Stent e dolore
Buonasera, mercoledì mattina mi hanno operato per calcolosi ureterale bilaterale. Con ureteroscopia e' stato eliminato il calcolo a dx e nello stesso modo a sx dove è' stato inserito uno stent jj. Ho portato il catetere con uno splint per due giorni. Mi e' stato tolto il catetere e sono stato dimesso dall'ospedale. La mia domanda e': ad oggi ( tre giorni dall'intervento) quando urino esce ancora sangue misto a urine. Durante la minzione, dopo aver iniziato, sento dolore nella parte posteriore sinistra in basso. Sembra che mi stiano strappando il rene. Avverto alla fine della minzione bruciore come se non avessi espulso tutta l'urina e devo ritornare più' volte in bagno con la sensazione di dover urinare e caccio solo poche gocce con un bruciore notevole. Devo preoccuparmi o è' normale? Grazie
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Gentile Signore,
i suoi disturbi sono assolutamente compatibili con la presenza dello stent. Pur essendo un oggetto molto morbido e flessibile, viene percepito come un corpo estraneo in grado di dare fastidi più o meno grandi in base alla sensibilità. Talune persone lo avvertono a stento, in altre deve essere rimosso, anche anzitempo, per intolleranza assoluta. In linea di massima, si cerca sempre un compromesso, cercando di mantenere lo stent per il tempo minimo possibile, ad esempio non più di una settimana, se l'intervento è avvenuto senza complicazioni particolari. Continui a bere molta acqua e non trattenga mai lo stilolo ad urinare, qualche antidolorifico comune potra comunque essere d'aiuto.
Saluti
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i suoi disturbi sono assolutamente compatibili con la presenza dello stent. Pur essendo un oggetto molto morbido e flessibile, viene percepito come un corpo estraneo in grado di dare fastidi più o meno grandi in base alla sensibilità. Talune persone lo avvertono a stento, in altre deve essere rimosso, anche anzitempo, per intolleranza assoluta. In linea di massima, si cerca sempre un compromesso, cercando di mantenere lo stent per il tempo minimo possibile, ad esempio non più di una settimana, se l'intervento è avvenuto senza complicazioni particolari. Continui a bere molta acqua e non trattenga mai lo stilolo ad urinare, qualche antidolorifico comune potra comunque essere d'aiuto.
Saluti
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta. L'urologo mi ha prescritto all'atto della dimissione Efferalgan 1000 due al die e un antibiotico per 5 giorni. Inoltre per 10 giorni devo prendere Utiflor una bustina al giorno. Sto sopportando i dolori perché' mi rendo conto che lo stent e' un passaggio necessario per la guarigione completa e efficace. Le volevo chiedere, il 20 c.m. avrò' la visita di controllo con eco e diretta renale nella quale si deciderà' anche la data, se tutto è' apposto, per levare lo stent. Mi domandavo se l'operazione per levare lo stent e' dolorosa e se viene fatta con anestesia. Avrò' ancora dolori dopo la rimozione? Grazie ancora. Distinti saluti
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Gentile Signore,
la rimozione dello stente ureterale comporta l'esecuzione di un a breve cistoscopia. Se questa viene eseguita utilizzando un strumento flessibile, la manovra può evocare al massimo un brevissimo fastidio. I moderni stent sono quasi sempre dotati di un sistema di retrazione che ne permette la rimozione senza necessità di cistoscopia, pertanto in ambulatorio od addirittura a domicilio, quando il paziente risiede molto distante da dove è stato trattato. L'utilizzo di questo artifizio non è ancora così diffuso, auspichiamo che lo sia sempre di più in futuro.
Saluti
la rimozione dello stente ureterale comporta l'esecuzione di un a breve cistoscopia. Se questa viene eseguita utilizzando un strumento flessibile, la manovra può evocare al massimo un brevissimo fastidio. I moderni stent sono quasi sempre dotati di un sistema di retrazione che ne permette la rimozione senza necessità di cistoscopia, pertanto in ambulatorio od addirittura a domicilio, quando il paziente risiede molto distante da dove è stato trattato. L'utilizzo di questo artifizio non è ancora così diffuso, auspichiamo che lo sia sempre di più in futuro.
