Forte fastidio post eiaculazione

Buongiorno
Torno a scrivervi per un problema che ormai da qualche anno si ripresenta, anche se sporadicamente.
Nel 2010 mi è stata diagnosticata un'epididimite, con forti dolore ad un testicolo e vari disturbi durante l'eiaculazione (a volte troppo abbondante altre volte quasi "mozzata" e dolorante).
Purtroppo per problemi gastro-intestinali non ho sopportato bene le cure antibiotiche e ho dovuto interromperle dopo pochi gg. Ho cmq assunto tauxib da 90 mg, una suppossta al giorno di topster e rimedi più naturali come fortilase, cistimev e prostamev, ovviamente tutti prescritti da uno specialista.
Ho anche effettuato per due volte una spermiocoltura (ho dovuto ripetere l'esame poiché la prima volta risultava la presenza delle s. epidermidis dovuta evidentemente ad un contatto con le mani non adeguatamente pulite durante l'atto masturbatorio), un' ecografia testicolare (nella quale tutto risultava regolare eccetto 2 piccole lesioni cistiche semplici della testa di 6 e 7 mm all'epididimo sx) e un controllo della prostata manuale che non ha evidenziato ingrossamenti nè dolori.
A distanza di quasi 3 anni ho notato che ogni tanto avverto un leggero dolore al testicolo dx, ma la cosa che più mi preoccupa è una sensazione di fortissimo fastidio dopo alcune eiaculazioni. A volte (per fortuna raramente) mi capita di avere orgasmi come bloccati, sembra quasi che lo sperma ritardi e fatichi a fuoriuscire e dopo comincia una forte sensazione di fastido che si protrae per diversi minuti e risulta davvero lancinante.
Ricordo che una volta ho provato a bloccare l'orgasmo spingendo forte in senso contrario come quando si fa pipì e il risultato è stato un fastidio davvero molto forte senza fuoriuscita di liquido, non vorrei avere fatto danni con questa stupidaggine.
Colgo anche l'occasione per porre una domanda che non ho avuto il coraggio di fare al mio medico: alla mia partner piace molto una pratica sessuale, il pissing, o meglio urinare e farsi urinare addosso durante i rapporti, spesso la soddisfo facendolo durante l'erezione e a volte proprio durante l'atto sessuale (penetrazione) ma con fatica e molto sforzo riesco a farlo, non è che questa abitudine può essere nociva o addirittura responsabile di certi miei disturbi?
Per assurdo in concomitanza a questi sontomi ho notato spesso un aumento della libido e una quantità molto più copiosa di sperma, è come se dopo l'eiaculazione avessi bisogno di continuare a masturbarmi ma non lo faccio per la paura di riavvertire quel fastidio.
Inoltre da circa 20 gg ho cominciato ad assumere Zinc30mg della long life per aumentare le difese immunnitarie ed ho letto che può essere benefico anche a livello prostatico.
Vi ringrazio per l'attenzione, devo tornare dallo specialista o quello che mi capita è normale? Grazie mille, cordiali saluti.

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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Gentile Giovanotto,
come può pensare che quanto le capita sia normale, considerati i disturbi che ci riferisce? E' evidente che lei abbia in corso una infiammazione delle vie seminali (più probabilmente della prostata) ed è relativamente fortunato che i sintomi si manifestano solo all'eiaculazione e non coinvolgono (per ora) la minzione. Ovviamente la situazione deve essere valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia, magaria che con una certa sollecitudine, poichè (come lei certamente saprà) queste infiammazioni se trascurate tendono più facilmente a diventare croniche.
Per quanto riguarda il quesito specifico che ci pone, NATURA VUOLE che durante il rapporto sessuale il collo della vescica tenda a rimanere ben chiuso (in via riflessa ed involontaria), al fine di permettere all'atto dell'ejaculazione la fuoriuscita di tutto il liquido seminale verso l'esteno attraverso l'uretra. Forzare volonatriamente la minzione in questa delicata fase vuol dire contrastare un meccanismo naturale, con conseguente possibile reflusso di urina all'interno della prostata. Anche se si tratta di modestissima quantità, l'urina è acida e la prostata è sensibilissima. Non stentiamo a credere che vi possa davvero essere una correlazione con l'origine dei suoi disturbi. Ovviamente anche su questo importante dettaglio dovrà confrontarsi con il nostro Collega che la visiterà direttamente.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Caro Dott.
la ringrazio per la tempestiva risposta, il fatto che un'eventuale infiammazione alla prostata sia diventata cronica non solo è un mio timore, direi quasi una certezza.
Ma mi creda io sono stato in cura da un suo collega per diversi mesi e nonostante ciò non sono mai guarito del tutto.
A questo punto penso di dover contattare un altro specialista.
Grazie ancora, è stato molto chiaro e le assicuro che ascolterò i suoi consigli.
Saluti
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