Calcolo nell'uretere
Buongiorno.
Sono preoccupato per quanto sto per raccontarvi. Forse la mia preoccupazione e' eccessiva ma preferisco ascoltare altri pareri di esperti.
I miei problemi di calcoli renali iniziano nel settembre del 2012:
1o episodio- fine settembre, dolori lancinanti nel basso ventre con macroematuria durante e dopo le coliche sedate con voltaren e spasmex cp. Ne io ne il mio medico curante capimmo che si tratto' di una colica renale. Il gastroenterologo mi fa fare una cura per colon irritabile, una ecografia addome completo e analisi di routine da cui non emerge nessuna anomalia.
2o episodio- inizio dicembre, corsa al pronto soccorso per dolori impossibili al basso ventre con ematuria durante e dopo. Il tutto sedato con lavaggio di spasmex. Al p.s. mi fanno analisi ed ecografia dalla quale emerge solo rene sn. dilatato.
E veniamo ai giorni attuali. Fine gennaio. Terza colica. Questa volta parte dal rene sn e si espande man mano fino al basso ventre.
Finalmente contatto un urologo che mi fa fare le seguenti analisi.
Urine. Tutto ok
Analisi del sangue. Azotemia, creatinemia ampiamente nei limiti normali.
Diretta renale. Probabile calcolo in uretere sn prossimale. Dimensione 5-6 mm
Urografia. Calcolo in uretere prossimale sn. Dimensione 5-6 mm, flusso urine abbastanza regolare. Modesta ectasia nella zona dove e' presente il sassolino.
Ora le mie domande:
-E' possibile che con un calcolo di 5 mm fermo (o in lento transito) nell'uretere sn alto non ho alcun sintomo doloroso? (solo piccoli spasmi sopportabilissimi e un senso di pesantezza nel fianco sn, ma se non sapessi della presenza del calcolo non darei peso a questi sintomi)
-Secondo voi e' lo stesso calcolo da settembre scorso o i forti dolori di settembre e dicembre al basso ventre sono sintomi dolorossisimi di espulsioni? E quindi questo attuale e' un terzo calcolo iniziato a muoversi con la colica di fine gennaio?
-L'urologo vuole aspettare che scenda prima di fare qualunque tentativo (eswl o .....scopia). Ha senso aspettare 1 o 2 mesi la discesa naturale prima di intervenire?
-L'avere sintomi minimali significa che il calcolo e' fermo o puo' anche scendere senza dolori?
-La domanda che piu' mi assilla. Posso perdere il rene in queste condizioni? (alla stessa domanda domanda fatta all'urologo che mi tiene in cura mi ha mandato a quel paese. Per lui perdere il rene e' fuori discussione). Ma non ho capito se me lo dice per tranquillizzarmi o perche' ne e' fermamente convinto.
Unica terapia bere 2 litri di acqua al giorno e combattere il dolore con cp o siringhe.
Io ho aggiunto tisane di erba spaccapietra.
Premetto che sono un tipo ansioso.
Vi ringrazio fin d'ora per le vostre gentili risposte.
Sono preoccupato per quanto sto per raccontarvi. Forse la mia preoccupazione e' eccessiva ma preferisco ascoltare altri pareri di esperti.
I miei problemi di calcoli renali iniziano nel settembre del 2012:
1o episodio- fine settembre, dolori lancinanti nel basso ventre con macroematuria durante e dopo le coliche sedate con voltaren e spasmex cp. Ne io ne il mio medico curante capimmo che si tratto' di una colica renale. Il gastroenterologo mi fa fare una cura per colon irritabile, una ecografia addome completo e analisi di routine da cui non emerge nessuna anomalia.
2o episodio- inizio dicembre, corsa al pronto soccorso per dolori impossibili al basso ventre con ematuria durante e dopo. Il tutto sedato con lavaggio di spasmex. Al p.s. mi fanno analisi ed ecografia dalla quale emerge solo rene sn. dilatato.
