Anzi inizio a sentire qualche dolore anche al pene
Salve, è la prima volta che chiedo un consulto on line, le cose che ho da elencare sono molte per un unico problema, spero che comunque la mia richiesta venga presa in considerazione perché non so proprio più cosa fare.
Grazie in anticipo.
Alla fine di Febbraio del 2011, dopo un periodo di intensa attività sessuale ho iniziato ad accusare un leggero dolore nella zona perineale. Ho aspettato una settimana circa, nel non vedere miglioramenti mi sono rivolto al mio medico che mi ha prescritto ananase 40mg 2cp 2v dì per qualche giorno come antinfiammatorio (la scelta di ananase è dovuta al fatto che assumo cardioaspirina), ma non vedo ancora miglioramenti, anzi inizio a sentire qualche dolore anche al pene.
Vado da un urologo che mi visita e mi trova la prostata di normali dimensioni consistenza molle e dichiara che potrebbe trattarsi di una prostatite (anche se non dolente alla palpazione), magari dovuta anche ad un rapporto anale non protetto, prescrive Levoxacin cp 15gg, prostadep per 2-3 mesi e topster supposte per 10gg. Faccio la cura e dopo un po’ qualche miglioramento al perineo sembra esserci, ma inizio a sentire fastidi all’uretra quando sto seduto e al tatto. Al lavoro sono costretto a sedermi su un cuscino antiprostata.
Torno dall’urologo mi visita ancora e trova la prostata modicamente aumentata di volume, parenchimatosa, non dolente, superficie liscia, verosimile uretro prostatite, siccome riferisco che prima della comparsa dei fastidi mia moglie aveva avuto una cistite mi prescrive i seguenti esami:
Esame urine - Risultato tutto nella norma
Urino cultura - Negativo
Tamponi uretrali germi comuni, chlamydia e micoplasma - tutto negativo anche gonococco e trichomonas
Spermiogramma - valori disastrosi spermatozoi totali 2’642’587 motilità varie bassissime
Spermio cultura - positivo allo staphylococcus haemolyticus carca 10/5 UFC/ml (risulta resistente a molti antibiotici comuni compreso il primo che avevo preso all’inizio Levofloxacina)
Gli stessi esami li effettua in contemporanea anche mia moglie, la quale risulta negativa a tutti i test sia uretrali che vaginali.
Inizio la terapia antibiotica ma i dolori invece di regredire aumentano, ormai il disagio è pressoché continuo, trovo beneficio solo la sera quando vado a dormire e le prime ore del mattino.
Nel frattempo non ho mai smesso l’attività sessuale anche se molto diminuita e con qualche défaillance.
Ancora prima di terminare la cura antibiotica preso ormai dal panico visto che il dolore invece di passare aumentava (inizia anche a darmi fastidio un testicolo) vado da un’altro urologo/andrologo che mi estende l’assunzione del bassado a 20gg e in contemporanea mi prescrive ancora ananase sempre per 20gg in dose massiccia (ananase da ripetere per 3 cicli da 20gg con pause da 10gg) e un integratore prostamev sempre a cicli di 20gg per 4 mesi, alla palpazione la prostata non è dolente. Mi prescrive anche gentalin pomata per il prepuzio/glande che nel frattempo mi da qualche prurito.
Grazie in anticipo.
Alla fine di Febbraio del 2011, dopo un periodo di intensa attività sessuale ho iniziato ad accusare un leggero dolore nella zona perineale. Ho aspettato una settimana circa, nel non vedere miglioramenti mi sono rivolto al mio medico che mi ha prescritto ananase 40mg 2cp 2v dì per qualche giorno come antinfiammatorio (la scelta di ananase è dovuta al fatto che assumo cardioaspirina), ma non vedo ancora miglioramenti, anzi inizio a sentire qualche dolore anche al pene.
Vado da un urologo che mi visita e mi trova la prostata di normali dimensioni consistenza molle e dichiara che potrebbe trattarsi di una prostatite (anche se non dolente alla palpazione), magari dovuta anche ad un rapporto anale non protetto, prescrive Levoxacin cp 15gg, prostadep per 2-3 mesi e topster supposte per 10gg. Faccio la cura e dopo un po’ qualche miglioramento al perineo sembra esserci, ma inizio a sentire fastidi all’uretra quando sto seduto e al tatto. Al lavoro sono costretto a sedermi su un cuscino antiprostata.
Torno dall’urologo mi visita ancora e trova la prostata modicamente aumentata di volume, parenchimatosa, non dolente, superficie liscia, verosimile uretro prostatite, siccome riferisco che prima della comparsa dei fastidi mia moglie aveva avuto una cistite mi prescrive i seguenti esami:
Esame urine - Risultato tutto nella norma
Urino cultura - Negativo
Tamponi uretrali germi comuni, chlamydia e micoplasma - tutto negativo anche gonococco e trichomonas
Spermiogramma - valori disastrosi spermatozoi totali 2’642’587 motilità varie bassissime
Spermio cultura - positivo allo staphylococcus haemolyticus carca 10/5 UFC/ml (risulta resistente a molti antibiotici comuni compreso il primo che avevo preso all’inizio Levofloxacina)
Gli stessi esami li effettua in contemporanea anche mia moglie, la quale risulta negativa a tutti i test sia uretrali che vaginali.
