Dopo - tulip

Ho assunto alfalitici per oltre un anno e circa un mese fa ho effettuato una TULIP bilaterale "leggera". Non ho avuto miglioramenti istantanei come leggevo in letteratura e pertanto ho continuato a prendere alfalitici.

Dei (notevoli) miglioramenti nel flusso si sono verificati per 3 volte di fila dopo aver assunto per un paio di giorni un anti-infiammatorio (Diclobene retard) fino a 20 giorni dopo l'operazione, dopodiché non ne ho assunti più pensando agli effetti collaterali, ma questo effetto è andato ogni volta gradualmente scomparendo nel giro di pochi giorni. Sono passati già 30 giorni ed ancora il flusso lascia molto a desiderare, a mio avviso è come prima dell'intervento. In aggiunta a questo tra una settimana avrò il follow up di verifica e pertanto da ieri ho smesso di assumere alfalitici aggravando la condizione.

Tengo a precisare che il dottore che mi ha operato mi ha riferito che non sono affetto da sclerosi del collo vescicale ma da un'ostruzione non chiaramente identificata che ha ispessito il collo. Inoltre presento uno sgocciolamento costante per tutta la durata della minzione dall'inizio alla fine ed il collo vescicale all'ultima videourodinamica, datata un anno fa, è risultato incapace di aprirsi propriamente.

Vorrei sapere se è normale che un anti-infiammatorio mi aiuti molto più di un alfalitico e se è giusto che io smetta il trattamento di entrambi i farmaci dato l'imminente followup.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
il trattamento della sclerosi/stenosi del collo vescicale nel giovane adulto impone ovviamente un compromesso tra l'ottere una buona disostruzione e limitare, per quanto possibile, l'ejaculazione retrograda. In caso di gravi disturbi alla minzione, che rishiano di compromettere a lungo termine la funzione stessa della vescica, chiaramente oggettivati dall'indagine (video)urodinamica, si impone ovviamente un intervento disostruttivo generoso. Al di là di questi casi limite, vi è tutta una graduazione di situazioni particolari in cui si può pensare di ovviare temporaneamente con la terapia medica, oppure eseguire un interveno "leggero", come lei lo definisce. I risultati di questi interventi sono però scarsamente prevedibili, poichè all'atto della sezione del collo vescicale (eseguita con qualsiasi tecnica) si agisce su una struttura "a riposo" e non è definibile in alcun modo a priori quanto ci si debba approfondire od estendere, per ottenere quale risultato. L'operatore si basa ovviamente sulla propria esperienza, ma di fatto il risultato "funzionale" (che deve essere giudicato comunque non prima di 2-3 mesi), è molto variabile da caso a caso. Il fatto che l'anti-infiammatorio le porti significativo giovamento, ci fa pensare che la sua situazione non sia ancora stabilizzata, pertanto può essere interpretato in senso favorevole. Non vediamo pertanto ragione per sospendere questa terapia. Se proseguendo così la cura si ottiene un flusso sempre più soddisfacente (cosa dopotutto abbastanza verosimile) l'alfa litico potrà essere abbandonato in via definitiva. Se il risultato non sarà ancora accettabile a distanza di qualche mese, sarà comunque opportuno ripetere un'indagine (video)urodinamica proma di prendere qualsiaisi ulteriore decisione.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottore,

prima dell'operazione ero capace di far fuoriuscire ulteriore urina di notevole volume usando il torchio addominale tramite due-tre-quattro spruzzi.

Questa capacità si è notevolmente ridotta immediatamente dopo l'operazione in quanto, preciso a prescindere dal flusso ridotto o meno, l'uso del torchio addominale non mi permette più di uno spruzzo nella migliore delle ipotesi.

Vorrei chiedere se questo significa che il mio volume residuale si è ridotto oppure se mi sono stati incisi dei muscoli che contribuivano all'uso del torchio addominale per liberarsi di urina residuale tramite l'apporto di pressione aggiuntiva.

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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
il "torchio addominale" è attivato dalla contrazione dei muscoli della parete addominale, che ovviamente non sono stati coinvolti nell'intervento endoscopico. Pertanto, il fatto che non si verifichi più questa sorta di "spremitura" è assai verosimilmente dovuta alla minore quantità di urina residua in vescica al termine della regolare minzione. Riteniamo che questo dovrebbe essere considerato un risultato positivo dell'intervento eseguito. Tutto ciò andrà comunque rivalutato anche tramite accertamenti radio- ed ecografici, non prima di un paio di mesi.

Saluti