E veniamo ai giorni attuali. Fine gennaio. Terza colica. Questa volta parte dal rene sn e si espande man mano fino al basso ventre.
Finalmente contatto un urologo che mi fa fare le seguenti analisi.
Urine. Tutto ok
Analisi del sangue. Azotemia, creatinemia ampiamente nei limiti normali.
Diretta renale. Probabile calcolo in uretere sn prossimale. Dimensione 5-6 mm
Urografia. Calcolo in uretere prossimale sn. Dimensione 5-6 mm, flusso urine abbastanza regolare. Modesta ectasia nella zona dove e' presente il sassolino.
Ora le mie domande:
-E' possibile che con un calcolo di 5 mm fermo (o in lento transito) nell'uretere sn alto non ho alcun sintomo doloroso? (solo piccoli spasmi sopportabilissimi e un senso di pesantezza nel fianco sn, ma se non sapessi della presenza del calcolo non darei peso a questi sintomi)
-Secondo voi e' lo stesso calcolo da settembre scorso o i forti dolori di settembre e dicembre al basso ventre sono sintomi dolorossisimi di espulsioni? E quindi questo attuale e' un terzo calcolo iniziato a muoversi con la colica di fine gennaio?
-L'urologo vuole aspettare che scenda prima di fare qualunque tentativo (eswl o .....scopia). Ha senso aspettare 1 o 2 mesi la discesa naturale prima di intervenire?
-L'avere sintomi minimali significa che il calcolo e' fermo o puo' anche scendere senza dolori?
-La domanda che piu' mi assilla. Posso perdere il rene in queste condizioni? (alla stessa domanda domanda fatta all'urologo che mi tiene in cura mi ha mandato a quel paese. Per lui perdere il rene e' fuori discussione). Ma non ho capito se me lo dice per tranquillizzarmi o perche' ne e' fermamente convinto.
Unica terapia bere 2 litri di acqua al giorno e combattere il dolore con cp o siringhe.
Io ho aggiunto tisane di erba spaccapietra.
Premetto che sono un tipo ansioso.
Vi ringrazio fin d'ora per le vostre gentili risposte.
[#1]
Gentile Signore,
la ripetizione delle coliche importanti senza espusione visibile di calcoli rende assai probabile che la causa sia stata sempre la stessa, ovvero il calcolo finalmente individuato nel primo tratto dell'uretere. Qusto calcolo dà segno di sè solo nel momento in cui causa una ostruzione completa dell'uretere, con aumento repentino della pressione all'interno del rene che causa l'insorgere del tipo dolore della colica. E' sufficiente un movimento impercettibile del calcolo perché il flusso dell'urina riprenda, ancorché ridotto, ed i sintomi acuti scompaiono. Possiamo presumere con discreto margine di certezza che il calcolo si trovi più o meno nello stesso tratto dell'uretere ormai da 5 mesi e, seppure di dimensioni compatibili con una possibile espulsione spontanea, è assai poco probabile che questa possa avvenire, anche se supportata da una opportuna terapia. In questo nostro articolo, che le RACCOMANDIAMO di leggere, viene descritto in modo dettagliato quale sia, a nostro parere, l'atteggiamento più corretto da tenere in questi casi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Il fatto che il calcolo sia visibile alla radiografia evidenzia che sia composto da sali di calcio e pertanto non vi è "erba spaccapietre" in grado di poter ragionevolmente ottenere alcun risultato. Questi rimedi possono avere una efficacia assai ipotetica solo nei calcoli di acido urico, la cui caratteristica più evidente è proprio quella di essere trasparenti ai raggi e quindi non evidenziabili nelle radiografie. Infine, non è certamente il flusso dell'urina a "spingere" il calcolo, che non è liscio come un pallino da schioppo, ma rugoso come un meteorite! Piuttosto, la progressione avviene solo grazie alla compiacenza dell'uretere e della sua mucosa ed è proprio su questo che la terapia cerca di agire. Pertanto, in questa fase non le consigliamo di bere più acqua di quanta ne senta bisogno, per non sovraccaricare inutilmente il sistema. Senz'altro il suo rene non è a rischio imminente, ci mancherebbe, lei stesso ci riferisce che la creatinina è normale. In ogni caso, considerato il tempo ormai trascorso, nel suo caso non ci pare ragionevole attendere più di ulteriori 2 settimane prima di prendere eventuali decisioni sulla rimozione del calcolo.
