Problemi complessi
Premetto che ho già utilizzato questo sito in passato per ottenere consulti. Un brutto giorno del mese di luglio 2007 ho cominciato ad avvertire i primissimi disturbi urinari, con aumento delle minzioni e bruciore generalizzato nell'area del pene specialmente dopo le minzioni. Ho cominciato simultaneamente anche ad avere disturbi sessuali quali eiaculazione precoce e dolorosa, imperiosa, variante in colore e consistenza, senza mai riscontrare assolutamente emospermia. Premetto che per motivi di studio ed impegni vari sto parecchie ore al giorno seduto, ma il problema è cominciato da un momento all'altro, senza alcun sintomo di preavviso, quasi da un minuto con l'altro(incredibile). Insomma ad aprile 2008 dopo un anno quasi mi ritrovo con gli stessi problemi, anche piu gravi se possibile. Ho consultato diversi urologi, il primo ha escluso una prostatite, il secondo ha invece diagnosticato una prostatite cronicizzata.Ho eseguito decine di esami, tutti negativi(PSA, urinocoltura, spermiocoltura, due ecografia per via transaddominale)...Da settembre ho anche un intenso dolore anale che mi impedisce di stare seduto e che mi provoca fortissime fitte interne oltre che prolungato fastidio(24 h su 24).Per questo dolore ho consultato anche un proctologo che mmi ha diagnosticato una piccolissima proctite e qualche piccolo nodulo emorroidario non rilevante e non passibile di cure farmacologiche. Tramite colonscopia che ho fatto per precauzione mi è stato diagnosticato anche un colon irritabile, probabilmente frutto dello stress per una degenza cosi lunga a livello prostatico. Morale della favola mi trovo dopo diversi mesi e diverse terapie antibiotiche e anti infiammatorie senza una diagnosi, senza un miglioramento, senza nulla di nulla...eseguirò per sicurezza anche un test di stamey e un tampone uretrale(visto che ho dolori e fitte all'uretra), ma ormai sono sfiduciato( a 22 anni questa cosa è veramente un macigno). Il test di stamey serve o è inutile come dicono in molti?
Spero vogliate rispondermi...a questo punto ho veramente perso ogni speranza.
Grazie
Spero vogliate rispondermi...a questo punto ho veramente perso ogni speranza.
Grazie
[#1]
caro lettore,
le indagini effettuate sembrano escludere problemi "importanti" a carico del colon retto, penso lei dovrebbe chiarire la problematica "prostatitica" affidandosi ad un valido urologo ( nella sua città non mancano , anche in ospedale) che possa affrontare e trattare tale situazione spesso causa di problemi anche assai debilitanti.
cerchi di affidarsi ad uno specialista e non cambi, come spesso succede, nella speranza di trovarne uno migliore.
Con costanza il problema può essere risolto
cari saluti
le indagini effettuate sembrano escludere problemi "importanti" a carico del colon retto, penso lei dovrebbe chiarire la problematica "prostatitica" affidandosi ad un valido urologo ( nella sua città non mancano , anche in ospedale) che possa affrontare e trattare tale situazione spesso causa di problemi anche assai debilitanti.
cerchi di affidarsi ad uno specialista e non cambi, come spesso succede, nella speranza di trovarne uno migliore.
Con costanza il problema può essere risolto
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Grazie per le risposte. In effetti credo che il prossimo passo da fare come consigliato dall'ultimo urologo consultato sia quello di eseguire il test di stamey(lui mi aveva consigliato di associare anche il tampone uretrale). Vorrei rivolgerVi alcune semplici domande:
1-Un'esposizione cosi prolungata alla malattia(quasi un anno) è sintomo che la mia patologia è incurabile e quindi da considerarsi definitiva?
2-E'vero che una patologia prostatica cronica porta all'infertilità?
3-Vista l'incapacità delle cure di scalfire la sintomatologia, è possibile che la situazione non migliori mai?
4-I problemi sessuali connessi(eiaculazione dolorosa e precoce) sono irreversibili anche se la sintomatologia dovesse regredire?
5-Come è possibile spiegare l'insorgere dal nulla(sempre stato normale, vita sessuale ottima e producente) di una sintomatologia cosi violenta?
Vi ringrazio davvero moltissimo.
1-Un'esposizione cosi prolungata alla malattia(quasi un anno) è sintomo che la mia patologia è incurabile e quindi da considerarsi definitiva?
2-E'vero che una patologia prostatica cronica porta all'infertilità?
3-Vista l'incapacità delle cure di scalfire la sintomatologia, è possibile che la situazione non migliori mai?
4-I problemi sessuali connessi(eiaculazione dolorosa e precoce) sono irreversibili anche se la sintomatologia dovesse regredire?
5-Come è possibile spiegare l'insorgere dal nulla(sempre stato normale, vita sessuale ottima e producente) di una sintomatologia cosi violenta?
Vi ringrazio davvero moltissimo.
[#4]
caro lettore,
non sia pessimista. Le risposte alle sue domande sono:
1. NO
2. No
3. è possibile
4. NO
5. Nulla comincia dal nulla. Dei germi arrivano, si stabiliscono nella prostata, creano una colonia........inizia la malattia
cari saluti
non sia pessimista. Le risposte alle sue domande sono:
1. NO
2. No
3. è possibile
4. NO
5. Nulla comincia dal nulla. Dei germi arrivano, si stabiliscono nella prostata, creano una colonia........inizia la malattia
cari saluti
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Il test di Stamey è molto utile per formulare la diagnosi di prostatite cronica ed individuarne il tipo. Se non dovessero essere presenti nè germi nè globuli bianchi rivolgerei l'attenzione (con un accurato esame obbiettivo da parte dell'urologo che l'ha in cura) ai muscoli elevatori dell'ano, che sono contigui alla prostata ed una cui iperattività (ipertono, spasticità, etc) può essere tipicamente responsabile dei sintomi da lei lamentati.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
Prof. Francesco Pesce
Specialista in Urologia e in Neurologia
Perfezionato in Andrologia e Sessuologia
www.dr-francescopesce.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 25/04/2008.
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