Ex prostatite

Scrivo non tanto per un problema mio (che ho superato) ma per dare fiducia e serenità a tanti ragazzi che hanno lo stesso problema che ho avuto io in passato attraverso la mia esperienza. Nel 1998 all'età di 30 anni venni colto da febbre e difficoltà nella minzione. Il mio curante mi inviò alla visita specialistica e l'urologo mi diagnosticò una prostatite acuta e mi ricoverò in ospedale per una serie di accertamenti, dai quali non emerse nulla di significativio se non una prostatite in fase acuta senza alcuna evidenza batterica sia nelle urine che nello sperma. Durante la degenza mi curò con delle flebo di Ciproxin antibiotico e Macladin e mi dimise dopo 10 giorni durante i quali superai la fase acuta. All'ospedale mi praticarono eco transrettale, urografia,cistografia minzionale più colture del sangue ,delle urine e dello sperma una volta superata la fase acuta. Ripetei l'eco transrettale a un mese dalla dimissione e tutto risultò nella norma, tutto tranne i classici fastidi prostatici che mi tascinai per quasi 5 anni. Poi un giorno decisi di non farci più caso, di non focalizzare il pensiero sempre lì. Oltre al lavoro mi dedicai a degli hobby rilassanti che mi distraevano e complici anche degli infusi di Epilobio e della Zucca nella dieta i miei problemi prostatici svanirono per incanto e non si sono più ripresentati. Da allora sono passati più di 10 anni e la prostatite è solo un brutto ricordo. Quello che mi sento di dire a chi soffre di questo disturbo, è di avere molta pazienza, di distrarsi con qualcosa di piacevole, e di non concentrare il pensiero sui disturbi, oltre che condurre una vita sana e provare l' Epilobio, un' erba medica che si trova in ogni erboristeria. Può sembrare assurdo ma io sono guarito così, con delle ricette semplici e naturali e tanta pazienza.
Cordialità a tutti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
la ringraziamo per il suo prezioso contributo. Come avrà notato, quasi tutti i nostri consulti in merito alla prostatite si chiudono con la raccomandazione ad avere pazienza e spesso anche a non concentrare troppo le proprie attenzioni sulla sfera genitale. In effetti la pazienza deve essere condivisa con lo specialista curante, con il quale si deve intrattenere un rapporto di serena fiducia.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Prostatite

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