Una ecografia addome inferiore

Da qualche anno ho dei disturbi della minzione.
Urino spesso, ogni ora o due e a volte anche la notte. Ho un getto di urina irregolare: a volte si biforca e altre volte una parte gocciola, in genere comunque è molto irregolare anche come pressione. Mi è capitato qualche volta di avere un forte stimolo ad urinare e poi di farne pochissima. C'è da dire che bevo abbastanza, e che non ho mai avuto dolore ne bruciore ne particolari altri fastidi.

Di recente il mio medico curante mi ha prescritto una visita urologica per sospetta ipertrofia prostatica e anche una ecografia addome inferiore con residuo post minzione.
La sensazione che invece ho io è quello che ci sia qualche ostruzione all'uretra, per altro in una zona molto vicina allo sbocco. Non so come mai questa mia idea è stata scartata e il medico ha preferito indagare sulla prostata.

Nell'eventualità che la mia impressione sia quella giusta, che tipo di accertamenti dovrei fare, considerato che l'uretra potrebbe presentare dei problemi di ostruzione e fragilità e quindi non mi sento di affrontare una indagine endoscopica?

Grazie tante.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,
per risolvere e chiarire i suoi sospetti e soprattutto in presenza di quadri clinici particolari e complessi come il suo bisogna sempre fare una attenta valutazione clinica diretta prima di arrivare a capire la causa dei suoi problemi e poi impostare le necessarie strategie diagnostiche e terapeutiche. A questo punto, prima di pensare ad indagini specifiche e magari complesse, è utile fare una attenta rivalutazione andrologica.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio molto dottore per la celere risposta.
Cose intende per rivalutazione andrologica?

Precedentemente non ho detto che questi sintomi sono iniziati con la separazione da mia moglie e con un repentino cambiamento della vita sessuale che si è ridotta a quasi niente.
Una delle causa che mi sono venute in mente è un ristagno di secrezioni spermatiche o qualcosa di questo tipo che non saprei definire in altro modo.

Mi perdoni se la contatto senza un quadro chiarissimo della situazione, ma sono preso un po dall'ansia perchè un mio amico per una situazione trascurata come la mia adesso ha dei problemi seri.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore,
appunto ! Nel suo caso molte ipotesi possiamo fare , compresa quella della congestione delle vie seminali , ma senza una valutazione clinica diretta da parte di un esperto andrologo , è difficile darle una risposta corretta e precisa.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#4]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Egregio dottore, ho appena ritirato i risultati del PSA, che mi sembra nella norma.
PSA 3,35
PSA FREE
PSA Libero 0,70
PSA Totale 3,35
Rapporto libero/totale 0,21
Anche le altre analisi e le urine non riportano niente di rilievo.

Come le dicevo ho in programma una ecografia addominale con residuo post minzione.
Dal momento che la visita dall'urologo mi è stata fissata tra un bel po di tempo, ritiene che nel frattempo potrei fare altre analisi? Questo, allo scopo di mettere davanti all'urologo maggiori dati possibili, ponendolo nella condizione di fare una diagnosi in breve tempo.

Inoltre, se il mio sospetto su una eventuale congestione dell'uretra dovuta a sedimenti è fondato (faccio presente però che non presento alcuna difficoltà nell'eiaculazione), quali sono le terapie a cui si ricorre in questi casi?

Grazie tante. Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
completi le valutazioni diagnostiche già in corso. Le terapie che le possono essere proposte sono molte e tutte riferibili alle eventuali e numerose cause alla base del suo disturbo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#6]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Egregi dottori, in questi giorni ho fatto l'ecografia con residuo post minzione. Dall'esame la prostata risulta in sede di dimensioni 46X34X33, la vescica è normale senza lesioni e senza ristagno post minzione. In altri termini, anche dall'ecografia non risulta niente di rilievo.
Alla visita, dopo una frettolosa analisi digitale, l'urologo ha però riscontrato un gonfiore della prostata, diagnosticandomi una prostatite non ben precisata.
Mi ha prescritto Bactrim per 15 giorni, un altro medicinale che non ho identificato dalla grafia e Omnic per 30 giorni. Mi ha inoltre consigliato di eseguire una uroflussimetria.
La visita però è stata così veloce, interrotta di continuo da gente che entrava ed usciva (?) e da telefoni, che non ho avuto modo neanche di chiedere informazioni a riguardo, o di ampliare il mio quadro clinico con informazioni sulla mia vita sessuale. Nel senso che il tempo a tu per tu con l'urologo è stato minimo, e trenta secondi dopo avermi visitato e prescritto i farmaci aveva già fatto entrare un altro paziente.
Il consulto l'ho dovuto prendere in una struttura pubblica, perchè al momento le mie possibilità economiche mi consentono solo questo. Ma se avessi saputo a cosa andavo incontro, ne avrei fatto volentieri a meno.
Rimango ancora con il dubbio su cosa sia una prostatite e il tipo di conseguenze che può portate. Ho anche chiesto rassicurazioni sulla fertilità, ma non mi ha neanche risposto.

