Prostata innalzamento progressivo psa
Egregio Professore,
Ho 57 anni e da Marzo 2012 ho iniziato ad avere dei sintomi non gravi ma fastidiosi di stimolo ad urinare piu' frequentemente ed un leggero bruciore durante la minzione e anche all’eiaculazione.
Quindi, dato che mio padre aveva avuto verso i 70 anni un tumore alla prostata, ho iniziato a controllare il PSA.
Le faccio una cronologia dei risultati degli esami / terapie / visite mediche.
11/4/2012 PSA tot.=3,44 PSA Lib.=0,50 Rapporto 14,50
Esame urine e Urinocoltura negativi
Ho effettuato comunque terapia antibiotica di 10gg. con Ciprofloxacina e antiinfiammatorio Breaflog.
I sintomi persistevano.
30/4/2012 PSA tot.=3,65 PSA Lib.=0,51 Rapporto 14,00
15/5/2012 Visita urologica :
- DRE : adenoma x2 senza noduli
- ECO : adenoma centrale 10cc. Prostata periferica con spessore nella norma, ecostruttura regolare, non alterazioni nodulari
- CONCLUSIONI : IPB
- TERAPIA : Permixon 320 1 compressa al di’ per 1 mese , XATRAL 10mg. 1 compressa al di’ per 6 mesi. Nuova visita dopo 6 mesi.
03/8/2012 UROFLUSSOMETRIA : nella norma
06/8/2012 PSA tot.=4,02 PSA Lib.=0,57 Rapporto 14,20
06/11/2012 PSA tot.=4,58 PSA Lib.=0,36 Rapporto 7,90 (segnalato su esami utilizzo nuovo metodo misura)
Intanto i sintomi di stimolo ad urinare erano molto migliorati, anche se non ero tornato come prima, ed il leggero bruciore diminuito ma non scomparso.
15/11/2012 Visita urologica :
- DRE : adenoma x2 senza noduli
- ECO : adenoma centrale 10cc., ecostruttura disomogenea con calcificazioni periadenomatose in esiti pregresse flogosi, echi capsulari integri, disomogenea l’ecostruttura a destra
- CONCLUSIONI : IPB
- TERAPIA : Prosegue XATRAL,
consiglia Biopsia prostatica (senza fretta) e nuova visita dopo biopsia
Documentandomi sull’argomento ho capito che l’attuale biopsia prostatica (oltre al fatto che possa causare fastidi) e’ poco affidabile ed operatore dipendente, quindi puo’ dare luogo a falsi negativi con necessita’ di ripetere la biopsia, mentre ho letto che e’ da poco disponibile la biopsia 3D che e’ molto piu’ accurata.
Le pongo quindi queste domande :
1) Come sono interpretabili i due diversi referti ecografici ?
2) Potrebbe essere utile, prima della biopsia, fare un tentativo con una terapia antibiotica e/o antiinfiammatoria piu’ prolungata della cura antibiotica fatta ad Aprile ?
Aggiungo, se puo’ essere utile, che da qualche anno a periodi alterni ho nella zona inguinale e perianale una micosi.
3) A Suo avviso potrebbe essere utile oltre al PSA anche il dosaggio del PCA3 o del PHI ?
4) ho letto che la biopsia 3D e’ disponibile alla clinica Montallegro di Genova, per caso non e’ disponibile anche in qualche struttura lombarda anche a pagamento ?
La ringrazio anticipatamente.
Ho 57 anni e da Marzo 2012 ho iniziato ad avere dei sintomi non gravi ma fastidiosi di stimolo ad urinare piu' frequentemente ed un leggero bruciore durante la minzione e anche all’eiaculazione.
Quindi, dato che mio padre aveva avuto verso i 70 anni un tumore alla prostata, ho iniziato a controllare il PSA.
Le faccio una cronologia dei risultati degli esami / terapie / visite mediche.
11/4/2012 PSA tot.=3,44 PSA Lib.=0,50 Rapporto 14,50
Esame urine e Urinocoltura negativi
Ho effettuato comunque terapia antibiotica di 10gg. con Ciprofloxacina e antiinfiammatorio Breaflog.
