Asportazione prostata
Salve sono ormai DISPERATO
Ecco la mia storia:
anno 2007 primi sintomi di prostatite
Esami culturali ospedale Pescia Negativi
Allora si inizia a pensare a altre cose senza mai fare una cura antibiotica empirica
Nel 2008 incontro un urologo A.G. di Pistoia che senza pensarci su mi prescrive cistografia retrograda e minzionale.
Esame fatto male il catetere esce e l'urologo mi rimette dentro lo stesso dopo che era stato in altra stanza e aveva toccato sicuramente altre cose.
L'esame da esito: stenosi serrata uretra prostatica: In realtà la cistoscopia fatta alcuni mesi dopo nega tale affermzione: nessuna patologia dell'uretra.
Dopo la cistografia andata male avverto forti bruciori in aumento , malessere generale, grossissima infiammazzione e chi più ne ha più ne metta.
A forza di esami nel 2009 mi trovano la causa del tutto. oltre a un enterococco curato con successo inizia a venire fuori uno strano battere multiresistente a tutti gli antibiotici un corinebattere glucoronoliticum. A tutt'oggi sono affetto da tale infezione evidentemente ospedaliera. Le ho provate tutte. Ho sintomi fortissimi dal giorno dell'esame e sono all'esaurimento completo delle forze.
Ho dato tutto per sopportare i dolori anche con l'aiuto di farmaci fino ad oggi. Sono in crisi totale. Cosa posso fare ??? Sono in preda a una prostatite incurabile a ausa di infezione ospedaliera. Posso chiedere se si può togliere l'organo ??? Non posso più andare avanti così. Passo le giorante sdraiato, non guido più, non faccio più sesso per i dolori successivi. Posso chiedere se si può asportare visto che ormai non ci sono cure. Ho provato addirittura il Linezolid senza risultati. Chiedo aiuto
Ecco la mia storia:
anno 2007 primi sintomi di prostatite
Esami culturali ospedale Pescia Negativi
Allora si inizia a pensare a altre cose senza mai fare una cura antibiotica empirica
Nel 2008 incontro un urologo A.G. di Pistoia che senza pensarci su mi prescrive cistografia retrograda e minzionale.
Esame fatto male il catetere esce e l'urologo mi rimette dentro lo stesso dopo che era stato in altra stanza e aveva toccato sicuramente altre cose.
L'esame da esito: stenosi serrata uretra prostatica: In realtà la cistoscopia fatta alcuni mesi dopo nega tale affermzione: nessuna patologia dell'uretra.
Dopo la cistografia andata male avverto forti bruciori in aumento , malessere generale, grossissima infiammazzione e chi più ne ha più ne metta.
A forza di esami nel 2009 mi trovano la causa del tutto. oltre a un enterococco curato con successo inizia a venire fuori uno strano battere multiresistente a tutti gli antibiotici un corinebattere glucoronoliticum. A tutt'oggi sono affetto da tale infezione evidentemente ospedaliera. Le ho provate tutte. Ho sintomi fortissimi dal giorno dell'esame e sono all'esaurimento completo delle forze.
Ho dato tutto per sopportare i dolori anche con l'aiuto di farmaci fino ad oggi. Sono in crisi totale. Cosa posso fare ??? Sono in preda a una prostatite incurabile a ausa di infezione ospedaliera. Posso chiedere se si può togliere l'organo ??? Non posso più andare avanti così. Passo le giorante sdraiato, non guido più, non faccio più sesso per i dolori successivi. Posso chiedere se si può asportare visto che ormai non ci sono cure. Ho provato addirittura il Linezolid senza risultati. Chiedo aiuto
[#1]
Gentile Signore,
l'esperienza specialistica internazionale è da sempre stata concorde nell'affermare che l'asportazione completa della prostata non sia indicata nelle forme infiammatorie (ovvero non tumorali). Si è infatti notato che anche dopo un intervento piuttosto invasivo e ricco di possibili complicazioni buona parte dei pazienti continui ad accusare disturbi, magari diversi, ma sempre invalidanti. Noi non stentiamo peraltro a credere al suo stato di prostrazione e disillusione, comune a molti pazienti affetti da prostatite cronica, una malattia benigna che l'urologia non è di fatto ancora in grado né di interpretare né di curare in modo efficace. Sarebbe peraltro riduttivo pensare che solo gli antibiotici siano in grado di ottenere un successo. Non possiamo infatti essere sicuri che tutto lo sconquasso che ci riferisce sia causato dalla presenza di questo astruso batterio. I disturbi possono essere sorretti anche da altri fattori, ad esempio oggi vengono consideranti in un ambito più ampio che comprende le strutture muscolari e nervose del pavimento pelvico. Se lei si è un minimo documentato avrà capito a cosa ci si riferisce. Riteniamo che lei debba rivolgersi ad un centro o ad uno specialista che dimostri un a comprovata competenza specifica in queste situazioni, che la possa seguire in un percorso terapeutico ragionevole e non basato unicamente su cannonate di antibiotici, perlopiù destinate ad indurre resistenze batteriche sempre più energiche.
