Cistite interstiziale e improvvisa vaginite con esito negativo
Salve,
sono affetta da cistite interstiziale da circa dieci anni, (ne ho 27),
con diagnosi da circa 5. La mia c.i. è arrivata in seguito ad un'unico episodio di cistite batterica curata in ritardo. Non ne ho mai avute altre, di batteriche.
Non ho mai sofferto di vulvodinia o patologie associate, ma solo di sofferenza uretrale e vescicale. Utero, vulva e vagina sani.
Circa cinque giorni fa ho notato uno strano calore/lieve bruciore all'imbocco della vagina e dando un'occhiata mi sono accorta che la parte strettamente interna (quindi NON la zona vulvare) era diventata bianca e gonfia. NON HO alcun tipo di prurito.
Sono andata a fare una visita e mi è stato detto che avevo molte perdite, ma di fatto non ho avuto nessuna perdita esterna, NESSUNA, e nessun tipo di odore particolare. (l'ho anche fatto presente al medico).
Il risultato del tampone ad ampio spettro con tanto di eventuale coltura batterica è completamente negativo. Clamidia, candida, garadenella etc... tutti negatiivi.
Il medico che mi ha visitato PRIMA del tampone mi ha prescritto Meclon crema la sera per sei gorni e lavande vaginali al mattino a giorni alterni, tenendo conto del timore che gli "eventuali batteri" risalissero in uretra, vista la mia condizione.
Volevo sapere da cosa sono affetta tenendo conte delle numerose eventuali implicazioni parzialmente sconosciute della cistite interstiziale.
I miei sintomi ad ora sono: ingresso vagina stretto, gonfio, e di colore bianco, dolore nell'inserimento di dita (solo sul passaggio all'interno e non internamente) sensazione di calore e vago bruciore adiacenza uretra. (non so fino a che punto sia determinato dalla c.i.)
Da circa quattro mesi ho smesso di mangiare carne e pesce.
Grazie mille
sono affetta da cistite interstiziale da circa dieci anni, (ne ho 27),
con diagnosi da circa 5. La mia c.i. è arrivata in seguito ad un'unico episodio di cistite batterica curata in ritardo. Non ne ho mai avute altre, di batteriche.
Non ho mai sofferto di vulvodinia o patologie associate, ma solo di sofferenza uretrale e vescicale. Utero, vulva e vagina sani.
Circa cinque giorni fa ho notato uno strano calore/lieve bruciore all'imbocco della vagina e dando un'occhiata mi sono accorta che la parte strettamente interna (quindi NON la zona vulvare) era diventata bianca e gonfia. NON HO alcun tipo di prurito.
Sono andata a fare una visita e mi è stato detto che avevo molte perdite, ma di fatto non ho avuto nessuna perdita esterna, NESSUNA, e nessun tipo di odore particolare. (l'ho anche fatto presente al medico).
Il risultato del tampone ad ampio spettro con tanto di eventuale coltura batterica è completamente negativo. Clamidia, candida, garadenella etc... tutti negatiivi.
Il medico che mi ha visitato PRIMA del tampone mi ha prescritto Meclon crema la sera per sei gorni e lavande vaginali al mattino a giorni alterni, tenendo conto del timore che gli "eventuali batteri" risalissero in uretra, vista la mia condizione.
Volevo sapere da cosa sono affetta tenendo conte delle numerose eventuali implicazioni parzialmente sconosciute della cistite interstiziale.
I miei sintomi ad ora sono: ingresso vagina stretto, gonfio, e di colore bianco, dolore nell'inserimento di dita (solo sul passaggio all'interno e non internamente) sensazione di calore e vago bruciore adiacenza uretra. (non so fino a che punto sia determinato dalla c.i.)
Da circa quattro mesi ho smesso di mangiare carne e pesce.
Grazie mille
[#1]
Gentile Signora,
presumiamo che la sua diagnosi di cistite interstiziale sia stata definitivamente oggettivata nei modi più opportuni, ovvero con riscontro endoscopico ed isto-patologico sulle biopsie vescicali eseguite. Ciò detto, in assenza dell'accentuarsi di particolari sintomi nell'urinare, ci pare poco verosimile correlare l'attuale situazione ad evidente espressione "genitale" con il suo problema vescicale. Il giudizio è ovviamente più di pertinenza ginecologica e la sostanziale negatività del controllo effettuato non può che essere confortante. Una terapia come quella prescritta ci pare assolutamente condivisibile, chiaramente l'eventuale persistenza del disturbo imporrà ulteriori attenzioni (es. ecografia trans-vaginale), ma in prima battuta diremmo sempre da parte del Collega ginecologo.
Saluti
presumiamo che la sua diagnosi di cistite interstiziale sia stata definitivamente oggettivata nei modi più opportuni, ovvero con riscontro endoscopico ed isto-patologico sulle biopsie vescicali eseguite. Ciò detto, in assenza dell'accentuarsi di particolari sintomi nell'urinare, ci pare poco verosimile correlare l'attuale situazione ad evidente espressione "genitale" con il suo problema vescicale. Il giudizio è ovviamente più di pertinenza ginecologica e la sostanziale negatività del controllo effettuato non può che essere confortante. Una terapia come quella prescritta ci pare assolutamente condivisibile, chiaramente l'eventuale persistenza del disturbo imporrà ulteriori attenzioni (es. ecografia trans-vaginale), ma in prima battuta diremmo sempre da parte del Collega ginecologo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 21/02/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.