Inizio la terapia antibiotica ma i dolori invece di regredire aumentano, ormai il disagio è pressoché continuo, trovo beneficio solo la sera quando vado a dormire e le prime ore del mattino.
Nel frattempo non ho mai smesso l’attività sessuale anche se molto diminuita e con qualche défaillance.
Ancora prima di terminare la cura antibiotica preso ormai dal panico visto che il dolore invece di passare aumentava (inizia anche a darmi fastidio un testicolo) vado da un’altro urologo/andrologo che mi estende l’assunzione del bassado a 20gg e in contemporanea mi prescrive ancora ananase sempre per 20gg in dose massiccia (ananase da ripetere per 3 cicli da 20gg con pause da 10gg) e un integratore prostamev sempre a cicli di 20gg per 4 mesi, alla palpazione la prostata non è dolente. Mi prescrive anche gentalin pomata per il prepuzio/glande che nel frattempo mi da qualche prurito.
[#1]
Gentile lettore,
purtroppo, quando sono presenti situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta e precisa, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico o, peggio ancora, dare un parere sulle cose da lei fatte fino ad ora.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo o il suo urologo.
Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.
Un cordiale saluto.
purtroppo, quando sono presenti situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta e precisa, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico o, peggio ancora, dare un parere sulle cose da lei fatte fino ad ora.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo o il suo urologo.
Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Gentile Signore,
nella sua storia vi sono un paio elementi la cui rilevanza riteniamo debba essere puntualizzata. 1) La positività della spermiocoltura non ci pare sinceramente molto coerente con il resto della sintomatologia, che non ha mai avuto espressioni infiammatorie acute, ad esempio con la comparsa di febbre o comunque disturbi intensi legati alla minzione ed all'eiaculazione. La contaminazione del liquido seminale è piuttosto frequente e per questo motivo i risultati dell'esame devono essere sempre interpretati in modo molto critico. la scarsa efficacia di cicli di vari antibiotici contribuisce a mettere in dubbio l'origine infettiva dei suoi disturbi. 2) Il problema seminale che si è rilevato (se sono corretti i dati che ci riferisce di due milioni e dispari di spermatozoi, ovvero una grave oligospermia) ci pare troppo evidente per essere messo in relazione solo con l'attuale problema, quindi riteniamo che vi sia una condizione pre-esistente. A questo riguardo ci chiediamo se lei abbia generato dei figli in precedenza.
Al di là di queste considerazioni, riteniamo che il suo caso possa rientrare nel nòvero delle prostatiti croniche, con una più spiccata componente di dolore perineale, che potrebbe anche far pensare ad una irritazione dell'innervazione pelvica superficiale (nervi pudendi). probabilmente si sarà già reso conto che si tratta di problemi di ardua soluzione, in mancanza di terapie di efficacia certa. riteniamo che la cosa più opportuna si quella di affidarsi con pazienza alle cure di un nostro Collega con il quale lei intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Probabilmente vi sarà necessità di ulteriori tentativi terapeutici prima di focalizzare quanto le possa dare un vantaggio consistente e durevole. Parallelamente, a sua discrezione, potrebbe anche approfondire la valutazione del poblema seminale, ma per questo sarebbe preferibile riferirsi ad un andrologo con specifica competenza nel campo dell'infertilità.
Saluti
nella sua storia vi sono un paio elementi la cui rilevanza riteniamo debba essere puntualizzata. 1) La positività della spermiocoltura non ci pare sinceramente molto coerente con il resto della sintomatologia, che non ha mai avuto espressioni infiammatorie acute, ad esempio con la comparsa di febbre o comunque disturbi intensi legati alla minzione ed all'eiaculazione. La contaminazione del liquido seminale è piuttosto frequente e per questo motivo i risultati dell'esame devono essere sempre interpretati in modo molto critico. la scarsa efficacia di cicli di vari antibiotici contribuisce a mettere in dubbio l'origine infettiva dei suoi disturbi. 2) Il problema seminale che si è rilevato (se sono corretti i dati che ci riferisce di due milioni e dispari di spermatozoi, ovvero una grave oligospermia) ci pare troppo evidente per essere messo in relazione solo con l'attuale problema, quindi riteniamo che vi sia una condizione pre-esistente. A questo riguardo ci chiediamo se lei abbia generato dei figli in precedenza.