Saluti
l'esperienza specialistica internazionale è da sempre stata concorde nell'affermare che l'asportazione completa della prostata non sia indicata nelle forme infiammatorie (ovvero non tumorali). Si è infatti notato che anche dopo un intervento piuttosto invasivo e ricco di possibili complicazioni buona parte dei pazienti continui ad accusare disturbi, magari diversi, ma sempre invalidanti. Noi non stentiamo peraltro a credere al suo stato di prostrazione e disillusione, comune a molti pazienti affetti da prostatite cronica, una malattia benigna che l'urologia non è di fatto ancora in grado né di interpretare né di curare in modo efficace. Sarebbe peraltro riduttivo pensare che solo gli antibiotici siano in grado di ottenere un successo. Non possiamo infatti essere sicuri che tutto lo sconquasso che ci riferisce sia causato dalla presenza di questo astruso batterio. I disturbi possono essere sorretti anche da altri fattori, ad esempio oggi vengono consideranti in un ambito più ampio che comprende le strutture muscolari e nervose del pavimento pelvico. Se lei si è un minimo documentato avrà capito a cosa ci si riferisce. Riteniamo che lei debba rivolgersi ad un centro o ad uno specialista che dimostri un a comprovata competenza specifica in queste situazioni, che la possa seguire in un percorso terapeutico ragionevole e non basato unicamente su cannonate di antibiotici, perlopiù destinate ad indurre resistenze batteriche sempre più energiche.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
caro lettore,
nel ripeterle quanto già detto dal dottor Piana, cerchi di trovare un buon urologo ( non cerchi il "grande professore") e nella sua regione ne troverà a bizzeffe.
segua i suoi consigli, si armi di una certa dose di pazienza, legga meno il web e vedrà che in pochi mesi potrà ritornare alla condizione di normalità
cari saluti
nel ripeterle quanto già detto dal dottor Piana, cerchi di trovare un buon urologo ( non cerchi il "grande professore") e nella sua regione ne troverà a bizzeffe.
segua i suoi consigli, si armi di una certa dose di pazienza, legga meno il web e vedrà che in pochi mesi potrà ritornare alla condizione di normalità
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Ho girato i migliori urologi sono stato addirittura da Carini a Firenze ma tutti l'hanno definita una forma infiammatoria batterica. I sintomi sono peggiorati del 90% dopo l'esame in ospedale. La mia teoria è sostenuta dalle analisi. Il battere in questione essendo ospedaliero ha altissime resistenze agli antibiotici e non cala mai. Sono continuamente affetto da un infezione ghiandolare continua. i tentativi sono stati fatti, integratori,IPB3 , quercitina, antidepressivi, antinfiammatori ecc. ecc. Tutto inutile. dal 15 maggio 2008 giorno della contaminazione la mia vita è solo un inferno. Fortunatamente sembra tutto localizzato. Tutti gli urologi si sono arresi di fronte all'evidenza. Lo so ci sono casi in cui la malattia è multifattoriale ma non il mio. Si tratta di un infezione e basta per fortuna. E' giusto continuare a vivere così?? Anche io ho una dignità e passare le giornate sdraiato non aiuta. Lo so che è una considerazione estrema la mia quella di togliere l'organo ma siamo anche di fronte a un caso estremo di infezione NOSOCOMIALE incurabile.
