Ipertrofia prostatica oppure prostatite cronica
Ho 28 anni e oggi mi e stata diagnosticata una ipertrofia prostatica benigna.Sono molto preoccupato.La diagnosi arriva dopo analisi del PSA negativa ed ecografia che da cui sono emersi: vescica non completamente distesa con lievi note di ipertrofia destrusoriale, ghiandola aumentata di volume circa 1,5 volte con echi capsulari omogenei,simmetrica,con vescicole seminali nella norma,sclerosi calcifica tra componente centrale e periferica,con piccole cisti da ritenzione,all'espolazione rettale con i caratteri dell'iniziale ipertrofia e restanti caratteri regolari. Mi e stata prescritta uroflussometria,che faro domani mattina e somministrazione di Agefluss.
L'indagine e iniziata dopo aver segnalato al medico un dolore addominale con esigenza di urinare varie volte al giorno con urgenza e non potendo trattenere lo stimolo. Segnalo nel mese di ottobre un episodio di perdita di urine durante il sonno. Inoltre sono anni che lamrnto uretriti ricorrenti in prevalenza imputate ad atopia dati i tamponi uretrali sempre negativi. Analisi delle urine svolte il 28 dicembre scorso non rivelano anomalie e cosi anche urinocoltura: cinta dei germi e identificazione batterica negativa. Analisi delle urine risalenti allo scorso Ottilobre rivelano CONCENTRAZIONE Hb glob media 32.3 (valore di rif. 33 -37) e eosinofili 7,1% (valore di rif. 0,4),il peso specifico lievemente maggiore al valore di riferimento:1022.
Faccio presente che ho assunto amoxicillina per quasi un mese per un ascesso alla gengiva.due settimane sottodosato e una settimana a terapia completa. Tutt'ora prendo fermenti lattici per risolvere diarrea persistente e inoltre dopo i lamentati sintomi alle vie urinarieil medico mi ha prescritto integratori di magnesio,porassio,calcio che ancora non ho assunto.
Le mie domande:
1) e possibile escludere una prostatire batterica cronica? Faccio presenti che tra i tanti esami nn ho fatto un massaggio prostatico con raccolta sperma e urina. Lo consigliereste?
2) e davvero impossibile una remissione totale dall'ipetrofia? La situazione degenerera inevitabilmente data la mia giovane eta?
3) sono omosessuale, devo evitare rapporti anali recettivi? Pressioni,compressioni epossono aver provocato o aggravato la situazione?
4) meglio evitare attivita masturbatoria eccessiva (in media pratico due volte al giorno)?
Vi ringrazio per l'attenzione,
Cordiali Saluti.
L'indagine e iniziata dopo aver segnalato al medico un dolore addominale con esigenza di urinare varie volte al giorno con urgenza e non potendo trattenere lo stimolo. Segnalo nel mese di ottobre un episodio di perdita di urine durante il sonno. Inoltre sono anni che lamrnto uretriti ricorrenti in prevalenza imputate ad atopia dati i tamponi uretrali sempre negativi. Analisi delle urine svolte il 28 dicembre scorso non rivelano anomalie e cosi anche urinocoltura: cinta dei germi e identificazione batterica negativa. Analisi delle urine risalenti allo scorso Ottilobre rivelano CONCENTRAZIONE Hb glob media 32.3 (valore di rif. 33 -37) e eosinofili 7,1% (valore di rif. 0,4),il peso specifico lievemente maggiore al valore di riferimento:1022.
Faccio presente che ho assunto amoxicillina per quasi un mese per un ascesso alla gengiva.due settimane sottodosato e una settimana a terapia completa. Tutt'ora prendo fermenti lattici per risolvere diarrea persistente e inoltre dopo i lamentati sintomi alle vie urinarieil medico mi ha prescritto integratori di magnesio,porassio,calcio che ancora non ho assunto.
Le mie domande:
1) e possibile escludere una prostatire batterica cronica? Faccio presenti che tra i tanti esami nn ho fatto un massaggio prostatico con raccolta sperma e urina. Lo consigliereste?
2) e davvero impossibile una remissione totale dall'ipetrofia? La situazione degenerera inevitabilmente data la mia giovane eta?