Al di là di queste considerazioni, riteniamo che il suo caso possa rientrare nel nòvero delle prostatiti croniche, con una più spiccata componente di dolore perineale, che potrebbe anche far pensare ad una irritazione dell'innervazione pelvica superficiale (nervi pudendi). probabilmente si sarà già reso conto che si tratta di problemi di ardua soluzione, in mancanza di terapie di efficacia certa. riteniamo che la cosa più opportuna si quella di affidarsi con pazienza alle cure di un nostro Collega con il quale lei intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Probabilmente vi sarà necessità di ulteriori tentativi terapeutici prima di focalizzare quanto le possa dare un vantaggio consistente e durevole. Parallelamente, a sua discrezione, potrebbe anche approfondire la valutazione del poblema seminale, ma per questo sarebbe preferibile riferirsi ad un andrologo con specifica competenza nel campo dell'infertilità.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
ringrazio chi ha risposto tempestivamente al mio consulto, ma devo precisare che quel che ho pubblicato è solo una parte dell'intero iter diagnostico e terapeutico che ho seguito da 2 anni a questa parte, provo a pubblicare qui il resto, perché in prima battuta non mi è stato possibile inserire tutto il trascorso.
E.gio Dr. Paolo Piana le confermo che sono padre di un figlio, sotto ho riportato valori sullo spermiogramma fatto in seguito al primo, nel caso fosse necessario il dettaglio più approfondito mi faccia sapere.
E.gio Dr. Giovanni Beretta sono in contatto con un urologo dopo averne consultati un po' ma mi sono rivolto qui, nella speranza che qualcuno mi dia qualche speranza e/o aiuto a poter capire cosa posso fare ancora.
Grazie Grazie
...seguito dalla prima parte.
Mi sottopongo ad ecografia e fegato, pancreas, colecisti, vie biliari, aorta addominale, milza, reni e vescica non mostrano nulla di anormale, il residuo post minzionale è irrilevante la prostata esaminata per via sovrapubica e TR mostra modica ipertrofia con dia, tras. di cm 4,2 con modica disomogeneità strutturale senza lesioni focali nella porzione periferica della ghiandola. I Testicoli presentano dimensioni ed ecostruttura nella norma, normale aspetto ecografico degli epididimi, lieve ispessimento delle borse scrotali nella porzione distale dell’emiscroto dx con rilievo d minimo varicocele più marcato a dx.
Eseguo anche tutti i test del PSA che risultano tutti nella norma.
Passano 20gg dal periodo di sospensione dell’antibiotico siamo ad i primi di Agosto arriva il momento di ripetere urino coltura e spermio coltura che questa volta risulta negativa.
I fastidi/dolori continuano anche se ad un certo punto per 4 o 5 giorni sembra che tutto vada meglio peccato che trascorsi questi pochi giorni i dolori sono tornati. Dopo circa 6 mesi da quando ho accusato i primi fastidi e dopo aver assunto tanto ananase e antibiotici i dolori persistono, ma si sono più spostati verso l’uretra in particolare al tatto e più marcatamente un paio di cm sotto il glande (colpa dei tamponi uretrali?) e quelli al perineo li ho molto meno (merito del cuscino antiprostata?).
L’urologo mi fa ripetere tutti i tamponi possibili immaginabili e poi mi fa ripetere l’antibiotico e ancora prostamev anche se la sperimio coltura di agosto era negativa.
Questa volta per fare i tamponi ho visto letteralmente le stelle e comunque il risultato di tutti è NEGATIVO.
A gennaio 2012 ripeto PSA che è tutto regolare, spermio coltura che è ancora negativa e speriogramma che 6 mesi prima era risultato compromesso, ora è quasi normale nel frattempo gli spermatozoi sono tornati a 33’000’000 (in uno fatto 8 anni fa erano 27'000'000) anche se i valori di motilità sono un po’ sotto la norma e quelli immobili sono al 60% (il campione della prima volta forse non era stato preso con tutte le dovute attenzioni quindi ho avuto sempre il dubbio che lo stafilococco haemolitico forse non veniva dal liquido seminale).
Faccio tamponi per ricerca virus che non avevo ancora fatto, e l’urologo consiglia di rivolgermi ad un neurologo e di fare una RM lombo sacrale.
Herpes simplex, virus varicella-zoster, papilloma virus tutti risultati negativi.
Faccio anche una colonscopia che risulta negativa, e successiva visita da un proctologo che non rileva nulla.
A Maggio 2012 riesco a fissare un appuntamento con neurologo specializzato nel trattamento dell’irritazione del pudendo, mi fa eseguire RM RACH LOMBARE, RM RACH DORSALE e RM RACH CERVICALE, referto:
Assenza di alterazioni degenerative discali.
Regolare ampiezza del canale spinale.
Normale visualizzazione del midollo e delle radici della cauda.
A fine Giugno 2012 inizio il trattamento con Lyrica 50mg, dopo circa un mese dall’inizio del trattamento sento i dolori molto diminuiti, quelli al tatto cioè toccandomi l’uretra in particolare nel tratto vicino al glande si sentono ancora.
Rimane il fastidio dopo rapporti sessuali un po’ più movimentati.
