o dei minimi residui ancora presenti. Le consigliamo comunque una valutazione diretta da parte di un nostro Collega specialista in urologia per sintetizzare quanto avvenuto e programmare eventuali controlli futuri

Saluti
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