Saluti
[#4]
Ex utente
Buonasera Dr. Piana, le scrivo per aggiornarla sul mio decorso e per avere un suo parere su quanto mi sta accadendo. Tengo a precisare che a cinque giorni dall'intervento le urine si sono chiarificate. I dolori sono continuati anche se tre giorni fa sono stati fortissimi nella fase finale della minzione. Due giorni fa' mi si è' alzata la febbre fino a 39. Stamattina sono riuscito a vedere l'urologo che dopo l'ecografia mi ha detto che i reni funzionano e scaricano perfettamente, lo stent e' posizionato nel modo giusto e che c'è' stato un reflusso di urina che ha creato infezione e questa febbre. Mi ha prescritto Glazidim intramuscolo due volte al giorno. Dopo essere uscito dallo studio sono andato a acquistare i farmaci. Tornato a casa ho fatto subito la puntura. Dopo due giorni con la febbre in cui ho bevuto poco sono andato ad urinare ed è' uscito parecchio sangue e questo si sta ripetendo come se fossi tornato al giorno in cui mi hanno dimesso dall'ospedale. È' normale dopo che si erano chiarificate? Le dico inoltre che dopo la puntura di stamattina la febbre e' scomparsa. Distinti ringraziamenti
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Gentile Signore,
finché l'endoprotesi è in sede il colore delle urine può variare, con maggiore o minore quantità di sangue. Lo stesso vale per dolore e fastidi vari. Per quanto riguarda la causa della febbre, non si può che concordare con quanto le è stato detto. Spero dunque che i nostri Colleghi la liberino al più presto dello sgradito (ma pure indispensabile) ospite.
Saluti
finché l'endoprotesi è in sede il colore delle urine può variare, con maggiore o minore quantità di sangue. Lo stesso vale per dolore e fastidi vari. Per quanto riguarda la causa della febbre, non si può che concordare con quanto le è stato detto. Spero dunque che i nostri Colleghi la liberino al più presto dello sgradito (ma pure indispensabile) ospite.
Saluti
[#6]
Ex utente
Buongiorno Dr. Piana, la ringrazio per le celeri e esaustive risposte. Effettivamente da stamani, dopo aver passato la giornata di ieri a bere ( circa 3 litri e mezzo), oggi le prime minzioni risultano un po' più' chiare. Lo sgradito ospite secondo le indicazioni dell'urologo dovrò' sopportarlo fino a fine mese. Ciò' che vorrei chiederle e' il decorso febbrile. Ho fatto ieri le prime due punture di Glazidim e già' dopo la prima la febbre e' scesa nel giro di qualche ora da 39 a 36,6. Stanotte ho dormito e mi sono alzato per urinare due volte, la seconda volta ho misurato la febbre e avevo 37.8'. Stamattina al risveglio alla misurazione 36.7. Oltre a questi elementi le riporto il fatto che sto' sudando tantissimo e ho saltuariamente delle vampate di calore. Le chiedo, l'abbassamento della febbre indica che la scelta dell'antibiotico battericida e' quella giusta o la febbre sarebbe scesa comunque è appena finito il ciclo di quattro giorni di siringhe salirà' nuovamente? Inoltre mi chiedevo da cosa si può' capire se l'infezione e' stata debellata completamente? Non le nascondo che il timore di ritrovarmi dopo quattro giorni di punture punto e a capo mi fa' andare un po' in crisi.
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Gentile Signore,
in un maschio della sua età è difficile pensare a fattori che possano sostenere una recidiva di infezione, pertanto dopo una terapia antibiotica energica ed - alla luce dei fatti - certamente efficace, riteniamo che si possa stare tranquilli. Come le avevamo riferito, è comune tendenza fra gli specialisti mantenere lo stent il meno possibile, ma le condizioni rilevate all'intervento e lo svolgimento del medesimo possono indurre ad aumentare i tempi.
Saluti
in un maschio della sua età è difficile pensare a fattori che possano sostenere una recidiva di infezione, pertanto dopo una terapia antibiotica energica ed - alla luce dei fatti - certamente efficace, riteniamo che si possa stare tranquilli. Come le avevamo riferito, è comune tendenza fra gli specialisti mantenere lo stent il meno possibile, ma le condizioni rilevate all'intervento e lo svolgimento del medesimo possono indurre ad aumentare i tempi.
Saluti
[#8]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Piana, Lei è' sempre molto gentile e chiaro. In merito al fatto che dovrò' portare lo stent fino a fine mese l'urologo me lo ha motivato dicendomi che durante l'operazione, dopo aver sgretolato il calcolo, si è' accorto che le pareti dell'uretere erano molto infiammate e quindi mi ha chiesto di avere coraggio e tenere lo stent più a lungo del solito per favorire e essere sicuri che l'infiammazione scompaia. Il reflusso di urina mi ha specificato che è' un effetto collaterale dello stent, ma è' il male minore e risolvibile rispetto a levare lo stent con una flogosi ancora in atto. Sarebbero dolori e problemi più' seri. Ho molto rispetto delle indicazioni del medico che mi sta' seguendo e quindi mi affidò alle sue indicazioni, che d'altra parte lei mi conferma. La ringrazio ancora per tutta la sua disponibilità' e le porgo distinti saluti.