A settembre mi tornano di nuovo i dolori, ma non a livelli di prima, non riesco a rassegnarmi e torno da un urologo diverso, solita palpazione non fastidiosa mi dice che se dagli esami batteriologici vari non era emerso nulla era inutile prendere altro antibiotico, e mi propone 3 mesi di integratore prostactive e 3 cicli di topster supposte 10 giorni 1 volta al mese per 3 mesi. Nel frattempo le cose un po’ sono migliorate, ma penso che sia stato più il lyrica ad alleviarmi i dolori, fermo restando che comunque i sintomi seppur attenuati ci sono ancora tutti.
Nell’arco di tutto questo tempo, i dolori sono stati a fasi cicliche periodi di fastidio ininterrotto per 2 o 3 mesi, poi un netto miglioramento per 5 o 6 giorni e poi da capo.
Da quando ho iniziato a prendere il lyrica 75mg le cose si sono invertite periodi di dolore acuto più corto rispetto a quelli con fastidi meno marcati. Non ho mai avuto grossi problemi di minzione, se non nei periodi più acuti per pochissimi giorni il fastidio consiste in leggero ritardo a rilasciarmi per urinare e aumento dello stimolo, ridotti spasmi nell’eiaculare, in fase di erezione leggero dolore che parte dal perineo verso l'asta del pene se contraggo i muscoli del perineo per irrigidire, sensazione di minor reattività nel contrarre i muscoli perineali. Leggera perdita di sensibilità al glande e prepuzio (lyrica?).
Negli ultimi giorni dopo un rapporto vivace è riniziato il dolore più acuto e a questo punto l’urologo mi ha consigliato una uretroscopia che devo ancora svolgere, e non so se riuscirò (visto il dolore che provo già a riposo). Servirà a vedere qualcosa?
E.gio Dr. Paolo Piana le confermo che sono padre di un figlio, sotto ho riportato valori sullo spermiogramma fatto in seguito al primo, nel caso fosse necessario il dettaglio più approfondito mi faccia sapere.
E.gio Dr. Giovanni Beretta sono in contatto con un urologo dopo averne consultati un po' ma mi sono rivolto qui, nella speranza che qualcuno mi dia qualche speranza e/o aiuto a poter capire cosa posso fare ancora.
Grazie Grazie
...seguito dalla prima parte.
Mi sottopongo ad ecografia e fegato, pancreas, colecisti, vie biliari, aorta addominale, milza, reni e vescica non mostrano nulla di anormale, il residuo post minzionale è irrilevante la prostata esaminata per via sovrapubica e TR mostra modica ipertrofia con dia, tras. di cm 4,2 con modica disomogeneità strutturale senza lesioni focali nella porzione periferica della ghiandola. I Testicoli presentano dimensioni ed ecostruttura nella norma, normale aspetto ecografico degli epididimi, lieve ispessimento delle borse scrotali nella porzione distale dell’emiscroto dx con rilievo d minimo varicocele più marcato a dx.
Eseguo anche tutti i test del PSA che risultano tutti nella norma.
Passano 20gg dal periodo di sospensione dell’antibiotico siamo ad i primi di Agosto arriva il momento di ripetere urino coltura e spermio coltura che questa volta risulta negativa.
I fastidi/dolori continuano anche se ad un certo punto per 4 o 5 giorni sembra che tutto vada meglio peccato che trascorsi questi pochi giorni i dolori sono tornati. Dopo circa 6 mesi da quando ho accusato i primi fastidi e dopo aver assunto tanto ananase e antibiotici i dolori persistono, ma si sono più spostati verso l’uretra in particolare al tatto e più marcatamente un paio di cm sotto il glande (colpa dei tamponi uretrali?) e quelli al perineo li ho molto meno (merito del cuscino antiprostata?).
L’urologo mi fa ripetere tutti i tamponi possibili immaginabili e poi mi fa ripetere l’antibiotico e ancora prostamev anche se la sperimio coltura di agosto era negativa.
Questa volta per fare i tamponi ho visto letteralmente le stelle e comunque il risultato di tutti è NEGATIVO.
A gennaio 2012 ripeto PSA che è tutto regolare, spermio coltura che è ancora negativa e speriogramma che 6 mesi prima era risultato compromesso, ora è quasi normale nel frattempo gli spermatozoi sono tornati a 33’000’000 (in uno fatto 8 anni fa erano 27'000'000) anche se i valori di motilità sono un po’ sotto la norma e quelli immobili sono al 60% (il campione della prima volta forse non era stato preso con tutte le dovute attenzioni quindi ho avuto sempre il dubbio che lo stafilococco haemolitico forse non veniva dal liquido seminale).
Faccio tamponi per ricerca virus che non avevo ancora fatto, e l’urologo consiglia di rivolgermi ad un neurologo e di fare una RM lombo sacrale.
Herpes simplex, virus varicella-zoster, papilloma virus tutti risultati negativi.
Faccio anche una colonscopia che risulta negativa, e successiva visita da un proctologo che non rileva nulla.
