Aiuto! Giovane di 21 anni e prostatite!
Salve Gent.mi Dottori, e buonasera,
i miei quesiti sono i seguenti.
Ho 21 anni e sono affetto, da quattro anni, da prostatite. L'ultima cura che mi è stata prescritta prevede 6 mesi continui di permixon e xatral per tutta la mia esistenza, avendo anche il collo vescicale stenotico.
Ora la mia prima domanda non è proprio incentrata sulla cura della prostatite, perchè di queste ne ho fatte tante, ma è la seguente:
1) Quanto può incidere una scorrettissima alimentazione sul trattamento delle due patologie, prostatite e collo vescicale stenotico? Essendo io un giovane che ha una dieta scorrettisima?
2) C'è mai stato qualche caso di guarigione della prostatite con 6 mesi di cure continue con permixon?
3) Attualmente vi sono novità per quanto concerne il collo vescicale stenotico? E' stato scoperto qualcosa di recente per la cura di questa malattia?
Grazie.
i miei quesiti sono i seguenti.
Ho 21 anni e sono affetto, da quattro anni, da prostatite. L'ultima cura che mi è stata prescritta prevede 6 mesi continui di permixon e xatral per tutta la mia esistenza, avendo anche il collo vescicale stenotico.
Ora la mia prima domanda non è proprio incentrata sulla cura della prostatite, perchè di queste ne ho fatte tante, ma è la seguente:
1) Quanto può incidere una scorrettissima alimentazione sul trattamento delle due patologie, prostatite e collo vescicale stenotico? Essendo io un giovane che ha una dieta scorrettisima?
2) C'è mai stato qualche caso di guarigione della prostatite con 6 mesi di cure continue con permixon?
3) Attualmente vi sono novità per quanto concerne il collo vescicale stenotico? E' stato scoperto qualcosa di recente per la cura di questa malattia?
Grazie.
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Gentile Giovanotto,
lei ci ha già posto molte domande inerenti il suo problema, cui è stata data puntuale, esauriente e corretta risposta. Tenga conto che in questo tipo di consulto, non è ovviamente possibile formulare delle indicazioni specifiche, che spettano invece al nostro Collega che meglio la conosce e che la segue con continuità. D'ogni modo, cercando di riposndere ai suoi ultimi quesiti:
1) La dieta può avere ripercussioni dirette ed indirette sulla prostata, queste ultime mediate da una funzione intestinale non regolare. La prostatite non può ragionevolmente avere cause unicamente legate all'alimentazione, sta di fatto che un certo rigore nell'orario dei pasti (suddivisi quanto possibile in 5 lungo la giornata) e la varietà negli alimenti, senza troppo indulgere in cibi pesanti e molto conditi, birra, superalcolici, caffè ... non può che migliorare i potenziali effetti di qualsiasi tipo di terapia.
2) Per la prostatite non esiste una terapia migliore di altre, altrimenti non saremmo qui a discuterne. L'estratto vegetale di serenoa repens è utilizzato ormai da molto tempo nella cura dei sintomi legatio all'ingrossamento prostatico dell'uomo anziano. Il suo utilizzo nella prostatite è un ragionevole ampliamento delle indicazioni, ma l'efficacia deve essere valutata entro tempi ragionevoli (qualche mese), e se questa è discutibile, l'insistere più di tanto non è destinato a sortire alcun risultato.
3) Se una significativa stenosi del collo vescicale è stata confermata con indagini radiologiche, endoscopiche e funzionali (indagine urodinamica) è necessario prendere in considerazione le indicazioni ad un intervento endoscopico, ovviamente discutendo con estrema attenzione i pro- ed i contro. L'intervento eseguito con il laser permette in linea di massima una precisione tale da ridurre l'entità dell'eiaculazione retrograda.
Saluti
lei ci ha già posto molte domande inerenti il suo problema, cui è stata data puntuale, esauriente e corretta risposta. Tenga conto che in questo tipo di consulto, non è ovviamente possibile formulare delle indicazioni specifiche, che spettano invece al nostro Collega che meglio la conosce e che la segue con continuità. D'ogni modo, cercando di riposndere ai suoi ultimi quesiti:
1) La dieta può avere ripercussioni dirette ed indirette sulla prostata, queste ultime mediate da una funzione intestinale non regolare. La prostatite non può ragionevolmente avere cause unicamente legate all'alimentazione, sta di fatto che un certo rigore nell'orario dei pasti (suddivisi quanto possibile in 5 lungo la giornata) e la varietà negli alimenti, senza troppo indulgere in cibi pesanti e molto conditi, birra, superalcolici, caffè ... non può che migliorare i potenziali effetti di qualsiasi tipo di terapia.
2) Per la prostatite non esiste una terapia migliore di altre, altrimenti non saremmo qui a discuterne. L'estratto vegetale di serenoa repens è utilizzato ormai da molto tempo nella cura dei sintomi legatio all'ingrossamento prostatico dell'uomo anziano. Il suo utilizzo nella prostatite è un ragionevole ampliamento delle indicazioni, ma l'efficacia deve essere valutata entro tempi ragionevoli (qualche mese), e se questa è discutibile, l'insistere più di tanto non è destinato a sortire alcun risultato.
3) Se una significativa stenosi del collo vescicale è stata confermata con indagini radiologiche, endoscopiche e funzionali (indagine urodinamica) è necessario prendere in considerazione le indicazioni ad un intervento endoscopico, ovviamente discutendo con estrema attenzione i pro- ed i contro. L'intervento eseguito con il laser permette in linea di massima una precisione tale da ridurre l'entità dell'eiaculazione retrograda.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 26/12/2012.
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