[#4]
Gentile Signore,
ci spiace deluderla, ma a distanza non è possibile andare oltre le informazioni più generiche, non disponendo ovviamente di tutti gli elementi utili ad espimere un giudizio. Ci chiediamo ad esempio:
1) se sei sia mai stato sottoposto ad una endoscopia diagnostica e con quali risultati e se le sia mai stato proposto un intervento endoscopico;
2) se le sia mai stata consigliato uno studio neurofisiologico dei nervi pudendi ed una fisioterapia del piano perineale;
3) se le sia mai stata prescritta una terapia antidolorifica maggiore (es. pregabalin - Lyrica)
Saluti
ci spiace deluderla, ma a distanza non è possibile andare oltre le informazioni più generiche, non disponendo ovviamente di tutti gli elementi utili ad espimere un giudizio. Ci chiediamo ad esempio:
1) se sei sia mai stato sottoposto ad una endoscopia diagnostica e con quali risultati e se le sia mai stato proposto un intervento endoscopico;
2) se le sia mai stata consigliato uno studio neurofisiologico dei nervi pudendi ed una fisioterapia del piano perineale;
3) se le sia mai stata prescritta una terapia antidolorifica maggiore (es. pregabalin - Lyrica)
Saluti
[#5]
Utente
Salve dottore e la ringrazio dell'interessamento
Allora rispondo:
1° Ho avuto un uretroscopia nel 2009 con esiti negativi nel senso che non c'era niente
2° Mai fatti studi del pudendo nè studi neurofisiologici
3° Il Lyrica l'ho provato e non funziona
Io posso anche venire da lei non ho problemi anche se gli spostamenti sono difficili.
Però la aiuto già da qui:
1° All'ispezione rettale troverà una prostata molto dolente ma di piccole dimensioni o comunque nella norma
2° Ecografia sovrapubica: Vescica distesa a pareti regolari e contenuto alitiasico
Prostata di dimensioni nei limiti (vol 27) con piccola calcificazione del lobo sx di 6 mm. Simmetriche le vesciche seminali. residuo posto minxionale inferiore a 10 mm.
Nelle ecografie fino al 2011 gennaio non vi era la calcificazione
3° Urino benino ma noto via via dei peggioramenti
4° Fortissimo dolore dopo eiaculazione
Il dolore peggiore ce l'ho comunque dopo che urino, dopo qualche secondo inizia un fortissimo dolore lungo l'uretra, dolore che nei casi peggiori dura delle ore
Prostatite che dice?
Allora rispondo:
1° Ho avuto un uretroscopia nel 2009 con esiti negativi nel senso che non c'era niente
2° Mai fatti studi del pudendo nè studi neurofisiologici
3° Il Lyrica l'ho provato e non funziona
Io posso anche venire da lei non ho problemi anche se gli spostamenti sono difficili.
Però la aiuto già da qui:
1° All'ispezione rettale troverà una prostata molto dolente ma di piccole dimensioni o comunque nella norma
2° Ecografia sovrapubica: Vescica distesa a pareti regolari e contenuto alitiasico
Prostata di dimensioni nei limiti (vol 27) con piccola calcificazione del lobo sx di 6 mm. Simmetriche le vesciche seminali. residuo posto minxionale inferiore a 10 mm.
Nelle ecografie fino al 2011 gennaio non vi era la calcificazione
3° Urino benino ma noto via via dei peggioramenti
4° Fortissimo dolore dopo eiaculazione
Il dolore peggiore ce l'ho comunque dopo che urino, dopo qualche secondo inizia un fortissimo dolore lungo l'uretra, dolore che nei casi peggiori dura delle ore
Prostatite che dice?
[#6]
Gentile Signore,
quel che lascia sempre perplessi è la relativa integrità anatomica a fronte di disturbi intensi,dei quali il dolore costituisce l'elemento preponderante. Notiamo che più recentemente l'interesse dei nostri Colleghi che si occupano specificatamente di questo problema (tra i quali non c'è il sottoscritto) si vada sempre più spostando verso l'ambito neuro-muscolare. E' comunque un campo ancora assai poco esplorato, ma senz'altro piuttosto promettente, soprattutto alla luce degli scarsi successi ottenuti dagli approcci convenzionali. Con questo speriamo di aver rinfocolato almeno una speranza e l'interesse a sviluppare nuovi contatti e possibilità.
Saluti
quel che lascia sempre perplessi è la relativa integrità anatomica a fronte di disturbi intensi,dei quali il dolore costituisce l'elemento preponderante. Notiamo che più recentemente l'interesse dei nostri Colleghi che si occupano specificatamente di questo problema (tra i quali non c'è il sottoscritto) si vada sempre più spostando verso l'ambito neuro-muscolare. E' comunque un campo ancora assai poco esplorato, ma senz'altro piuttosto promettente, soprattutto alla luce degli scarsi successi ottenuti dagli approcci convenzionali. Con questo speriamo di aver rinfocolato almeno una speranza e l'interesse a sviluppare nuovi contatti e possibilità.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.3k visite dal 24/02/2013.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.