Latte e prostata

buon giorno,
vorrei un vostro parere sulla mia situazione.
Ho 57 anni e da circa 4 anni soffro di prostata ingrossata, come diagnosticato dall' urologo. Faccio la visita una volta all'anno e fino ad ora ha riscontrato solo l'ingrossamento e non patologie piu' gravi. Dopo ogni visita mi prescrive per alcuni mesi il MONOSELECT SABAL da 320 mg (ma non ho notato miglioramenti nella sintomatologia (sgoggiolamenti finali, abbastanza tempo prima di iniziare a fare la pipi', ecc).
I valori del PSA in data 24.01.2013 erano: PSA free=0,37 PSA totale 1,23 rapporto fPSA/tPSA = 30% .
Ho letto sul sito che e' bene limitare il consumo di latte e latticini perche' provocano un acidificazione dell'organismo con conseguenze negative sulla prostata. Questa notizia mi ha preoccupato perche' l' urologo mi ha parlato di alimenti da evitare(peperoncino, formaggi piccanti o stagionati, insaccati,caffe' ecc) ma non del latte.
Io sono un grandissimo consumatore di latte (piu' che di derivati dello stesso) in quanto fin da ragazzino -per cui da almeno 40 anni- ne bevo minimo 1,5 lt al giorno. Nella stagione invernale spessissimo arrivo anche a 2 lt, tra mattino e sera, in quanto la mia colazione e la mia cena sono proprio una tazzona di latte caldo e pane.
La mia domanda e' se debbo ridurre drasticamente questo consumo e se posso aver irrimediabilmente danneggiato la mia prostata.

Saluto e ringrazio per la cortese risposta.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gnetile utente,
Una giusta alimentazione prevede che essa sia quanto più variegata possibile evitandone gli eccessi. Quindi dal mio punto di vista dovrebbe ridurre ma non eliminare l'assunzione di latte diversificando i cibi assunti.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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