Calcoli renali ossalato di calcio
Buona sera,
mi hanno riscontrato diversi calcoli di circa 10 mm in entrambi i reni, uno dei quali di 18 mm circa che prossimamente mi bombarderanno. Sono riuscita ad analizzarne uno di circa 5 mm mandato spontaneamente ed è risultato di ossalato di calcio.
Quello che desidererei sapere è se il farmaco Prefolic 15 che prendo ormai da circa 3 anni insieme a Benexol B12 per contenere l'omocisteina a seguito di un trombo superficiale, possa aver contribuito alla formazione di questi calcoli che paradossalmente si sono moltiplicati proprio in questi ultimi 3 anni dato che il Prefolic contiene calcio.
Grazie.
mi hanno riscontrato diversi calcoli di circa 10 mm in entrambi i reni, uno dei quali di 18 mm circa che prossimamente mi bombarderanno. Sono riuscita ad analizzarne uno di circa 5 mm mandato spontaneamente ed è risultato di ossalato di calcio.
Quello che desidererei sapere è se il farmaco Prefolic 15 che prendo ormai da circa 3 anni insieme a Benexol B12 per contenere l'omocisteina a seguito di un trombo superficiale, possa aver contribuito alla formazione di questi calcoli che paradossalmente si sono moltiplicati proprio in questi ultimi 3 anni dato che il Prefolic contiene calcio.
Grazie.
[#1]
Gentile Signora,
non ci pare esistano evidenze scientifiche che colleghino la formazione di calcoli renali con l'assunzione di folati e vitamine del gruppo B, anzi, ci si potrebbe genericamente attendere addirittura un effetto protettivo. Pertanto, sarebbero da indagare altri fattori, in particolare eventuali variazioni nell'alimentazione o nell'assunzione di liquidi intervenute negli ultimi anni. Senz'altro sarebbe il caso di effettuare uno studio metabolico completo, con valutazione su sangue ed urine di tutte le sostanze coinvolte nella formazione dei calcoli. Per quanto riguarda gli "ospiti" attualmente presenti, sarebbe opportuno considerare una strategia di intervento tale da poterla liberare in tempi brevi della maggior parte possibile del problema. Talora devono essere considerate delle alternative al trattamento con le onde d'urto, ma questo va deciso in base alla valutazione diretta della documentazione (ecografia, radiografia, eventuale TAC), di cui noi ovviamente non disponiamo.
Saluti
non ci pare esistano evidenze scientifiche che colleghino la formazione di calcoli renali con l'assunzione di folati e vitamine del gruppo B, anzi, ci si potrebbe genericamente attendere addirittura un effetto protettivo. Pertanto, sarebbero da indagare altri fattori, in particolare eventuali variazioni nell'alimentazione o nell'assunzione di liquidi intervenute negli ultimi anni. Senz'altro sarebbe il caso di effettuare uno studio metabolico completo, con valutazione su sangue ed urine di tutte le sostanze coinvolte nella formazione dei calcoli. Per quanto riguarda gli "ospiti" attualmente presenti, sarebbe opportuno considerare una strategia di intervento tale da poterla liberare in tempi brevi della maggior parte possibile del problema. Talora devono essere considerate delle alternative al trattamento con le onde d'urto, ma questo va deciso in base alla valutazione diretta della documentazione (ecografia, radiografia, eventuale TAC), di cui noi ovviamente non disponiamo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto della risposta celere e vorrei se fosse possibile un chiarimento sulle alternative alle onde d'urto a cui accennava. Sia dalle ecografie, che dalla urotac sono apparse a sx sei formazioni e a dx 5 di cui una è quella da 18 mm che frantumeranno l'8 marzo. Ad essere precisa dall'urotac le misurazioni risultano da 1 a 4 mm, decisamente inferiori a quelle dell'ecografia che li misura tutti intorno ad 1 cm. Mi hanno spiegato che possono intervenire su un calcolo alla volta e che quindi dovrò sottopormi a ripetute sedute di litotripsia per liberarmi e successivamente valutare come poter evitare il riformarsi, poichè 12 anni fa ne avevo già bombardato uno di 7 mm e quindi ho una certa predisposizione a riformarli.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
[#3]
Gentile Signora,
le dimensioni reali dei calcoli sono senz'altro quelle rilevate dalla TAC, l'ecografia tende sempre a sovrastimare, anche in modo grossolano quando i calcoli si torvano nei calici del rene, come probabilmente nel suo caso. Prescindendo da questo, un calcolo di 18 mm è senz'altro ai limiti superiori per un trattamento con le onde d'urto, se si sceglie questo approccio è realistico che un solo trattamento non sarà sufficiente. Si tratta comuque di una procedura praticamente non invasisva, eseguita ambulatorialmente e senza necessità di anestesia vera e propria. In un quadro di calcolosi multipla bilaterale la moderna endourologia propone anche interventi di bonifica endoscopica, a mezzo uretero-renoscopia flessibile. Questo tipo di procedura permette la rimozione in tempo unico di numerosi calcoli, anche da entrambi i lati. Si tratta comunque di interventi con invasività modesta, anestesia periferica (spinale), eseguiti perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna. Realisticamente, le indicazioni sono comunque da calibrare considerando attentamente la TAC.
Saluti
le dimensioni reali dei calcoli sono senz'altro quelle rilevate dalla TAC, l'ecografia tende sempre a sovrastimare, anche in modo grossolano quando i calcoli si torvano nei calici del rene, come probabilmente nel suo caso. Prescindendo da questo, un calcolo di 18 mm è senz'altro ai limiti superiori per un trattamento con le onde d'urto, se si sceglie questo approccio è realistico che un solo trattamento non sarà sufficiente. Si tratta comuque di una procedura praticamente non invasisva, eseguita ambulatorialmente e senza necessità di anestesia vera e propria. In un quadro di calcolosi multipla bilaterale la moderna endourologia propone anche interventi di bonifica endoscopica, a mezzo uretero-renoscopia flessibile. Questo tipo di procedura permette la rimozione in tempo unico di numerosi calcoli, anche da entrambi i lati. Si tratta comunque di interventi con invasività modesta, anestesia periferica (spinale), eseguiti perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna. Realisticamente, le indicazioni sono comunque da calibrare considerando attentamente la TAC.
Saluti
[#4]
Utente
la ringrazio nuovamente.Per il momento preferisco provare con le onde d'urto meno invasive soprattutto confortata dalle dimensioni notevolmente ridotte risultanti dall'urotac, e chissà che non riesca anche ad espellerne qualcun altro spontaneamente come mi è già capitato. Sentitamente saluto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.3k visite dal 22/02/2013.
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