Il psa prima dell'intervento 7,52 dopo l'intervento 0,01
buongiorno,mio padre oggi 58enne due anni fa ,aprile 2006 si è sottoposto ad un intervento di prosatectomia radicale poi in dicembre a causa di stenosi ha dovuto rioperarsi (oper. con laser).il psa prima dell'intervento 7,52 dopo l'intervento 0,01(maggio 2006)
gennaio 2007 psa 0,03
gennaio 2008 psa 0,17
1 marzo psa 0,17
15 marzo2008 psa 0,19
23marzo psa 0,16
tac toal body prima dell'intervento e scintilligrafia ossea non evidenziavano lesioni.la prostata interessata da tumore dx(gleason 5) mentre sinistra solo parte esterna linfonodi esterni alla prostata non colpiti dalla malattia
dopo gli ultimi aumenti di psa(marzo 2008) è stata fatta tac addominale (esito negativo)
vi chiedo è normale l'aumento del psa?indica riproporsi della malattia? è necessario effettuare altri esami? oppure è necessario
tenere sotto controllo SOLO il psa?
dopo l'intervento non sono state fatte nessun tipo di cura.
grazie anticipatamente .
gennaio 2007 psa 0,03
gennaio 2008 psa 0,17
1 marzo psa 0,17
15 marzo2008 psa 0,19
23marzo psa 0,16
tac toal body prima dell'intervento e scintilligrafia ossea non evidenziavano lesioni.la prostata interessata da tumore dx(gleason 5) mentre sinistra solo parte esterna linfonodi esterni alla prostata non colpiti dalla malattia
dopo gli ultimi aumenti di psa(marzo 2008) è stata fatta tac addominale (esito negativo)
vi chiedo è normale l'aumento del psa?indica riproporsi della malattia? è necessario effettuare altri esami? oppure è necessario
tenere sotto controllo SOLO il psa?
dopo l'intervento non sono state fatte nessun tipo di cura.
grazie anticipatamente .
[#1]
caro utente, ad oggi il mareker più importante per il tumore della prostata è il psa. il fatto che tale marcatore sia raddoppiato in un anno potrebbe farci sospettare una ripresa di malattia, qualora il valore dovesse continuare a salire potrebbe essere opportuno un ciclo di radioterapia della loggia o eventualmente terapia ormonale.
Ovviammente la cosa migliore è seguire i consigli dell'collega che segue suo padre.
Cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Ovviammente la cosa migliore è seguire i consigli dell'collega che segue suo padre.
Cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Caro collega,
la condizione di "allarme" deve essere valutata dai colleghi che hanno operato e seguito suo padre.
Continui a rivolgersi a loro
cari saluti
la condizione di "allarme" deve essere valutata dai colleghi che hanno operato e seguito suo padre.
Continui a rivolgersi a loro
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Francamente non ritengo significativa l'entità dell'aumento del psa da lei riscontrata. E' importante seguire l'andamento nel tempo ma non c'è necessità di allarmarsi così tanto. (diverso sarebbe il discorso se l'aumento fosse di 0,4-0,8 ecc fino all'unità insomma.
In ogni caso è fondamentale praticare il psa trimestralmente e farlo valutare dall'urologo operatore.
In ogni caso è fondamentale praticare il psa trimestralmente e farlo valutare dall'urologo operatore.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#4]
A mio avviso l'aumento c'è ed ed è da monitorizzare in modo attento.
Dopo la chirurgia non è detto che il PSA sia indosabile(0), poichè possono esserci altre sedi limitrofe(vescica, uretra, residui di vescicole) in grado di produrre quote minime di tale marcatore. E' chiaro anche che 3 aumenti consecutivi di tale entità fanno concentrare l'attenzione verso una possibile recidiva. Comunque il cut-off del PSA post-operatorio (limite comunemente accettato) è di 0,2/0,4ng/mL dopo la prostatectomia. Se dovesse aumentare sopra tali valori il sospetto di recidiva è più solido anche se non definitivo(biopsia della anastomosi, oppure in seconda battuta PET con colina per dirimere il dubbio in certezza diagnostica di recidiva).
Per valori persistenti superiori a 0,2ng/ML è considerata indicata, presso il nostro istituto, una radioterapia sulla loggia prostatica a scopo di salvataggio, cioè per "sterilizzare" eventuali siti di cellule tumorali prostatiche in ripresa sul letto operatorio. La terapia ormonale, in considerazione delle caratteristiche iniziali di aggressività limitata di malattia(rischio basso NCCN), non è , a mio parere, consigliabile al momento.
Cordiali saluti
Dopo la chirurgia non è detto che il PSA sia indosabile(0), poichè possono esserci altre sedi limitrofe(vescica, uretra, residui di vescicole) in grado di produrre quote minime di tale marcatore. E' chiaro anche che 3 aumenti consecutivi di tale entità fanno concentrare l'attenzione verso una possibile recidiva. Comunque il cut-off del PSA post-operatorio (limite comunemente accettato) è di 0,2/0,4ng/mL dopo la prostatectomia. Se dovesse aumentare sopra tali valori il sospetto di recidiva è più solido anche se non definitivo(biopsia della anastomosi, oppure in seconda battuta PET con colina per dirimere il dubbio in certezza diagnostica di recidiva).
Per valori persistenti superiori a 0,2ng/ML è considerata indicata, presso il nostro istituto, una radioterapia sulla loggia prostatica a scopo di salvataggio, cioè per "sterilizzare" eventuali siti di cellule tumorali prostatiche in ripresa sul letto operatorio. La terapia ormonale, in considerazione delle caratteristiche iniziali di aggressività limitata di malattia(rischio basso NCCN), non è , a mio parere, consigliabile al momento.
Cordiali saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.5k visite dal 05/04/2008.
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