3) sono omosessuale, devo evitare rapporti anali recettivi? Pressioni,compressioni epossono aver provocato o aggravato la situazione?
4) meglio evitare attivita masturbatoria eccessiva (in media pratico due volte al giorno)?
Vi ringrazio per l'attenzione,
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile lettore,
chi le ha fatto una diagnosi di ipertrofia prostatica benigna?
Alla sua età è questa una diagnosi complessa e difficile da sostenere, risenta il collega che eventualmente l'ha formulata.
Poi una diagnosi di prostatite batterica cronica, senza valutazioni colturali mirate, è difficile farla!
Alla sue due ultime domande infine, se confermata una prostatite acuta, è bene moderare e comunque l'ultima parola spetta sempre al suo urologo di riferimento.
Cordiali saluti.
chi le ha fatto una diagnosi di ipertrofia prostatica benigna?
Alla sua età è questa una diagnosi complessa e difficile da sostenere, risenta il collega che eventualmente l'ha formulata.
Poi una diagnosi di prostatite batterica cronica, senza valutazioni colturali mirate, è difficile farla!
Alla sue due ultime domande infine, se confermata una prostatite acuta, è bene moderare e comunque l'ultima parola spetta sempre al suo urologo di riferimento.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
Buongiorno,
l'urologo dell'ospedale di Assisi, che ha fatto l'ecografia, nel referto che ho sopra brevemente riportato parla di ipertrofia prostatica senza far cenno a ulteriori controlli per valutare cause infettive e consigliando la sola uroflussometria.
Il mio medico di base ha dedotto dall'ecografia che si tratta di una ipertrofia prostatica benigna.
Ieri mi sono sottoposto alla Uroflussometria che è risultata nella norma, con analisi del residuo post minzionale da cui non è emersa presenza di ristagno.
L'urologa dell'ospedale di Foligno che ha effettuato l'ecografia per il residuo postminzionale mi ha suggerito esami colturali.
Il mio medico di base li aveva esclusi poichè analisi delle urine risalenti al 28 dicembre e esame del psa risalente ai primi di gennaio risultavano negativi.
Ho insistito per sottopormi a nuovi esami del sangue, delle urine e colturali e valutare con successiva visita urologica.
Da questa esperienza ho imparato che i medici vanno molto guidati sulle cose da fare e soprattutto a porre attenzione alle date delle analisi, che non guardano MAI, e alla sequenza cronologica della comparsa dei sintomi, a cui prestano davvero POCA attenzione. Non c'entra tanto con la competenza medica quanto con l'uso della LOGICA INDUTTIVA che guida il processo diagnostico. Lo dico con assoluta severa empatia nei confronti di chi pratica un mestiere difficile e faticoso come quello del medico. Non credo che si possa mai fare, in nessun mestiere, troppo affidamento sulla sola esperienza "routinaria" e protocollare del mestiere. Scusi la divagazione.
La terrò al corrente se è interessato al caso.
La intanto ringrazio per la risposta.
Cordiali Saluti.
l'urologo dell'ospedale di Assisi, che ha fatto l'ecografia, nel referto che ho sopra brevemente riportato parla di ipertrofia prostatica senza far cenno a ulteriori controlli per valutare cause infettive e consigliando la sola uroflussometria.
Il mio medico di base ha dedotto dall'ecografia che si tratta di una ipertrofia prostatica benigna.
Ieri mi sono sottoposto alla Uroflussometria che è risultata nella norma, con analisi del residuo post minzionale da cui non è emersa presenza di ristagno.
L'urologa dell'ospedale di Foligno che ha effettuato l'ecografia per il residuo postminzionale mi ha suggerito esami colturali.
Il mio medico di base li aveva esclusi poichè analisi delle urine risalenti al 28 dicembre e esame del psa risalente ai primi di gennaio risultavano negativi.
Ho insistito per sottopormi a nuovi esami del sangue, delle urine e colturali e valutare con successiva visita urologica.
