Prostatite ragade emorroidi -interazioni consigli
Buongiorno,
Vi sottopongo informazioni dettagliate riguardo a due problemi dei quali soffro e che potrebbero essere correlati. Mi scuso in anticipo per l'esposizione forse un pò lunga però non sono riuscita a riassumerla più di così.
Ho 43 anni e dal 2001 sofro di una fastidiosa Prostatite Cronica caratterizzata principalmente da dolore e senso di pressione/compressione sovrapubica più o meno forte (a volte i dolori sono molto forti a volte blandi) ed occasionale bruciore ed indolenzimento al pene e senso di peso nella zona fra i testicoli e l'ano. Non ho necessità di alzarmi la notte per urinare, ed ho uno stimolo aumentato e qualche problema di minzione ritardata e indolenzimento/bruciore dopo una eiaculazione di solito solo nei momenti in cui i fastidi si fanno sentire in maniera più consistente. Se per qualsivoglia motivo mi aumenta la pressione o la tensione nella parte bassa dell'addome ( movimento brusco con interessamento dei muscoli addominali, corsa prolungata sul tapis-roulant, ecc.)quasi sempre i dolori aumentano o ricominciano.
Fino al 2003 tutti gli esami colturali eseguiti a Firenze diedero risultati negativi, ad ogni modo venni sottoposto a due cicli di Ciproxin 500 + antinfiammatori.
Neel'Aprile 2003 un urologo di un ospedale di Pisa mi sottopose al test di Meares-Stamey con massaggio prostatico dal quale risultarono Streptococcus Agalactiae ed Enterococcus Faecalis trattati con Ciproxin 500 2 volte al giorno (10 g.), Mesulid Fast e Permixon 320 (1 mese). Un nuovo test in Giugno riscontrò solo lo Streptococcus curato con Augmentin (20 g.) + Mesulid e Permixon. I fastidi non scomparvero ma la situazione migliorò.
1° semestre 2004 2 cicli di Ciproxin 500 + antinfiammatori a causa di un riacutizzarsi del problema. Novembre 2004 test di Meares a Pisa con riscontro di Streptococco en Enterococco- terapia con Ciproxin (20 g.) + Mesulid Fast + Serpens 320.
Febbraio 2005 fastidi e dolori ancora presenti - esame colturale del liquido seminale presso un ospedale di Firenze Firenze negativo. Marzo 2005 presso l'ospedale di Pisa ricerca Chlamydia Immunofluorescenza Diretta negativo, Striscio Uretrale e Tampone Completo con riscontro di Enterococcus (esami eseguiti in clinica dermatologica) - terapia con Levoxacin 500 (20 g.)+ Nimesulene supposte + Serpens 320.
Dopo alcuni mesi i fastidi si sono ripresentati ma non ho eseguito altri test. Mi sono rivolto ad un nuovo urologo a Firenze per avere un altro parere anche perchè mi ero imbottito di antibiotici (il medico di famiglia mi disse che a lungo andare continui cicli avrebbero potuto causare danni al fegato ed altri problemi) senza risultati duraturi o soddisfacenti. L'urologo che mi segue al momento mi ha detto che il mio problema non dipende dalla presenza o meno di batteri e che normalmente una prostatite batterica importante dà febbre alta (assente nel mio caso), quindi non sarei stato curato nella maniera adeguata; mi disse cheè necessario "sgonfiare " e decontrarre la prostata e mi diede una cura prima di Permixon e poi di Prostide x 2 mesi (antinfiammatori da usare sporadicamente) ed ha aggiunto che in caso non si ottengano risultati soddisfacenti sarebbe opportuno usare la termoterapia portando calore all'interno mediante un catetere.
Dopo un mese di cura non ho notato alcun miglioramento comunque contnuo la cura.
Quando uso il Dilatan per una ragade (esposto brevemente più avanti) a volte avverto una sensazione temporanea di sollievo alla prostata.
Una recente ecogafia transrettale e del basso addome ha evidenziato:
1)Vescica ben distesa con pareti regolari e contenuto ecoprivo
2)Getto uretrale bilaterale regolare
3)Residuo post-minzionale assente
4)Diametri prostat: trasv. 4,8 cm. - long. 3 cm. - AP 2,4 cm.