Se in rete ci fosse un urologo meno frettoloso e più attento al paziente gli sarei grato se potesse rispondere a queste domande.

Cos'è una prostatite, è qualcosa di contagioso? Qualcosa che posso aver contratto o che posso contagiare?
Ci sono problemi sul fronte della fertilità? Al momento non ho figli ma vorrei averne in futuro.
La uroflussimetria dovrei farla dopo la cura o subito?
Considerato che non ho dolori ne fastidi particolari, tranne quelli nella minzione, e considerato che la prostata dall'ecografia appare normale, non credete sia un po esagerata una terapia così prolungata? Io tra l'altro in vita mia non ho mai preso alcun farmaco, tranne raramente qualche aspirina.
In ultimo, i farmaci somministrati in questi casi, che problemi possono comportare? Possono comportare deficit erettivi, infertilità o altri tipi di problemi gravi?

Scusate lo sfogo, ma mi sono accostato con molta fiducia alla struttura pubblica, e ne sono rimasto profondamente deluso.

Grazie in anticipo a coloro che mi risponderanno.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore,
una prostatite è una infiammazione alla prostata. Le cause possono essere molte e varie e per questo è importante una attenta e scrupolosa valutazione clinica. Se è causata da microrganismi patogeni può creare problemi anche al partner e solo in questi casi viene generalmente indicata una terapia con antibiotici. Per quanto riguarda la fertilità è bene fare un esame del liquido seminale completo . Infine non vi è nessuna indicazione contraria , soprattutto se ci sono disturbi allo svuotamento vescicale, a fare un uroflussogramma registrato senza aspettare altro tempo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#8]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Egregio dottore,
se ho capito bene, mi consiglia di eseguire altri esami, prima di sottopormi a terapie farmacologiche a casaccio.
Questa è una cosa che condivido, ma purtroppo, come le ho spiegato prima, lo specialista consultato ha ritenuto di dare quelle prescrizioni ancora prima di conoscere la natura di questo ipertono prostatico.
Tra l'altro, mi ha prescritto un farmaco alfabloccante, che il mio medico di base mi ha sconsigliato, poiché soffro già di pressione bassa e vivo solo.

Nell'attesa di fare un'altra visita in un'altra struttura, potrebbe indicarmi altri eventuali accertamenti diagnostici da poter fare?
L'uroflussimetria, in ogni caso, servirebbe ad accertare il disturbo, ma non darebbe molte informazioni sulla causa presumo.

Grazie molte. Cordiali saluti.
[#9]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
eccetto le valutazioni colturali specifiche e l'uroflussometria registrata , tutte le altre indagini di primo livello le ha già fatte . Per seguire un eventuale iter diagnostico di secondo livello (alcune tappe sono invasive e "fastidiose") bisogna prima sentire in diretta il parere di un esperto andrologo od urologo.
Un cordiale saluto.


Dott. Giovanni Beretta
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[#10]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio ancora per la disponibilità, dr. Beretta.

Come le dicevo precedentemente, i miei disturbi sono iniziati con la separazione da mia moglie e la conseguente cessazione di ogni attività sessuale (solo qualche sporadico ricorso alla masturbazione).
Da venerdì scorso ho però iniziato una nuova relazione con frequenti rapporti sessuali soprattutto tra sabato e domenica. Sarà un caso, ma la minzione mi sembra molto migliorata. Quello che sospetto è che in qualche modo si sia creata qualche ostruzione dovuta a scarsa attività eiaculatoria. Una specie di ingorgo che ha contribuito, da un lato a creare un problema prostatico e dall'altro a congestionare l'uretra.
La prostatite, a mio parere, é possibile che ci sia, ma ciò ritengo sia stato determinato da un ristagno del liquido prostatico. Le modalità di questo mio sospetto non ho potuto comunicarle all'urologo che mi ha visitato, a causa dell'andirivieni di estranei nell'ambulatorio.

A questo punto, anche su consiglio della mia nuova compagna, ho deciso di fare la terapia antibiotica e antinfiammatoria, tralasciando però l'alfabloccante, per i motivi che accennavo. Ma di unire questa terapia ad una attività sessuale regolare. Rimandando eventualmente altre analisi nel caso questa cura non abbia successo.
Lei ritiene possa essere dannoso?
Fino ad ora ho fatto ricorso al preservativo, ma lei ritiene che, nel caso la mia fosse una prostatite batterica, facendo a meno del preservativo, potrei infettare la mia compagna?

Mi perdoni ancora se le sto portando via altro tempo. Ma non saprei proprio a chi chiedere.

Grazie ancora. Cordiali saluti.
[#11]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
scusate ancora.
Ho iniziato la cura ieri sera, con l'antibiotico e la supposta di antinfiammatorio. Già da questa mattina però ho avvertito una strana e fastidiosa sensazione di tensione in zona anale che fino a ieri non avevo.
La cosa ha una qualche relazione con il fatto che non ho preso l'alfabloccante?
E' l'effetto dell'antinfiammatorio locale che produce questa tensione muscolare?

