Quarto intervento idrocele

Salve a tutti,
Sono circa 8 anni che "combatto" contro questo maledettissimo idrocele. Ho 23 anni sono stato operato già 4 volte (la prima sia per idrocele che varicocele entrambi sx). Ho fatto l'intervento in diversi posti d'Italia. L'anno scorso verso marzo sono stato a visita a Pavia e il dottore mi disse che il problema potesse essere "un canale aperto che andava a rifluire al testicolo". Mi disse che dunque dovevo sottopormi ad una nuova operazione. A dicembre infatti sono stato rioperato però mi è stata fatta la solita eversione e capovolgimento della tunica vaginale (insomma la stessa delle precedenti operazioni). Scendo in calabria dopo un paio di giorni e intanto ho seguito la cura di amoxicillina per 5 giorni, ed escina per 30 giorni facendo inoltre ogni due giorni la medicazione. Innanzitutto dopo circa una settimana i punti sono caduti ma il taglio era ancora aperto e lo è stato per circa un mese e mezzo. Inoltre dopo qualche settimana mi sono accorto che nel bel mezzo del taglio si era creata una specie di pallina piena di sangue lucida con pus. Il chirurgo del mio paese che mi fa le medicazioni mi disse che era un granuloma e che bastava tagliarlo, io ho fatto comunque presente ciò al dottore che mi ha operato e sono andato a farmi controllare. Mi controlla un suo assistente e mi dice che è un normalissimo pezzo di sottocute che sparirà con la chiusura della ferita. Mi prescrive comunque levofloxacina per 5 giorni e il ferdol per 30 giorni che ancora prendo. Ora a distanza di più di due mesi dall'intervento (sono stato operato il 12 dicembre) mi ritrovo col testicolo grande come prima (non si è mai sgonfiato) e con la ferita che non si è ancora chiusa totalmente. Inoltre questa famosa pallina mi sembra sia aumentata di dimensioni e sopratutto mi fa un dolore assurdo anche solo se ci poggio il cerotto. Vorrei dunque chiede cosa fare se ascoltare il chirurgo del mio paese e farla tagliere (poiché secondo lui è un ponto che ha fatto infezione) oppure dar retta all'assistente del dottore che mi ha operato e dunque aspettare che si chiuda (se si chiuderà, ma ho seri dubbi). E ripeto anche quando sarà guarita la ferita mi ritroverò comunque con il problema del testicolo gonfio.
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Prof. Federico Guercini Urologo 147 2
Gentile Utente,
credo che non sia possibile eseguire veramente (e sottolineo veramente) una eversione della vaginale per 3 volte di seguito! Rispetto alla situazione attuale hai fatto un'ecografia per capire perchè il testicolo (ma in realtà lo scroto) si è rigonfiato? Potrebbe essersi formato un versamento. Ma ripeto, va assolutamente fatta una ecografia scrotale.
Tiecci informati

Prof. Federico  Guercini
www.prostatitis2000.org

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Utente
Utente
Illustrissimo Prof. Guercini,
la ringrazio innanzitutto per la risposta. Ho fatto diverse volte l'ecografia, anche prima di essere operato l'ultima volta. Il risultato è sempre lo stesso trovano del liquido e mi dicono che l'unica soluzione è l'intervento. Ora ripeto oltre ad avere nuovamente il testicolo (o lo scroto) gonfio, quindi suppongo che si sia riformato il liquido, ho problemi con il taglio. C'è questa specie di "pallina" che mi fa molto male. Stamattina sono stato in ospedale per farmi medicare come di consueto, e un dottore voleva tagliarla. Secondo lui esce il sangue si sgonfia e la ferita può chiudersi completamente. Io ho preferito aspettare anche perché (dopo tutte queste complicazioni) ho paura che possa farsi una qualche infezione. Ma secondo lei cosa dovrei fare? Quali potrebbero essere le conseguenze se decidessi di farla tagliare? In attesa di sue risposte le porgo i più cordiali saluti, e farò fare una nuova ecografia.
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Prof. Federico Guercini Urologo 147 2
Sono d'accordo con il suo chirurgo. Vedrà che tagliando quella pallina e facendo ripetuti lavaggi con acqua dentro lo scroto, uscirà tutto il sague coagulato e il problema si risolverà. Potrebbe invece essere che esca sangue vivo. IN questo caso il chirurgo deciderà se lasciare o meno un drenaggino per 1-2 giorni.
Ci tenga informati