A Maggio 2012 riesco a fissare un appuntamento con neurologo specializzato nel trattamento dell’irritazione del pudendo, mi fa eseguire RM RACH LOMBARE, RM RACH DORSALE e RM RACH CERVICALE, referto:
Assenza di alterazioni degenerative discali.
Regolare ampiezza del canale spinale.
Normale visualizzazione del midollo e delle radici della cauda.
A fine Giugno 2012 inizio il trattamento con Lyrica 50mg, dopo circa un mese dall’inizio del trattamento sento i dolori molto diminuiti, quelli al tatto cioè toccandomi l’uretra in particolare nel tratto vicino al glande si sentono ancora.
Rimane il fastidio dopo rapporti sessuali un po’ più movimentati.
A settembre mi tornano di nuovo i dolori, ma non a livelli di prima, non riesco a rassegnarmi e torno da un urologo diverso, solita palpazione non fastidiosa mi dice che se dagli esami batteriologici vari non era emerso nulla era inutile prendere altro antibiotico, e mi propone 3 mesi di integratore prostactive e 3 cicli di topster supposte 10 giorni 1 volta al mese per 3 mesi. Nel frattempo le cose un po’ sono migliorate, ma penso che sia stato più il lyrica ad alleviarmi i dolori, fermo restando che comunque i sintomi seppur attenuati ci sono ancora tutti.
Nell’arco di tutto questo tempo, i dolori sono stati a fasi cicliche periodi di fastidio ininterrotto per 2 o 3 mesi, poi un netto miglioramento per 5 o 6 giorni e poi da capo.
Da quando ho iniziato a prendere il lyrica 75mg le cose si sono invertite periodi di dolore acuto più corto rispetto a quelli con fastidi meno marcati. Non ho mai avuto grossi problemi di minzione, se non nei periodi più acuti per pochissimi giorni il fastidio consiste in leggero ritardo a rilasciarmi per urinare e aumento dello stimolo, ridotti spasmi nell’eiaculare, in fase di erezione leggero dolore che parte dal perineo verso l'asta del pene se contraggo i muscoli del perineo per irrigidire, sensazione di minor reattività nel contrarre i muscoli perineali. Leggera perdita di sensibilità al glande e prepuzio (lyrica?).
Negli ultimi giorni dopo un rapporto vivace è riniziato il dolore più acuto e a questo punto l’urologo mi ha consigliato una uretroscopia che devo ancora svolgere, e non so se riuscirò (visto il dolore che provo già a riposo). Servirà a vedere qualcosa?
[#4]
Gentile Signore,
vediamo che il resto della sua dettagliata storia è abbastanza coerente con quanto ipotizzato nella nostra precedente risposta. E' abbastanza evidente ormai che il suo disturbo sia una sindrome dolorosa cronica del pavimento pelvico, piuttosto che una prostatite. Pertanto la cura consigliata dal neurologo è certamente la più promettente e ci pare di fatto anche la più efficace. Nella nostra esperienza, dobbiamo dire che è molto difficile che l'uretroscopia possa evidenziare qualche alterazione, poiché i suoi fastidi sono quasi sempre dovuti ad una irradiazione di un dolore a partenza "posteriore". D'ogni modo, considerata la complessità del quadro, a livello diagnostico questo è praticamente l'ultimo tassello mancante. Considerato che una uretroscopia diagnostica è un esame di minimo impegno, effettuabile in regime pressoché ambulatoriale, diremmo che potrebeb essere comunque opportuno eseguirlo.
Saluti
vediamo che il resto della sua dettagliata storia è abbastanza coerente con quanto ipotizzato nella nostra precedente risposta. E' abbastanza evidente ormai che il suo disturbo sia una sindrome dolorosa cronica del pavimento pelvico, piuttosto che una prostatite. Pertanto la cura consigliata dal neurologo è certamente la più promettente e ci pare di fatto anche la più efficace. Nella nostra esperienza, dobbiamo dire che è molto difficile che l'uretroscopia possa evidenziare qualche alterazione, poiché i suoi fastidi sono quasi sempre dovuti ad una irradiazione di un dolore a partenza "posteriore". D'ogni modo, considerata la complessità del quadro, a livello diagnostico questo è praticamente l'ultimo tassello mancante. Considerato che una uretroscopia diagnostica è un esame di minimo impegno, effettuabile in regime pressoché ambulatoriale, diremmo che potrebeb essere comunque opportuno eseguirlo.
Saluti
[#5]
Utente
Quello che io non riesco a spiegarmi è perché il fastidio maggiore io ce l'abbia maggiormente nell'uretra specialmente al tatto un paio di centimetri sotto il glande.
Potrebbe essersi lesionata la valvola che si trova nell'uretra a seguito dei tamponi uretrali e il dolore irradiarsi per tutta l'uretra?
E comunque cronico vuol dire che dovrò tenermelo per sempre questo handicap?