Saluti
la ripetizione delle coliche importanti senza espusione visibile di calcoli rende assai probabile che la causa sia stata sempre la stessa, ovvero il calcolo finalmente individuato nel primo tratto dell'uretere. Qusto calcolo dà segno di sè solo nel momento in cui causa una ostruzione completa dell'uretere, con aumento repentino della pressione all'interno del rene che causa l'insorgere del tipo dolore della colica. E' sufficiente un movimento impercettibile del calcolo perché il flusso dell'urina riprenda, ancorché ridotto, ed i sintomi acuti scompaiono. Possiamo presumere con discreto margine di certezza che il calcolo si trovi più o meno nello stesso tratto dell'uretere ormai da 5 mesi e, seppure di dimensioni compatibili con una possibile espulsione spontanea, è assai poco probabile che questa possa avvenire, anche se supportata da una opportuna terapia. In questo nostro articolo, che le RACCOMANDIAMO di leggere, viene descritto in modo dettagliato quale sia, a nostro parere, l'atteggiamento più corretto da tenere in questi casi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Il fatto che il calcolo sia visibile alla radiografia evidenzia che sia composto da sali di calcio e pertanto non vi è "erba spaccapietre" in grado di poter ragionevolmente ottenere alcun risultato. Questi rimedi possono avere una efficacia assai ipotetica solo nei calcoli di acido urico, la cui caratteristica più evidente è proprio quella di essere trasparenti ai raggi e quindi non evidenziabili nelle radiografie. Infine, non è certamente il flusso dell'urina a "spingere" il calcolo, che non è liscio come un pallino da schioppo, ma rugoso come un meteorite! Piuttosto, la progressione avviene solo grazie alla compiacenza dell'uretere e della sua mucosa ed è proprio su questo che la terapia cerca di agire. Pertanto, in questa fase non le consigliamo di bere più acqua di quanta ne senta bisogno, per non sovraccaricare inutilmente il sistema. Senz'altro il suo rene non è a rischio imminente, ci mancherebbe, lei stesso ci riferisce che la creatinina è normale. In ogni caso, considerato il tempo ormai trascorso, nel suo caso non ci pare ragionevole attendere più di ulteriori 2 settimane prima di prendere eventuali decisioni sulla rimozione del calcolo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Genilissimo Dott. Piana. La ringrazio per la veloce risposta e per il grandissimo (mi creda) contributo che da a chi é afflitto da coliche renali.
Alcuni approfondimenti.
Perche' i due precedenti attacchi di colica partivano dal basso ventre? (mi sembra di capire che la classica colica da ostruzione parta dal fianco).
Consiglia come primo tentativo una eswl?
Posso in autonomia provare la terapia espulsiva consigliata?
Grazie per quanto sta facendo.
Alcuni approfondimenti.
Perche' i due precedenti attacchi di colica partivano dal basso ventre? (mi sembra di capire che la classica colica da ostruzione parta dal fianco).
Consiglia come primo tentativo una eswl?
Posso in autonomia provare la terapia espulsiva consigliata?
Grazie per quanto sta facendo.
[#3]
Gentile Signore,
il dolore classico della colica renale si manifesta nella maggioranza dei casi, ma non sono affatto rare situazioni diverse, con dolore anteriore o diffuso all'addome. Sono questi i casi in cui la diagnosi è più difficile, d'ogni modo al giorno d'oggi la facilità con cui si eseguono le ecografie ha di molto semplificato le cose.