[#9]
Ex utente
Buonasera Dr. Piana, questa mattina ho effettuato l'eco di controllo e la diretta renale di routine che l'urologo ha previsto ogni sette giorni dopo l'intervento. Mi ha confortato dicendomi che il rene destro non è dilatato e ha ripreso splendidamente a funzionare e per ciò che concerne il sinistro non vi è nessuna dilatazione, però stanno scendendo nell'uretere alcuni frammenti di calcoli e quindi dovrò tenere, per maggiore sicurezza lo stent fino al 8 di gennaio, data stabilita per la rimozione. Mi ha chiesto di stringere un pochino i denti per i doloretti che provoca e mi ha rimandato alla prossima visita di controllo prima della rimozione. Gentile dottore, lo chiedo a lei poichè domandandolo al mio urologo mi ha liquidato dicendomi "stia sereno il suo rene non corre nessun rischio e festeggi le feste senza nessuna ansia", ho letto su internet che le infezioni da reflusso possono essere recidivanti e sono molto pericolose per il rene causando cicatrici irreversibili. Vivo continuamente con il termometro in mano (anche se fino ad oggi la febbre non è più tornata) e la mia paura è che dovendo trascorrere ancora 18 giorni dalla rimozione dello stent possano riverificarsi infezioni mettendo a rischio il rene. Stò bevendo tantissimo e volevo sapere quali sono gli accorgimenti da tenere per scongiurare questa eventualità? La ringrazio e Le porgo i migliori auguri.
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Gentile Signore,
diluire molto le urine è senz'altro la precauzione più efficace, e le lo sta già facendo correttamente. Sul ruolo e l'utilità dello stent in presenza di frammenti di calcolo le opinioni sono molto diverse fra noi specialisti, così anche non è univoco quanto tempo sia opportuno mantenerlo in sede. In assenza di certezze scientifiche, le opinioni restano tali e ognuno si tiene le sue. Lei stia comunque sereno, la sua situazione si risolverà presto per il meglio.
Saluti
diluire molto le urine è senz'altro la precauzione più efficace, e le lo sta già facendo correttamente. Sul ruolo e l'utilità dello stent in presenza di frammenti di calcolo le opinioni sono molto diverse fra noi specialisti, così anche non è univoco quanto tempo sia opportuno mantenerlo in sede. In assenza di certezze scientifiche, le opinioni restano tali e ognuno si tiene le sue. Lei stia comunque sereno, la sua situazione si risolverà presto per il meglio.
Saluti
[#11]
Ex utente
Gentile Dr. Piana, come Lei mi consiglia continuerò a bere molto (circa 3 litri al giorno). Quello che non riesco a capire e che ho provato a chiedere, ma senza nessuna risposta, è perchè tenere tanto tempo una protesi che può essere, a causa di infezione, così pericolosa per il rene? Il sacrificio che ho fatto per 15 giorni e che farò per altri 15 se escludesse rischi sarebbe ben accettato, ma se devo pure aspettarmi infezioni mi sembra un tantino sbilanciato il dazio da pagare. Oltretutto una infezione si è già verificata. Io penso, lo dico con molto rispetto della professionalità, ma spero a un paziente sia concesso il beneficio del dubbio, che a volte o quantomeno nel mio caso si proceda per tentativi terapeutici. Il mio pensiero è suffragato dal fatto che l'urologo dopo avermi fatto fare il ciclo di Glazidim e confermato il reflusso mi aveva detto che la copertura antibiotica garantiva un certo periodo di tempo utile per levare lo stent senza ulteriori problemi di infezioni. Ma nel secondo controllo mi ha rimandato di 15 giorni per la rimozione. Mi risulta difficile pensare che una copertura antibiotica possa garantirmi 20 giorni di tranquillità batterica. Lei nella sua risposta mi ha dato di capire che non vi sono certezze scentifiche e mi sembra di capire che la sua sarebbe di tenere lo stent il meno possibile e questo non fà altro che sostanziare le mie perplessità. Ma allo stato attuale non vi è molto da fare e quindi mi rassegno alle mie perplessità. La ringrazio ancora per la disponibilità e le rinnovo distinti saluti e auguri per le feste.
[#12]
Gentile Signore,
vedo che lei ha colto correttamente il senso del discorso. E' necessario però precisase che l'aumentato rischio di infezione delle alte vie urinarie legato alla presnza dello stent è comunque modesto e certamente la sta preoccupando assai più del dovuto. Il "problema" vero è invece la tollerabilità stessa, che varia da soggetto a soggetto dalla quieta sopportazione all'atroce supplizio ... Mi auguro che nel suo caso si tenda verso la prima delle due situazioni! Non posso dirle altro se non di portare ancora un poco di pazienza.
Saluti
vedo che lei ha colto correttamente il senso del discorso. E' necessario però precisase che l'aumentato rischio di infezione delle alte vie urinarie legato alla presnza dello stent è comunque modesto e certamente la sta preoccupando assai più del dovuto. Il "problema" vero è invece la tollerabilità stessa, che varia da soggetto a soggetto dalla quieta sopportazione all'atroce supplizio ... Mi auguro che nel suo caso si tenda verso la prima delle due situazioni! Non posso dirle altro se non di portare ancora un poco di pazienza.
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Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 113.2k visite dal 09/12/2012.
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