Megauretere e infezione
Gentilissimi, vorrei avere delle delucidazioni in merito al mio caso. Sono un uomo di quasi 31 anni che tra 40 giorni si sposa...e sono un pò preoccupato. All'età di 16 anni in seguito a dei forti dolori al fianco sinistro simili a delle coliche mi è stata diagnosticata una malformazione congenita all'uretere sinistro con conseguente intervento di megauretere con reimpianto in vescica. Tutto è andato bene fino a questo natale, quando ho avvertito dei fortissimi dolori al fianco sinistro, dolore e diffficoltà ad urinare, brividi e febbre a 39 che sembrava non voler scendere. Il medico di famiglia, conoscendo il mio caso clinico mi ha prescritto un antibiotico che ripulisce le vie urinarie e cosi è sembrato risolversi il tutto. Dopo nemmeno cinque giorni il dolore si è ripresentato più forte di prima e cosi mi sono recato nella clinica e dal dottore che mi fece l'intervento il quale mi ha mandato a casa dicendomi di prendere levoxacin 500 per 7 giorni,spasmex per 3 giorni e toradoll per 2 /3 giorni. Di mia iniziativa ho deciso di fare le analisi del sangue e delle urine dalle quale non è emerso niente di significante se non un psa molto elevato con un rapporto di psa free e psa totale fuori dalla norma. Consulto un altro urologo il quale dopo una valutazione manuale della ghiandola prostatica non riscontra nessuna anomalia se non una ghiandola indurita probabilmente dovuta ad un'infezione; prostatite e pielonefrite. Mi prescrive una ecografia renale dalla quale emerge un abbondante residuo post-minzionale, un aumento di volume del rene sx con calicectasia e l'uretere sx dilatato. Mi fa effettuare una urografia endovenosa e il referto è il seguente: "all'esame diretto non si osservano immagini riferibili a calcoli radiopachi. All'esame urografico: rapida e pronta concentrazione di mezzo di contrasto negli emuntori renali; effetto nefografico in tempi fisiologici; cavità calico-pieliche bene opacizzate; a dx in presenza di doppio distretto di normale morfologia e volume; a sx calici "a coppa" in relazione a pielite subacuta; deflusso uretrale conservato a dx; rallentato a sx in relazione a megauretere lombare a calasico; normale decorso degli ureteri. Vescica bene opacizzata, a pareti regolari, senza immagini di difetti parietali; abbondante residuo postminzionale. Ipertrofia del rene sx. Mi è stato detto che il mio è un caso raro che forse va operato, ma che difficilmente è risolutivo e che rischio di perdere il rene sx. Mi scuso per il mio essere logorroico ma vorrei sposarmi senza avere questo magone che mi affligge giorno per giorno. Resto in attesa e anticipatamente ringrazio.
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Gentile Signore,
la sua situazione, almeno dal punto di vista radiologico, ci parrebbe non discostarsi da quella prevedibile in un soggetto che ha avuto la sua storia ed ha subito il suo intervento. In particolare, il rene sinistro funziona regolarmente, il che a 15 anni di distanza dall'intervento è certamente un buon risultato. Certamente le vie urinarie sono tuttora irregolari, ma come lei sa, in questi interventi per megauretere viene riconfigurato abitualmente solo il tratto terminale dell'uretere ed effettuato il reimpianto in vescica. I suoi accertamenti evidenziano però questo "abbondante residuo post-minzionale" che potrebbe avere un importante ruolo nel causare le complicazioni infettive che si sono manifestate recentemente. In assenza di calcoli ed altri problemi, riteniamo che questa sia la condizione maggiormente meritevole di attenzione. Ovviamente, solo una valutazione diretta può permettere un giudizio appropriato e l'eventuale prescrizioni di ulteriori accertamenti. Dal punto di vista generale, sarebbe forse opportuno completare la valutazione a livello renale con una scintigrafia dinamica computerizzata. Ogni decisione è quindi da rimandare ad una valutazione globale, con tutti gli elementi a disposizione.