Il trattamento con le onde d'urto è molto efficace per calcoli di picola-media taglia all'interno del rene. Nell'uretere l'efficacia è statisticamente molto inferiore, in particolare nei casi in cui si presume che il calcolo sia fermo da qualche tempo nello stesso punto. Il rigonfiamento reattivo (èdema) della mucosa che trattiene il calcolo lo comprime anche al punto da impedirne la frammentazione sotto l'azione delle onde d'urto. Il trattamento non è certamente dannoso, ma le scarse possibilità di successo spesso non fanno altro che far perdere altro tempo, tra attesa e successivi controlli.
Qualsiasi terapia deve sempre essere intrapresa sotto controllo medico, in questa sede vengono fornite delle indicazioni generali, ma l prescrizione necessita ovviamente della visita diretta.
Se il calcolo era ben visibile al controllo radiologico semplice, sarà quindi il caso di ripetere l'esame tra non oltre 2 setttimane, sempre che non intercorrano altre coliche importanti. Sui risultati si potrà quindi valutare il da farsi.
Saluti
il dolore classico della colica renale si manifesta nella maggioranza dei casi, ma non sono affatto rare situazioni diverse, con dolore anteriore o diffuso all'addome. Sono questi i casi in cui la diagnosi è più difficile, d'ogni modo al giorno d'oggi la facilità con cui si eseguono le ecografie ha di molto semplificato le cose.
Il trattamento con le onde d'urto è molto efficace per calcoli di picola-media taglia all'interno del rene. Nell'uretere l'efficacia è statisticamente molto inferiore, in particolare nei casi in cui si presume che il calcolo sia fermo da qualche tempo nello stesso punto. Il rigonfiamento reattivo (èdema) della mucosa che trattiene il calcolo lo comprime anche al punto da impedirne la frammentazione sotto l'azione delle onde d'urto. Il trattamento non è certamente dannoso, ma le scarse possibilità di successo spesso non fanno altro che far perdere altro tempo, tra attesa e successivi controlli.
Qualsiasi terapia deve sempre essere intrapresa sotto controllo medico, in questa sede vengono fornite delle indicazioni generali, ma l prescrizione necessita ovviamente della visita diretta.
Se il calcolo era ben visibile al controllo radiologico semplice, sarà quindi il caso di ripetere l'esame tra non oltre 2 setttimane, sempre che non intercorrano altre coliche importanti. Sui risultati si potrà quindi valutare il da farsi.
Saluti
[#4]
Utente
Capisco.
Grazie.
Purtroppo sta confermando tutti i miei dubbi.
Questa situazione mi sta causando GROSSI problemi nella mia attività professionale.
Il problema sarà convincere il mio urologo ad anticipare i tempi di attesa.
Ultime due domande:
L'urologo che mi sta curando sostiene che comunque ora sarebbe impossibile fare la ure.....scopia perché il calcolo è troppo alto.
Mi può indicare un centro di eccellenza (anche privato) al centro sud Italia dove potermi recare e non aspettare quindi il fato?
Grazie.
Grazie.
Purtroppo sta confermando tutti i miei dubbi.
Questa situazione mi sta causando GROSSI problemi nella mia attività professionale.
Il problema sarà convincere il mio urologo ad anticipare i tempi di attesa.
Ultime due domande:
L'urologo che mi sta curando sostiene che comunque ora sarebbe impossibile fare la ure.....scopia perché il calcolo è troppo alto.
Mi può indicare un centro di eccellenza (anche privato) al centro sud Italia dove potermi recare e non aspettare quindi il fato?
Grazie.