Da questa esperienza ho imparato che i medici vanno molto guidati sulle cose da fare e soprattutto a porre attenzione alle date delle analisi, che non guardano MAI, e alla sequenza cronologica della comparsa dei sintomi, a cui prestano davvero POCA attenzione. Non c'entra tanto con la competenza medica quanto con l'uso della LOGICA INDUTTIVA che guida il processo diagnostico. Lo dico con assoluta severa empatia nei confronti di chi pratica un mestiere difficile e faticoso come quello del medico. Non credo che si possa mai fare, in nessun mestiere, troppo affidamento sulla sola esperienza "routinaria" e protocollare del mestiere. Scusi la divagazione.
La terrò al corrente se è interessato al caso.
La intanto ringrazio per la risposta.
Cordiali Saluti.
[#3]
Gentile lettore,
le sue attente osservazione la fanno pensare come un collega mancato o un potenziale futuro medico.
Comunque, senza problemi, mi tenga aggiornato sull'evoluzione della sua situazione clinica specifica.
Cordiali saluti.
le sue attente osservazione la fanno pensare come un collega mancato o un potenziale futuro medico.
Comunque, senza problemi, mi tenga aggiornato sull'evoluzione della sua situazione clinica specifica.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Gentile Dr. Beretta,
esami delle urine, del sangue e spermicoltura risultano negativi. Il PSA è nella norma. Preciso che non sono stato sottoposto a massaggio prostatico.
Anche il mio medico di base è scettico sull'ipotesi di una ipertrofia prostatica benigna. Ha ipotizzato la possibilità che però questo ingrossamento sia stato prodotto dalle uretriti recidivanti di cui ho sofferto negli anni e imputate dal mio dermatologo alla mia atopia. (I tamponi uretrali svolti nel tempo sono sempre negativi).
1) Ho fatto anche presente al medico che in passato, a causa di una depressione trattata con fluoxetina prima e duloxetina poi, ho avuto problemi di dipendenza dalla pornografia con masturbazione ripetuta per molte volte al giorno anche per ore. Oggi questo problema è di gran lunga ridotto ma ammetto che non di rado arrivo a masturbarmi due volte al giorno. Possono esserci associazioni? Magari di natura ormonale?
2) Il medico mi ha fatto presente che sclerosi calcifiche, come quelle che risultano dalla ecografia (legga sopra) possono essere prodotte dal trattenersi nel momento della eiaculazione. Le risulta? E se si questo può avere a che fare con l'ingrossamento della prostata?
3) Ho anche pensato a possibili cause morfologiche genetiche: ho tonsille ipertrofiche diagnosticatami 5 anni fa da un otorinolaringoiatra a seguito di tonsilliti ricorrenti, ugola molto grande e appendicite in forma cronica diagnosticata da bambino dal mio pediatra. Ho pensato che magari la mia prostata potrebbe essere "naturlmente" più grossa del normale. E' escluso?
Allo stato attuale mi sto sottoponendo ad un trattamento con Serenoa Repens (Agefluss), come da suggerimento dell'urologo che ha effettuato la ecografia. Il medico di base suggerisce somministrazione per due mesi e poi di ripetere l'ecografia.
Grazie in anticipo per sue eventuali valutazioni.
Cordiali Saluti.
esami delle urine, del sangue e spermicoltura risultano negativi. Il PSA è nella norma. Preciso che non sono stato sottoposto a massaggio prostatico.
Anche il mio medico di base è scettico sull'ipotesi di una ipertrofia prostatica benigna. Ha ipotizzato la possibilità che però questo ingrossamento sia stato prodotto dalle uretriti recidivanti di cui ho sofferto negli anni e imputate dal mio dermatologo alla mia atopia. (I tamponi uretrali svolti nel tempo sono sempre negativi).
1) Ho fatto anche presente al medico che in passato, a causa di una depressione trattata con fluoxetina prima e duloxetina poi, ho avuto problemi di dipendenza dalla pornografia con masturbazione ripetuta per molte volte al giorno anche per ore. Oggi questo problema è di gran lunga ridotto ma ammetto che non di rado arrivo a masturbarmi due volte al giorno. Possono esserci associazioni? Magari di natura ormonale?