Grazie ancora
Potrebbe essersi lesionata la valvola che si trova nell'uretra a seguito dei tamponi uretrali e il dolore irradiarsi per tutta l'uretra?
E comunque cronico vuol dire che dovrò tenermelo per sempre questo handicap?
Grazie ancora
[#6]
Gentile lettore ,
lasci perdere "la valvola che si trova nell'uretra" che non è una realtà anatomica conosciuta e, nel tentativo di spiegare il suo complesso problema clinico, bisogna seguire ora l'indicazione precisa ricevuta dal suo urologo.
Cordiali saluti.
lasci perdere "la valvola che si trova nell'uretra" che non è una realtà anatomica conosciuta e, nel tentativo di spiegare il suo complesso problema clinico, bisogna seguire ora l'indicazione precisa ricevuta dal suo urologo.
Cordiali saluti.
[#7]
Gentile Signore,
se lei esegue una ricerca sui consulti forniti in questa sezione sul sito relativamente a casi simili al suo, scoprirà che questo fatidico dubbio del "danno da tampone uretrale" si ponga con una certa frequenza, ma che successivamente venga sempre escluso dall'indagine endoscopica. L'irradiazione anteriore lungo l'uretra di tutti i dolori a partenza dal perineo è invece una pressoché costante realtá.
Saluti
se lei esegue una ricerca sui consulti forniti in questa sezione sul sito relativamente a casi simili al suo, scoprirà che questo fatidico dubbio del "danno da tampone uretrale" si ponga con una certa frequenza, ma che successivamente venga sempre escluso dall'indagine endoscopica. L'irradiazione anteriore lungo l'uretra di tutti i dolori a partenza dal perineo è invece una pressoché costante realtá.
Saluti
[#10]
Utente
Torno ad aggiornarvi,
ho appena fatto uretrocistoscopia me l'ha eseguita l'urologo che me l'ha prescritta.
Esito: La uretrocistoscopia evidenzia uretra regolare, non stenosi ne aree di flogosi. Vescica negativa.
Quindi come mi aveva accennato il mio urologo che pensava di non trovare nulla ma la faceva solo per scrupolo alla fine aveva ragione. E dice che non sa più cosa dirmi riguardo al mio caso.
Ora ho un esito negativo in mano, e dovrei essere contento, ma invece speravo che ci potesse essere qualcosa in modo da dare una spiegazione se non soluzione al mio caso.
Che devo fare? Questo problema che mi attanaglia sta cambiando la mia vita sociale, sono depresso e irascibile, non riesco a farmene una ragione.
Grazie
P.S. ho appena fatto l'esame, e naturalmente ho i dolori molto più accentuati, in condizioni normali quanto tempo ci vuole a passare il fastidio dovuto dalla sonda?
ho appena fatto uretrocistoscopia me l'ha eseguita l'urologo che me l'ha prescritta.
Esito: La uretrocistoscopia evidenzia uretra regolare, non stenosi ne aree di flogosi. Vescica negativa.
Quindi come mi aveva accennato il mio urologo che pensava di non trovare nulla ma la faceva solo per scrupolo alla fine aveva ragione. E dice che non sa più cosa dirmi riguardo al mio caso.
Ora ho un esito negativo in mano, e dovrei essere contento, ma invece speravo che ci potesse essere qualcosa in modo da dare una spiegazione se non soluzione al mio caso.
Che devo fare? Questo problema che mi attanaglia sta cambiando la mia vita sociale, sono depresso e irascibile, non riesco a farmene una ragione.
Grazie
P.S. ho appena fatto l'esame, e naturalmente ho i dolori molto più accentuati, in condizioni normali quanto tempo ci vuole a passare il fastidio dovuto dalla sonda?
[#11]
Gentile lettore,
i dolori si attenueranno in pochi giorni, non abbia furie e non drammatizzi!
Il mio consiglio rimane comunque poi quello di continuare una attenta e precisa monitorizzazione del suo problema e dei suoi particolari sintomi.
Appena lo ritiene utile infine ci aggiorni.
Cordiali saluti.
i dolori si attenueranno in pochi giorni, non abbia furie e non drammatizzi!
Il mio consiglio rimane comunque poi quello di continuare una attenta e precisa monitorizzazione del suo problema e dei suoi particolari sintomi.
Appena lo ritiene utile infine ci aggiorni.
Cordiali saluti.
[#12]
Utente
La ringrazio per il conforto, ma non so più cosa devo monitorare.
Sembrerebbe che quel che c'era da fare si stato fatto e non è sfociato in nulla, dopo 2 anni non vedo una prospettiva di regressione del problema.
Mi rimane un'ultima cosa che forse non ho citato qui, per problemi di insonnia da 3 anni prendo la sera prima di dormire 5mg di vatran e trittico da 75mg, sul bigliettino illustrativo del trittico c'è scritto che può dare problemi a chi soffre di prostatite, siccome ho iniziato a prenderlo un anno prima dell'insorgenza del problema non è che può avere voce in capitolo?
