Postectomia non riuscita
Gentili medici, volevo giusto porvi 2 domande:
1) Sono stato operato per una fimosi non serrata un mese fa, i punti sono caduti ma il problema non è stato risolto. Rispetto a prima dell operazione riesco a scoprire un pò il glande in erezione, ma neanche la metà, quindi la mia prima domanda è se eventualmente (sottinteso che farò una visita chirurgica a breve) potrei fare un intervento di circoncisione totale a cosi "breve" distanza dall intervento appena fatto.
2) Perché si utilizza la postectomia se poi in più di 1 caso su 5 c'è bisogno di una successiva circoncisione totale? (I dati ovviamente non sono ufficiali ma li ho ottenuti su vari forum calcolando in base alla media dei ri-operati sui totali iscritti al forum)
1) Sono stato operato per una fimosi non serrata un mese fa, i punti sono caduti ma il problema non è stato risolto. Rispetto a prima dell operazione riesco a scoprire un pò il glande in erezione, ma neanche la metà, quindi la mia prima domanda è se eventualmente (sottinteso che farò una visita chirurgica a breve) potrei fare un intervento di circoncisione totale a cosi "breve" distanza dall intervento appena fatto.
2) Perché si utilizza la postectomia se poi in più di 1 caso su 5 c'è bisogno di una successiva circoncisione totale? (I dati ovviamente non sono ufficiali ma li ho ottenuti su vari forum calcolando in base alla media dei ri-operati sui totali iscritti al forum)
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Gentile Giovanotto,
la maggioranza dei soggetti che debbono essere sottoposti a circoncisione non gradisce di rinunziare completamente al proprio prepuzio. Per questa ragione, l'operatore tende sepre ad assumere un atteggiamento "di economia", trovando un compromesso in abase alla propria esperienza tra la funzionalità e l'aspetto estetico. Ad un mese di distanza dall'intervento, assai verosimilmente il tessuti non sono ancora completamente stabilizzati, con particolare riguardo all'elasticità. Riteniamo che vi possano essere ancora dei margini di miglioramento, con eventuale associazione di una terapia locale con creme cortisoniche o simili. Su questo ovviamente dovrà decidere il nostro Collega che la controllerà direttamente. Generalmente parlando. è alquanto raro dover eseguire un secondo intervento.
Saluti
la maggioranza dei soggetti che debbono essere sottoposti a circoncisione non gradisce di rinunziare completamente al proprio prepuzio. Per questa ragione, l'operatore tende sepre ad assumere un atteggiamento "di economia", trovando un compromesso in abase alla propria esperienza tra la funzionalità e l'aspetto estetico. Ad un mese di distanza dall'intervento, assai verosimilmente il tessuti non sono ancora completamente stabilizzati, con particolare riguardo all'elasticità. Riteniamo che vi possano essere ancora dei margini di miglioramento, con eventuale associazione di una terapia locale con creme cortisoniche o simili. Su questo ovviamente dovrà decidere il nostro Collega che la controllerà direttamente. Generalmente parlando. è alquanto raro dover eseguire un secondo intervento.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 12/02/2013.
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