Un infezione delle vie urinarie causata forse
Buonasera,
Ho bisogno di qualcuno che mi chiarisca cosa mi sta accadendo, mi trovo a Londra sto soffrendo come un matto e non riesco a parlare con uno specialista.
Cerco di andare per ordine, a Roma, in settembre ho avutp la prima colica renale della mia vita. Mi hanno portato d'urgenza in ospedale dove sono stato ricoverato per 5 giorni senza altri attacchi, mi hanno fatto un'ecografia, esami del sangue e delle urine, e mi hanno dimesso dicendomi che non c'era nulla e che se c'era un calcolo era stato espulso. Mi sono ovviamente rallegrato.
13 giorni fa invece, dopo un giorno ed una notte di dolori, sempre in aumento nonostante il buscopan, ho deciso di tornare in ospedale, qui in inghilterra, dove sono regolarmente registrato nel sistema sanitario. Mi hanno dato morfina, dopodichè mi hanno fatto TAC, radiografie e prelievi del sangue ogni 3 ore. Dopo circa 12 ore di degenza mi hanno dimesso dicendomi che avevo un calcolo di 5X7mm nel rene, che probabilmente dovranno intervenire dall'esterno a causa delle dimensioni. Il 2 gennaio ho la visita con lo specialista. Nell'attesa mi hanno prescritto Tamsulosin hydrochloride 400, che prendo la sera prima di andare a dormire e che non ho ancora ben capito a cosa serva (credo ad allargare l'apparato urinario ma non sono sicuro), e due antidolorifici alla bisogna, uno che contiene paracetamolo e diidrocodeina, ed un'altro, il diclofenac sodium, che mi è parso di capire essere a base oppiacea, quindi da prendere solo in casi estremi.
Ora, 3 giorni fa, mi inizia un "fastidioso" senso di spilli nel pene, ma senza avvertire troppo durante la minzione, di seguito il "fastidio" si irradia per tutta la vescica, sempre più forte, fino alla sensazione di dolore e bruciore. Allora corro dal medico di famiglia qui a Londra che ipotizza un infezione delle vie urinarie causata forse da ferite inflitte dal calcolo e mi prescrive un antibiotico specifico, da prendere 2 volte al giorno per 3 giorni. Ieri, dopo il primo giorno di antibiotico, inizio a sentirmi meglio, ma oggi invece è stato un supplizio, durante la minzione è terribile, ho quasi paura a bere all'idea di dover poi urinare. Non capisco se è veramente un'infezione, se sto per espellere il calcolo, se devo continuare a prendere il Tamsulosin o meno, se è tutto normale o no. Insomma, in questo periodo di feste mi sento perso, tantopiù che mi trovo in un paese straniero e non so cosa fare.
Spero che qualcuno di voi mi possa dire qualcosa e fare chiarezza perchè mi sento molto spaventato ed impressionato dalla cosa.
Grazie mille in anticipo.
Ho bisogno di qualcuno che mi chiarisca cosa mi sta accadendo, mi trovo a Londra sto soffrendo come un matto e non riesco a parlare con uno specialista.
Cerco di andare per ordine, a Roma, in settembre ho avutp la prima colica renale della mia vita. Mi hanno portato d'urgenza in ospedale dove sono stato ricoverato per 5 giorni senza altri attacchi, mi hanno fatto un'ecografia, esami del sangue e delle urine, e mi hanno dimesso dicendomi che non c'era nulla e che se c'era un calcolo era stato espulso. Mi sono ovviamente rallegrato.