Distinti saluti
Sembrerebbe che quel che c'era da fare si stato fatto e non è sfociato in nulla, dopo 2 anni non vedo una prospettiva di regressione del problema.
Mi rimane un'ultima cosa che forse non ho citato qui, per problemi di insonnia da 3 anni prendo la sera prima di dormire 5mg di vatran e trittico da 75mg, sul bigliettino illustrativo del trittico c'è scritto che può dare problemi a chi soffre di prostatite, siccome ho iniziato a prenderlo un anno prima dell'insorgenza del problema non è che può avere voce in capitolo?
Distinti saluti
[#13]
Gentile lettore,
non vada a cercare problemi e correlazioni non dirette.
I farmaci da lei presi non entrano generalmente in gioco nello scatenare e poi nel mantenere una infiammazione della prostata.
Risenta ora, comunque e sempre il suo urologo reale in diretta.
Cordiali saluti.
non vada a cercare problemi e correlazioni non dirette.
I farmaci da lei presi non entrano generalmente in gioco nello scatenare e poi nel mantenere una infiammazione della prostata.
Risenta ora, comunque e sempre il suo urologo reale in diretta.
Cordiali saluti.
[#14]
Utente
Mi fa piacere che escluda subito questa interferenza farmacologica, per me è un piccolo dubbio in meno, ma sa, quando nessuno sa cosa dirmi sono costretto ad illudermi.
Per quel che riguarda il mio urologo in carne e ossa credo che dovrò cambiarlo, oggi dopo l'uretroscopia mi ha detto chiaramente che non sa più cosa dirmi.
Purtroppo non sono riuscito a trovare un urologo che si è preso a cuore il mio caso, mi hanno sempre trattato "chi è il prossimo?" (visite da urologi quasi tutte a pagamento) e ho continuato a peregrinare per ospedali a fare prenotazioni con tempi lunghi ed estenuanti.
Probabilmente sono stato sfortunato.
Ora se mi presento da un'altro urologo, è gli presento il mio storico ho paura che faccia come gli altri, mi chiederà perchè sono lì e dopo neanche un terzo della storia clinica si è già annoiato.
Mi spiace solo che lei sia un po fuori mano per me (sono delle Marche), perchè solo qui sono riuscito a trovare qualcuno che non mi rimandi a casa con una prescrizione di 2 mesi di integratori e poi se ne riparla.
Mi scusi per lo sfogo che non è rivolto sicuramente a lei ma sono a pezzi.
Di nuovo grazie
Per quel che riguarda il mio urologo in carne e ossa credo che dovrò cambiarlo, oggi dopo l'uretroscopia mi ha detto chiaramente che non sa più cosa dirmi.
Purtroppo non sono riuscito a trovare un urologo che si è preso a cuore il mio caso, mi hanno sempre trattato "chi è il prossimo?" (visite da urologi quasi tutte a pagamento) e ho continuato a peregrinare per ospedali a fare prenotazioni con tempi lunghi ed estenuanti.
Probabilmente sono stato sfortunato.
Ora se mi presento da un'altro urologo, è gli presento il mio storico ho paura che faccia come gli altri, mi chiederà perchè sono lì e dopo neanche un terzo della storia clinica si è già annoiato.
Mi spiace solo che lei sia un po fuori mano per me (sono delle Marche), perchè solo qui sono riuscito a trovare qualcuno che non mi rimandi a casa con una prescrizione di 2 mesi di integratori e poi se ne riparla.
Mi scusi per lo sfogo che non è rivolto sicuramente a lei ma sono a pezzi.
Di nuovo grazie
[#16]
Utente
Torno ad aggiornarvi dopo anni.
Ho continuato a cercare la soluzione per anni sono andato dai migliori urologi della zona, ho preso serenoa repens fino a fine 2016, dopo aver ipotizzato che non era il lyrica ad alleviarmi il dolore e che tra l'altro mi alzava i valori dei trigliceridi, si é pensato che fosse la serenoa a darmi sollievo. Fatto sta che però durante questo periodo che ho preso serenoa 320 quasi ininterrottamente ho iniziato ad accusare un calo della libido molto forte (in tutta la mia storia pregressa ho avuto sempre una libido molto forte che mi ha caratterizzato) con conseguente depressione. Lo stimato urologo di riferimento mi manda da endocrinologo che rileva un quadro ormonale con basso testosterone.
Inizia nuova avventura con risonanze ipofisi e tutto quello che può giustificare un calo ormonale. Tutto negativo il testosterone ed LH sono bassi anche se a volte un poco sotto il limite a volte un poco sopra. Consiglia testosterone che però non prendo perché spaventato dal rischio che può provocare tumore alla prostata. Nel frattempo a fine 2015 inizio a soffrire anche si anorgasmia, riesco ad avere normale rapporto compresa eiaculazione ma l'orgasmo esplosivo non c'è, se la vita era gia dura ora le tenebre.
