Calcolosi con eventi che si ripetono ogni 2-3 anni
Da molti anni soffro di calcolosi con eventi che si ripetono ogni 2-3 anni.L'ultimo evento è stato difficile in quanto il calcolo si era messa in posizione occlusiva nell'uretere ed è stato rimosso con intervento uretrale ed adesso mi dicono che ci sono altri calcoli di diametro 3.5 e 4.5 mm. Mi è stato detto che non è possibile fare nulla per ovviare ai calcoli rimanenti, ivi compreso il bombardamento con ultrasuoni in quanto sono troppo grossi , è vero questo ? Possibile che non c'e nulla da fare ? nemmeno una terapia o medicinale per aiutare l'evacuazione ? sono ormai passati 3 mesi bevendo continuamente acqua Fiuggi ma non sono riuscita ad eleminarli quindi non credo che cambi molto. La mia maggiore preoccupazione è che questi calcoli crescano e finiscano per provocare lo stesso problema di quello per il quale ho sofferto 1 mese in ospedale. Aiutatemi ,grazie.
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Gentile Signora,
la presenza di calcoli di media taglia all'interno dei reni è particolarmente subdola, poiché il rischio di coliche dolorose è sempre presente e, come ben si sa, queste nn chiedono il permesso e si presentano senza preavviso anche nei momenti meno opportuni. La strategia da seguire dipende ovviamente dal numero dei calcoli, dalle loro dimensioni e dalla loro posizione. Poiché spesso si trovano all'interno dei calici renali, i risultati di un trattamento con le onde d'urto è generalmente meno favorevole, d'ogni modo trattandosi dell'approccio meno invasivo, questo diremmo sia da tentare in prima battuta in presenza, ad esempio, di un paio di calcoli al di sotto dei 5 mm. Se i calcoli sono più numerosi, presenti in entrambi i reni e la frequanza delle coliche è elevata, la nostra strategia attuale prevede la possibilità di bonifica completa bilaterale in un unico intervento utilizzando l'ureteroscopio flessibile e - se necessario - la frammentazione con fibra laser Olmio. Questo tipo di intervento viene proposto in particolare a soggetti che per attività o stile di vita abbiano necessità di minimizzare il rischio di incorrere in dolorose coliche e nelle loro complicazioni, ad esempio in situazioni disagiate dal punto di vista logistico (es. chi viaggia spesso all'estero, piloti professionisti d'aeroplano, militari in servizio operativo, ecc.). Si tratta comunque di interventi eseguibili in anestesia periferica e perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna. Ogni caso va comunque valutato attentamente prima di confermare eventuali indicazioni.
Infine, per quanto riguarda il ruolo dell'acqua da bere, la invitiamo a leggere questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
la presenza di calcoli di media taglia all'interno dei reni è particolarmente subdola, poiché il rischio di coliche dolorose è sempre presente e, come ben si sa, queste nn chiedono il permesso e si presentano senza preavviso anche nei momenti meno opportuni. La strategia da seguire dipende ovviamente dal numero dei calcoli, dalle loro dimensioni e dalla loro posizione. Poiché spesso si trovano all'interno dei calici renali, i risultati di un trattamento con le onde d'urto è generalmente meno favorevole, d'ogni modo trattandosi dell'approccio meno invasivo, questo diremmo sia da tentare in prima battuta in presenza, ad esempio, di un paio di calcoli al di sotto dei 5 mm. Se i calcoli sono più numerosi, presenti in entrambi i reni e la frequanza delle coliche è elevata, la nostra strategia attuale prevede la possibilità di bonifica completa bilaterale in un unico intervento utilizzando l'ureteroscopio flessibile e - se necessario - la frammentazione con fibra laser Olmio. Questo tipo di intervento viene proposto in particolare a soggetti che per attività o stile di vita abbiano necessità di minimizzare il rischio di incorrere in dolorose coliche e nelle loro complicazioni, ad esempio in situazioni disagiate dal punto di vista logistico (es. chi viaggia spesso all'estero, piloti professionisti d'aeroplano, militari in servizio operativo, ecc.). Si tratta comunque di interventi eseguibili in anestesia periferica e perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna. Ogni caso va comunque valutato attentamente prima di confermare eventuali indicazioni.
Infine, per quanto riguarda il ruolo dell'acqua da bere, la invitiamo a leggere questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 26/12/2012.
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