Intervento su stenosi uretrale
Gentili dottori,
dopo un anno circa di analisi, visite, esami e controesami, si è finalmente giunti ad una diagnosi del mio problema, che proverò a spiegarvi e vi chiedo scusa se utilizzerò un linguaggio non propriamente adeguato.
Ho due restringimenti: uno sul collo vescicale, e questo secondo il mio urologo e secondo anche il mio medico curante dovrò tenermelo, vista la mia età (25 anni), per evitare di subire con un eventuale intervento una eiaculazione retrograda; ci limiteremo a tenerlo sotto controllo.
Per quanto riguarda il secondo invece, si parla di una "stenosi stretta del tratto membranoso e prostatico distale dell'uretra". Qui il mio urologo sostiene di dover agire cosi: un primo intervento in endoscopia dove verrà dilatato il restringimento; successivamente se dovesse verificarsi nuovamente il restringimento, passare ad un secondo intervento dove si taglia la parte del restringimento e si congiungono le restanti (ripeto, scusate il linguaggio non professionale).
Tuttavia, il mio medico curante mi ha consigliato di tener conto di ciò che il mio urologo mi ha detto, ma al tempo stesso di sentire il parere di altri urologi, specializzati per il tratto uretrale, perchè ci possono essere metodi alternativi di intervento sulla mia problematica (come mi accennava, ma giusto per farmi un esempio, allo stent...credo si chiamasse cosi). Mi ha quindi vivamente consigliato di mettermi in contatto con qualche specialista dei più grossi centri in Italia per l'urologia, come ad esempio Sondrio e Verona.
Io sono dalle parti di Lecce. Ora scrivo qua sia perchè mi interessa sapere cosa ne pensate voi dottori di medicitalia, sia per ricevere delle indicazioni su degli specialisti (che magari ricevono dalle mia parti o in Puglia in generale), perchè intendono attenermi al consiglio del mio medico curante; sentire un altro parere non mi fa male, e se dovessero confermarmi il procedimento sostenuto dal mio urologo, andrei a fare l'intervento più tranquillo. Ricordo la mia età: 25 anni.
Spero che possiate darmi indicazioni utili. Grazie.
dopo un anno circa di analisi, visite, esami e controesami, si è finalmente giunti ad una diagnosi del mio problema, che proverò a spiegarvi e vi chiedo scusa se utilizzerò un linguaggio non propriamente adeguato.
Ho due restringimenti: uno sul collo vescicale, e questo secondo il mio urologo e secondo anche il mio medico curante dovrò tenermelo, vista la mia età (25 anni), per evitare di subire con un eventuale intervento una eiaculazione retrograda; ci limiteremo a tenerlo sotto controllo.
Per quanto riguarda il secondo invece, si parla di una "stenosi stretta del tratto membranoso e prostatico distale dell'uretra". Qui il mio urologo sostiene di dover agire cosi: un primo intervento in endoscopia dove verrà dilatato il restringimento; successivamente se dovesse verificarsi nuovamente il restringimento, passare ad un secondo intervento dove si taglia la parte del restringimento e si congiungono le restanti (ripeto, scusate il linguaggio non professionale).
Tuttavia, il mio medico curante mi ha consigliato di tener conto di ciò che il mio urologo mi ha detto, ma al tempo stesso di sentire il parere di altri urologi, specializzati per il tratto uretrale, perchè ci possono essere metodi alternativi di intervento sulla mia problematica (come mi accennava, ma giusto per farmi un esempio, allo stent...credo si chiamasse cosi). Mi ha quindi vivamente consigliato di mettermi in contatto con qualche specialista dei più grossi centri in Italia per l'urologia, come ad esempio Sondrio e Verona.
Io sono dalle parti di Lecce. Ora scrivo qua sia perchè mi interessa sapere cosa ne pensate voi dottori di medicitalia, sia per ricevere delle indicazioni su degli specialisti (che magari ricevono dalle mia parti o in Puglia in generale), perchè intendono attenermi al consiglio del mio medico curante; sentire un altro parere non mi fa male, e se dovessero confermarmi il procedimento sostenuto dal mio urologo, andrei a fare l'intervento più tranquillo. Ricordo la mia età: 25 anni.
Spero che possiate darmi indicazioni utili. Grazie.
[#1]
Gentile lettore,
la sua situazione clinica è particolare e complessa ma se il suo urologo ha posto questa diagnosi, e questa è corretta, le successive indicazioni terapeutiche sono condivisibili.
Se vuole poi sentire un altro uretrologo, così si chiamano gli urologi che si occupano di tale distretto anatomico, non è questa la sede per una tale informazione così particolare e non di interesse generale ma in altre sezioni del nostro sito può eventualmente trovare l'informazione chiesta.
Cordiali saluti.
la sua situazione clinica è particolare e complessa ma se il suo urologo ha posto questa diagnosi, e questa è corretta, le successive indicazioni terapeutiche sono condivisibili.
Se vuole poi sentire un altro uretrologo, così si chiamano gli urologi che si occupano di tale distretto anatomico, non è questa la sede per una tale informazione così particolare e non di interesse generale ma in altre sezioni del nostro sito può eventualmente trovare l'informazione chiesta.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 07/03/2013.
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