5)Adenoma centrale mm. 2,5 x 2 ben clivato dalla porzione periferica
6)Non alterazioni ecostrutturali a carattere focale in sede periferica
7)Vescicole seminali normodistese e simmetriche
2a PARTE DELL'ESPOSIZIONE DEI PROBLEMI
In concomitanza ho sofferto di una ragade anale piccola ma dolorosa con sanguinamento pressochè assente (trattata più volte con Dilatan e antinfiammatori) e mi hanno diagnosticato 2 piccole emorroidi interne (trattate con antinfiammatori e preparazione H). All'ultima visita la ragade era guarita ma le emorroidi ancora presenti (la ragade era guarita in passato ma si era riformata). I fastidi principali che mi hanno dato sono indolenzimento e senso di gonfiore e peso nell'ano oltre a tensione forte e dolore alla muscolatura intorno a ed all'interno dell'ano ed occasionale difficoltà ad evacuare quando le emorroidi si gonfiano. Ho notato inoltre che quando mi dedico ad attività fisiche nelle quali la muscolatura delle gambe ed in particolar modo dei glutei viene abbastanza sollecitata risento di un aumento o di un ritorno dei sintomi sopra descritti - in concomitanza quasi sempre mi ricomincia o aumenta il dolore alla prostata.
Il medico che mi segue per la ragade e le emorroidi mi disse sia nella prima visita che in quelle successive, che non erano di portata tale da giustificare un intervento che però se non si riuscivano a risolvere del tutto i problemi alla fine l'unica strada da seguire sarebbe stata quella di un intervento chirurgico.
A questo punto gradirei avere un Vs. parere e dei consigli su cosa fare soprattutto per la prostata oltre a porVi i seguenti quesiti:
1) L'urologo al quale mi sono rivolto da poco dice che il mio problema non è causato dalla presenza di batteri, però ogni volta che mi sottoponevo a terapia con antibiotici per un pò stavo meglio. Ha ragione o no ?
2) l'idea di sottopormi a termoterapia con inserimento di catetere non mi entusiasma molto, ci possono essere effetti collaterali importanti ed irreversibili?
3) Come mai i test effettuati nelle varie strutture a Firenze non hanno mai evidenziato nulla mentre i test effettuati a Pisa si?
4) I'urologo di Pisa mi ha detto che le elettrostimolazioni possono aiutare la prostata. Vero o falso?
5)Può esistere una relazione (a me sembra di si ma può essere solo una impressione) tra le varie patologie ed in particolare i dolori e la tensione muscolare nella zona anale dati da ragade/emorroidi possono influire negativamente sulla prostatite (finora ho avuto pareri discordi) e una volta eliminate definitivamente la prostata ne trarrà giovamento?
6)Il radiologo che ha eseguito la transrettale ha suggerito che potrbbe esserci un problema muscolare o di altra natura nella zona pelvica che mi causa (almeno in parte) i fastidi alla prostata e mi ha suggerito di fare una Tac o una Risonanza, sarebbe il caso di sottoporsi ad uno di questi esami e quale sarebbe il più indicato?
7) Si può guarire dalla prostatite o devo considerare la possibilità di conviverci per sempre?
8)Esiste un centro specializzato per le prostatiti "difficili"?
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto che saret in grado di fornirmi e mi scuso di nuovo se mi sono dilungato eccessivamente.
Distinti Saluti
Philip Das - Firenze
Vi sottopongo informazioni dettagliate riguardo a due problemi dei quali soffro e che potrebbero essere correlati. Mi scuso in anticipo per l'esposizione forse un pò lunga però non sono riuscita a riassumerla più di così.
Ho 43 anni e dal 2001 sofro di una fastidiosa Prostatite Cronica caratterizzata principalmente da dolore e senso di pressione/compressione sovrapubica più o meno forte (a volte i dolori sono molto forti a volte blandi) ed occasionale bruciore ed indolenzimento al pene e senso di peso nella zona fra i testicoli e l'ano. Non ho necessità di alzarmi la notte per urinare, ed ho uno stimolo aumentato e qualche problema di minzione ritardata e indolenzimento/bruciore dopo una eiaculazione di solito solo nei momenti in cui i fastidi si fanno sentire in maniera più consistente. Se per qualsivoglia motivo mi aumenta la pressione o la tensione nella parte bassa dell'addome ( movimento brusco con interessamento dei muscoli addominali, corsa prolungata sul tapis-roulant, ecc.)quasi sempre i dolori aumentano o ricominciano.
Fino al 2003 tutti gli esami colturali eseguiti a Firenze diedero risultati negativi, ad ogni modo venni sottoposto a due cicli di Ciproxin 500 + antinfiammatori.
Neel'Aprile 2003 un urologo di un ospedale di Pisa mi sottopose al test di Meares-Stamey con massaggio prostatico dal quale risultarono Streptococcus Agalactiae ed Enterococcus Faecalis trattati con Ciproxin 500 2 volte al giorno (10 g.), Mesulid Fast e Permixon 320 (1 mese). Un nuovo test in Giugno riscontrò solo lo Streptococcus curato con Augmentin (20 g.) + Mesulid e Permixon. I fastidi non scomparvero ma la situazione migliorò.