[#5]
Gentile Signore,
per risovere endoscopicamente una situazione come possiamo immaginare sia la sua ovviamente bisogna disporre di una strumentazione completa e della competenza specifica per utilizzarla (con particolare riferimento agli strumenti flessibili). Ci spiace, ma non è scopo di questo sito fornire indicazioni specifiche su terapie e centri di cura, non ultimo per ovvi motivi di conflitto di interessi. Siamo peraltro certi che nella sua città vi sia anche più di un centro che risponda ai requisiti di cui sopra. Ci faccia eventualmente sapere l'evoluzione dei fatti, se lo desidera.
Saluti
per risovere endoscopicamente una situazione come possiamo immaginare sia la sua ovviamente bisogna disporre di una strumentazione completa e della competenza specifica per utilizzarla (con particolare riferimento agli strumenti flessibili). Ci spiace, ma non è scopo di questo sito fornire indicazioni specifiche su terapie e centri di cura, non ultimo per ovvi motivi di conflitto di interessi. Siamo peraltro certi che nella sua città vi sia anche più di un centro che risponda ai requisiti di cui sopra. Ci faccia eventualmente sapere l'evoluzione dei fatti, se lo desidera.
Saluti
[#6]
Utente
Ultima domanda principalmente dovuta al mio essere ansioso.
La quasi assenza di sintomi dolorosi forti é sintomo di:
- calcolo fermo e flusso urine comunque assicurato.
- il rene ha smesso silenziosamente di funzionare (mi pare di capire che puo' succedere)
- il calcolo scende pian pianino senza sintomi forti.
Mi scuso per le ripetute domande ma, ricordo ancora, sono assillato da poter perdere il rene senza accorgemene. E' questa la cosa che più mi spaventa.
Grazie per la pazienza.
La quasi assenza di sintomi dolorosi forti é sintomo di:
- calcolo fermo e flusso urine comunque assicurato.
- il rene ha smesso silenziosamente di funzionare (mi pare di capire che puo' succedere)
- il calcolo scende pian pianino senza sintomi forti.
Mi scuso per le ripetute domande ma, ricordo ancora, sono assillato da poter perdere il rene senza accorgemene. E' questa la cosa che più mi spaventa.
Grazie per la pazienza.
[#7]
Gentile Signore,
la nostra pazienza non ha limiti per definizione, altrimenti non saremmo qui ...
Cercando di rispondere alle sue domande:
1) calcolo fermo e flusso urine comunque assicurato?
E' la possibilità più concreta.
2) il rene ha smesso silenziosamente di funzionare (mi pare di capire che puo' succedere)?
- Può succedere, ma in tempi lunghi (molti mesi, a volte anni) e solo nei casi in cui non è stata fatta una diagnosi precisa. Lei ha già eseguito tutti gli accertamenti ed il suo rene ha dato evidenti segni di "vita" con la colica di poche settimane orsono
3) il calcolo scende pian pianino senza sintomi forti?
- Ipotesi affascinante ma purtroppo poco verosimile. In ogni caso, prima di un eventuale intervento si ripeterebbe quantomeno una radiografia diretta per conferma della reale posizione. Tenga conto che il punto meno compiacente di tutto il percorso è lo sbocco dell'uretere in vescica (meàto), il capolinea dove si ferma almeno la metà dei calcoli che devono essere rimossi.
La sua è dunque una situazione che merita senz'altro attenzione ed una soluzione rapida per restituirla al più presto ai suoi impegni di lavoro, d'ogni modo non vi sono al momento segni di un grave pericolo imminente.
Saluti
la nostra pazienza non ha limiti per definizione, altrimenti non saremmo qui ...
Cercando di rispondere alle sue domande:
1) calcolo fermo e flusso urine comunque assicurato?
E' la possibilità più concreta.
2) il rene ha smesso silenziosamente di funzionare (mi pare di capire che puo' succedere)?
- Può succedere, ma in tempi lunghi (molti mesi, a volte anni) e solo nei casi in cui non è stata fatta una diagnosi precisa. Lei ha già eseguito tutti gli accertamenti ed il suo rene ha dato evidenti segni di "vita" con la colica di poche settimane orsono
3) il calcolo scende pian pianino senza sintomi forti?