13 giorni fa invece, dopo un giorno ed una notte di dolori, sempre in aumento nonostante il buscopan, ho deciso di tornare in ospedale, qui in inghilterra, dove sono regolarmente registrato nel sistema sanitario. Mi hanno dato morfina, dopodichè mi hanno fatto TAC, radiografie e prelievi del sangue ogni 3 ore. Dopo circa 12 ore di degenza mi hanno dimesso dicendomi che avevo un calcolo di 5X7mm nel rene, che probabilmente dovranno intervenire dall'esterno a causa delle dimensioni. Il 2 gennaio ho la visita con lo specialista. Nell'attesa mi hanno prescritto Tamsulosin hydrochloride 400, che prendo la sera prima di andare a dormire e che non ho ancora ben capito a cosa serva (credo ad allargare l'apparato urinario ma non sono sicuro), e due antidolorifici alla bisogna, uno che contiene paracetamolo e diidrocodeina, ed un'altro, il diclofenac sodium, che mi è parso di capire essere a base oppiacea, quindi da prendere solo in casi estremi.
Ora, 3 giorni fa, mi inizia un "fastidioso" senso di spilli nel pene, ma senza avvertire troppo durante la minzione, di seguito il "fastidio" si irradia per tutta la vescica, sempre più forte, fino alla sensazione di dolore e bruciore. Allora corro dal medico di famiglia qui a Londra che ipotizza un infezione delle vie urinarie causata forse da ferite inflitte dal calcolo e mi prescrive un antibiotico specifico, da prendere 2 volte al giorno per 3 giorni. Ieri, dopo il primo giorno di antibiotico, inizio a sentirmi meglio, ma oggi invece è stato un supplizio, durante la minzione è terribile, ho quasi paura a bere all'idea di dover poi urinare. Non capisco se è veramente un'infezione, se sto per espellere il calcolo, se devo continuare a prendere il Tamsulosin o meno, se è tutto normale o no. Insomma, in questo periodo di feste mi sento perso, tantopiù che mi trovo in un paese straniero e non so cosa fare.
Spero che qualcuno di voi mi possa dire qualcosa e fare chiarezza perchè mi sento molto spaventato ed impressionato dalla cosa.
Grazie mille in anticipo.
[#1]
Gentile Signore,
l'evoluzione della sua storia e dei relativi disturbi renderebba assai verosimile l'ipotesi che il calcolo si giunto allo sbocco dell'uretere in vescica e sia causa di quanto gli specialisti definiscono "sintomatologia espulsiva". La situazione deve essere ovviamente essere al più presto chiarita (anche a livello di pronto soccorso) ripetendo almeno una ecografia. Senz'altro, limitatamente all'attesa di poter eseguire l'esame, la terapia più appropriata è l'accoppiamento della tamsulosina con gli altri antidolorifici. A tal proposito, occorre precisare che il diclofenac (Voltaren e simili) non è un oppiaceo, ma un più comune FANS, peraltro molto attivo sui dolori da colica. Ovviamente se siconferma il dubbio diagnostico ed i suoi disturbi sono così intensi, vi sono chiare indicazioni ad un intervento endoscopico in urgenza (ureteroscopia operativa). Se i disturbi fossero un minimo tollerabili si può proporre di insistere con la terapia, ma certamente non più di una settimana. In questo nostro articolo vengono definiti i principi del nostro comportamento in queste situazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
In termini più generali, per un calcolo sintomatico di 7 millimetri all'interno del rene le indicazioni all'applicazione di onde d'urto dall'esterno è certamente corretto, non così invece per un calcolo impegnato nell'uretere, nel quale l'efficacia delle onde d'urto è molto meno prevedibile, mentre invece l'endoscopia è in grado di risolvere velocemente e con una invasività comunque molto modesta.