I sintomi persistevano.
30/4/2012 PSA tot.=3,65 PSA Lib.=0,51 Rapporto 14,00
15/5/2012 Visita urologica :
- DRE : adenoma x2 senza noduli
- ECO : adenoma centrale 10cc. Prostata periferica con spessore nella norma, ecostruttura regolare, non alterazioni nodulari
- CONCLUSIONI : IPB
- TERAPIA : Permixon 320 1 compressa al di’ per 1 mese , XATRAL 10mg. 1 compressa al di’ per 6 mesi. Nuova visita dopo 6 mesi.
03/8/2012 UROFLUSSOMETRIA : nella norma
06/8/2012 PSA tot.=4,02 PSA Lib.=0,57 Rapporto 14,20
06/11/2012 PSA tot.=4,58 PSA Lib.=0,36 Rapporto 7,90 (segnalato su esami utilizzo nuovo metodo misura)
Intanto i sintomi di stimolo ad urinare erano molto migliorati, anche se non ero tornato come prima, ed il leggero bruciore diminuito ma non scomparso.
15/11/2012 Visita urologica :
- DRE : adenoma x2 senza noduli
- ECO : adenoma centrale 10cc., ecostruttura disomogenea con calcificazioni periadenomatose in esiti pregresse flogosi, echi capsulari integri, disomogenea l’ecostruttura a destra
- CONCLUSIONI : IPB
- TERAPIA : Prosegue XATRAL,
consiglia Biopsia prostatica (senza fretta) e nuova visita dopo biopsia
Documentandomi sull’argomento ho capito che l’attuale biopsia prostatica (oltre al fatto che possa causare fastidi) e’ poco affidabile ed operatore dipendente, quindi puo’ dare luogo a falsi negativi con necessita’ di ripetere la biopsia, mentre ho letto che e’ da poco disponibile la biopsia 3D che e’ molto piu’ accurata.
Le pongo quindi queste domande :
1) Come sono interpretabili i due diversi referti ecografici ?
2) Potrebbe essere utile, prima della biopsia, fare un tentativo con una terapia antibiotica e/o antiinfiammatoria piu’ prolungata della cura antibiotica fatta ad Aprile ?
Aggiungo, se puo’ essere utile, che da qualche anno a periodi alterni ho nella zona inguinale e perianale una micosi.
3) A Suo avviso potrebbe essere utile oltre al PSA anche il dosaggio del PCA3 o del PHI ?
4) ho letto che la biopsia 3D e’ disponibile alla clinica Montallegro di Genova, per caso non e’ disponibile anche in qualche struttura lombarda anche a pagamento ?
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
1) l'interpretazione della immagine ecografica è spesso operatore ed apparecchio dipendente, ovvero i reperti visualizzati possono essere descritti in maniera differente da operatori differenti omettendo o inserendo particolari poco importanti; molto importante è la definizione dell'apparechio utilizzato. Altro elemento da considerare è la comparsa di reperti non presenti alle ecografie precedenti.
2) In caso di familiarità è buona norma eseguire una biopsia prostatica al minimo dubbio
3) Il dosaggio della PCA3 e il PHI possono essere di ausilio, ma l'indicazione non cambia indipendentemente dal risultato
4) La biopsia 3D è più utile in presenza di aree nodulari prostatiche ben definite.
1) l'interpretazione della immagine ecografica è spesso operatore ed apparecchio dipendente, ovvero i reperti visualizzati possono essere descritti in maniera differente da operatori differenti omettendo o inserendo particolari poco importanti; molto importante è la definizione dell'apparechio utilizzato. Altro elemento da considerare è la comparsa di reperti non presenti alle ecografie precedenti.
2) In caso di familiarità è buona norma eseguire una biopsia prostatica al minimo dubbio
3) Il dosaggio della PCA3 e il PHI possono essere di ausilio, ma l'indicazione non cambia indipendentemente dal risultato
4) La biopsia 3D è più utile in presenza di aree nodulari prostatiche ben definite.
Cordiali saluti
Gino Scalese
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 23/11/2012.
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