- Ipotesi affascinante ma purtroppo poco verosimile. In ogni caso, prima di un eventuale intervento si ripeterebbe quantomeno una radiografia diretta per conferma della reale posizione. Tenga conto che il punto meno compiacente di tutto il percorso è lo sbocco dell'uretere in vescica (meàto), il capolinea dove si ferma almeno la metà dei calcoli che devono essere rimossi.
La sua è dunque una situazione che merita senz'altro attenzione ed una soluzione rapida per restituirla al più presto ai suoi impegni di lavoro, d'ogni modo non vi sono al momento segni di un grave pericolo imminente.
Saluti
[#12]
Utente
Buongiorno gentili Dottori.
Vorrei aggiornarvi sulla mia situazione.
A seguito della eswl dello scorso 26 feb ho espulso 5 pezzi di calcolo che confrontati con varie foto sembrano di ossalato di calcio.
Le dimensioni variano dal mm ai 4 mm (bella bestiola).
Non ho piu' il minimo fastidio al rene o all'uretere sx (dolori, spasmi, tutto sparito).
I fastidi si sono spostati piu' giu'. Al pene.
Ho un costante fastidio di bruciore sordo e di una sensazione che dentro ci fosse un corpo estraneo. Qualche volte sento come delle punte di spillo.
Sto monitorando la minzione e qualche volta esce della renella.
Che devo fare? Come posso eliminare questo fastidio?
Grazie per quanto mi consiglierete.
Vorrei aggiornarvi sulla mia situazione.
A seguito della eswl dello scorso 26 feb ho espulso 5 pezzi di calcolo che confrontati con varie foto sembrano di ossalato di calcio.
Le dimensioni variano dal mm ai 4 mm (bella bestiola).
Non ho piu' il minimo fastidio al rene o all'uretere sx (dolori, spasmi, tutto sparito).
I fastidi si sono spostati piu' giu'. Al pene.
Ho un costante fastidio di bruciore sordo e di una sensazione che dentro ci fosse un corpo estraneo. Qualche volte sento come delle punte di spillo.
Sto monitorando la minzione e qualche volta esce della renella.
Che devo fare? Come posso eliminare questo fastidio?
Grazie per quanto mi consiglierete.
[#13]
Gentile Signore,
i disturbi che ci riferisce sono abbastanza tipici per la presenza di qualche residuo di calcolo a livello dello sbocco dell'uretere in vescica (meato). Una ulteriore ecografia potrebbe chiarire facilmente la situazione ed una terapia "espulsiva" a base di cortisone e tamsulosina (che immagio le abbbia giá fatto in passato) potrebbe risolvere il problema. Ne parli con il suo urologo di riferimento.
Saluti
i disturbi che ci riferisce sono abbastanza tipici per la presenza di qualche residuo di calcolo a livello dello sbocco dell'uretere in vescica (meato). Una ulteriore ecografia potrebbe chiarire facilmente la situazione ed una terapia "espulsiva" a base di cortisone e tamsulosina (che immagio le abbbia giá fatto in passato) potrebbe risolvere il problema. Ne parli con il suo urologo di riferimento.
Saluti
[#15]
Gentile Signore,
siamo molto contenti dlla favorevole evoluzione del suo probelma. La invitiamo comunque a non abbassare la guardia, continuando a bere molta acqua, specie nel periodo caldo. Ci creda, almeno metà dei pazienti purtroppo abbandonano rapidamente questa essenziale abitudine poco tempo dopo la risoluzione del caso.
Saluti
siamo molto contenti dlla favorevole evoluzione del suo probelma. La invitiamo comunque a non abbassare la guardia, continuando a bere molta acqua, specie nel periodo caldo. Ci creda, almeno metà dei pazienti purtroppo abbandonano rapidamente questa essenziale abitudine poco tempo dopo la risoluzione del caso.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 95.7k visite dal 16/02/2013.
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