Intervento turp

Pongo questo quesito per mio padre (69 anni)che ha subito circa un mese fa un intervento di resezione transuretrale della prostata per un adenoma, i cui risultati istologici sono comunque benigni, che gli provocava disturbi di minzione (forte stimolo che non riusciva a trattenere). Il giorno dopo l'intervento lamentava forte fastidio provocato dal catetere.
Successivamente ha continuato a lamentare forti spasmi al canale uretrale con bruciori all'orifizio del pene; in concomitanza con tali spasmi avverte un forte stimolo ad urinare e non riesce a trattenersi con gravi problemi quando si trova fuori casa.
Il medico che lo ha operato gli ha prescritto prima una terapia con atinfiammatori, successivamente con cortisone (2 mg) e poi con penicillina, ma senza risultati apprezzabili.
Di recente (5 giorni fa) ha eseguito un esame endoscopico da cui è risultato che ha ancora una forte "infiammazione bollosa" e per tale motivo gli è stata aumentata la dose del cortisone (8mg die) e gli è stato prescritto un farmaco contro l'iperattività vescicale e un calmante per controllare gli spasimi.
I risultati per ora non sono molto apprezzabili, cosa che sta provocando in mio padre una forte depressione.
Aggiungo che il soggetto in questione ha una forte tendenza a somatizzare i disturbi: faccio un esempio, da quando ha questo problema alla vescica non avverte più il mal di schiena che da molto tempo lo tormenta.
Il fattore psicologico potrebbe aver accenutato il problema?
La terapia che sta seguendo è valida?
Grazie per un consulto e vivissimi complimenti per il serivzio che state svolgendo.
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 775 45
gentile utente ,

risponderei di sì ad entrambe le sue domande.

Un edema bolloso del " letto di resezione" può essere responsabile di una sintomatologia irritativa come quella riferita da suo padre. Inoltre spesso, eliminata l'ostruzione che provocava un disturbo dello svuotamento vescicale, si slatenta un preesistente disturbo del riempimento con conseguente urgenza minzionale e fughe di urina.

La terapia mi sembra adeguata e congrua.

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente dottore per la celerità della sua risposta.
Solo una precisazione: il disturbo del riempimento da cosa può essere provocato? La terapia in atto può curare anche questo disturbo?
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 775 45
Il disturbo del riempimento può essere provocato dall'aumento di volume della prostata che , causando ostacolo allo svuotamento della vescica , determina un aumento dello spessore del muscolo vescicale che deve contrarsi con maggior forza per superare la resistenza a valle e , a lungo andare si "scompensa" contraendosi energicamente anche in assenza di riempimento della vescica ( da qui disturbo del riempimento o iperattività vescicale ).

Il farmaco per l'iperattività vescicale ( un anticolinergico) è utile in questi casi. In genere il disturbo si risolve nel giro di qualche settimana.

Spero di esserle stato di aiuto.
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Utente
Utente
La ringrazio è stato veramente "illuminante"