Saluti
l'evoluzione della sua storia e dei relativi disturbi renderebba assai verosimile l'ipotesi che il calcolo si giunto allo sbocco dell'uretere in vescica e sia causa di quanto gli specialisti definiscono "sintomatologia espulsiva". La situazione deve essere ovviamente essere al più presto chiarita (anche a livello di pronto soccorso) ripetendo almeno una ecografia. Senz'altro, limitatamente all'attesa di poter eseguire l'esame, la terapia più appropriata è l'accoppiamento della tamsulosina con gli altri antidolorifici. A tal proposito, occorre precisare che il diclofenac (Voltaren e simili) non è un oppiaceo, ma un più comune FANS, peraltro molto attivo sui dolori da colica. Ovviamente se siconferma il dubbio diagnostico ed i suoi disturbi sono così intensi, vi sono chiare indicazioni ad un intervento endoscopico in urgenza (ureteroscopia operativa). Se i disturbi fossero un minimo tollerabili si può proporre di insistere con la terapia, ma certamente non più di una settimana. In questo nostro articolo vengono definiti i principi del nostro comportamento in queste situazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
In termini più generali, per un calcolo sintomatico di 7 millimetri all'interno del rene le indicazioni all'applicazione di onde d'urto dall'esterno è certamente corretto, non così invece per un calcolo impegnato nell'uretere, nel quale l'efficacia delle onde d'urto è molto meno prevedibile, mentre invece l'endoscopia è in grado di risolvere velocemente e con una invasività comunque molto modesta.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dott. Piana,
Intanto la ringrazio infinitamente per la pronta risposta.
Diciamo che il dolore, forse grazie agli antidolorifici, o forse grazie all'antibiotico è quasi passato lasciando spazio ad un fastidio nella vescica e ad una difficoltà nella minzione che però mi turba non poco. C'è da dire che sicuramente il pensiero del dolore provato mi sta condizionando e sono anche consumato da 3 giorni molto dolorosi.
Cosa mi devo aspettare secondo lei? Capisco che lei non è un mago o un chiaroveggente, infatti non voglio certo metterla in difficoltà chiedendole una diagnosi a distanza e con così scarse informazioni, ma almeno un parere, visto che fino ad ora non sono riuscito mai a parlare con uno specialista....mi sembra di capire dalle sue parole che può essere che stia per espellere il calcolo, Si può espellere un calcolo di 7mm? Mi potrebbe causare un blocco renale? Magari potranno sembrare domande sciocche ma è la sera del 26 dicembre e sto da solo, e affrontare un'emergenza non sarebbe certo facile.
Intanto la ringrazio infinitamente per la pronta risposta.
Diciamo che il dolore, forse grazie agli antidolorifici, o forse grazie all'antibiotico è quasi passato lasciando spazio ad un fastidio nella vescica e ad una difficoltà nella minzione che però mi turba non poco. C'è da dire che sicuramente il pensiero del dolore provato mi sta condizionando e sono anche consumato da 3 giorni molto dolorosi.
Cosa mi devo aspettare secondo lei? Capisco che lei non è un mago o un chiaroveggente, infatti non voglio certo metterla in difficoltà chiedendole una diagnosi a distanza e con così scarse informazioni, ma almeno un parere, visto che fino ad ora non sono riuscito mai a parlare con uno specialista....mi sembra di capire dalle sue parole che può essere che stia per espellere il calcolo, Si può espellere un calcolo di 7mm? Mi potrebbe causare un blocco renale? Magari potranno sembrare domande sciocche ma è la sera del 26 dicembre e sto da solo, e affrontare un'emergenza non sarebbe certo facile.
[#3]
Gentile Signore,
come le abbiamo detto, solo una nuova ecografia può chiarire la situazione, al di là di tutte le nostre ipotesi e supposizioni. Nella città in cui si trova credo non sia difficile accedere ad un pronto soccorso dove potrà certamente trovare l'assistenza necessaria. Quando un calcolo di 7 mm "cade" in vescica dall'uretere in genere in un uomo della sua età non vi sono problemi al passaggio in uretra, la quale è molto più ampia e compiacente dell'uretere stesso.
Saluti
come le abbiamo detto, solo una nuova ecografia può chiarire la situazione, al di là di tutte le nostre ipotesi e supposizioni. Nella città in cui si trova credo non sia difficile accedere ad un pronto soccorso dove potrà certamente trovare l'assistenza necessaria. Quando un calcolo di 7 mm "cade" in vescica dall'uretere in genere in un uomo della sua età non vi sono problemi al passaggio in uretra, la quale è molto più ampia e compiacente dell'uretere stesso.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 26/12/2012.
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