2) Il medico mi ha fatto presente che sclerosi calcifiche, come quelle che risultano dalla ecografia (legga sopra) possono essere prodotte dal trattenersi nel momento della eiaculazione. Le risulta? E se si questo può avere a che fare con l'ingrossamento della prostata?
3) Ho anche pensato a possibili cause morfologiche genetiche: ho tonsille ipertrofiche diagnosticatami 5 anni fa da un otorinolaringoiatra a seguito di tonsilliti ricorrenti, ugola molto grande e appendicite in forma cronica diagnosticata da bambino dal mio pediatra. Ho pensato che magari la mia prostata potrebbe essere "naturlmente" più grossa del normale. E' escluso?
Allo stato attuale mi sto sottoponendo ad un trattamento con Serenoa Repens (Agefluss), come da suggerimento dell'urologo che ha effettuato la ecografia. Il medico di base suggerisce somministrazione per due mesi e poi di ripetere l'ecografia.
Grazie in anticipo per sue eventuali valutazioni.
Cordiali Saluti.
[#6]
Utente
Gentile Dr. Beretta,
a distanza da mesi dal mio primo post la mia situazione clinica risulta sostanzialmente invariata.
Da circa 4 mesi sto seguendo la cura di Agefluss prescrittami dall'urologo.
Negli scorsi giorni a causa di una riacutizzazione dei sintomi e soprattutto di un dolore, prima mai provato, all'asta del pene e di dolore diffuso ai muscoli alti delle natiche ho fatto di nuovo urine, sangue e spermicoltura. Tutti i risultati sono negativi.
Il mio medico di base mi consiglia di proseguire per altri due mesi la cura a base di Agefluss, sperando che stia bloccando il processo di accrescimento della prostata, per poi sottopormi di nuovo a visita urologica ed ecografia.
Le ricordo che la scorsa ecografia mostrava una prostata più grande di 1,5 volte la norma.
Ho sottoposto al mio medico l'ipotesi che invece che una ipertrofia prostatica inizialmente diagnosticatami la mia sintomatologia sia ascrivibile a una prostatite cronica.
Anche lui ha sostenuto che fosse più credibile ma che in assenza di riscontri dati dalle analisi è difficile fare una diagnosi certa.
Forse trattare con il solo Agefluss questa situazione è un po' prendere il problema sotto gamba? Esistono trattamenti che possono ridurre la progressione della malattia ad uno stato ancora iniziale? I miei sintomi sono evidenti da circa 7 mesi.
Devo arrendermi all'ipotesi che la prostatite è non curabile e che quindi trattarla con cure progressive è l'unico modo per evitare cure troppo aggressive e debilitanti (ex. cicli di antibiotici o alfa-beta bloccanti) ?
La ringrazio,
Cordiali Saluti.
a distanza da mesi dal mio primo post la mia situazione clinica risulta sostanzialmente invariata.
Da circa 4 mesi sto seguendo la cura di Agefluss prescrittami dall'urologo.
Negli scorsi giorni a causa di una riacutizzazione dei sintomi e soprattutto di un dolore, prima mai provato, all'asta del pene e di dolore diffuso ai muscoli alti delle natiche ho fatto di nuovo urine, sangue e spermicoltura. Tutti i risultati sono negativi.
Il mio medico di base mi consiglia di proseguire per altri due mesi la cura a base di Agefluss, sperando che stia bloccando il processo di accrescimento della prostata, per poi sottopormi di nuovo a visita urologica ed ecografia.
Le ricordo che la scorsa ecografia mostrava una prostata più grande di 1,5 volte la norma.
Ho sottoposto al mio medico l'ipotesi che invece che una ipertrofia prostatica inizialmente diagnosticatami la mia sintomatologia sia ascrivibile a una prostatite cronica.
Anche lui ha sostenuto che fosse più credibile ma che in assenza di riscontri dati dalle analisi è difficile fare una diagnosi certa.
Forse trattare con il solo Agefluss questa situazione è un po' prendere il problema sotto gamba? Esistono trattamenti che possono ridurre la progressione della malattia ad uno stato ancora iniziale? I miei sintomi sono evidenti da circa 7 mesi.
