Prostatite e ipertrofia
BUONASERA, HO 51 ANNI E DOPO 3 ANNI DALL'ULTIMO CONTROLLO MI SONO SOTTOPOSTO AD ESPLORAZIONE RETTALE E AD ECO COLOR DOPPLER SCROTALE E PROSTATICO, OLTRE CHE DEI RENI. STRALCIO DEL REFERTO: "RENI IN SEDE, REGOLARI PER TUTTI I CARATTERI CON CISTI PARAPIELICA DS DI 17MM E 4 CISTI PARAPIELICHE SIN DI 15-20 MM. PROSTATA ENDORETTALE. BIOMETRIA LONGXAPXLL DI 44X35X36 MM CON INIZIALE IPERTROFIA TRANSIZIONALE. ECHI INTERNI DISOMOGENEI: EDEMA DIFFUSO, CALCIFICAZIONI PERIURETRALI, NON CISTI. VESCICOLE SEMINALI ECTASICHE CON SEGNI DI FLOGOSI. CONCLUSIONI: RENELLA BILATERALE, INIZIALE IPB, LIEVE PROSTATITE". L'ANDROLOGO CHE MI HA VISITATO MI HA DETTO DI NON RITENERE DI DARMI ORMONI PRESCRIVENDOMI RIDUPROST COMPRESSE 2 VOLTE AL GIORNO PER 15 GG E POI 1 VOLTA AL GIORNO PER 3 MESI DOPO DI CHE TORNARE AL CONTROLLO. VORREI IL VS PARERE ANCHE PERCHE' NON MI E' STATO PRESCRITTO NULLA PER LA PROSTATITE. SUGGERIMENTI DATIMI: NON ANDARE IN BICI, BERE MOLTA ACQUA. . MOLTE GRAZIE.
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Gentile Signore,
purtroppo lei non ci riferisce quanto per noi più importante, ovvero la presenza - o meno - di disturbi a livello dell'apparato urinario e genitale, oltre all'eventuale dosaggio del PSA, che immaginiamo sia stato eseguito. L'ecografia ci evidenzia sostanzialmente una prostata con inizialissima tendenza all'ingrossamento (proporzionata alla sua età), con qualche segno di probabili precedenti infiammazioni. La terapia che sta seguendo è costituita da un integratore alimentare che poco o nulla può influire sulla situazione prostatica attuale, l'efficacia su eventuali disturbi (qualora presenti) sarà invece da valutare in tempi medio-lunghi. La bicicletta è ovviamente sconsigliabile in caso di disturbi intensi, altrimenti un po' di movimento alla sua età non può che fare un gran bene. Sul bere molta acqua, certamente non si discute.
Saluti
purtroppo lei non ci riferisce quanto per noi più importante, ovvero la presenza - o meno - di disturbi a livello dell'apparato urinario e genitale, oltre all'eventuale dosaggio del PSA, che immaginiamo sia stato eseguito. L'ecografia ci evidenzia sostanzialmente una prostata con inizialissima tendenza all'ingrossamento (proporzionata alla sua età), con qualche segno di probabili precedenti infiammazioni. La terapia che sta seguendo è costituita da un integratore alimentare che poco o nulla può influire sulla situazione prostatica attuale, l'efficacia su eventuali disturbi (qualora presenti) sarà invece da valutare in tempi medio-lunghi. La bicicletta è ovviamente sconsigliabile in caso di disturbi intensi, altrimenti un po' di movimento alla sua età non può che fare un gran bene. Sul bere molta acqua, certamente non si discute.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
EG. DR. PIANA, NEL RINGRAZIARLA PER LA RISPOSTA, INTEGRO IL MIO QUESITO PRECISANDO CHE SI E' TRATTATO DI UN CONTROLLO PERIODICO E CHE L'UNICO SINTOMO SOSPETTO E' STATA L'IMPRESSIONE DI UN GETTITO DI URINA RIDOTTA RISPETTO A PRIMA ; RICORDO CHE QUANDO L'ECOGRAFISTA MI HA RIFATTO L'ESAME DOPO AVER URINATO, HA DETTO CHE LA VESCICA NON SI ERA COMPLETAMENTE SVUOTATA. L'ULTIMO PSA L'HO EFFETTUATO IL 16.4.2012 DA CUI E' RISULTATO UN VALORE DI 0,37 NG/ML. LEI RITIENE CHE DEBBA INTEGRARE LA TERAPIA? COSA POSSO FARE PER EVITARE NEL TEMPO PEGGIORAMENTI?
GRAZIE ANCORA.
GRAZIE ANCORA.
[#3]
Gentile Signore,
nell'ingrossamento prostatico, le indicazioni alla terapia farmacologica e, ancor di più, ad eventuali interventi non dipendono mai direttamente dalle dimensioni, ma dall'entità dei disturbi ed il loro impatto sulla qualità di vita. Nel suo caso ci pare di riconoscere dei sintomi modesti ("l'impressione di ..."), il PSA è assolutamente in limiti. Una terapia preventiva non ha alcun senso, poiché legherebbe all'assunzione a tempo indefinito di un farmaco dall'efficacia poco prevedibile e talora non privo di effetti collaterali. Riteniamo pertanto corretto un atteggiamento di attesa e normali controlli, che alla sua età possono avere una cadenza circa biennale, salvo complicazioni intercorrenti.
Saluti
nell'ingrossamento prostatico, le indicazioni alla terapia farmacologica e, ancor di più, ad eventuali interventi non dipendono mai direttamente dalle dimensioni, ma dall'entità dei disturbi ed il loro impatto sulla qualità di vita. Nel suo caso ci pare di riconoscere dei sintomi modesti ("l'impressione di ..."), il PSA è assolutamente in limiti. Una terapia preventiva non ha alcun senso, poiché legherebbe all'assunzione a tempo indefinito di un farmaco dall'efficacia poco prevedibile e talora non privo di effetti collaterali. Riteniamo pertanto corretto un atteggiamento di attesa e normali controlli, che alla sua età possono avere una cadenza circa biennale, salvo complicazioni intercorrenti.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 24/01/2013.
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