Malattie trasmesse sessualmente

Salve, ho 48 anni ed in seguito a rapporti occasionali esclusivamente orali non protetti, verso fine Gennaio ho iniziato ad avere perdite di liquido trasparente dal pene, meato arrossato, prurito alla punta del glande , "pesantezza" inguinale ed occhiaie profonde. Il medico mi ha prescritto una cura a base di Claritromicina per sette giorni che ho terminato il 10/02. I sintomi si sono alleviati ma sono rimasti. Purtroppo la mia ansia e paura ( io svengo anche di fronte ad un prelievo di sangue ) non mi ha permesso di fare il tampone uretrale come giustamente indicato dal mio medico e mi ha spinto all'acquisto, previo consulto medico on-line, di 2 Cefixima 200mg + 2 Azitromicina 500mg in un'unica assunzione avvenuta la sera del 18/02. La situazione è migliorata molto nei 2-3 giorni successivi ma poi sono subentrati dolori ai testicoli, a volte al sinistro ed altre al destro, dolori interno cosce ed al pene, occhiaie sempre evidenti. Il 28/02 ho fornito i campioni per l'esame del liquido seminale con ricerca di batteri comuni e Nesseria Gonorrea con esito negativo ed esame urine con ricerca di Clamydia con esito negativo. Ad oggi i dolori testicolari ed al pene si sono ulteriormente attenuati ma permangono così come le occhiaie che sono invece sempre evidenti. Sono molto preoccupato e non so più cosa fare. E' possibile che i batteri non siano stati eradicati ovvero che gli esami svolti non siano completamente affidabili? Potrebbe essere sopraggiunta un'infiammazione o che altro? Grazie in anticipo per le Vs. professionali e preziose risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signore,
la sua correlazione dei sintomi con le "occhiaie" ci pare piuttosto bizzarra ... diremmo che questo sia un elemento meramente "estetico" di cui non tenere alcun conto! La scomparsa della secrezione attiva dall'uretra dovrebbe essere segno di un buon risultato della terapia antibiotica, così come la negatività degli accertamenti eseguiti. L'indagine più corretta nella valutazione delle uretriti resta comunque il tampone uretrale, ma forse non vale la pena di farla svenire ... solo per questo. I lievi disturbi residui che ci riferisce sono di difficile interpretazione e possono essere di molto amplificati da condizionamenti emotivi, sovente presenti in questi casi di malattie sessualemente trasmesse. Riteniamo comunque opportuna una valutazione specialistica diretta.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la cortese risposta ma la mia situazione non sta più migliorando ed ho frequenti "attacchi" di dolore al pene ed ai testicoli. Penso che la malattia non sia stata debellata...Lei cosa ne pensa? A quale specialista è più corretto rivolgersi per un'efficace terapia? Venereologo, urologo, andrologo....
Grazie ancora per la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Gentile Signore,
senz'altro l'urologo è lo specialista più competente ad interpretare i suoi disturbi e consigliarle gli accertamenti e le eventuali cure più opportune.

Saluti