Devo arrendermi all'ipotesi che la prostatite è non curabile e che quindi trattarla con cure progressive è l'unico modo per evitare cure troppo aggressive e debilitanti (ex. cicli di antibiotici o alfa-beta bloccanti) ?
La ringrazio,
Cordiali Saluti.
[#7]
Gentile lettore,
per avere più informazioni su tutte le problematiche da lei indicate le consiglio di consultare anche questi articoli, sempre pubblicati sul nostro sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
per avere più informazioni su tutte le problematiche da lei indicate le consiglio di consultare anche questi articoli, sempre pubblicati sul nostro sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
[#8]
Utente
Gentile Dr. Beretta,
a distanza di un paio di anni dalla diagnosi di ipertrofia prostatica benigna da parte di un urologo che da successive valutazioni del mio medico curante è stata valutata più facilmente riconducibile a una prostatite cronica i disturbi stanno aumentando. Non ho disturbi alla minzione ma molti disturbi connessi alla disfunzione erettile che nel giro degli ultimi mesi stanno aumentando.
Continuo le cure di serenoa repens e ddm nitrico (per i problemi di disfunzione erettile che la prostatite provoca) e di recente abbiamo iniziato una serie di successive cure a base di antibiotici (devo dire che dalle analisi, urine e spermicoltura, non risultano batteri).
Oltre ai problemi connessi alla prostatite lamento da febbraio di un dolore consistente spesso persistente alla base del pene, nei primi 3 centimetri ca. dell'asta, soprattutto nella parte posteriore che il mio medico curante riconduce alla prostatite, sembra quasi il dolore di un livido senza che ci siano segni.
Pensa che sia il caso di farmi seguire da uno specialista oltre che dalle indicazioni del mio medico di base?
Ho letto in internet della possibilità di fare un ecocolordoppler penieno,potrebbe darmi risposte e aprire la strada a un miglioramento dei disturbi di disfunzione erettile (devo procurarmi erezione manualmente e spesso fatico a mantenere l'erezione durante i rapporti penetrativi e vedo stimolarmi manualmente)?
Grazie per l'aiuto.
a distanza di un paio di anni dalla diagnosi di ipertrofia prostatica benigna da parte di un urologo che da successive valutazioni del mio medico curante è stata valutata più facilmente riconducibile a una prostatite cronica i disturbi stanno aumentando. Non ho disturbi alla minzione ma molti disturbi connessi alla disfunzione erettile che nel giro degli ultimi mesi stanno aumentando.
Continuo le cure di serenoa repens e ddm nitrico (per i problemi di disfunzione erettile che la prostatite provoca) e di recente abbiamo iniziato una serie di successive cure a base di antibiotici (devo dire che dalle analisi, urine e spermicoltura, non risultano batteri).
Oltre ai problemi connessi alla prostatite lamento da febbraio di un dolore consistente spesso persistente alla base del pene, nei primi 3 centimetri ca. dell'asta, soprattutto nella parte posteriore che il mio medico curante riconduce alla prostatite, sembra quasi il dolore di un livido senza che ci siano segni.
Pensa che sia il caso di farmi seguire da uno specialista oltre che dalle indicazioni del mio medico di base?
Ho letto in internet della possibilità di fare un ecocolordoppler penieno,potrebbe darmi risposte e aprire la strada a un miglioramento dei disturbi di disfunzione erettile (devo procurarmi erezione manualmente e spesso fatico a mantenere l'erezione durante i rapporti penetrativi e vedo stimolarmi manualmente)?
Grazie per l'aiuto.
[#9]
Gentile lettore,
penso proprio che sia il caso di sentire in diretta anche un esperto andrologo che, dopo attenta valutazione clinica diretta, le indicherà anche l'eventuale necessità di fare una valutazione diagnostica mirata tramite ecocolordoppler delle arterie peniene.
Ancora un cordiale saluto.
penso proprio che sia il caso di sentire in diretta anche un esperto andrologo che, dopo attenta valutazione clinica diretta, le indicherà anche l'eventuale necessità di fare una valutazione diagnostica mirata tramite ecocolordoppler delle arterie peniene.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.8k visite dal 05/02/2013.
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Approfondimento su Prostata
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