Nessun medico riesce a capire perché, si rimanda ad un fatto psicologico.
Non dandomi per vinto girando sul web mi imbatto in forum della sindrome post finasteride, dove nel decalogo degli effetti riscontrati dalla detta sindrome, mi ritrovo in quasi tutto a parte mancanza di erezione in più della media però ho questa anorgasmia, smetto subito serenoa, nessun miglioramento. Torno da endocrinologo (primario e professore) ripetiamo esami conferma quadro ormonale nei limiti bassi, ma questa volta accetto di provare testosterone. Nei primi giorni ho erezione preponderanti che si normalizzano in un paio di settimane l'orgasmo non torna e anche la libido migliora un poco ma non eccelle. Sempre su indicazioni di endocrinologo smetto testosterone e dopo piu di un mese sicuro di aver smaltito il testo mi ripete gli esami e riscontra un testo basso ma nella norma, i valori degli ormoni nel sangue non giustificano la mia mancanza di libido e anorgasmia.
Cambio urologo che conferma correlazione fra assunzione di serenoa e calo libido ma dice che dopo 6 mesi dalla sospensione tutto torna nella norma, della anorgasmia non sa dirmi. A distanza di 2 anni e mezzo dalla sospensione della serenoa la libido sempre bassa e sempre anorgasmia. Provato con psicologo psichiatra neurologo, sospeso totalmente da 4 mesi trittico 50 mg ma nessun risultato. Ora prendo solo valium per dormire. In passato ho provato anche antidepressivi che non in fluiscono sulla sfera sessuale, ma o non funzionavano o non li tolleravo perché mi agitavano.
49 anni vita distrutta maledico ogni mattina che mi alzo.
AIUTO
Qualcuno può indicarmi una clinica specializzata che possa aiutarmi nelle Marche o nel Milanese o qualche andrologo illuminato?
Grazie
Ho continuato a cercare la soluzione per anni sono andato dai migliori urologi della zona, ho preso serenoa repens fino a fine 2016, dopo aver ipotizzato che non era il lyrica ad alleviarmi il dolore e che tra l'altro mi alzava i valori dei trigliceridi, si é pensato che fosse la serenoa a darmi sollievo. Fatto sta che però durante questo periodo che ho preso serenoa 320 quasi ininterrottamente ho iniziato ad accusare un calo della libido molto forte (in tutta la mia storia pregressa ho avuto sempre una libido molto forte che mi ha caratterizzato) con conseguente depressione. Lo stimato urologo di riferimento mi manda da endocrinologo che rileva un quadro ormonale con basso testosterone.
Inizia nuova avventura con risonanze ipofisi e tutto quello che può giustificare un calo ormonale. Tutto negativo il testosterone ed LH sono bassi anche se a volte un poco sotto il limite a volte un poco sopra. Consiglia testosterone che però non prendo perché spaventato dal rischio che può provocare tumore alla prostata. Nel frattempo a fine 2015 inizio a soffrire anche si anorgasmia, riesco ad avere normale rapporto compresa eiaculazione ma l'orgasmo esplosivo non c'è, se la vita era gia dura ora le tenebre.
Nessun medico riesce a capire perché, si rimanda ad un fatto psicologico.
Non dandomi per vinto girando sul web mi imbatto in forum della sindrome post finasteride, dove nel decalogo degli effetti riscontrati dalla detta sindrome, mi ritrovo in quasi tutto a parte mancanza di erezione in più della media però ho questa anorgasmia, smetto subito serenoa, nessun miglioramento. Torno da endocrinologo (primario e professore) ripetiamo esami conferma quadro ormonale nei limiti bassi, ma questa volta accetto di provare testosterone. Nei primi giorni ho erezione preponderanti che si normalizzano in un paio di settimane l'orgasmo non torna e anche la libido migliora un poco ma non eccelle. Sempre su indicazioni di endocrinologo smetto testosterone e dopo piu di un mese sicuro di aver smaltito il testo mi ripete gli esami e riscontra un testo basso ma nella norma, i valori degli ormoni nel sangue non giustificano la mia mancanza di libido e anorgasmia.
Cambio urologo che conferma correlazione fra assunzione di serenoa e calo libido ma dice che dopo 6 mesi dalla sospensione tutto torna nella norma, della anorgasmia non sa dirmi. A distanza di 2 anni e mezzo dalla sospensione della serenoa la libido sempre bassa e sempre anorgasmia. Provato con psicologo psichiatra neurologo, sospeso totalmente da 4 mesi trittico 50 mg ma nessun risultato. Ora prendo solo valium per dormire. In passato ho provato anche antidepressivi che non in fluiscono sulla sfera sessuale, ma o non funzionavano o non li tolleravo perché mi agitavano.
49 anni vita distrutta maledico ogni mattina che mi alzo.
AIUTO
Qualcuno può indicarmi una clinica specializzata che possa aiutarmi nelle Marche o nel Milanese o qualche andrologo illuminato?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 7.5k visite dal 23/01/2013.
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