Inizia a diventare fastidioso e non vorrei si creasse qualche ragade anale. Cosa posso fare?
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
avere un'attività sessuale regolare è una delle prime regole che viene data quando si hanno delle problematiche infiammatorie delle vie seminali. Per le specifiche terapie in corso e i suoi eventuali "strani" e non descritti effetti collaterali le domande dovrebbero essere indirizzate a chi le ha prescritte. A proposito , prima dell'antibioticoterapia, ha fatto almeno una valutazione colturale del liquido seminale con il relativo antibiogramma?
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#13]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Carissimo dr. Beretta,
no, non mi è stata prescritta alcuna valutazione colturale.
Anche a me è sembrato strano, tanto che come le dicevo avevo intenzione di rivolgermi ad un altro specialista. Oltretutto ritengo, che una volta iniziata una terapia antibiotica, sia poi difficile poter avere delle valutazioni colturali attendibili.
Mi sono lasciato convincere sia dal mio medico di base, che dalla mia compagna, ad iniziare questa cura, ma io non ne sono affatto convinto. A mio parere l'ipertono prostatico può essere dovuto alla gran quantità di attività fisica che faccio quasi ogni giorno in palestra, e non ad una infezione batterica. Ho tutto il corpo molto tonico ed è quindi ovvio che lo sia anche la prostata. Il medico in questione probabilmente ha sempre avuto a che fare con vecchietti.
Come cerco di spiegare da un po, sono convinto che i miei problemi di minzione siano dovuti a congestione uretrale causata da inattività sessuale. Tra l'altro non accuso alcun dolore ne fastidio, e so che la prostatite al contrario ne procura parecchio. Non ho ne febbre ne altri tipi di problemi, oltre a quello lamentato della frequente necessità di urinare e del getto irregolare.
Ma ormai che sono nel ballo, mi conviene continuare la terapia, perchè spero almeno di risolvere un altro problema sopraggiunto di sinusite. L'antibiotico è a vasto spettro ed é indicato anche per quello.
Quello che invece finirò per fare è di sospendere le supposte perchè sono convinto che è quello a causarmi questa fastidiosa tensione dello sfintere anale.

Mi scusi ancora lo sfogo. Cordiali saluti.
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
A questo punto , a terapia iniziata, conviene continuare e poi rivalutare il suo problema, se persiste, con un esperto andrologo.
Ancora un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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[#15]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Egregio dottore, mi scusi ancora se approfitto della sua disponibilità.

Sono ormai quasi alla fine della terapia con antibiotico, ma continuo ad avere problemi con la minzione. Il getto é meno irregolare del solito ma gocciolo ugualmente il bordo del water. Speravo di risolvere del tutto, ma ancora mi capita di dovermi alzare la notte per svuotare la vescica.
Purtroppo, per ragioni pratiche, non ho potuto fare sesso con regolarità come mi ero deciso a fare e i miei rapporti sessuali sono concentrati tra sabato e domenica, mentre per il resto della settimana nulla.

Ho notato tra l'altro che ultimamente lo sperma si presenta grumoso (soprattutto la prima eiaculazione) e tendente al giallo (diverso dal solito) e impiego più tempo del solito ad arrivare all'orgasmo. E' un effetto dell'antibiotico?

Sono preoccupato per possibili ripercussioni sulla fertilità.
Se decidessi di fare lo spermiogramma ora, pensa che il risultato potrebbe essere falsato dalla terapia antibiotica?

Grazie. Cordiali saluti.
[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
non è questo il momento per fare una valutazione del suo liquido seminale e della sua fertilità. Solo la recente antibioticoterapia potrebbe fornirci dei risultati non attendibili. E bene invece rivalutare le altre questioni cliniche e per questo bisogna rivolgersi di nuovo al suo andrologo per riesaminare attentamente tutti i suoi disturbi "residui".
Ancora un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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[#17]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Da quando faccio sesso con regolarità quasi giornaliera la situazione é migliorata abbastanza. Non mi alzo più la notte per urinare e lo stimolo anche durante il giorno é diminuito. Ho ancora qualche problema con la regolarità del getto, ma di minore entità rispetto a prima.
L'esito della flussimetria in max flow rate é di 13.1 e in average flow rate di 8.8.

A questo punto sono ormai trascorse più di tre settimane dalla fine dell'antibiotico. Ritiene che possa fare lo spermiogramma ora?
Un'ultima cosa: lo spermiogramma é possibile farlo in una struttura convenzionata o non é contemplato nelle prestazioni del servizio sanitario nazionale? Un qualsiasi laboratorio di anali lo fa, o ci sono dei laboratori clinici specializzati in quello?

Grazie, la saluto cordialmente.
[#18]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
A questo punto quello che può fare è un esame colturale del liquido seminale , cioè una spermiocoltura. Per lo spermiogramma completo bisogna aspettare ancora due mesi.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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