Saluti
la sua situazione, almeno dal punto di vista radiologico, ci parrebbe non discostarsi da quella prevedibile in un soggetto che ha avuto la sua storia ed ha subito il suo intervento. In particolare, il rene sinistro funziona regolarmente, il che a 15 anni di distanza dall'intervento è certamente un buon risultato. Certamente le vie urinarie sono tuttora irregolari, ma come lei sa, in questi interventi per megauretere viene riconfigurato abitualmente solo il tratto terminale dell'uretere ed effettuato il reimpianto in vescica. I suoi accertamenti evidenziano però questo "abbondante residuo post-minzionale" che potrebbe avere un importante ruolo nel causare le complicazioni infettive che si sono manifestate recentemente. In assenza di calcoli ed altri problemi, riteniamo che questa sia la condizione maggiormente meritevole di attenzione. Ovviamente, solo una valutazione diretta può permettere un giudizio appropriato e l'eventuale prescrizioni di ulteriori accertamenti. Dal punto di vista generale, sarebbe forse opportuno completare la valutazione a livello renale con una scintigrafia dinamica computerizzata. Ogni decisione è quindi da rimandare ad una valutazione globale, con tutti gli elementi a disposizione.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Nel ringraziarla nella celere risposta volevo porle un ulteriore domanda. Stamattina ho nuovamente sentito l'urologo il quale mi ha detto che a tutt'oggi non ritiene operabile nuovamente la mia condizione e che, avendomi prescritto ormai da 15 giorni monuril bustine (una ogni lunedi) e xatral compresse (una volta al giorno), devo continuare per tempo indeterminato questa cura. Mi ha detto anche che questo è un intervento che non tutti i chirurgi urologi vogliono fare e che solo qualcuno aperto metalmente e non schematizzato potrebbe fare. Cosa mi consiglia di fare? Posso posticipare a dopo il matrimonio questo probabile intervento e questa cura potrebbe aiutarmi ad evitare di riprendere un'altra infezione. Nel ringraziarla anticipatamente porgo ditinti saluti.
[#4]
Utente
Gentilissimi, in sostanza non mi è stato precisato. Mi è stato detto che l'uretere presenta dilatazione nella parte superiore mentre in quella inferiore vi mancanza d'innervazione. Mi è stato detto che è una malformazione molto rara. Il mio urologo, il quale non fa piu' interventi sta cercando di consigliarmi qualche urologo che potrebbe darmi un nuovo consulto sulla scorta di qualche nuova tecnologia. Tuttavia vorrei rimandare il tutto di qualche mese continuando con la cura che mi è stata prescritta. Le cosa mi consiglia?
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Gentile Signore,
come già le abbiamo riferito nella nostra prima risposta, da come viene descritta non pare che la situazione sia molto diversa da quella che ci si aspetterebbe in un soggetto sottoposto 15 anni prima ad un assai probabile rimodellaggio della parte inferiore dell'uretere e reimpianto in vescica. Senz'altro un giudizio definitivo necessiterebbe della visione diretta delle immagini, ma in linea di massima è difficile pensare all'utilità di un ulteriore intervento chirurgico correttivo. Vi sono però alcuni fattori che devono ancora essere chiariti, come le abbiamo già detto. Il fatto che un Collega le abbia consigliato un farmaco attivo sul collo della vescica (alfuzosina - Xatral) avvalora la nostra ipotesi che lo svuotamento vescicale difettoso possa essere alla base delle ultime complicazioni insorte. La terapia è pertanto assolutamente corretta, in attesa di poter dare al caso una interpretazione definitiva, disponendo di tutti gli elementi di giudizio necessari.
Saluti
come già le abbiamo riferito nella nostra prima risposta, da come viene descritta non pare che la situazione sia molto diversa da quella che ci si aspetterebbe in un soggetto sottoposto 15 anni prima ad un assai probabile rimodellaggio della parte inferiore dell'uretere e reimpianto in vescica. Senz'altro un giudizio definitivo necessiterebbe della visione diretta delle immagini, ma in linea di massima è difficile pensare all'utilità di un ulteriore intervento chirurgico correttivo. Vi sono però alcuni fattori che devono ancora essere chiariti, come le abbiamo già detto. Il fatto che un Collega le abbia consigliato un farmaco attivo sul collo della vescica (alfuzosina - Xatral) avvalora la nostra ipotesi che lo svuotamento vescicale difettoso possa essere alla base delle ultime complicazioni insorte. La terapia è pertanto assolutamente corretta, in attesa di poter dare al caso una interpretazione definitiva, disponendo di tutti gli elementi di giudizio necessari.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.6k visite dal 20/02/2013.
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