1° semestre 2004 2 cicli di Ciproxin 500 + antinfiammatori a causa di un riacutizzarsi del problema. Novembre 2004 test di Meares a Pisa con riscontro di Streptococco en Enterococco- terapia con Ciproxin (20 g.) + Mesulid Fast + Serpens 320.
Febbraio 2005 fastidi e dolori ancora presenti - esame colturale del liquido seminale presso un ospedale di Firenze Firenze negativo. Marzo 2005 presso l'ospedale di Pisa ricerca Chlamydia Immunofluorescenza Diretta negativo, Striscio Uretrale e Tampone Completo con riscontro di Enterococcus (esami eseguiti in clinica dermatologica) - terapia con Levoxacin 500 (20 g.)+ Nimesulene supposte + Serpens 320.
Dopo alcuni mesi i fastidi si sono ripresentati ma non ho eseguito altri test. Mi sono rivolto ad un nuovo urologo a Firenze per avere un altro parere anche perchè mi ero imbottito di antibiotici (il medico di famiglia mi disse che a lungo andare continui cicli avrebbero potuto causare danni al fegato ed altri problemi) senza risultati duraturi o soddisfacenti. L'urologo che mi segue al momento mi ha detto che il mio problema non dipende dalla presenza o meno di batteri e che normalmente una prostatite batterica importante dà febbre alta (assente nel mio caso), quindi non sarei stato curato nella maniera adeguata; mi disse cheè necessario "sgonfiare " e decontrarre la prostata e mi diede una cura prima di Permixon e poi di Prostide x 2 mesi (antinfiammatori da usare sporadicamente) ed ha aggiunto che in caso non si ottengano risultati soddisfacenti sarebbe opportuno usare la termoterapia portando calore all'interno mediante un catetere.
Dopo un mese di cura non ho notato alcun miglioramento comunque contnuo la cura.
Quando uso il Dilatan per una ragade (esposto brevemente più avanti) a volte avverto una sensazione temporanea di sollievo alla prostata.
Una recente ecogafia transrettale e del basso addome ha evidenziato:
1)Vescica ben distesa con pareti regolari e contenuto ecoprivo
2)Getto uretrale bilaterale regolare
3)Residuo post-minzionale assente
4)Diametri prostat: trasv. 4,8 cm. - long. 3 cm. - AP 2,4 cm.
5)Adenoma centrale mm. 2,5 x 2 ben clivato dalla porzione periferica
6)Non alterazioni ecostrutturali a carattere focale in sede periferica
7)Vescicole seminali normodistese e simmetriche
2a PARTE DELL'ESPOSIZIONE DEI PROBLEMI
In concomitanza ho sofferto di una ragade anale piccola ma dolorosa con sanguinamento pressochè assente (trattata più volte con Dilatan e antinfiammatori) e mi hanno diagnosticato 2 piccole emorroidi interne (trattate con antinfiammatori e preparazione H). All'ultima visita la ragade era guarita ma le emorroidi ancora presenti (la ragade era guarita in passato ma si era riformata). I fastidi principali che mi hanno dato sono indolenzimento e senso di gonfiore e peso nell'ano oltre a tensione forte e dolore alla muscolatura intorno a ed all'interno dell'ano ed occasionale difficoltà ad evacuare quando le emorroidi si gonfiano. Ho notato inoltre che quando mi dedico ad attività fisiche nelle quali la muscolatura delle gambe ed in particolar modo dei glutei viene abbastanza sollecitata risento di un aumento o di un ritorno dei sintomi sopra descritti - in concomitanza quasi sempre mi ricomincia o aumenta il dolore alla prostata.
Il medico che mi segue per la ragade e le emorroidi mi disse sia nella prima visita che in quelle successive, che non erano di portata tale da giustificare un intervento che però se non si riuscivano a risolvere del tutto i problemi alla fine l'unica strada da seguire sarebbe stata quella di un intervento chirurgico.
A questo punto gradirei avere un Vs. parere e dei consigli su cosa fare soprattutto per la prostata oltre a porVi i seguenti quesiti:
1) L'urologo al quale mi sono rivolto da poco dice che il mio problema non è causato dalla presenza di batteri, però ogni volta che mi sottoponevo a terapia con antibiotici per un pò stavo meglio. Ha ragione o no ?
2) l'idea di sottopormi a termoterapia con inserimento di catetere non mi entusiasma molto, ci possono essere effetti collaterali importanti ed irreversibili?
