Congestione pelvico-prostatica? consigli.

Salve, sono circa 3 mesi che soffro dei più comuni sintomi di prostatite. Non ho ancora consultato un medico per una serie di motivi, ma negli ultimi giorni mi sto convincendo sempre più che sia il caso di farlo.

Dunque, tutto è iniziato quando ho avuto una sorta di intossicazione alimentare. Non capivo la causa, ma poi ho appreso che si trattava del latte. Adesso non posso bere/mangiare latte e derivati di qualunque tipo a meno che non voglia passare la giornata in bagno. Insomma, tutto suggerisce che io sia diventato intollerante al latte (che tra l'altro, ho letto, impedisce il corretto funzionamento della prostata).

Facendo 2 + 2 ho pensato che la mia fosse congestione pelvico-prostatica, in virtù del fatto che a questa "intossicazione" è corrisposta la comparsa di tutti i sintomi della prostatite. Ci sono stati alti e bassi nelle ultime settimane, momenti di quiete alternati a momenti con fitte e bruciori. Eppure nonostante una sanissima alimentazione ho notato che la prostatite non dà cenni di guarigione, e il mio intestino ancora fatica a trovare equilibrio. Premetto che ho sempre sofferto di stitichezza, ma dal giorno dell'intossicazione non è più così.

Insomma, qualcosa non quadra e necessito di risposte. Sono contrario - di norma - all'uso di medicinali. Ecco perchè ho pensato di rivolgermi a voi, facendo appello alla vostra esperienza, prima di consultare "dal vivo" medici.

Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Gentile Giovanotto,
se desidera venire a capo presto della sua situazione, e riteniamo che ne valga la pena, è assolutamente imprescindibile che lei si faccia visitare da un nostro Collega, magari anche con una certa sollecitudine. Qui noi non possiamo che fare delle considerazioni generali, che assai poco poosono influire sui suoi disturbi e sul meglioramento dei medesimi. Prostata e grosso intestino sono assolutamente vicini, quindi non deve stupire che un problema intestinale acuto possa aver innescato un processo infiammatorio a livello prostatico. Se la funzione intestinale può essere perlopiù ripristinata in modo accettabile con alcuni semplici provvedimenti, la sensibilissima prostata è assai più difficile da trattare e, se non si prendono da subito i giusti provvedimenti, aumentano le possibilità che il problema tenda a diventare cronico.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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