3) Come mai i test effettuati nelle varie strutture a Firenze non hanno mai evidenziato nulla mentre i test effettuati a Pisa si?
4) I'urologo di Pisa mi ha detto che le elettrostimolazioni possono aiutare la prostata. Vero o falso?
5)Può esistere una relazione (a me sembra di si ma può essere solo una impressione) tra le varie patologie ed in particolare i dolori e la tensione muscolare nella zona anale dati da ragade/emorroidi possono influire negativamente sulla prostatite (finora ho avuto pareri discordi) e una volta eliminate definitivamente la prostata ne trarrà giovamento?
6)Il radiologo che ha eseguito la transrettale ha suggerito che potrbbe esserci un problema muscolare o di altra natura nella zona pelvica che mi causa (almeno in parte) i fastidi alla prostata e mi ha suggerito di fare una Tac o una Risonanza, sarebbe il caso di sottoporsi ad uno di questi esami e quale sarebbe il più indicato?
7) Si può guarire dalla prostatite o devo considerare la possibilità di conviverci per sempre?
8)Esiste un centro specializzato per le prostatiti "difficili"?
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto che saret in grado di fornirmi e mi scuso di nuovo se mi sono dilungato eccessivamente.
Distinti Saluti
Philip Das - Firenze
[#1]
Caro utente,
spero di non essere ripetitivo rispetto a tutto quello che le hanno detto.
Sicuramente le ragadi e/o emorroidi possono dare una sintomatologia anale e perineale che può peggiorare la sintomatologia da prostatite.
Purtroppo chi soffre di prostatite cronica spesso è costretto a trattarla ripetutamente nel tempo perchè i sintomi si ripresentano. A lungo termine però si guarisce. Prima di tutto deve curare l'alimentazione e l'alvo. Bisogna cercare di essere quanto più regolari possibili ed evitare assolutamente superalcolici e cibi piccanti (peperoncino ecc.) nelle fasi più acute della patologia.
Per quanto riguarda l'antibioticoterapia a mio avviso è da eseguire. Soprattutto se non utilizza chinolonici ma altri antibiotici che hanno meno effetti collaterali e che possono essere presi per più tempo. Inoltre, anche se a tal proposito ci sono opinioni contrastanti, l'attività sessuale regolare può avere un effetto decongestionante per la ghiandola.
Per quanto riguarda la termoterapia o altri mezzi fisici, non c'è una evidenza scientifica di efficacia ma solamente alcuni lavori che ne affermano l'utilità. Io sinceramente non le consiglio di farsi cateterizzare.
Piuttosto se vuole completare le indagini eseguirei una flussimetria urinaria con residuo minzionale quando non ha la prostatite in atto per capire se ha problemi minzionali dovuti per esempio ad una patologia del collo vescicale o dell'uretra, fattore che può favorire la sintomatologia prostatica.
Cordiali saluti
dr G. Savoca
spero di non essere ripetitivo rispetto a tutto quello che le hanno detto.
Sicuramente le ragadi e/o emorroidi possono dare una sintomatologia anale e perineale che può peggiorare la sintomatologia da prostatite.
Purtroppo chi soffre di prostatite cronica spesso è costretto a trattarla ripetutamente nel tempo perchè i sintomi si ripresentano. A lungo termine però si guarisce. Prima di tutto deve curare l'alimentazione e l'alvo. Bisogna cercare di essere quanto più regolari possibili ed evitare assolutamente superalcolici e cibi piccanti (peperoncino ecc.) nelle fasi più acute della patologia.
Per quanto riguarda l'antibioticoterapia a mio avviso è da eseguire. Soprattutto se non utilizza chinolonici ma altri antibiotici che hanno meno effetti collaterali e che possono essere presi per più tempo. Inoltre, anche se a tal proposito ci sono opinioni contrastanti, l'attività sessuale regolare può avere un effetto decongestionante per la ghiandola.
Per quanto riguarda la termoterapia o altri mezzi fisici, non c'è una evidenza scientifica di efficacia ma solamente alcuni lavori che ne affermano l'utilità. Io sinceramente non le consiglio di farsi cateterizzare.
Piuttosto se vuole completare le indagini eseguirei una flussimetria urinaria con residuo minzionale quando non ha la prostatite in atto per capire se ha problemi minzionali dovuti per esempio ad una patologia del collo vescicale o dell'uretra, fattore che può favorire la sintomatologia prostatica.
Cordiali saluti
dr G. Savoca
Dott. G. Savoca
Direttore U.O. di Urologia
A.R.N.A.S Civico di Palermo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 116k visite dal 22/08/2005.
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